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Hizentra 200 mg/ml - soluzione iniettabile - uso sottocutaneo - flaconcino (vetro) - 5 ml 1 flaconcino

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Terapia sostitutiva in adulti, bambini e adolescenti (da 0 a 18 anni) in caso di: • Sindromi da immunodeficienza primaria con alterata produzione di anticorpi (vedere paragrafo 4.4). • Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti, in pazienti con leucemia linfocitica cronica (CLL), per i quali la profilassi con antibiotici è inefficace o controindicata. • Ipogammaglobulinemia e infezioni ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo (MM). • Ipogammaglobulinemia in pazienti pre- e post- trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT). Terapia immunomodulante in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni): • Hizentra è indicato per il trattamento di pazienti affetti da polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), come terapia di mantenimento dopo stabilizzazione con immunoglobuline per via endovenosa (IVIg).
2. Posologia
Il dosaggio e il regime posologico dipendono dall’indicazione. La terapia deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di un operatore sanitario esperto nel trattamento dell’immunodeficienza/CIDP con SCIg. Posologia Adulti e bambini (0 - 18 anni) Terapia sostitutiva Il medicinale deve essere somministrato per via sottocutanea. Durante la terapia sostitutiva può rendersi necessario personalizzare la dose per ciascun paziente, in base alla risposta farmacocinetica e clinica e ai livelli sierici minimi di IgG. I regimi posologici riportati di seguito sono possono considerarsi una linea guida.. Il regime posologico deve determinare il raggiungimento di un livello minimo di IgG (misurato prima dell’infusione successiva), di almeno 5-6 g/l, al fine di essere all’interno dell’intervallo di riferimento di IgG per età. Può essere richiesta una dose di carico di almeno 0,2 - 0,5 g/kg (da 1,0 a 2,5 ml/kg) di peso corporeo (p.c.), che potrebbe essere necessario suddividere in vari giorni. Dopo il raggiungimento di livelli stabili di IgG, somministrare le dosi di mantenimento a intervalli ripetuti, per raggiungere una dose mensile cumulativa dell’ordine di 0,4 - 0,8 g/kg (da 2,0 a 4,0 ml/kg) di peso corporeo. Potrebbe essere necessario iniettare ogni singola dose in siti anatomici differenti. Si devono determinare e valutare i livelli minimi, unitamente alla risposta clinica del paziente. A seconda della risposta clinica (es., il tasso di infezione), può essere preso in considerazione un adattamento della dose e/o dell’intervallo tra una somministrazione e l’altra, allo scopo di raggiungere livelli minimi più alti. Terapia immunomodulante in pazienti con CIDP La terapia con Hizentra va iniziata una settimana dopo l’ultima infusione di IVIg. La dose sottocutanea raccomandata è compresa fra 0,2 e 0,4 g/kg di peso corporeo per settimana. La dose sottocutanea iniziale può essere una conversione 1: 1 dalla precedente dose di IVIg (calcolata come dose settimanale). Ad esempio, una dose di 1 g/kg di IVIg somministrata ogni 3 settimane si convertirà in una dose settimanale di Hizentra di 0,33 g / kg. La dose settimanale può essere frazionata in dosi più piccole e somministrata il numero di volte desiderato per settimana. Per il dosaggio ogni due settimane, raddoppiare la dose settimanale di Hizentra. Per ottenere la risposta clinica desiderata può essere necessario adattare la dose. La risposta clinica individuale del paziente dovrebbe essere il criterio principale per l’adattamento della dose. In caso di peggioramento clinico, la dose può essere aumentata fino alla dose massima settimanale raccomandata di 0,4 g / kg. La terapia di mantenimento con Hizentra, in pazienti con CIDP, non è stata studiata per periodi superiori a 6 mesiLa durata di qualsiasi trattamento oltre i 6 mesi va personalizzato, sulla base della risposta del paziente e al dimostrato bisogno di un trattamento continuato. L’efficacia di Hizentra, rispetto al placebo, è stata dimostrata dopo il passaggio da immunoglobuline per via endovenosa (IVIG). Non sono disponibili dati comparativi diretti per Hizentra rispetto alle IVIG. Vedere anche paragrafo 5.1. Popolazione pediatrica La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti, poiché la posologia per ciascuna indicazione è stabilita sulla base del peso corporeo e adattata sulla base dell’esito clinico delle indicazioni terapeutiche sostitutive.. Hizentra è stato valutato in 42 soggetti pediatrici (21 bambini [da 2 a <12 anni] e 21 adolescenti [dai 12 ai <18 anni]), con immunodeficienza primaria (PID). Per raggiungere i livelli sierici di IgG desiderati non sono state necessarie dosi specifiche per la popolazione pediatrica. Hizentra non è stato valutato in studi clinici, su pazienti pediatrici, con CIDP di età inferiore ai 18 anni. Popolazione anziana Poiché la dose è stabilita in base al peso corporeo e adattata sulla