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Iloprost Che 50 microgrammi/0,5ml concentrato per soluzione per infusione 1 fiala in vetro da 0,5ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento della tromboangioite obliterante (Morbo di Bürger) in stadio avanzato con ischemia critica degli arti quando non è indicato un intervento di rivascolarizzazione.
2. Posologia
Posologia Iloprost deve essere impiegato sotto stretto controllo medico in strutture ospedaliere e ambulatori adeguatamente attrezzati. L’eventualità di una gravidanza in atto dovrà essere esclusa prima del trattamento di donne in età fertile. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nei bambini non sono state ancora provate. Dati non disponibili Modo di somministrazione Iloprost Ibigen viene somministrato dopo diluizione, come descritto nel paragrafo 6.6 "Precauzioni speciali per l’uso e la manipolazione" per infusione endovenosa per la durata di 6 ore giornaliere, in una vena periferica o via catetere in una vena centrale. Il dosaggio dovrà essere adattato sulla base della tollerabilità individuale del singolo paziente entro un range di infusione compreso tra 0,5 e 2 nanogrammi di iloprost/kg/min. La soluzione per l’infusione dovrà essere preparata quotidianamente per garantirne la sterilità. Il contenuto della fiala e del solvente devono essere miscelati accuratamente. All’inizio dell’infusione ed immediatamente dopo ogni incremento di dose dovranno essere misurate la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Nei primi 2/3 giorni di trattamento dovrà essere determinata la dose massima tollerata dal paziente. Il trattamento deve iniziare con una velocità di infusione che raggiunga un dosaggio di 0,5 ng/kg/min per 30 minuti. Quindi, il dosaggio deve essere gradualmente incrementato di 0,5 ng/kg/min fino a 2.0 ng/kg/ min ogni 30 minuti. La velocità di infusione deve essere calcolata sul peso corporeo, in modo da mantenere una infusione tra 0,5 e 2,0 ng/kg/min (vedere tabelle per l’uso di un pompa per infusione o di un sistema bypass). Nell’eventualità dell’insorgenza di effetti collaterali quali cefalea, nausea o calo dei valori pressori, la velocità di infusione verrà ridotta fino al raggiungimento della dose tollerata. Nel caso gli effetti collaterali fossero di entità elevata, l’infusione potrà essere sospesa. Il trattamento sarà ripetuto, solitamente per un periodo di 4 settimane, con il dosaggio meglio tollerato nei primi 2/3 giorni. In base alla tecnica di infusione, ci sono due differenti modi di diluizione della fiala. La prima prevede che la diluizione sia 10 volte meno concentrata della seconda (0,2 mcg /ml verso 2 mcg /ml) e può essere usata solo con una pompa da infusione (per es. Infusomat). La seconda, a concentrazione più elevata, può essere somministrata con un sistema bypass (per es. Perfusor). Diluizione di Iloprost Ibigen per l’uso con la pompa di infusione: il contenuto di una fiala da 0,5 ml (50 mcg ) di Iloprost Ibigen deve essere diluito in 250 ml di soluzione salina o glucosata al 5%. La velocità richiesta per una concentrazione di infusione di 0,2 mcg /ml deve essere calcolata in base al seguente schema, per ottenere un dosaggio tra 0,5 e 2,0 ng/kg/min. Pesare il paziente per determinare la corretta velocità di infusione.
Peso (Kg) Dose (ng/kg/min)
0,5 1,0 1,5 2,0
Velocità di infusione (ml/h)
40 6,0 12 18,0 24
50 7,5 15 22,5 30
60 9,0 18 27,0 36
70 10,5 21 31,5 42
80 12,0 24 36,0 48
90 13,5 27 40,5 54
100 15,0 30 45,0 60
110 16,5 33 49,5 66
Diluizione di Iloprost Ibigen per l’uso con sistema bypass: il contenuto di una fiala da 0,5 ml (50 mcg ) di Iloprost Ibigen deve essere diluito in 25 ml di soluzione salina o glucosata al 5%. La velocità richiesta per una concentrazione di infusione di 2 mcg /ml deve essere calcolata in base al seguente schema, per ottenere un dosaggio tra 0,5 e 2,0 ng/kg/min. Pesare il paziente per determinare la corretta velocità di infusione.
Peso (Kg) Dose (ng/kg/min)
0,5 1,0 1,5 2,0
Velocità di infusione (ml/h)
40 0,60 1,2 1,80 2,4
50 0,75 1,5 2,25 3,0
60 0,90 1,8 2,70 3,6
70 1,05 2,1 3,15 4,2
80 1,20 2,4 3,60 4,8
90 1,35 2,7 4,05 5,4
100 1,50 3,0 4,50 6,0
110 1,65 3,3 4,95 6,6
Pazienti con insufficienza renale o epatica Nei pazienti con insufficienza renale sottoposti a dialisi e in pazienti con cirrosi epatica, l’eliminazione di iloprost è ridotta. In questi pazienti è necessario ridurre il dosaggio (per es. metà della dose raccomandata).
