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Dorzolamide Tim Pe 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone in pe da 5 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento della pressione endoculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o glaucoma pseudoesfoliativo, quando la monoterapia con beta–bloccanti per uso locale non è sufficiente.
2. Posologia
Posologia Una goccia di DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA nell’occhio o negli occhi affetti (sacco congiuntivale) due volte al giorno. Se si usa un altro agente oftalmico locale, DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA e l’altro agente devono essere somministrati ad almeno 10 minuti di distanza. Informare il paziente che deve lavarsi le mani prima dell’uso ed evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l’occhio o con le zone circostanti. Bisogna inoltre informare il paziente che, le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari. L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della visione. L’occlusione naso lacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti riduce l’assorbimento sistemico con conseguente minore insorgenza di effetti indesiderati sistemici ed aumento dell’attività locale. Istruzioni per l’uso • Lavarsi le mani e sedersi o rimanere in piedi, comodamente. • Rimuovere il tappo con una leggera rotazione. • Inclinare il capo all’indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l’occhio. • Posizionare la punta del flacone vicino all’occhio senza toccarlo (è molto importante non mettere a contatto la punta del contagocce con l’occhio o con la palpebra). • Esercitare una leggera pressione sul flacone in modo che una singola goccia vada all’interno dell’occhio, quindi rilasciare la palpebra inferiore. • Premere con un dito sull’angolo interno dell’occhio interessato. Aspettare un minuto tenendo gli occhi chiusi. Questo aiuta a prevenire che il collirio venga drenato nel dotto lacrimale. • Ripetere l’operazione anche nell’altro occhio, se necessario. • Riavvitare il tappo ermeticamente senza stringere eccessivamente per evitare di danneggiare il flacone e il tappo. • Il contagocce è calibrato per l’emissione di una singola goccia; quindi, NON allargare il foro del contagocce. Popolazione pediatrica L’efficacia nei pazienti pediatrici non è stata dimostrata. La sicurezza nei pazienti pediatrici al di sotto dei 2 anni di età non è stata dimostrata; per informazioni riguardo il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici di età uguale o superiore a 2 anni e inferiore a 6 anni vedere paragrafo 5.1.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità verso uno o entrambi i principi attivi o uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;• malattia reattiva delle vie aeree, inclusa l’asma bronchiale, o anamnesi positiva per asma bronchiale, o malattia polmonare cronica ostruttiva grave; • bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno–atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pacemaker, insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno; • compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) o acidosi ipercloremica. Le suddette controindicazioni si riferiscono ai componenti e non sono specifiche dell’associazione.
4. Avvertenze
Reazioni cardiovascolari/respiratorie Come altri agenti oftalmici per uso locale il timololo è assorbito per via sistemica. A causa del componente beta–adrenergico, timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari ed altre osservate con agenti bloccanti beta–adrenergici sistemici. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica per uso locale è più bassa rispetto alla somministrazione per via sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache Nei pazienti con malattie cardiovascolari (ad es., cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta–bloccanti deve essere valutata in modo critico e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto controllo per l’insorgenza di segni di peggioramento di queste malattie e di reazioni avverse. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela ai pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari Pazienti con gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (cioè gravi forme di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie Sono state riportate reazioni respiratorie, incluso il decesso dovuto a broncospasmo in pazienti asmatici, a seguito della somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici. DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA deve essere usato con cautela, in pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) lieve/moderata e soltanto se il beneficio potenziale è superiore al rischio potenziale. Compromissione epatica Questo medicinale non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica; in tali pazienti, quindi, deve essere usato con cautela. Immunologia e ipersensibilità Come altri agenti oftalmici per uso locale, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica. La dorzolamide contiene un gruppo sulfonamide, che si trova anche nei sulfonamidi. Quindi, gli stessi tipi di reazione avverse riscontrati con la somministrazione sistemica delle sulfonamidi possono verificarsi con la somministrazione locale, incluse reazioni gravi quali sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica. Sospendere l’uso di questa preparazione qualora si manifestino segni di reazioni gravi o di ipersensibilità. Con l’uso di questo medicinale sono state osservate reazioni avverse oculari simili a quelle osservate con il collirio a base di dorzolamide cloridrato. Se si verificano queste reazioni, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con questo medicinale. Pazienti con una storia di atopia o reazione anafilattica grave verso una varietà di allergeni, mentre assumono beta–bloccanti, possono essere più reattivi nei confronti di una ripetuta esposizione a tali allergeni e possono non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usata per trattare reazioni anafilattiche. Terapia concomitante L’effetto sulla pressione endoculare o gli effetti noti di un beta–blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che già assumono un agente beta–bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L’uso di due agenti di blocco beta–adrenergico per uso locale non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). L’uso di dorzolamide e di inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è raccomandato. Sospensione della terapia Come per i beta–bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente. Effetti addizionali del beta–blocco