base dell’esito clinico delle condizioni sopra riportate, la dose nella popolazione anziana non è considerata diversa da quella dei soggetti tra i 18 e i 65 anni di età. Modo di somministrazione Solo per uso sottocutaneo. L’infusione sottocutanea per il trattamento domiciliare deve essere iniziata e monitorata da un operatore sanitario esperto nella guida dei pazienti in terapia domiciliare. Possono essere usati dispositivi di infusione appropriati per la somministrazione sottocutanea delle immunoglobuline. Il paziente, o la persona che se ne prende cura, deve essere istruito in merito all’uso dei dispositivi di infusione, alla conservazione di un diario del trattamento, al riconoscimento di reazioni avverse gravi e alle misure da adottare qualora si manifestino. Hizentra può essere iniettato in siti quali addome, coscia, parte superiore del braccio e/o parte laterale dell’anca. Velocità di infusione La velocità di infusione iniziale raccomandata dipende dalle necessità individuali del paziente e non deve superare i 20 ml/h/sito. Se ben tollerata (vedere anche paragrafo 4.4), la velocità di infusione può essere quindi gradualmente aumentata a 35 ml/h/sito per le due successive infusioni. Successivamente, la velocità di infusione può essere ulteriormente aumentata secondo la tollerabilità del paziente. Più di un dispositivo di infusione può essere usato contemporaneamente. La quantità di medicinale infusa in un particolare sito può variare. Negli infanti e nei bambini, il sito di infusione può essere cambiato ogni 5-15 ml. Negli adulti possono essere somministrati dosaggi fino a 50 ml/sito. Non ci sono limiti rispetto al numero di siti di infusione. I siti di infusione devono trovarsi ad almeno 5 cm di distanza l’uno dall’altro.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. (vedere paragrafo 4.4)Pazienti con iperprolinemia tipo I o II. Hizentra non deve essere somministrato per via endovascolare.
4. Avvertenze
Hizentra è esclusivamente per uso sottocutaneo. In caso di somministrazione accidentale di Hizentra in un vaso sanguigno, i pazienti possono entrare in stato di shock. La velocità di infusione raccomandata, indicata nel paragrafo 4.2, deve essere scrupolosamente rispettata. I pazienti devono essere sottoposti a stretto monitoraggio e attenta osservazione per tutta la durata dell’infusione, per evidenziare la comparsa di qualsiasi evento avverso. Determinate reazioni avverse possono verificarsi con maggiore frequenza nei pazienti trattati per la prima volta con immunoglobulina umana normale o, raramente, nei pazienti precedentemente trattati con un altro prodotto contenente immunoglobulina umana normale o quando il trattamento è stato interrotto per più di otto settimane. Le potenziali complicanze possono spesso essere evitate, se ci si assicura che i pazienti: - non siano sensibili all’immunoglobulina umana normale, attraverso una lenta infusione iniziale del prodotto (vedere paragrafo 4.2); - siano sottoposti ad attento monitoraggio per evidenziare la comparsa di qualsiasi sintomo per tutta la durata dell’infusione. In particolare, i pazienti mai trattati (naÃ-ve) con immunoglobulina umana normale, i pazienti precedentemente trattati con un altro prodotto o i pazienti per i quali sia trascorso un lungo intervallo di tempo dall’infusione precedente, devono essere sottoposti a monitoraggio durante la prima infusione e nell’ora successiva la prima infusione, al fine di rilevare i primi segnali di eventuali reazioni avverse.Tutti gli altri pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno venti minuti dopo la somministrazione. Sospette reazioni di tipo allergico o anafilattico comportano l’interruzione immediata dell’iniezione. In caso di shock, si deve somministrare il trattamento medico standard. Ipersensibilità Le vere reazioni allergiche sono rare e possono verificarsi in modo particolare in pazienti con anticorpi anti-IgA, i quali devono essere trattati con particolare cautela. I pazienti con anticorpi anti-IgA, per i quali il trattamento con medicinali a base di IgG per uso sottocutaneo rimane l’unica opzione terapeutica, devono passare alla terapia con Hizentra solo sotto stretta supervisione medica. Raramente, l’immunoglobulina umana normale può indurre un calo della pressione arteriosa, con reazione anafilattica, anche nei pazienti che in precedenza hanno tollerato un trattamento con immunoglobulina umana normale. Tromboembolia Eventi tromboembolici arteriosi e venosi, compresi infarto del miocardio, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, sono stati associati all’uso delle immunoglobuline. Deve essere usata cautela nei pazienti con fattori di rischio pregressi per gli eventi tromboembolici (ad esempio, età avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di vasculopatia o di episodi trombotici, pazienti con disordini trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti con lunghi periodi di immobilizzazione, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con