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o a qualsiasi altro eccipiente riportato nel paragrafo 6.1 • Gravidanza • Allattamento • Casi in cui l’effetto di Iloprost Ibigen sulle piastrine può aumentare il rischio di sanguinamento (es. ulcera peptica attiva, traumi, sanguinamento intracranico) • Malattia congenita del cuore o grave e instabile angina pectoris • Infarto del miocardio negli ultimi 6 mesi • Insufficienza cardiaca grave acuta o cronica (NYHA II–IV) • Aritmia grave • Sospetto di congestione polmonare
4. Avvertenze
Nei pazienti nei quali l’amputazione è richiesta d’urgenza (ad es. nella gangrena infetta) l’intervento chirurgico non deve essere rimandato. Ai pazienti deve essere fortemente raccomandato di smettere di fumare. L’eliminazione di iloprost è ridotta in pazienti con insufficienza epatica e con insufficienza renale che richieda dialisi (vedi paragrafo 4.2 "Posologia e metodo di somministrazione" e 5.2 "Proprietà farmacocinetiche"). Si deve fare attenzione nei pazienti con ipotensione per evitare un aggravamento della situazione. Pazienti con problemi cardiaci rilevanti devono essere monitorati attentamente. Si deve tenere in considerazione la possibilità di ipotensione ortostatica in pazienti che dalla posizione supina passano alla posizione eretta, alla fine dell’infusione. Nei pazienti con infarto grave (attacco ischemico transitorio, ACV) negli ultimi tre mesi, si deve fare un’attenta valutazione del rischio/beneficio (vedi paragrafo 4.3 "Controindicazioni: rischio di sanguinamento es. emorragia intracranica). Si deve evitare l’ingestione orale e il contatto con le mucose. Iloprost potrebbe causare eritema persistente ma indolore, se messo a contatto con la cute. Se ciò accadesse, l’area colpita deve essere lavata immediatamente con abbondante acqua o soluzione salina. Questo prodotto contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, pertanto si considera "privo di sodio". Questo prodotto contiene un piccolo quantitativo di etanolo (alcol) inferiore a 100 mg per dose. Popolazione pediatrica Attualmente sono disponibili solo dati sporadici sull’uso di iloprost in bambini e adolescenti. L’infusione in sede extravascolare di Iloprost Ibigen concentrato può causare alterazioni al sito di iniezione.
5. Interazioni
Iloprost può aumentare l’attività antiipertensiva di beta–bloccanti, calcio–antagonisti e vasodilatatori e ACE–inibitori. Il dosaggio di iloprost deve essere ridotto in caso di ipotensione significativa. Iloprost può inibire la funzione piastrinica, il suo uso con anticoagulanti (come l’eparina, anticoagulanti cumarinici) o ad altri inibitori dell’aggregazione piastrinica (come l’acido acetilsalicilico, farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori della fosfodiesterasi e nitro–vasodilatatori, ad es. Molsidomine) può aumentare il rischio di sanguinamento. La somministrazione di iloprost deve essere interrotta in caso di sanguinamento. La premedicazione con acido acetilsalicilico 300 mg al giorno per 8 giorni, non influenza la farmacocinetica di iloprost. In uno studio sugli animali, è risultato che iloprost può ridurre la concentrazione plasmatica allo stato stazionario del t–PA (attivatore tissutale del plasminogeno). I risultati di studi condotti sull’uomo dimostrano che l’infusione di iloprost non ha effetto sulla farmacocinetica della digossina in pazienti trattati con dosi orali multiple, né sulla farmacocinetica di t–PA co–somministrato. In esperimenti su animali è stato constatato che l’effetto vasodilatatorio di iloprost è attenuato, quando gli animali sono pre–trattati con glucocorticoidi, ma senza modificare l’attività antipiastrinica. Non è noto il significato di questo effetto sull’uomo. Anche se non sono stati condotti studi clinici, gli studi in vitro per valutare il potenziale inibitorio di iloprost sull’attività degli enzimi del citocromo P450 hanno rivelato che non ci si deve attendere alcuna rilevante inibizione sul metabolismo del medicinale mediato da questi enzimi. Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati condotti solo su adulti.
