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Indocollirio 1 mg/ml collirio soluzione 20 contenitori monodose da 0,35 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Stati infiammatori eventualmente dolorosi, e non su base infettiva, a carico del segmento anteriore dell’occhio, in particolare per interventi di cataratta.
2. Posologia
Posologia: Secondo prescrizione medica. Modo di somministrazione: Solo per uso topico oftalmico. Non iniettare negli occhi. Instillare il collirio nel fornice congiuntivale inferiore dell’occhio, tirando la palpebra inferiore verso il basso e guardando verso l’alto.
3. Controindicazioni
L’indometacina è controindicata nei seguenti casi: Ipersensibilità al principio attivo, ad altri antinfiammatori non steroidei, all’aspirina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Ulcera peptica attiva. • Grave disfunzione epatocellulare. • Grave compromissione della funzionalità renale. • Pazienti con precedenti attacchi asmatici dovuti all’assunzione di altri antiinfiammatori non steroidei o di aspirina. • Bambini sotto i tre anni di età. • Nell’ultimo trimestre di gravidanza ed è generalmente controindicata durante l’allattamento (v. par. 4.6).
4. Avvertenze
In caso di reazioni di ipersensibilità, il trattamento deve essere immediatamente interrotto. Sono possibili delle reazioni di sensibilizzazione crociata con l’acido acetilsalicilico e altri FANS. Infezioni oculari: In caso di infezioni oculari, deve essere prescritto un trattamento appropriato. La somministrazione topica di antiinfiammatori non steroidei può mascherare i segni della progressione dell’infezione. I FANS non possiedono attività antimicrobiche. Quanto sopra deve essere tenuto in considerazione in caso di infiammazioni di origine infettiva. Impiegare con cautela con farmaci antiinfettivi nel corso di infezioni oculari. Si raccomanda di non toccare l’occhio con la punta del flacone o con la punta del contenitore monodose. Il contenitore monodose deve essere gettato immediatamente dopo l’uso e non deve essere conservato aperto per le successive applicazioni. Ritardo nella cicatrizzazione corneale: I FANS possono rallentare o ritardare il processo di cicatrizzazione corneale. Così come i FANS topici, anche i corticosteroidi topici possono rallentare o ritardare il processo di cicatrizzazione; l’uso di corticosteroidi topici in associazione a FANS topici può aumentare questi rischi. Pertanto deve essere posta particolare attenzione nei pazienti con aumentato rischio di sviluppare reazioni avverse a livello corneale, quali quelle descritte di seguito. L’esperienza post marketing dei FANS topici suggerisce che pazienti sottoposti ad interventi oftalmici chirurgici complicati o che soffrono di denervazione corneale, difetti dell’epitelio corneale, diabete mellito, disturbi della superficie oculare (come per esempio sindrome dell’occhio secco), artrite reumatoide, o che sono stati sottoposti a numerosi interventi di chirurgia oftalmica in un breve periodo di tempo possono avere un rischio aumentato di reazioni avverse a livello corneale che possono comportare pericolo per la vista. I FANS topici devono essere usati con cautela in questi pazienti. L’uso prolungato di FANS topici può aumentare la frequenza e la gravità di reazioni avverse a livello corneale. Sanguinamento oculare: I FANS possono provocare un aumento della tendenza al sanguinamento dei tessuti oculari in fase di intervento chirurgico. Si raccomanda di usare con cautela nei pazienti con comprovata predisposizione al sanguinamento o che assumono altri trattamenti che possono prolungare il tempo di sanguinamento. Soggetti a rischio: L’uso di FANS topici può causare cheratite. Nei pazienti a rischio, l’uso continuato di FANS topici può causare difetti dell’epitelio corneale, assottigliamento corneale, erosione corneale, ulcere corneali o perforazione corneale. Questi effetti possono comportare pericolo per la vista. I pazienti che sviluppano difetti dell’epitelio corneale devono immediatamente interrompere l’uso del collirio a base di indometacina e devono essere attentamente controllate le condizioni di salute corneale. Si raccomanda di non usare lenti a contatto durante il trattamento. Se è necessario un trattamento concomitante con un altro collirio, attendere 15 minuti tra ogni instillazione. Indocollirio 1 mg/ml collirio, soluzione in flacone da 5 ml contiene tiomersal: può causare reazioni allergiche. Popolazione pediatrica: Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini sotto i tre anni di età (vedere paragrafo 4.3). Non essendo stata accertata l’efficacia e la sicurezza nei bambini, se ne sconsiglia l’uso in pediatria.