patologie che aumentano la viscosità ematica). I pazienti devono essere informati sia riguardo ai primi sintomi di eventi tromboembolici, compresi dispnea, dolore e gonfiore di un arto, deficit neurologici focali e dolore toracico, sia della necessità di contattare immediatamente il medico, alla comparsa di tali sintomi. Il livello di idratazione dei pazienti deve essere sufficiente prima dell’uso delle immunoglobuline. Sindrome da meningite asettica (AMS) Casi di AMS sono stati riportati con l’uso di IVIg o SCIg. Solitamente la sindrome fa il suo esordio da diverse ore fino a 2 giorni dopo la terapia con immunoglobulina. La AMS è caratterizzata dai seguenti segni e sintomi: cefalea grave, rigidità del collo, sonnolenza, febbre, fotofobia, nausea e vomito. I pazienti che evidenziano segni e sintomi di AMS devono essere sottoposti a un esame neurologico approfondito, comprendente studi del liquor, per escludere altre cause di meningite. La cessazione della terapia con immunoglobulina può portare alla remissione della AMS nel giro di diversi giorni, senza alcuna sequela. Informazioni di sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili Le misure standard per la prevenzione delle infezioni causate dall’uso di medicinali derivati dal sangue o dal plasma umano, comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma, riguardo agli specifici marcatori di infezione e l’inclusione di passaggi efficaci di inattivazione o rimozione dei virus nelle fasi di produzione. Ciò nonostante, in caso di somministrazione di medicinali derivati dal sangue o dal plasma umano, il rischio della trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente escluso. Ciò è valido anche per virus sconosciuti o emergenti e per altri patogeni. Le misure adottate sono considerate efficaci contro i virus provvisti di involucro, quali HIV, HBV e HCV, e contro i virus senza involucro HAV e parvovirus B19. L’esperienza clinica riguardo alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobuline, è sostanzialmente positiva; si presume anche che il contenuto in anticorpi apporti un contributo di rilievo alla sicurezza nei confronti dei virus. Ogni qualvolta si somministra Hizentra a un paziente, si raccomanda particolarmente di registrare il nome commerciale e il numero di lotto, in modo da poter collegare il paziente al lotto del prodotto. Interferenze con analisi sierologiche Dopo l’iniezione di immunoglobulina, l’aumento transitorio di anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente, può determinare risultati falsi positivi nelle analisi sierologiche. La trasmissione passiva di anticorpi contro antigeni eritrocitari, ad es., A, B, D, può interferire con alcune analisi sierologiche sugli allo-anticorpi eritrocitari (test di Coombs). Contenuto di sodio Hizentra è essenzialmente privo di sodio. Popolazione pediatrica Per la popolazione pediatrica valgono le stesse avvertenze e precauzioni. Popolazione anziana Per la popolazione anziana valgono le stesse avvertenze e precauzioni.
5. Interazioni
Vaccini con virus vivi attenuati La somministrazione di immunoglobuline può ridurre l’efficacia dei vaccini contenenti virus vivi attenuati, quali morbillo, rosolia, parotite e varicella, per un periodo di almeno sei settimane e fino ad un massimo di tre mesi. Dopo la somministrazione di questo medicinale si devono attendere tre mesi prima di somministrare un vaccino contenente virus vivi attenuati. Nel caso del morbillo, la riduzione dell’efficacia del vaccino può persistere fino a un anno. Pertanto, nei pazienti a cui vengono somministrati vaccini contro il morbillo, si raccomanda di controllare il titolo anticorpale. Popolazione pediatrica Per la popolazione pediatrica valgono le stesse interazioni. Popolazione anziana Per la popolazione anziana valgono le stesse interazioni.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Possono verificarsi, occasionalmente, reazioni avverse quali brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione arteriosa e moderata lombalgia. Raramente, l’immunoglobulina umana normale può indurre una riduzione improvvisa della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche se il paziente non ha manifestato reazioni di ipersensibilità in occasione di somministrazioni precedenti. Reazioni locali in sede di infusione: tumefazione, indolenzimento, arrossamento, indurimento, calore localizzato, sensazione di prurito, lividi ed eruzione cutanea. Per informazioni di sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse (ARs) sono state raccolte da 7 studi di fase III, su pazienti con immunodeficienza primaria (n = 231) e uno studio di fase III in pazienti con CIDP (n = 115), condotti con Hizentra (totale N = 346). Le ADRs segnalate in questi studi clinici sono riassunte e classificate secondo la classificazione MedDRA, per sistemi e organi (SOC e livello del termine preferito PT), e la frequenza sotto riportata. La frequenza per paziente è stata valutata secondo i criteri seguenti: Molto comune (≥1/10), Comune (da ≥1/100, <1/10), Non comune (da ≥1/1.000, <1/100) e Rara (≥1/10.000, <1/1.000). Per le ADRs spontanee successive alla immissione in commercio, la frequenza di segnalazione è categorizzata come sconosciuta. Frequenza delle reazioni avverse da farmaci (ADR) associate a Hizentra, ottenute da studi clinici e di sorveglianza successiva alla immissione in commercio, tasso di segnalazione per paziente
