Gemcitabina deve essere prescritta unicamente da un medico specializzato nella pratica della chemioterapia antitumorale.
Posologia Carcinoma della vescica Terapia d’associazione La dose di gemcitabina raccomandata è 1000 mg/m², somministrata tramite infusione della durata di 30 minuti. La dose deve essere somministrata il 1°, l’8° e il 15° giorno di ciascun ciclo di 28 giorni, in associazione con cisplatino. Il cisplatino è somministrato alla dose raccomandata di 70 mg/m² il 1° giorno dopo la gemcitabina o il 2° giorno di ciascun ciclo di 28 giorni. Questo ciclo della durata di quattro settimane viene poi ripetuto. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente.
Carcinoma del pancreas La dose di gemcitabina raccomandata è 1000 mg/m², somministrata tramite infusione della durata di 30 minuti che deve essere ripetuta una volta alla settimana per un massimo di 7 settimane, facendo seguire una pausa di una settimana. I cicli successivi sono costituiti da un’iniezione una volta a settimana per 3 settimane consecutive su 4. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente.
Carcinoma polmonare non a piccole cellule Monoterapia La dose di gemcitabina raccomandata è 1000 mg/m², somministrata tramite infusione della durata di 30 minuti, che deve essere ripetuta una volta alla settimana per 3 settimane, facendo seguire una pausa di una settimana. Questo ciclo della durata di 4 settimane viene poi ripetuto. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente.
Terapia d’associazione La dose raccomandata per il trattamento con gemcitabina è 1250 mg/m² della superficie corporea somministrata per infusione endovenosa in 30 minuti i giorni 1 e 8 del ciclo di terapia (21 giorni). Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente. Il cisplatino è stato impiegato a dosi comprese tra 75-100 mg/m² una volta ogni 3 settimane.
Carcinoma della mammella Terapia d’associazione Nella terapia d’associazione di gemcitabina e paclitaxel, la somministrazione deve avvenire tramite l’infusione endovenosa, di circa 3 ore, di paclitaxel (175 mg/m²) il 1° giorno, seguita dall’infusione endovenosa, di 30 minuti, di gemcitabina (1250 mg/m²) il 1° e 8° giorno di ciascun ciclo di 21 giorni. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dalla paziente. Prima dell’inizio della terapia combinata con gemcitabina e paclitaxel, la conta assoluta dei granulociti deve essere pari ad almeno 1500 (x 10
6/l).
Carcinoma dell’ovaio Terapia d’associazione Nella terapia d’associazione di gemcitabina e carboplatino si raccomanda la somministrazione di 1000 mg/m² di gemcitabina il 1° e l’8° giorno di ciascun ciclo di 21 giorni tramite un’infusione endovenosa della durata di 30 minuti. Dopo la gemcitabina, il carboplatino viene somministrato il 1° giorno compatibilmente con un valore target dell’area sotto la curva (AUC) di 4,0 mg/ml min. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente.
Monitoraggio della tossicità e correzione della dose dovuta alla tossicità Monitoraggio della tossicità e correzione della dose dovute a tossicità.
Correzione della dose dovuta a tossicità non ematologica Per individuare un’eventuale tossicità non ematologica sono raccomandate visite periodiche e controlli della funzionalità epatica e renale. Il dosaggio del farmaco può essere ridotto all’inizio o durante ciascun ciclo sulla base del grado della tossicità accusata dal paziente. In generale, in caso di tossicità non ematologica grave (grado 3 o 4), con eccezione della nausea/vomito, è necessario sospendere la terapia o diminuire la dose di gemcitabina secondo il giudizio del medico curante. Il trattamento deve quindi essere sospeso fino al momento in cui il medico non ritenga che la tossicità sia venuta meno. Per quanto riguarda la correzione delle dosi di cisplatino, carboplatino e paclitaxel nella terapia d’associazione, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ciascun farmaco.