5. Interazioni
Benché solo una piccola quantità di indometacina passi nella circolazione sistemica dopo instillazione oculare, possono verificarsi interazioni tra farmaci. È pertanto raccomandabile considerare le interazioni osservate con i FANS somministrati per via sistemica. Associazioni sconsigliate. • Anticoagulanti orali: aumentato rischio di sanguinamento causato dagli anticoagulanti orali (inibizione della funzione piastrinica e danneggiamento della mucosa gastroduodenale da parte dei FANS). Se tale associazione è inevitabile, è richiesta stretta supervisione clinica e di laboratorio. • Altri FANS (inclusi i salicilati assunti a dosi superiori a 3 g/die negli adulti): aumentato rischio di induzione di ulcere e sanguinamento del tratto gastrointestinale (sinergismo). • Diflunisal: sanguinamento fatale del tratto gastrointestinale con aumentate concentrazioni plasmatiche di indometacina (competizione per gli enzimi coniuganti la glucuronide). • Eparine: aumentato rischio di sanguinamento (inibizione della funzione piastrinica e danno alla mucosa gastroduodenale da parte dei FANS). Se tale associazione è inevitabile, è richiesta stretta supervisione clinica (e di laboratorio per le eparine non frazionate). • Litio: descritto per diclofenac, ketoprofene, indometacina, fenilbutazone, piroxicam. I livelli ematici di litio possono aumentare a livelli tossici (escrezione ridotta di litio da parte dei reni). Se tale associazione è inevitabile, è richiesta stretta supervisione dei livelli ematici di litio e un aggiustamento posologico durante il trattamento concomitante e dopo la sospensione del farmaco antinfiammatorio non steroideo. • Metotrexato utilizzato a dosi di 15 mg/settimana o più: la tossicità ematologica del metotrexato aumenta poiché la sua clearance renale è diminuita dai farmaci antinfiammatori. • Ticlopidina: aumentato rischio di sanguinamento (sinergismo delle attività antipiastriniche). Se tale associazione è inevitabile, è richiesta stretta supervisione clinica e di laboratorio, incluso il tempo di protrombina.Associazioni che richiedono cautela. • Diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori): insufficienza renale acuta in pazienti disidratati (diminuita filtrazione glomerulare dovuta all’inibizione determinata dai FANS sulle prostaglandine vasodilatatrici). Inoltre, ridotto effetto antipertensivo. Idratare il paziente e monitorare la funzionalità renale all’inizio del trattamento. • Metotrexato utilizzato a dosi minori di 15 mg/settimana: la tossicità ematologica del metotrexato aumenta poiché la sua clearance renale è diminuita dai farmaci antinfiammatori. È necessaria una conta settimanale delle cellule ematiche durante le prime settimane di trattamento concomitante. Prestare stretta supervisione in caso di modificazioni, seppur lievi, della funzionalità renale e negli anziani. • Pentoxifillina: aumentato rischio di sanguinamento. Aumentare il monitoraggio clinico e controllare il tempo di protrombina con maggiore frequenza. • Topici gastrointestinali (sali, ossidi e idrossidi di magnesio, di alluminio e di calcio): diminuito assorbimento gastrointestinale di indometacina. La somministrazione di qualunque antiacido deve essere ben distanziata dalla assunzione di indometacina (più di 2 ore se è possibile). • Zidovudina: aumentato rischio di tossicità dei globuli rossi (azione sui reticolociti) con anemia grave 8 giorni dopo l’inizio del trattamento con i FANS. Eseguire controllo della conta delle cellule ematiche e dei reticolociti 8-15 giorni dopo l’inizio del trattamento con i FANS. Associazioni da considerare.Beta-bloccanti: per estrapolazione dell’indometacina. Ridotto effetto antipertensivo (i FANS inibiscono le prostaglandine vasodilatatrici). • Ciclosporina: rischio di esacerbata nefrotossicità, specialmente negli anziani. • Desmopressina: potenziamento dell’attività anti-diuretica. • Dispositivi intrauterini: rischio di ridotta efficacia dello IUD (questo è controverso). • Trombolitici: aumentato rischio di sanguinamento.
6. Effetti indesiderati
Gli eventi avversi sono stati categorizzati in base alla frequenza come segue: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000) e Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie oculari rara fotofobia, cheratite puntata
non nota iperemia congiuntivale, edema corneale, perforazione della cornea, edema delle palpebre, cheratite, lacrimazione aumentata, iperemia oculare.
Occasionalmente dopo l’instillazione si può avvertire bruciore, generalmente di lieve intensità o una sensazione di calore, accompagnati o meno da iperemia congiuntivale. In rari casi, i FANS possono indurre complicanze corneali come cheratiti ed ulcere corneali che possono peggiorare in perforazioni corneali qualora il medicinale venga somministrato a pazienti con cornea già compromessa. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato al sito: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono rappresentare un rischio nel terzo trimestre di gravidanza. Nel corso del terzo trimestre di gravidanza, infatti, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a tossicità cardio-polmonare (ipertensione polmonare con chiusura prematura del canale arterioso) e renale e possono prolungare il tempo di sanguinamento nella madre e nel bambino nella fase finale della gravidanza. Conseguentemente, qualunque assunzione di FANS è assolutamente controindicata durante il terzo trimestre di gravidanza. La somministrazione di una soluzione oftalmica di indometacina è controindicata dal sesto mese di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: Non sono disponibili dati circa la sicurezza di impiego di indometacina durante l’allattamento nell’uomo. Alla luce del fatto che i FANS passano nel latte materno, la loro somministrazione a donne che allattano deve essere precauzionalmente evitata.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
100 ml di soluzione contengono: Principio Attivo: indometacina 0,1 g. Eccipienti con effetti noti: Flacone da 5 ml: tiomersal. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Flacone da 5 ml: idrossipropilbetadex, arginina, acido cloridrico, tiomersal, acqua depurata. Contenitore monodose: idrossipropilbetadex, arginina, acido cloridrico, acqua depurata.
11. Sovradosaggio
Non sono stati mai segnalati casi di sovradosaggio. In caso di ingestione accidentale del prodotto, comunque, è opportuno avvisare il medico o recarsi all’ospedale più vicino.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).