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Eftry 1 g/3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 flaconcino + 1 fiala solvente 3,5 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Di uso elettivo e specifico in caso di infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi “difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi delle infezioni chirurgiche.
2. Posologia
Schema posologico generale: Adulti e bambini oltre i 12 anni: la dose consigliata: 1 g di EFTRY una volta al giorno (ogni 24 ore). Nei casi più gravi o infezioni causate da microrganismi moderatamente sensibili,la dose può raggiungere i 4 g somministrati in un’unica soluzione. unica ogni 24 ore. Neonati (fino a 2 settimane): la dose giornaliera è di 20-50 mg/Kg di peso corporeo in monosomministrazione ; a causa della immaturità dei loro sistemi enzimatici non bisognerebbe superare i 50 mg/kg (vedere sez.4.4) Bambini (da 3 settimane a 12 anni): la dose giornaliera può variare tra 20 e 80 mg/kg. Per i bambini di peso superiore a 50 kg andrà usato il dosaggio proprio degli adulti. Anziani: lo schema posologico degli adulti non richiede modificazioni nel caso di pazienti anziani. La durata della terapi è in funzione del decorso dell’infezione. Come tutte le terapie a base di antibiotici, in generale la somministrazione di EFTRY va protratta per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento o dopo dimostrazione di completa eradicazione batterica. Profilassi delle infezioni chirurgiche: Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo e rischio di contaminazione dell’intervento, 1 g i.m. in dose singola, un’ora prima dell’intervento. Posologia in particolari condizioni: Insufficienza renale: in soggetti con clearance della creatinina maggiore di 10 ml/min la posologia resta inalterata. In caso di clearance della creatinina minore o uguale a 10 ml/min si può somministrare fino ad un massimo di 2 g una volta al giorno. Insufficienza epatica: posologia normale. Insufficienza renale ed epatica associate: controllare le concentrazioni plasmatiche del ceftriaxone. Prematuri: dose massima 50 mg/kg una volta al giorno Profilassi delle infezioni chirurgiche: Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione al tipo e al rischio di contaminazione dell’intervento, 1 g i.m. in dose singola un’ora prima dell’intervento. Modo di somministrazione: Da un punto di vista microbiologico il profotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la ricostituzione. Se non utilizzat immediatamente, le condizioni e il periodo di conservazione prima dell’uso sono responsabilità dell’utilizzatore.La stabilitàchimica e fisica del medicinale dopo ricostituzione è stata dimostrata per 24 ore tra +2°C e +8°C e per 6 ore per il prodotto conservato a temperatura inferiore a 25°C Possono variare nella colorazione da giallo pallido ad ambra in funzione della concentrazione e del periodo di conservazione; tale caratteristica non ha influenza sull’efficacia o sulla tollerabilità del farmaco. Soluzione per uso intramuscolare: Per praticare l’iniezione intramuscolare, sciogliere EFTRY i.m. con l’apposito solvente (soluzione di lidocaina 1%) che è di 3,5 ml. per EFTRY1 g: Iniettare profondamente la soluzione estemporanea così ottenuta nel gluteo, alternando i glutei nelle successive iniezioni. La soluzione di lidocaina non deve essere somministrata endovena. Le soluzioni di EFTRY non devono essere mescolate in soluzioni contenenti altri farmaci antimicrobici o con soluzioni diluenti per possibile incompatibilità.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità allle cefalosporine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In caso di ipersensibilità alle penicilline, si deve tener presente la possibile insorgenza di allergia crociata. Nelle donne in stato di gravidanza, e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. I neonati iperbilirubinemici e i prematuri non devono essere trattati con ceftriaxone. Studi in vitro hanno dimostrato che ceftriaxone può spostare la bilirubina dai suoi siti di legame all’albumina plasmatici ed è possibile che in questi pazienti si sviluppi un’encefalopatia da bilirubina. Trattamento con calcio, a caisa del rischio di formazione di precipitazione di sali di calcio-ceftriaxone nei nati a termine. (vedere sez. 4.4,4.5 e 4.8)
