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Evarrest 8,1mg 40iu - matrice sigillante - uso epilesionale - bustina in alluminio - matrice sigillante (5,1cmx10,2cm) - 2

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
1. Indicazioni terapeutiche
EVARREST è indicato per gli adulti come trattamento di sostegno in ambito chirurgico per il miglioramento dell’emostasi (vedere il paragrafo 5.1), laddove le tradizionali tecniche chirurgiche sono insufficienti.
2. Posologia
L’impiego di EVARREST è destinato esclusivamente a chirurghi esperti. Posologia La quantità di EVARREST da applicare e la frequenza di applicazione devono essere sempre dettate dalle esigenze cliniche del paziente. La quantità di EVARREST da applicare dipende dalla superficie e dalla posizione dell’area sanguinante da trattare. EVARREST deve essere applicato in modo che si estenda di 1–2 cm circa oltre i margini dell’area target sanguinante. Può essere tagliato in base alla misura e alla forma necessarie per adattarlo alle dimensioni dell’area sanguinante. Negli studi clinici non sono state condotte indagini sulle aree sanguinanti di dimensioni maggiori rispetto a quelle che possono essere coperte da una singola unità di EVARREST. Si deve applicare solo un singolo strato di EVARREST, sovrapponendolo di 1–2 cm sul tessuto non sanguinante o sulla matrice sigillante EVARREST adiacente. È possibile trattare contemporaneamente molteplici siti soggetti a sanguinamento. In totale, nel corpo deve restare una quantità non superiore all’equivalente di due unità da 10,2 cm x 10,2 cm o quattro unità da 5,1 cm x 10,2 cm, poiché con quantità maggiori è disponibile solo un’esperienza a lungo termine limitata. Non sono stati condotti studi sull’uso di più di quattro unità da 10,2 cm x 10,2 cm o di quattro unità da 5,1 cm x 10,2 cm in pazienti che sono stati precedentemente esposti a EVARREST. Se non si ottiene l’emostasi con un’applicazione di EVARREST, è possibile eseguire di nuovo il trattamento. Per istruzioni, vedere sotto. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di EVARREST nei bambini di età compresa tra 0 mesi e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Esclusivamente per uso epilesionale. Applicare EVARREST esercitando una salda compressione manuale per circa 3 minuti. 1. Con l’ausilio di forbici sterili, tagliare con cura EVARREST in base alle dimensioni e alla forma necessarie per l’applicazione e mantenere il contatto con l’area sanguinante con una sovrapposizione di circa 1–2 cm. Quando EVARREST si trova nel vassoio, tenere il lato attivo in polvere di colore bianco che vira al giallo rivolto verso il basso. 2. Se necessario, rimuovere sangue o liquido in eccesso dal sito di applicazione per migliorare la visibilità. La fonte sanguinante deve essere identificata in modo chiaro; è indispensabile applicare EVARREST direttamente sulla fonte sanguinante coprendola completamente. È possibile utilizzare EVARREST in un campo sanguinante attivo. 3. Applicare il lato attivo di EVARREST sull’area sanguinante in modo da essere completamente a contatto con il tessuto. Il prodotto viene attivato al contatto con il liquido, aderendo e conformandosi al tessuto. 4. Per coprire adeguatamente l’intera area sanguinante, applicare un pezzo di EVARREST di dimensioni appropriate mantenendo una sovrapposizione di 1–2 cm circa sul tessuto non sanguinante in modo da agevolare l’adesione al punto della lesione. 5a) Tenere una garza chirurgica asciutta o umida o dei tamponi per laparotomia sopra EVARREST in modo da ottenere il completo contatto con la superficie sanguinante. 5b) Per ottenere l’emostasi, eseguire immediatamente una compressione manuale sull’intera superficie di EVARREST (inclusa l’area di sovrapposizione) in modo da fermare il sanguinamento. Per controllare il sanguinamento, mantenere la compressione per 3 minuti circa. 6. Rimuovere delicatamente la garza chirurgica o i tamponi per laparotomia dal sito di applicazione, senza alterare o spostare EVARREST o il coagulo. Ispezionare EVARREST per verificare che l’emostasi sia stata raggiunta e per assicurarsi che non vi siano arricciature sull’area sanguinante. Se non si è soddisfatti del posizionamento, rimuovere EVARREST e utilizzare una nuova matrice sigillante EVARREST. EVARREST è assorbibile, resterà in sede ed aderirà al tessuto. 7. Nel corso dell’intervento, occorre monitorare il sito di applicazione per verificare che l’emostasi venga mantenuta. Ripetizione del trattamento • Se nella matrice sigillante EVARREST vi sono pieghe, grinze o arricciature, potrebbe essere necessario trattare di nuovo il sito sanguinante. Se non si è soddisfatti del posizionamento della matrice EVARREST, rimuovere la matrice sigillante EVARREST usata e ripetere la procedura di applicazione descritta in precedenza utilizzando una nuova matrice sigillante EVARREST.• Se il sanguinamento è dovuto ad una copertura insufficiente, è possibile applicare altre matrici sigillanti EVARREST. Applicare uno strato singolo, assicurandosi che i bordi si sovrappongano (di circa 1–2 cm) con la matrice sigillante EVARREST esistente. • Se il sanguinamento è dovuto ad un’adesione incompleta al tessuto (il sanguinamento persiste da sotto la medicazione), rimuovere la matrice sigillante EVARREST e utilizzare una nuova matrice sigillante EVARREST. • Se il sanguinamento continua anche durante o dopo il tempo specificato di compressione, rimuovere la matrice sigillante EVARREST utilizzata ed ispezionare il sito sanguinante. Se non occorre adottare ulteriori misure principali di emostasi (ossia tecniche chirurgiche standard), ripetere la procedura di applicazione sopra descritta utilizzando una nuova matrice sigillante EVARREST.