6. Effetti indesiderati
L’attività farmacologica di iloprost si riflette anche sugli effetti indesiderati, come frequenti mal di testa (68,8%) o arrossamenti dovuti a vasodilatazione (58%) o sintomi gastrointestinali (fino a 29,7%). Questi effetti possono verificarsi fino a che il dosaggio è tarato all’inizio del trattamento per identificare il miglior dosaggio tollerato dal paziente. Comunque, tutti questi effetti indesiderati generalmente scompaiono con una riduzione del dosaggio. Un altro gruppo di effetti indesiderati è legato alle reazioni locali al sito di infusione. Per esempio, può verificarsi un arrossamento al sito di iniezione e dolore o vasodilatazione cutanea che può diventare un eritema locale della vena sede di infusione. La frequenza degli effetti indesiderati riportata nella tabella seguente (molto comune ≥ 1 / 10, comune ≥ 1 / 100 fino a <1 / 10, non comune ≥ 1 / 1000 fino a <1 / 100, raro ≥ 1/10.000 fino a <1 / 1000, molto raro <1/10.000) è basata sui dati raccolti. Per la tabella sottostante, sono stati selezionati gli eventi avversi con un eccesso di incidenza nei gruppi trattati con iloprost (553 pazienti) rispetto ai gruppi trattati con placebo (507 pazienti) in sperimentazioni cliniche controllate. Le reali incidenze sono basate su un database cumulativo che comprende 3325 pazienti che hanno ricevuto iloprost sia in sperimentazioni cliniche controllate che non controllate o in un programma di uso compassionevole.
Classificazione per sistemi ed organi Molto comuni Comuni Non comuni Rari
Patologie del sangue e del sistema linfatico     Trombocitopenia  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia    
Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità  
Disturbi psichiatrici   Apatia Stato confusionale Ansia Depressione Allucinazioni  
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri Vertigini Parestesia / Formicolio Sensazione di palpitazioni Iperestesia Senso di bruciore Agitazione Irrequietezza Sedazione Sonnolenza Tremore Emicrania Sincope/Svenimento Convulsioni  
Patologie dell’occhio     Visione anormale, offuscata Irritazione degli occhi Dolore agli occhi  
Patologie dell’orecchio e del labirinto       Disturbi vestibolari
Patologie cardiache   Bradicardia Tachicardia Angina pectoris Aritmia cardiaca Extrasistole Infarto del miocardio  
Patologie vascolari Vampate di calore Ipotensione Aumento della pressione Alterazioni vascolari Ischemia cerebrale Trombosi venosa profonda Embolia polmonare  
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche   Dispnea Asma Edema polmonare Tosse
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito Diarrea Fastidi addominali Dolore addominale Dispepsia Costipazione Eruttazione Disfagia Diarrea emorragica Emorragia rettale Secchezza delle fauci Alterazione del gusto Tenesmo rettale Proctite
Patologie epatobiliari     Ittero  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sudorazione   Rash  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore mascellare Mialgia Trisma Artralgia Tetano Spasmi muscolari Crampi muscolari Ipertonia  
Patologie renali e urinarie     Dolore renale Tenesmo urogenitale Urina anormale Disuria Malattie del tratto urinario  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Dolore locale/ dolore generale Febbre /aumento della temperatura corporea Sensazione generale di calore Debolezza Malessere Brividi Fatica Sete Reazioni al sito di iniezione (eritema, dolore, flebite)    
*In questa tabella sono stati segnalati gli effetti indesiderati per sistemi e termini MedDRA. Sinonimi o malattie correlate non sono nella tabella ma devono essere prese in considerazione. Inoltre, sono stati riportati casi isolati di dispnea e casi individuali di edema polmonare o insufficienza congestizia in pazienti anziani con aterosclerosi avanzata. Iloprost può causare angina, specie in pazienti con malattia coronarica. È stata riportata ipotensione dopo somministrazione di bassi dosaggi di iloprost. Il rischio di sanguinamento aumenta in pazienti cui sono stati somministrati contemporaneamente iloprost e inibitori delle piastrine, eparina o anticoagulanti cumarinici.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono disponibili dati sufficienti sull’utilizzo di iloprost in donne in stato di gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedi paragrafo 5.3 "Dati preclinici di sicurezza"). Il rischio potenziale nell’uomo è sconosciuto. Iloprost Ibigen è controindicato in gravidanza. Le donne potenzialmente fertili devono utilizzare efficaci misure contraccettive durante il trattamento con iloprost. Allattamento Non è noto se iloprost/metaboliti siano escreti nel latte umano. Iloprost Ibigen è controindicato durante l’allattamento (vedi paragrafo 4.3). Fertilità Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva.
8. Conservazione
Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito/diluito dopo l’apertura del medicinale vedi paragrafo 6.3
9. Principio attivo
Ogni fiala da 0,5 ml di soluzione contiene 67 mcg di iloprost trometamolo (corrispondente a 50 mcg di iloprost). Eccipienti con effetto noto: Ogni fiala da 0,5 ml di soluzione contiene 17 mcg di trometamolo, etanolo (96% v/v), sodio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Trometamolo Sodio cloruro Acido cloridrico 1N Acqua per preparazioni iniettabili Ogni fiala da 0,5 ml contiene 4050 mcg di etanolo al 96%
11. Sovradosaggio
• Sintomi Si può prevedere una reazione ipotensiva, cosi come mal di testa, vampate di calore, nausea, vomito e diarrea. È anche possibile un aumento o una diminuzione della pressione ematica, bradicardia o tachicardia e dolore agli arti o alla schiena. • Terapia Non si conosce un antidoto specifico. Si raccomandano l’interruzione dell’infusione, il monitoraggio e il trattamento sintomatico.
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