Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni sono: affaticamento (30%), eruzione cutanea (24% di qualsiasi grado e 5% di grado 3 o 4), calo ponderale (16%), artralgia (16%) e cadute (16%). Altre reazioni avverse importanti comprendono fratture (12%) e ipotiroidismo (8%).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse osservate durante gli studi clinici sono elencate di seguito per categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Tabella 1: Reazioni avverse identificate negli studi clinici Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa e frequenza |
Patologie endocrine | Comune: ipotiroidismo* |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune: ipercolesterolemia |
Comune: ipertrigliceridemia |
Patologie del sistema nervoso | Non comune: crisi convulsiva (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie cardiache | Non nota: prolungamento del QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune: eruzione cutanea** |
Comune: prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune: frattura+ |
Molto comune: artralgia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune: affaticamento |
Esami | Molto comune: calo ponderale |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Molto comune: cadute |
* Sono compresi ipotiroidismo, aumento dei livelli ematici di ormone tireostimolante, riduzione dei livelli di tiroxina, tiroidite autoimmune, riduzione dei livelli di tiroxina libera, riduzione dei livelli di triiodotironina ** Vedere “eruzione cutanea” sotto “Descrizione delle reazioni avverse selezionate” + Sono comprese frattura costale, frattura vertebrale lombare, frattura spinale da compressione, frattura spinale, frattura del piede, frattura dell’anca, frattura dell’omero, frattura vertebrale toracica, frattura degli arti superiori, frattura dell’osso sacro, frattura della mano, frattura del pube, frattura dell’acetabolo, frattura della caviglia, frattura da compressione, frattura della cartilagine costale, frattura delle ossa facciali, frattura degli arti inferiori, frattura osteoporotica, frattura del polso, frattura da avulsione, frattura del perone, frattura del coccige, frattura del bacino, frattura del radio, frattura sternale, frattura da stress, frattura traumatica, frattura vertebrale cervicale, frattura del collo femorale, frattura della tibia. Vedere sotto.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Eruzione cutanea L’eruzione cutanea associata a Erleada è stata descritta più comunemente come eruzione maculare o maculo-papulare. L’eruzione cutanea comprendeva eritema, eruzione maculo-papulare, eruzione generalizzata, orticaria, eruzione pruriginosa, eruzione maculare, congiuntivite, eritema multiforme, eruzione papulare, eruzione esfoliativa, eruzione genitale, eruzione eritematosa, stomatite, eruzione da farmaco, ulcere orali, eruzione pustolosa, vesciche, papule, pemfigoide, erosione cutanea ed eruzione vescicolare. L'eruzione cutanea è stata riportata come reazione avversa nel 24% dei pazienti trattati con Erleada. Eruzioni cutanee di grado 3 (definite come eruzioni che interessano >30% della superficie corporea [BSA]) sono state riportate nel 5,2% dei pazienti trattati con Erleada. La mediana dei giorni all’esordio dell’eruzione cutanea è stata di 82 giorni, con un intervallo compreso tra 1 e 994 giorni. Nell’81% dei pazienti, l’eruzione cutanea si è risolta con una mediana di 60 giorni alla risoluzione. I medicinali utilizzati comprendevano corticosteroidi topici, corticosteroidi sistemici e antistaminici orali. Tra i pazienti con eruzione cutanea, nel 28% dei casi la somministrazione è stata interrotta e nel 12% dei casi la dose è stata ridotta (vedere paragrafo 4.2). Circa la metà dei pazienti sottoposti nuovamente al trattamento ha manifestato una recidiva dell’eruzione cutanea. L’eruzione cutanea ha reso necessaria l’interruzione del trattamento con Erleada nel 9% dei pazienti che hanno manifestato eruzione cutanea.
Cadute e fratture Nello studio ARN-509-003, casi di fratture sono stati riportati nell’11,7% dei pazienti trattati con Erleada e nel 6,5% dei pazienti trattati con placebo. Metà dei pazienti aveva subito una caduta nei 7 giorni precedenti l’evento di frattura in entrambi i gruppi di trattamento. Casi di caduta sono stati riportati nel 15,6% dei pazienti trattati con Erleada rispetto al 9,0% dei pazienti trattati con placebo. Valutare i pazienti per il rischio di fratture e cadute. (vedere paragrafo 4.4).
Ipotiroidismo Casi di ipotiroidismo sono stati riportati nell’8,1% dei pazienti trattati con Erleada e nel 2,0% dei pazienti trattati con placebo in base alle rilevazioni dell’ormone tireostimolante (TSH) eseguite ogni 4 mesi. Non sono stati osservati eventi avversi di grado 3 o 4. L’ipotiroidismo è stato osservato nel 28% dei pazienti già sottoposti a terapia sostitutiva tiroidea nel braccio con Erleada e nel 5,9% dei pazienti nel braccio con placebo. Nei pazienti non sottoposti a terapia sostitutiva tiroidea, l’ipotiroidismo si è verificato nel 5,7% dei pazienti trattati con Erleada e nello 0,8% dei pazienti trattati con placebo. Se clinicamente indicato, è necessario iniziare la terapia sostitutiva tiroidea o aggiustare la relativa dose (vedere paragrafo 4.5).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di segnalazione nazionale riportato nell’allegato V.