Ipoglicemia/diabete I beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o ai pazienti con diabete instabile, poiché i beta–bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta. I beta–bloccanti possono mascherare anche i segni dell’ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta–bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi. Patologie corneali I beta–bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. Anestesia chirurgica Le preparazioni oftalmologiche contenenti beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta–agonisti ad es. dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato quando il paziente è in trattamento con timololo. Miastenia gravis La terapia con beta–bloccanti può aggravare i sintomi della miastenia gravis. Ulteriori effetti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica Specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali, la terapia con inibitori orali dell’anidrasi carbonica è stata associata con urolitiasi quale risultato dell’alterazione dell’equilibrio acido–base. Sebbene con questo medicinale non siano state osservate alterazioni dell’equilibrio acido–base, talvolta è stata riferita urolitiasi. Poiché DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA contiene un inibitore locale dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio per urolitiasi mentre usano questo medicinale. Altro La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti ipotensivi oculari. Questo medicinale non è stato studiato in pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso. Nei pazienti con alterazioni corneali croniche preesistenti e/o storia di chirurgia intraoculare, è stato riportato edema corneale e scompenso corneale irreversibile con l’uso di dorzolamide. Vi è un aumento della possibiltà di sviluppo di edema corneale in pazienti con un basso conteggio delle cellule endoteliali. Si deve usare cautela quando si prescrive DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA in questi gruppi di pazienti. Dopo procedure filtranti è stato riportato distacco della coroide con la somministrazione di terapie che riducono l’umore acqueo (ad esempio timololo, acetazolamide). Così come con l’uso di altri medicinali antiglaucoma, è stata riportata in alcuni pazienti una ridotta responsività al timololo maleato oftalmico dopo terapia prolungata. Tuttavia, in studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo l’iniziale stabilizzazione non sono state osservate differenze significative nella pressione intraoculare media. Uso di lenti a contatto Questo medicinale contiene il conservante benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione delle gocce oculari ed attendere almeno 15 minuti prima di reinserirle. E’ noto che il cloruro di benzalconio causa una alterazione del colore delle lenti a contatto morbide. Popolazione pediatrica Vedere paragrafI 4.2 e 5.1.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi specifici sull’interazione di medicinali con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA. In studi clinici, questo medicinale è stato usato contemporaneamente alle seguenti terapie sistemiche senza evidenza di interazioni indesiderate: ACE–inibitori, calcio–antagonisti, diuretici, medicinali antiinfiammatori non steroidei inclusa l’aspirina e ormoni (come estrogeni, insulina, tiroxina). C’è un potenziale effetto additivo che può dar luogo a ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione oftalmica di beta–bloccanti è somministrata in concomitanza con calcio–antagonisti per os, medicinali che causano deplezione delle catecolamine o agenti bloccanti beta–adrenergici, antiaritmici (incluso l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina, narcotici e inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Durante il trattamento concomitante con inibitori del CYP2D6 (per esempio, chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stato riportato un potenziamento del beta–blocco sistemico (per esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione). Sebbene DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare, occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall’uso concomitante di beta–bloccanti oftalmici ed adrenalina (epinefrina). I beta–bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei medicinali antidiabetici. I beta–bloccanti per via orale possono esacerbare l’ipertensione di rimbalzo che può far seguito alla sospensione della clonidina.
6. Effetti indesiderati
In studi clinici per DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA le reazioni avverse osservate sono state consistenti con quelle riportate precedentemente con dorzolamide cloridrato e/o timololo maleato. Durante gli studi clinici, 1.035 pazienti furono trattati con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA. Circa il 2,4% di tutti i pazienti ha sospeso la terapia con questo medicinale a causa di reazioni indesiderate oculari locali, circa l’1,2% di tutti i pazienti ha sospeso la terapia a causa di reazioni locali indesiderate indicative di allergia o ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e congiuntivite). Come altri medicinali oftalmici per uso locale, il timololo è assorbito nel circolo sistemico. Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con gli agenti beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica per uso locale è più bassa rispetto alla somministrazione per via sistemica. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA o con uno dei suoi componenti durante gli studi clinici o durante l’esperienza post–marketing. [Molto comune: (≥1/10), Comune: (≥1/100, <1/10), Non comune: (≥1/1.000, <1/100), Raro: (≥1/10.000, <1/1.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)]
Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Formulazione Molto Comune Comune Non comune Raro Non Nota**
Disturbi del sistema immunitario DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA       segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, prurito, eruzione cutanea, anafilassi  
  Timololo maleato collirio, soluzione       segni e sintomi di reazioni allergiche inclusi angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, anafilassi prurito
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Timololo maleato collirio, soluzione         ipoglicemia
Disturbi psichiatrici Timololo maleato collirio, soluzione     depressione* insonnia*, incubi *, perdita di memoria  
Patologie del sistema nervoso Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   cefalea*   capogiro*, parestesia*  
  Timololo maleato collirio, soluzione   cefalea* capogiro*, sincope* parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido*, accidente cerebrovascolare* ischemia cerebrale  