4. Avvertenze
Eftry viene eliminato per il 56% circa attraverso le urine e per il restante 44% attraverso la bile in forma microbiologicamente attiva. Nelle feci è presente prevalentemente in forma inattiva. In caso di ridotta funzionalità renale è eliminato in quota più elevata per via biliare, con le feci. Poiché anche in tale circostanza il tempo di emivita risulta solo leggermente aumentato, nella maggior parte dei casi non è necessario ridurre la posologia di EFTRY, a condizione che la funzionalità epatica sia normale. Solo in presenza di una gravissima insufficienza renale (clearance della creatinina £ 10 ml/minuto) la dose di mantenimento ogni 24 ore dovrà essere ridotta alla metà rispetto alla dose abituale. Eftry non deve essere miscelato o somministrato in contemporanea con soluzioni o prodotti contenenti calcio, anche se infusi separatamente. Soluzioni o prodotti contenenti calcio non devono essere somministrati nelle 48 ore successive all’ultima somministrazione di EFTRY. In neonati e prematuri sono stati descritti casi di reazione letale a precipitati di calcio-ceftriaxone nei polmoni e nei reni. In alcuni casi la somministrazione di EFTRY e quella delle soluzioni contenenti calcio differivano per via e per tempo di infusione (vedere sez 4.3,4.5 e 4.8) Si consiglia, quindi, cautela nel trattamento con EFTRY di neonati iperbilirubinemici, specie se prematuri. Le cefalosporine di terza generazione, come altre betalattamine, possono indurre resistenza microbica e tale evenienza è maggiore verso organismi opportunisti specialmente Enterobacteriaceae e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e probabilmente associando tra loro più betalattamine. Come per qualsiasi terapia antibiotica, in caso di trattamenti prolungati si dovranno effettuare regolari controlli della crasi ematica. In casi estremamente rari, in pazienti trattati con dosi elevate, l’ultrasonografia della cistifellea ha messo in evidenza reperti interpretabili come ispessimento della bile. Tale condizione è prontamente regredita all’interruzione o al termine della terapia. Anche se questi riscontri dovessero essere sintomatici, si raccomanda un trattamento puramente conservativo. Sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei test di Coombs (talora false). Precauzioni d’impiego: Prima di iniziare la terapia con EFTRY, dovrebbe essere svolta un’indagine accurata per stabilire se il paziente ha precedentemente manifestato fenomeni di ipersensibilità alle, cefalosporine , penicilline o ad altri farmaci. Il prodotto deve essere somministrato con cautela in pazienti allergici alla penicillina poiché sono descritti casi di ipersensibilità crociata fra penicilline e cefalosporine. A causa dell’immaturità delle funzioni organiche,i prematuri non dovrebbero essere trattati con dosi di EFTRY superiori a 50mg/kg/die. Come per gli altri antibiotici l’impiego protratto può favorire lo sviluppo di batteri resistenti ed in caso di superinfezione occorre adottare le misure più appropriate. Reazioni acute di ipersensibilità possono richiedere l’uso di adrenalina ed altre misure di emergenza. Le preparazioni contenenti lidocaina non devono essere somministrate per via endovenosa ed a pazienti allergici a questo anestetico locale. Se si evidenziano segni di infezione, il microrganismo responsabile dovrebbe essere isolato ed una opportuna terapia, basata sui test di sensibilità, dovrebbe venire adottata. Analisi su campioni raccolti prima dell’inizio della terapia dovrebbero venire effettuate per determinare la sensibilità al ceftriaxone del microrganismo responsabile. La terapia con EFTRY può essere comunque iniziata in attesa dei risultati di queste analisi ed il trattamento dovrebbe essere, se è il caso, successivamente modificato secondo i risultati delle analisi. Prima di impiegare EFTRY in associazione ad altri antibiotici dovrebbero essere attentamente rilette le istruzioni per l’uso degli altri farmaci per conoscere eventuali controindicazioni, avvertenze, precauzioni e reazioni indesiderate. La funzionalità renale dovrebbe essere controllata attentamente. Coliti pseudomembranose sono state riportate a seguito dell’uso di cefalosporine (o altri antibiotici a largo spettro); è importante considerare questa diagnosi in pazienti che manifestino diarrea dopo l’uso di antibiotico.