3. Controindicazioni
• EVARREST non deve essere utilizzato per trattare sanguinamenti gravi dovuti a grandi difetti nelle grandi arterie o vene in cui la parete vascolare lesa necessita la riparazione con il mantenimento della pervietà del vaso e che potrebbero determinare l’esposizione permanente di EVARREST al flusso di sangue e/o la compressione durante la guarigione e l’assorbimento del prodotto. • Non si deve applicare EVARREST in maniera intravascolare.• Non si deve utilizzare EVARREST in spazi chiusi (ad esempio, all’interno, attorno o in prossimità di fori nell’osso o aree al confine dell’osso) poiché il rigonfiamento potrebbe causare la compressione dei nervi o dei vasi sanguigni. • Non si deve utilizzare EVARREST in presenza di un’infezione attiva o in parti contaminate del corpo, in quanto potrebbe sopraggiungere un’infezione. • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Esclusivamente per uso epilesionale. Applicazione intravascolare Non applicare in maniera intravascolare. Possono sopraggiungere complicanze tromboemboliche mortali se il preparato viene applicato involontariamente in maniera intravascolare. Emorragia arteriosa EVARREST non deve essere usato in sostituzione di suture o altre forme di legatura meccanica per il trattamento di una forte emorragia arteriosa. Applicazioni per cui non sono disponibili dati adeguati Non sono disponibili dati adeguati per sostenere l’uso del presente prodotto nell’incollaggio tissutale, neurochirurgia o l’applicazione tramite endoscopio flessibile per il trattamento di sanguinamento, nella chirurgia vascolare o nelle anastomosi gastrointestinali. Reazioni avverse a corpi estranei Come con ogni prodotto impiantabile, possono verificarsi reazioni a corpi estranei. Si deve applicare solo uno strato singolo di EVARREST sovrapponendolo di 1–2 cm sul tessuto non sanguinante in modo da facilitare l’adesione al sito della ferita. Si devono limitare le dimensioni di EVARREST a quanto necessario per l’emostasi. Reazioni da ipersensibilità Come con ogni prodotto proteico, sono possibili reazioni da ipersensibilità di tipo allergico. Segni di reazioni da ipersensibilità comprendono orticaria, orticaria generalizzata, oppressione al torace, rantolo, ipotensione e anafilassi. Se sopraggiungono tali sintomi, sospendere immediatamente la somministrazione. In caso di shock, seguire il trattamento medico standard per gli shock. Contiene sodio EVARREST contiene fino a 3,0 mmol (68,8 mg) di sodio per matrice sigillante. Questo aspetto va tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta iposodica. Agenti infettivi trasmissibili Tra le misure standard per evitare infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati con sangue umano o plasma si annoverano la selezione di donatori di sangue, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l’inclusione di efficaci fasi di produzione per l’inattivazione e rimozione di virus. Nonostante ciò, quando vengono somministrati medicinali preparati con plasma o sangue umano, non è possibile escludere completamente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Lo stesso vale per virus e altri patogeni sconosciuti o appena scoperti.Le misure intraprese sono considerate efficaci per virus con envelope, quali il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per il virus sprovvisto di envelope dell’epatite A (HAV). Le misure poste in atto possono avere un valore limitato contro i virus sprovvisti di envelope, quale il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può essere grave per donne in stato di gravidanza (infezione del feto) e per individui con immunodeficienza o eritropoiesi anomala (ad es., anemia emolitica). Ogni volta che si utilizza EVARREST per il trattamento, si raccomanda vivamente di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto per mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.