Patologie dell’occhio DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA bruciore e dolore puntorio iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione      
  Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   infiammazione della palpebra*, irritazione della palpebra* iridociclite* irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione della palpebra*, miopia transitoria (che si è risolta con l’interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)*  
  Timololo maleato collirio, soluzione   segni e sintomi di irritazione oculare incluse blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilità corneale, e secchezza oculare* disturbi visivi incluse alterazioni della rifrazione (dovuti in alcuni casi all’interruzione della terapia miotica)* ptosi, diplopia, distacco della coroide dopo chirurgia filtrante* (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego 4.4) prurito, lacrimazione, arrossamento, visione offuscata, erosione della cornea
Patologie dell’orecchio e del labirinto Timololo maleato collirio, soluzione       tinnito*  
Patologie cardiache Timololo maleato collirio, soluzione     bradicardia* dolore toracico*, palpitazione*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia *, arresto cardiaco *, blocco cardiaco blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Timololo maleato collirio, soluzione       ipotensione*, claudicatio, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi*  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA   sinusite   respiro corto, insufficienza respiratoria, rinite, raramente broncospasmo  
  Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione       epistassi*  
  Timololo maleato collirio, soluzione     dispnea* broncospasmo (principalmente in pazienti con storia di patologia broncospastica preesistente)*, insufficienza respiratoria, tosse*  
Patologie gastrointestinali DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA disgeusia        
  Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   nausea*   irritazione della gola, bocca secca*  
  Timololo maleato collirio, soluzione     nausea*, dispepsia* diarrea, bocca secca * disgeusia, dolore addominale, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA       dermatite da contatto, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica  
  Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione       eruzione cutanea *  
  Timololo maleato collirio, soluzione       alopecia*, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi* eruzione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Timololo maleato collirio, soluzione       lupus eritematoso sistemico mialgia
Patologie renali e urinarie DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA     urolitiasi    
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Timololo maleato collirio, soluzione       malattia di Peyronie *, diminuzione della libido disfunzione sessuale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   astenia/ stanchezza*      
  Timololo maleato collirio, soluzione     astenia/ stanchezza*    
*Queste reazioni avverse sono state anche osservate con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO durante l’esperienza post–marketing. **Ulteriori reazioni avverse sono state viste con i beta–bloccanti oftalmici e possono potenzialmente verificarsi con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA non deve essere usato durante la gravidanza. Dorzolamide Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’esposizione al trattamento durante la gravidanza. Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogenici a dosi materno tossiche (vedere paragrafo 5.3). Timololo Non ci sono dati sufficienti per l’uso di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti malformativi ma mostrano un rischio di ritardo della crescita intra uterina quando i beta–bloccanti vengono somministrati per via orale. In aggiunta, segni e sintomi di beta–blocco (ad esempio bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nei neonati quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se questo medicinale viene somministrato fino al parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita. Allattamento Non è noto se la dorzolamide venga escreta nel latte materno. In ratti che allattano in terapia con dorzolamide, è stata osservata una riduzione dell’accrescimento del peso corporeo dei neonati. I beta–bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio non è probabile che nel latte materno siano presenti quantitativi sufficienti per produrre sintomi di beta–blocco nel lattante. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Non è raccomandato l’allattamento qualora si renda necessario un trattamento con DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA.
8. Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce
9. Principio attivo
Un ml di soluzione contiene: Principi attivi: dorzolamide 20 mg (come dorzolamide cloridrato 22,26 mg) timololo 5 mg (come timololo maleato 6,83 mg) Eccipienti con effetti noti: benzalconio cloruro 0,075 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Benzalconio cloruro Idrossietilcellulosa Mannitolo (E421) Sodio citrato (E331) Sodio idrossido (E524) per aggiustare il pH Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Nell’uomo non sono disponibili dati sul sovradosaggio per l’ingestione accidentale o intenzionale di DORZOLAMIDE E TIMOLOLO PENSA. Sintomi Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con la soluzione oftalmica di timololo maleato, che hanno comportato effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco beta–adrenergico somministrati per via sistemica quali capogiro, cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo ed arresto cardiaco. I segni e sintomi più comuni che devono essere attesi con il sovradosaggio di dorzolamide sono alterazione del bilancio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti sul sistema nervoso centrale. Sono disponibili solo informazioni limitate sul sovradosaggio da ingestione accidentale o volontaria di dorzolamide cloridrato nell’uomo. E’ stata riportata sonnolenza con l’ingestione orale. Con l’applicazione locale sono stati riportati: nausea, capogiro, cefalea, faticabilità, anormalità dell’attività onirica e disfagia. Trattamento Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. I livelli degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e i livelli di pH ematico devono essere monitorati. Gli studi hanno dimostrato che il timololo non viene dializzato prontamente.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).