Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di lercanidipina è stata valutata in cinque studi clinici a doppio cieco controllati e in due fasi in aperto di estensione a lungo termine. In totale, 1.141 pazienti hanno ricevuto enalapril e lercanidipina. Gli effetti indesiderati osservati con la terapia di combinazione sono stati simili a quelli già osservati con uno o l’altro dei componenti somministrati da soli. Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante il trattamento con lercanidipina sono state tosse (4,03%), capogiri (1,67%) e cefalea (1,67%).
Tabella riepilogativa delle reazioni avverse Nella tabella seguente sono segnalate le reazioni avverse degli studi clinici con enalapril e lercanidipina e per le quali esiste una relazione causale elencate secondo il sistema MedDRA di classificazione per sistemi e organi e frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Frequenza Classificazione per Sistemi e Organi | Comune (≥ 1/100, <1/10) | Non comune (≥ 1/1000, <1/100) | Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | Trombocitopenia | Diminuzione dell’emoglobina |
Disturbi del sistema immunitario | | | Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Iperpotassiemia | |
Disturbi psichiatrici | | Ansia* | |
Patologie del sistema nervoso | Capogiri, mal di testa | Capogiri posturali | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | Vertigini | Tinnito |
Patologie cardiache | | Palpitazioni, tachicardia | |
Patologie vascolari | | Vampate di calore, ipotensione * | Collasso circolatorio |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse | | Gola secca, dolore orofaringeo |
Patologie gastrointestinali | | Dolore addominale, costipazione *, nausea* | Dispepsia, edema delle labbra, disturbi della lingua, diarrea, bocca secca, gengivite |
Disordini epatobiliari | | Aumento di ALT, aumento di AST | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Eritema* | Angioedema, gonfiore del viso, dermatite, eruzione cutanea, orticaria |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Artralgia* | |
Patologie renali e urinarie | | Pollochiuria* | Nicturia, poliuria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | | | Disfunzione erettile |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Stanchezza, astenia,vampate di calore, edema periferico | |
Gli effetti indesiderati che si verificano in un solo paziente sono segnalati sotto la frequenza rara. Informazioni aggiuntive sui singoli componenti.
Enalapril da solo Tra gli effetti indesiderati riportati per enalapril ci sono:
Patologie del sistema emolinfopoietico: Non comune: anemia (comprese le forme aplastiche ed emolitiche) Raro: neutropenia, diminuzione dell’emoglobina, diminuzione dell’ematocrito, trombocitopenia, agranulocitosi, depressione midollare, pancitopenia, linfoadenopatia, malattie autoimmuni.
Patologie endocrine: Non nota: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Non comune: ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi psichiatrici: Comune: depressione Non comune: confusione, sonnolenza, insonnia, nervosismo, vertigini. Raro: sogni anomali, disturbi del sonno.
Patologie del sistema nervoso Molto comune: capogiri Comune: cefalea Non comune: parestesia
Patologie dell’occhio: Molto comune: visione offuscata.
Patologie cardiache: Comune: aritmia, angina pectoris, tachicardia, dolore addominaleNon comune: palpitazioni, infarto del miocardio, probabilmente secondario ad una eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4)
Patologie vascolari Comune: ipotensione (inclusa ipotensione ortostatica), sincope, accidente cerebrovascolare*, probabilmente secondari ad una eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4). Non comune: arrossameto, ipotensione ortostatica Raro: fenomeno di Raynaud. *I tassi di incidenza sono stati paragonabili a quelli del placebo e gruppi di controllo attivo negli studi clinici.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Molto comune: tosse Comune: dispnea Non comune: rinorrea, mal di gola e raucedine, broncospasmo/asmaRaro: infiltrazione polmonare, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila.
Patologie gastrointestinali: Molto comune: nausea Comuni: diarrea, dolore addominale, disgeusia Non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, costipazione, anoressia, irritazione gastrica, secchezza della bocca, ulcera peptica Raro: stomatite, stomatite aftosa, glossite Molto raro: angioedema intestinale.
Patologie epatobiliari: Raro: insufficienza epatica, epatite - o epatocellulare o colestatica, epatite inclusa necrosi, colestasi (incluso ittero).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Comune: eruzione cutanea, ipersensibilità/edema angioneurotico: sono stati segnalati edema angioneurotico del viso, delle estremità, delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.4) Non comune: iperidrosi, prurito, orticaria, alopecia Raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo, eritroderma. È stato segnalato un complesso di sintomi che può includere alcuni o tutti i seguenti sintomi: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, anticorpi antinucleari positivi (ANA), tasso di sedimentazione degli eritrociti elevata (ESR), eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi eruzione cutanea, fotosensibilità o altre manifestazioni dermatologiche.
Patologie renali e urinarie: Non comune: danno renale, insufficienza renale, proteinuria Raro: oliguria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: Non comune: disfunzione erettile Raro: ginecomastia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Molto comune: astenia Comune: affaticamento Non comune: crampi muscolari, vampate di calore, tinnito, malessere, febbre.
Indagini: Comune: Iperpotassiemia, aumento della creatinina sierica Non comune: aumento della uremia ematica, iponatriemia Raro: aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina sierica.
Lercanidipina da sola Le reazioni avverse più comunemente segnalate negli studi clinici controllati sono stati mal di testa, capogiri, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e rossore, ognuna delle quali si verificano in meno dell’1% dei pazienti.
Disturbi del sistema immunitario: Molto raro: ipersensibilità
Disordini psichiatrici: Raro: sonnolenza
Patologie del sistema nervoso: Non comune: mal di testa, capogiri
Disordini cardiaci: Non comune: tachicardia, palpitazioni Raro: angina pectoris
Patologie vascolari: Non comune: vampate di calore Molto raro: sincope
Patologie gastrointestinali: Raro: nausea, dispepsia, diarrea, dolori addominali, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Raro: eruzione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Raro: mialgia
Patologie renali e urinarie: Raro: poliuria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Non comune: edema periferico Raro: astenia, affaticamento Segnalazioni spontanee ricevute nel corso dell’esperienza post-marketing hanno riportato molto raramente (<1/10.000) le seguenti reazioni avverse: ipertrofia gengivale, aumenti reversibili dei livelli sierici delle transaminasi epatiche, ipotensione, frequenza urinaria e dolore toracico. Alcune diidropiridine possono raramente causare dolore precordiale localizzato o angina pectoris. Molto raramente, in pazienti con angina pectoris pre-esistente, potrebbe verificarsi un aumento della frequenza, durata o gravità di questi attacchi. Possono verificarsi casi isolati di infarto miocardico. Non risultano effetti negativi della lercanidipina sulla glicemia o sui livelli dei lipidi sierici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.