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Gabesato Mes Lim 100 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione per infusione 1 flaconcino polvere + 1 fiala solvente da 5 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Pancreatite acuta.
2. Posologia
Iniziare il trattamento con 1–3 flaconcini al giorno (100–300 mg di Gabesato Mesilato) mediante infusione endovenosa goccia a goccia a velocità non superiore a 8 ml/minuto e ridurre successivamente il dosaggio in relazione al miglioramento del quadro clinico. In caso di necessità è possibile aumentare il dosaggio sopra indicato di 1–3 flaconcini nell’arco della stessa giornata. La polvere sterile contenuta nel flaconcino deve essere ricostituita con la fiala solvente (acqua per preparazioni iniettabili).La soluzione così ottenuta va diluita ulteriormente in 500 ml di soluzione di Ringer latttato o di glucosio al %5. Dopo la ricostituzione la soluzione deve essere usata immediatamente e ogni residuo deve essere eliminato. È consigliabile somministrare la soluzione per infusione e.v. lenta, regolando la velocità in modo da non superare 2,5 mg di Gabesato Mesilato per Kg di peso corporeo e per ora. La posologia deve essere opportunamente adattata a seconda della sintomatologia del paziente. Anziani: la dose va opportunamente ridotta nel caso di una riduzione delle funzioni fisiologiche.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo.
4. Avvertenze
La somministrazione del medicinale ad elevati dosaggi può causare ulcere necrotiche nella sede di e lungo i vasi sanguigni dove può danneggiare la parete vascolare provocando flebite ed irrigidimento del vaso stesso. I pazienti devono essere monitorati al riguardo. In caso di dolore, arrossamento o infiammazione nella sede di iniezione, il trattamento deve essere interrotto, oppure bisogna cambiare sito di iniezione, e devono essere prese le misure appropriate. Durante la somministrazione il paziente deve essere costantemente monitorato. Possono verificarsi shock, shock anafilattico, reazioni anafilattoidi. In caso di caduta della pressione arteriosa, oppressione precordiale, dispnea, perdita di conoscenza, edema faringeo/laringeo, prurito o malessere il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere prese le misure appropriate. I pazienti devono essere monitorati attentamente anche per il possibile verificarsi di: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e di iperpotassiemia. Se vengono riscontrati valori anormali, il trattamento deve essere interrotto e, nel caso di iperpotassiemia, devono essere prese le misure appropriate. Nel caso si verificassero: cefalea, riduzione del tempo di tromboplastina parziale, tendenza al sanguinamento, ipotensione, nausea, vomito, diarrea, eruzione cutanea, prurito o congestione facciale è opportuno ridurre il dosaggio. In caso di persistenza, sospendere definitivamente il trattamento. Il medicinale può esplicare azione anticoagulante.
5. Interazioni
Non note.
6. Effetti indesiderati
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del Gabesato Mesilato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Le frequenze stimate degli eventi si basano sulla seguente convenzione: comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (≤1/10.000).
Sistema Frequenza
  Comune <10%≥ 1% Non comune <1%≥0.1% Raro <0.1%≥0.01% Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di iniezione. Reazioni nel sito di iniezione: ulcere necrotiche, flebite ed irrigidimento del vaso. Dolore, arrossamento. Ipersensibilità (eruzioni cutanee, prurito, infiammazione nella sede di iniezione). Febbre, Congestione facciale. Shock (shock anafilattico, reazioni anafilattoidi, caduta pressoria, oppressione precordiale, dispnea,perdita di coscienza, edema faringeo/laringeo o malessere)
Patologie vascolari   Riduzione della pressione arteriosa    
Patologie del sistema nervoso       Cefalea
Patologie gastrointestinali   Nausea, vomito    
Patologie del sistema emolinfopoietico e della coagulazione     Leucopenia, granulocitopenia Aumento della tendenza al sanguinamento (riduzione del tempo di tromboplastina parziale) Agranulocitosi, Trombocitopenia Eosinofilia
Patologie epatobiliari   Aumento delle transaminasi Ittero Aumento della bilirubina totale
Esami di laboratorio       Iperpotassiemia Iponatremia
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza In corso di gravidanza accertata o presunta è consigliabile mantenere il dosaggio di Gabesato Mesilato ai minimi livelli efficaci e solo per indicazioni che implichino pericolo di vita per la gestante. Allattamento Non sono disponibili dati sull’eventuale escrezione nel latte materno.
8. Conservazione
Il medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
9. Principio attivo
Un flaconcino di polvere contiene: Gabesato mesilato 100 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
10. Eccipienti
Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Nel caso si verificassero: cefalea, riduzione del tempo di tromboplastina parziale, tendenza al sanguinamento, ipotensione, nausea, vomito, diarrea, eruzione cutanea, prurito o congestione facciale è opportuno ridurre il dosaggio. In caso di persistenza, sospendere definitivamente il trattamento
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).