5. Interazioni
Non sono stati condotti studi formali sulle interazioni. Come i prodotti equivalenti o le soluzioni di trombina, il prodotto può essere denaturato dopo l’esposizione a soluzioni contenenti alcol, iodio o metalli pesanti (le soluzioni antisettiche, ad esempio). Tali sostanze devono essere rimosse nella massima misura possibile prima di applicare il prodotto.
6. Effetti indesiderati
In rari casi nei pazienti trattati con sigillanti/emostatici composti da fibrina possono verificarsi ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e irritazione in corrispondenza del sito di applicazione, broncospasmo, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione al torace, formicolio, vomito, rantolo). In casi isolati, queste reazioni sono progredite fino ad una grave anafilassi. In particolare, tali reazioni possono essere viste se il preparato viene applicato ripetutamente o se somministrato a pazienti noti per l’ipersensibilità ai componenti del prodotto. Raramente possono svilupparsi anticorpi contro i componenti dei prodotti sigillanti/emostatici composti da fibrina; vi è altresì un rischio di reazione anafilattica (vedere il paragrafo 4.4). Possono intervenire complicanze tromboemboliche se il preparato viene applicato involontariamente in maniera intravascolare (vedere il paragrafo 4.4). Per la sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4. Riassunto del profilo di sicurezza I dati relativi alla sicurezza di EVARREST evidenziano tipi di complicanze post–operatorie solitamente correlate agli ambienti chirurgici in cui vengono condotti i test clinici e alla malattia dei pazienti. Nelle sperimentazioni cliniche, le reazioni avverse segnalate più di frequente sono state emorragia e incremento del fibrinogeno e le reazioni avverse più gravi sono state aspirazione, embolia polmonare ed emorragia. Tabella delle reazioni avverse I dati provenienti da quattro sperimentazioni cliniche controllate e da una non controllata con EVARREST sono stati raccolti in un set di dati integrati e le frequenze di occorrenza descritte nella tabella sotto derivano da questo set di dati integrati. Nelle analisi integrate, 243 pazienti sono stati trattati con EVARREST e 110 pazienti sono stati sottoposti al trattamento di controllo. Per classificare le reazioni avverse per frequenza di ricorrenza, sono state usate le seguenti categorie: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000); e molto rara (<1/10.000), non nota (non può essere stimata con i dati disponibili). Tabella 1 Riassunto delle reazioni avverse a EVARREST
Classe di organi del sistema MedDRA Termine preferito Frequenza
Disturbi vascolari Trombosi venosa profonda Non comune
Disturbi respiratori, toracici e mediastinici Aspirazione Non comune
Versamento pleurico Non comune
Embolia polmonare Non comune
Disturbi gastrointestinali Distensione addominale Non comune
Ascite Non comune
Emorragia Non comune
• Emorragia gastrointestinale  
• Emorragia intra–addominale  
Raccolta localizzata di liquido intra–addominale Non comune
Raccolta di liquido peripancreatico Non comune
Indagini Aumento di fibrinogeno nel sangue Comune
Lesioni, avvelenamento e complicanze procedurali Emorragia post–intervento Comune
Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione di reazioni avverse sospette dopo l’autorizzazione del medicinale è estremamente importante, poiché consente il continuo monitoraggio dell’equilibrio beneficio–rischio del medicinale. Si chiede ai professionisti sanitari di segnalare ogni reazione avversa sospetta attraverso il sistema nazionale di farmacovigilanza.
7. Gravidanza e allattamento
Nelle sperimentazioni cliniche controllate, non è stata stabilita la sicurezza dei sigillanti/emostatici composti da fibrina per l’uso durante la gravidanza o l’allattamento. Gli studi sperimentali condotti sugli animali sono insufficienti per valutare la sicurezza relativamente alla fertilità, alla riproduzione, allo sviluppo dell’embrione o del feto, al percorso di gestazione e allo sviluppo pre– e post–natale. Pertanto, si deve somministrare EVARREST a donne in stato di gravidanza o che allattano solo se è clinicamente indicato.
8. Conservazione
Non conservare oltre i 25 °C. Non congelare.
9. Principio attivo
EVARREST contiene per cm² Fibrinogeno umano 8,1 mg Trombina umana 40 UI Eccipiente(i) con effetti noti: Contiene fino a 3,0 mmol (68,8 mg) di sodio per matrice sigillante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Matrice composita (Poliglactina 910 e cellulosa rigenerata ossidata) 20 mg/cm² Arginina cloridrato Glicina Cloruro di sodio Citrato di sodio Cloruro di calcio Albumina umana Mannitolo Acetato di sodio
11. Sovradosaggio
Non è stato riportato alcun caso di sovradosaggio.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).