Posologia Il dosaggio di Fentanest deve essere individualizzato secondo l’età, il peso corporeo, lo stato fisico, le condizioni patologiche esistenti, l’uso di altri medicinali e il tipo di intervento chirurgico e di anestesia. Il Fentanest può essere somministrato solo in idonee strutture in cui possono essere controllate le vie respiratorie e da personale medico adeguatamente formato (vedere paragrafo 4.4).
Via di somministrazione Il Fentanest può essere somministrato per via intramuscolare od endovenosa. La via intramuscolare è preferita nella premedicazione, per l'analgesia nel decorso postoperatorio e per la terapia del dolore in genere; la via endovenosa (diretta o per perfusione) durante l'intervento. Anche somministrato non diluito, il preparato non è causa di manifestazioni irritative locali. I dosaggi si riferiscono a soggetti adulti normali.
Per via intramuscolare - in media 0,1-0,2 mg (2-4 ml) di Fentanest pro-dose.
Per via endovenosa - per realizzare una anestesia di tipo neurolepto-analgesico le dosi complessive di Fentanest sono dell'ordine di 0,4-0,8 mg. Durante il mantenimento di una anestesia eseguita con le tecniche abituali il dosaggio va regolato in base alla profondità analgesica che si vuole ottenere, al tipo di intervento, alla sensibilità del soggetto ed alla quantità degli altri farmaci somministrati, tenendo presente che fra questi (barbiturici, etere, fluotano, ecc.) ed il Fentanest esiste potenziamento.
Neuroleptoanalgesia - per questo tipo di anestesia l'associazione del Fentanest con il neurolettico droperidolo può essere estemporanea, nelle proporzioni ritenute adatte dall'anestesista. La neuroleptoanalgesia si attua praticamente secondo questi schemi:
Preanestesia - 0,1 mg di Fentanest e 5 mg di droperidolo per via intramuscolare, 30'-60' prima dell'intervento. L'impiego contemporaneo di atropina alla dose di 0,25 mg è facoltativo. Identica somministrazione serve, pro/dose, per il trattamento del dolore postoperatorio.
Induzione - si procede all'infusione endovenosa rapida (1000 gocce/minuto pari a 50 ml di soluzione/minuto) di 50-100 ml di una soluzione preparata diluendo il contenuto di 10 fiale (pari a 1 mg) di Fentanest e 2 flaconi (pari a 50 mg) di droperidolo in 500 ml di soluzione glucosata al 5%. Contemporaneamente si somministra una miscela di N
2O/O
2 nel rapporto di 3/1 in circuito semichiuso. Previa iniezione endovenosa di 25-50 mg di succinilcolina (ed iperventilazione manuale) si procede all'intubazione tracheale, mentre si rallenta l'infusione a circa 50 gocce/minuto e si prosegue la somministrazione della miscela di N
2O/O
2, ridotta al rapporto 2/1, in ragione di 12-15 litri/minuto.
Mantenimento - la velocità media di infusione è compresa fra le 15-30 gocce/minuto e va adeguata ai tempi operatori ed alla sensibilità individuale, accelerandola se il paziente si muove, se aumentano la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria e se compare sudorazione; diminuendola se il paziente è tranquillo, con stabilità della pressione arteriosa, della frequenza del polso e del respiro e se la cute è asciutta. Se le necessità chirurgiche lo richiedono, si procede al rilasciamento muscolare con dosi frazionate di 25 mg di succinilcolina. Si continua la somministrazione di N
2O/O
2 nel rapporto 2/1.
Fine dell'intervento, risveglio - circa 15 minuti prima della fine dell'intervento la perfusione va ulteriormente rallentata (10 gocce/minuto), mentre contemporaneamente si diminuisce la somministrazione di N
2O. Al termine della sutura cutanea si interrompe l'infusione; il paziente viene iperventilato con aria per 2'-3', quindi si procede all'estubazione. Solitamente il paziente è in condizioni di poter essere subito inviato in reparto. Anzichè in perfusione continua, il Fentanest e il droperidolo possono essere somministrati per via endovenosa diretta alle seguenti dosi:
Induzione - Fentanest 0,4 mg (8 ml); droperidolo 20 mg (8 ml).
Inizio dell'incisione e mantenimento - al bisogno (sulla base dei segni clinici sopra detti) Fentanest 0,025 mg. Ulteriori somministrazioni, se necessario, a dosi anche minori diluendo in tal caso il Fentanest. Per interventi di lunga durata si reinietteranno anche 10-15 mg di droperidolo. Le modalità di somministrazione del protossido d'azoto e del curarizzante rimangono identiche a quelle della tecnica con perfusione continua.
Popolazione pediatrica Fentanest non deve essere usato nel bambino nel primo biennio di vita. Bambini di età compresa tra 12 e 17 anni: seguire la posologia degli adulti Bambini di età compresa tra 2 e 11 anni: la dose usuale nei bambini deve essere la seguente:
| Età | Dose iniziale | Dose supplementare |
Respirazione spontanea | 2-11 anni | 0,001-0,003 mg/kg (1-3 mcg/kg) | 0,001-0,00125 mg/kg (1-1,25 mcg/kg) |
Respirazione assistita | 2-11 anni | 0,001-0,003 mg/kg (1-3 mcg/kg) | 0,001-0,00125 mg/kg (1-1,25 mcg/kg) |
Analgesia durante intervento chirurgico, potenziamento dell’anestesia in respirazione spontanea Le tecniche con analgesia nei bambini con respirazione spontanea dovrebbero essere usate solo come parte della tecnica anestetica o come parte delle tecniche di sedazione/analgesia da personale esperto e in un ambiente ove sia possibile gestire una improvvisa rigidità delle pareti toraciche che richieda intubazione, oppure apnea che richieda supporto alle vie aeree (vedere paragrafo 4.4).
Anziani e pazienti a rischio Negli anziani (età superiore ai 65 anni) e in altri pazienti a rischio, la dose iniziale di Fentanest deve essere ridotta; per le dosi successive ci si dovrà basare sull'effetto indotto dalla dose iniziale.
Pazienti obesi: Nei pazienti obesi può esserci rischio di sovradosaggio se la dose è calcolata sulla base del peso corporeo. I pazienti obesi devono ricevere una dose calcolata sulla base della massa magra piuttosto che unicamente sul peso corporeo.
Pazienti con compromissione renale: Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale deve essere considerata una dose ridotta di Fentanest; questi pazienti devono essere monitorati attentamente per individuare eventuali segni di tossicità da fentanil (vedere paragrafo 5.2).