Nel trapianto di cellule staminali periferiche o di midollo osseo In studi clinici in doppio cieco controllati verso placebo, la media della conta delle piastrine è risultata più bassa nei pazienti trattati con Granocyte rispetto ai pazienti trattati con placebo, senza un aumento dell'incidenza di reazioni avverse di tipo emorragico e il numero mediano di giorni tra il trapianto di midollo osseo e l'ultima trasfusione di piastrine è risultato simile nei due gruppi (vedere paragrafo 4.4).
Nel trapianto di cellule staminali periferiche o di midollo osseo e nella neutropenia da chemioterapia I più frequenti eventi avversi segnalati in studi clinici (15%) sono stati gli stessi nei pazienti trattati sia con Granocyte che con placebo. Gli eventi avversi sono stati quelli generalmente rilevati durante i regimi di condizionamento e durante chemioterapia nei pazienti tumorali. Gli eventi avversi riportati più di frequente sono stati infezioni/infiammazione della cavità orale, sepsi e infezioni, febbre, diarrea, dolore addominale, vomito, nausea, rash, alopecia, e cefalea.
Nella mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico (PBPC) in donatori sani Gli effetti indesiderati più frequentemente segnalati sono transitori, da lievi a moderati: dolore, dolore alle ossa, dolore alla schiena, astenia, febbre, cefalea e nausea, aumento dei valori di ALAT/ASAT, della fosfatasi alcalina e di LDH. Trombocitopenia e leucocitosi correlate all’aferesi sono state osservate rispettivamente nel 42% e 24% dei soggetti in studio. Sono stati segnalati casi comuni ma generalmente asintomatici di splenomegalia e casi molto rari di rottura della milza. Sono state segnalate reazioni avverse polmonari rare, come dispnea, ipossia o emottisi, compresa, molto raramente, la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS, Acute Respiratory Distress Syndrome)
(vedere paragrafo 4.4). Molto raramente sono state riportate reazioni allergiche, inclusa l’anafilassi, insorte in seguito alla prima somministrazione sottocutanea di lenograstim. Frequenza delle reazioni avverse rilevata negli studi clinici e da dati di post-marketing. Molto comune (≥10%); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1000 e ≤1/100); raro (≥1/10000 e ≤1/1000);
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro |
Esami diagnostici | Valori elevati di LDH | | | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Leucocitosi Trombocitopenia | Aumento del volume della milza | | | Rottura della milza(5) |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea Astenia | | | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | | Edema polmonare (3) Polmonite interstiziale Infiltrati polmonari Fibrosi Polmonare | |
Patologie gastrointestinali | | Dolore addominale | | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | | | Vasculiti cutanee Sindrome di Sweet (4) Eritema nodoso Pioderma gangrenoso Sindrome di Lyell |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore osseo Dolore alla schiena | Dolore (1) | | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Reazioni nel sito d’iniezione | | | |
Disturbi del sistema immunitario | | | | | Reazione allergica, shock anafilattico |
Patologie epatobiliari | Valori elevati di ASAT/ALAT (2) Valori elevati di fosfatasi alcalina | | | | |
molto raro (≤1/10000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). 1/ Il rischio che si presenti dolore aumenta nei soggetti con valori alti dei globuli bianchi, specialmente se i globuli bianchi sono ≥ 50x109/l 2/ È stato osservato aumento transitorio di ASAT e/o ALAT. In molti casi le anomalie della funzionalità epatica sono migliorate dopo interruzione di lenograstim. 3/ Alcuni dei casi respiratori segnalati hanno causato insufficienza respiratoria o sindrome da distress respiratorio acuto (ADRS) che possono essere fatali. 4/ La sindrome di Sweet, l’eritema nodoso e il pioderma gangrenoso sono stati descritti principalmente nei pazienti con tumori maligni ematologici, una condizione nota per essere associata a dermatosi neutrofila, ma anche nei pazienti con neutropenia non correlata al tumore. 5/ La rottura della milza è stata segnalata sia nei volontari sani che nei pazienti in trattamento con G-CSF (vedere 4.4).