Classificazione per sistemi e organi (SOC, MedDRA) Frequenza ADRs (Termine MedDRA preferito) Categoria di frequenza della ADR
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Comune
Reazioni anafilattiche Non noto
Patologie del sistema nervoso Cefalea (inclusa emicrania) Molto comune
Capogiri Comune
Sindrome da meningite asettica, tremore (inclusa iperattività psicomotoria) Non comune
Sensazione di bruciore Non noto
Patologie cardiache Tachicardia Non comune
Patologie vascolari Ipertensione Comune
Vampate Non comune
Eventi embolici e trombotici Non noto
Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea, vomito Comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Molto comune
Prurito, orticaria Comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore muscoloscheletrico (inclusi artrite, spasmi muscolari e debolezza muscolare) Molto comune
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni in sede di infusione, malattia simil-influenzale (inclusa la rinofaringite) Molto comune
Piressia, stanchezza (compreso malessere), dolore toracico, dolore, brividi (inclusa ipotermia), Comune
Ulcera in sede di infusione Non noto
Esami diagnostici Creatinina ematica aumentata Non comune
Popolazione pediatrica Le stesse reazioni avverse possono manifestarsi nella popolazione pediatrica. Vedere paragrafo 4.4 per i dettagli dei fattori di rischio e le raccomandazioni per il monitoraggio. Popolazione anziana Le stesse reazioni avverse possono manifestarsi nella popolazione anziana. Limitate informazioni disponibili dagli studi clinici, mostrano che non ci sono differenze nel profilo di sicurezza tra pazienti con età ≥ 65 anni e pazienti più giovani. L’utilizzo di Hizentra in pazienti di età ≥ 65 anni, dopo la immissione in commercio evidenzia un profilo generale di sicurezza simile tra questo gruppo di età ed i pazienti più giovani. Fare riferimento al paragrafo 4.4 per informazioni dettagliate sui fattori di rischio e sul monitoraggio raccomandato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati ottenuti negli studi clinici prospettici, relativi all’uso dell’immunoglobulina umana normale in donne in gravidanza, sono limitati; pertanto, si deve usare cautela in caso di somministrazione di Hizentra durante la gravidanza. L’esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non si devono attendere effetti dannosi sul corso della gravidanza, sul feto o sul neonato. Il trattamento continuato della donna in gravidanza garantisce immunità passiva per il neonato. Allattamento I dati ottenuti negli studi clinici prospettici, relativi all’uso dell’immunoglobulina umana normale in donne che allattano, sono limitati. Pertanto, si deve usare cautela in caso di somministrazione di Hizentra a donne che allattano con latte materno. L’esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce, comunque, che non si devono attendere effetti dannosi sul neonato. Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno e possono contribuire al trasferimento di anticorpi protettivi al neonato. Fertilità L’esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non sono da attendersi effetti nocivi sulla fertilità.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non congelare. Tenere il flaconcino o la confezione della siringa pre-riempita nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Immunoglobulina umana normale (SCIg). 1 ml contiene: Immunoglobulia umana normale 200 mg (purezza: almeno 98% IgG) Flaconcino Ogni flaconcino da 5 ml di soluzione contiene: 1 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 10 ml di soluzione contiene: 2 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 20 ml di soluzione contiene: 4 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 50 ml di soluzione contiene: 10 g di immunoglobulina umana normale Siringhe preriempite Ogni siringa preriempita da 5 ml di soluzione contiene: 1 g di immunoglobulina umana normale Ogni siringa preriempita da 10 ml di soluzione contiene: 2 g di immunoglobulina umana normale Distribuzione delle sottoclassi di IgG (valori approssimativi): IgG1 62 - 74% IgG2 22 - 34% IgG3 2 - 5% IgG4 1 - 3% Il contenuto massimo in IgA è 50 mcg /ml. Prodotto dal plasma di donatori umani. Eccipienti con effetti noti Hizentra contiene approssimativamente 250 mmol/l (intervallo: 210 -290) di L-prolina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
L-prolina Polisorbato 80 Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Le conseguenze del sovradosaggio non sono note.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).