Correzione della dose a causa di tossicità ematologica Inizio di un ciclo Per tutte le indicazioni, il paziente deve essere sottoposto al controllo della conta delle piastrine e dei granulociti prima della somministrazione di ciascuna dose. Prima dell’inizio di ciascun ciclo, il paziente deve avere una conta assoluta dei granulociti pari ad almeno 1500 (x 10
6/l) e una conta delle piastrine pari a 100.000 (x 10
6/l)
Durante un ciclo Le correzioni della dose di gemcitabina durante un ciclo devono essere effettuate secondo i dati forniti nelle tabelle riportate di seguito:
Correzione della dose di gemcitabina durante un ciclo per il carcinoma della vescica, NSCLC e il carcinoma del pancreas, somministrata in monoterapia o in associazione con cisplatino |
Conta assoluta dei granulociti (x 106/l) | Conta delle piastrine(x 106/l) | Percentuale del dosaggio standard di gemcitabina (%) |
> 1,000 e | > 100,000 | 100 |
500-1,000 o | 50,000-100,000 | 75 |
<500 o | < 50,000 | dose omessa* |
*Nell’ambito di un ciclo l’omissione del trattamento non sarà riconsiderata prima che il valore della conta assoluta dei granulociti raggiunga almeno 500 (x10
6/l) e la conta delle piastrine raggiunga i 50,000 (x10
6/l)
Correzione della dose di gemcitabina durante un ciclo per il carcinoma della mammella, somministrata in associazione con paclitaxel |
Conta assoluta dei granulociti (x 106/l) | Conta delle piastrine(x 106/l) | Percentuale del dosaggio standard di gemcitabina (%) |
≥ 1,200 e | >75,000 | 100 |
1,000- <1,200 o | 50,000-75,000 | 75 |
700- <1,000 e | ≥ 50,000 | 50 |
<700 o | <50,000 | Dose omessa* |
* Nell’ambito di un ciclo l’omissione del trattamento non sarà riconsiderata. Il trattamento inizierà il giorno 1 del ciclo successivo una volta che il valore assoluto della conta dei granulociti raggiunga almeno 1.500 (x10
6/l) e la conta delle piastrine raggiunga 100.000 (x10
6/l).
Correzione della dose di gemcitabina durante un ciclo per il carcinoma all’ovaio, somministrata in associazione con carboplatino |
Conta assoluta dei granulociti (x 106/l) | Conta delle piastrine(x 106/l) | Percentuale del dosaggio standard di gemcitabina (%) |
> 1.500 e | ≥ 100,000 | 100 |
1000-1,500 o | 75,000-100,000 | 50 |
<1000 o | < 75,000 | Dose omessa* |
* Nell’ambito di un ciclo l’omissione del trattamento non sarà riconsiderata. Il trattamento inizierà il giorno 1 del ciclo successivo una volta che il valore della conta assoluta dei granulociti raggiunga almeno 1,500 (x10
6/l) e la conta delle piastrine raggiunga 100.000 (x10
6/l).
Correzioni della dose dovuta a tossicità ematologica nei cicli successivi, in tutte le indicazioni Il dosaggio della gemcitabina deve essere ridotto al 75% della dose originaria somministrata all’inizio del ciclo nel caso di comparsa delle seguenti tossicità ematologiche: - Conta assoluta dei granulociti< 500 x 10
6/l per più di 5 giorni - Conta assoluta dei granulociti < 100 x 10
6/l per più di 3 giorni - Neutropenia febbrile - Piastrine < 25,000 x 10
6/l - Ritardo dell’avvio del ciclo di oltre una settimana a causa della tossicità
Modo di somministrazione Gemcitabina Aurobindo Pharma Italia è ben tollerato durante l’infusione e può essere somministrato al paziente in ambito ambulatoriale. In caso di stravaso, in genere l’infusione deve essere immediatamente interrotta e ripresa in un’altra vena. Dopo la somministrazione il paziente deve essere monitorato con attenzione. Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Popolazioni speciali Pazienti con compromissione epatica o danno renale La gemcitabina deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione epatica o danno renale, in quanto non sono disponibili dati sufficienti dagli studi clinici che consentano di formulare chiare raccomandazioni posologiche per queste popolazioni di pazienti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Pazienti anziani (> 65 anni) La gemcitabina si è dimostrata ben tollerata nei pazienti oltre i 65 anni. Non vi sono evidenze che in questi soggetti sia necessario operare delle correzioni della dose, oltre a quelle raccomandate per tutti i pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica (< 18 anni) L’uso di gemcitabina nei bambini di età inferiore ai 18 anni non è raccomandato a causa della insufficienza dei dati sulla sicurezza ed efficacia.