5. Interazioni
La contemporanea somministrazione di alte dosi del ceftriaxone con diuretici ad elevata attività (es. furosemide) a forti dosaggi non ha sinora evidenziato disturbi della funzionalità renale. Non c’è alcuna evidenza che EFTRY aumenti la tossicità renale degli aminoglicosidi. L’ingestione di alcool successiva alla somministrazione di EFTRY non dà effetti simili a quelli del disulfiram, il ceftriaxone, infatti, non contiene il gruppo N-metiltiotetrazolico ritenuto responsabile sia della possibile intolleranza all’alcool, sia delle manifestazioni emorragiche verificatesi con altre cefalosporine. L’eliminazione di EFTRY non è modificata dal probenecid. E’ stato dimostrato in condizioni sperimentali sinergismo d’azione tra EFTRY e aminoglicosidi nei confronti di molti germi Gram-negativi. Il potenziamento di attività di tali associazioni, sebbene non sempre predicabile, dovrà essere tenuto in considerazione in tutte quelle infezioni gravi, resistenti ad altri trattamenti, dovute ad organismi quali Pseudomonas aeruginosa. A causa di incompatibilità fisiche i due farmaci vanno somministrati separatamente alle dosi raccomandate. EFTRY non deve essere aggiunto a soluzioni che contengono calcio, quali le soluzioni Hartmann e Ringer (vedere sez. 4.3,4.4 e 4.8)
6. Effetti indesiderati
Similmente a quanto avviene con altre cefalosporine, durante la terapia con EFTRY possono manifestarsi i seguenti effetti collaterali: a livello sistemico –: EFTRY non deve essere miscelato o somministrato in contemporanea con soluzioni o prodotti contenenti calcio, anche se infusi separatamente. In neonati e prematuri sono stati descritti casi di reazioni letatle a precipitati di calcio-ceftriaxone nei polmoni e nei reni. In alcuni casila somministrazione di EFTRY e quella delle soluzioni contenenti calcio differivano per via e tempo di infusione. (vedere sez. 4.3, 4.4 e 4.5) Disturbi gastrointestinali (feci non formate, diarrea, nausea, vomito, stomatite, glossite, raramente ispessimento della bile); Modificazioni ematologiche eosinofilia, leucopenia, granulocitopenia, anemia, trombocitopenia. reazioni cutanee ;esantema, dermatite allergica, prurito, orticaria, ed edema Altri effetti collaterali rari: cefalea, vertigini, aumento delle transaminasi, oliguria, aumento dei valori sierici della creatinina, micosi del tratto genitale, brividi, febbre e reazioni anafilattiche o anafilattoidi. La comparsa di shock anafilattico è estremamente rara e richiede immediate contromisure quali la somministrazione endovena di adrenalina seguita da un glucocorticoide. Rari casi di enterocolite pseudomembranosa e modifiche dei parametri emocoagulativi sono stati riportati in seguito all’uso di cefalosporine. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine); a livello locale –: L’iniezione intramuscolare senza lidocaina è dolorosa. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità.
7. Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza, durante l’allattamento e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
8. Conservazione
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
9. Principio attivo
EFTRY 1 g polvere e solvente per soluzione iniettabile un flacone di polvere contiene: Principio attivo: ceftriaxone sodico 3,5 h2o 1,193 pari a ceftriaxone 1 g; Per gli eccipienti, vedere 6.1
10. Eccipienti
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: La fiala solvente contiene lidocaina cloridrato e acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).