1. Indicazioni terapeutiche
Dorzolamide e Timololo EG è indicato per il trattamento della pressione endooculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o glaucoma pseudoesfoliativo, quando la monoterapia con betabloccanti per uso topico non è sufficiente.
2. Posologia
La dose è una goccia di Dorzolamide e Timololo EG nell’occhio o negli occhi affetti (sacco congiuntivale) due volte al giorno. Quando si effettua l’occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti, si riduce l’assorbimento sistemico del medicinale. Questo può comportare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche ed un aumento dell’attività locale. Se si usa un altro agente oftalmico topico, l’altro agente deve essere somministrato ad almeno 10 minuti di distanza. I pazienti devono essere informati di lavarsi le mani prima dell’uso ed evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l’occhio o con le zone circostanti. Al fine di garantire il corretto dosaggio, la punta del contagocce non deve essere allargata. Bisogna inoltre informare il paziente che, le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari. L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della vista. I pazienti devono essere informati sul corretto uso dei flaconi oftalmici Dorzolamide e Timololo EG. Modo di somministrazione 1. Prima di usare il farmaco per la prima volta assicurarsi che la fascetta di sicurezza situata sul collo del flacone sia intatta. Uno spazio fra flacone e tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto. 2. Togliere il tappo dal flacone. 3. Il paziente deve inclinare il capo all’indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l’occhio. 4. Capovolgere il flacone e premere fino a che non sia stata introdotta una singola goccia nell’occhio. NON METTERE A CONTATTO LA PUNTA DEL CONTAGOCCE CON L’OCCHIO O CON LA PALPEBRA. 5. Ripetere i punti 3 e 4 per l’altro occhio, se necessario. 6. Ricollocare il tappo e chiudere il flacone ermeticamente immediatamente dopo l’uso. Popolazione pediatrica L’efficacia nei pazienti pediatrici non è stata stabilita. La sicurezza nei pazienti pediatrici di età inferiore ai due anni non è stata stabilita. (Per informazioni relative alla sicurezza nei pazienti pediatrici ≥ 2 e < 6 anni di età, vedere paragrafo 5.1).
3. Controindicazioni
Dorzolamide/timololo è controindicato nei pazienti con: – Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 – Malattia reattiva delle vie aeree, inclusa l’asma bronchiale, o anamnesi positiva per asma bronchiale, o malattia polmonare cronica ostruttiva grave – Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno–atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllato da pace–maker. Insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno – Compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30ml/min) o acidosi ipercloremica Le suddette controindicazioni sono quelle dei componenti e non sono specifiche dell’associazione.
4. Avvertenze
Come altri agenti oftalmici per uso topico, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica. A causa del componente beta–adrenergico, ovvero timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari e polmonari osservate con agenti beta–bloccanti adrenergici sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica oftalmica è inferiore a quella osservata dopo somministrazione per via sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache Nei pazienti con malattie cardiovascolari (es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione la terapia con beta–bloccanti deve essere attentamente valutata e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di deterioramento di queste malattie e delle reazioni avverse. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Sono state riportate, dopo somministrazione di timololo maleato, reazioni cardiache, incluso, raramente, decesso associato ad insufficienza cardiaca. Patologie vascolari I pazienti con gravi disturbi/patologie circolatorie periferiche (ad esempio gravi forme di malattia o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie Sono state riportate, dopo somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici, reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti con asma. Dorzolamide/timololo deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO) di grado da lieve a moderato e solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi. Compromissione epatica Dorzolamide/timololo collirio, soluzione non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica; in tali pazienti, quindi, deve essere usato con cautela. Immunologia ed ipersensibilità Come altri agenti oftalmici per uso topico, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica. La componente dorzolamide è una sulfonamide. Quindi, gli stessi tipi di reazione avverse riscontrati con la somministrazione sistemica delle sulfonamidi possono verificarsi con la somministrazione topica.Sospendere l’uso di questa preparazione qualora si manifestino segni di reazioni serie o di ipersensibilità. Con l’uso di dorzolamide/timololo sono state osservate reazioni avverse oculari simili a quelle osservate con il collirio a base di dorzolamide cloridrato. Se si verificano queste reazioni, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con dorzolamide/timololo. Reazioni anafilattiche Pazienti con anamnesi di atopia o anamnesi di reazione anafilattica grave verso una varietà di allergeni, mentre assumono beta–bloccanti, possono essere più reattivi nei confronti di una esposizione ripetuta a tali allergeni e non rispondenti alla dose abituale di adrenalina usata per trattare reazioni anafilattiche. Terapia concomitante I seguenti farmaci in somministrazione concomitante non sono raccomandati: – dorzolamide e inibitori della carbonico anidrasi per via orale – beta–bloccanti per uso topico. Sospensione della terapia Come per i beta–bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente. Effetti additivi del beta–blocco Ipoglicemia/diabete Gli agenti beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o con diabete labile, poiché tali agenti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta. I Beta–bloccanti possono anche mascherare i segni dell’ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta–bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi. La terapia con beta–bloccanti può aggravare i sintomi della miastenia gravis. Altri agenti beta–bloccanti L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti del beta–blocco sistemico possono risultare potenziati se il timololo viene somministrato a pazienti che stanno già assumendo un agente beta–bloccante orale. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. La somministrazione di due agenti betabloccanti adrenergici per uso topico non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Ulteriori effetti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica Specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali, la terapia con inibitori orali dell’anidrasi carbonica è stata associata con urolitiasi quale risultato dell’alterazione dell’equilibrio acidobase. Sebbene con dorzolamide/timololo non siano state osservate alterazioni dell’equilibrio acido–base, infrequentemente è stata riferita urolitiasi. Poiché dorzolamide/timololo contiene un inibitore topico dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio per urolitiasi mentre usano dorzolamide/timololo. Altro La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti ipotensivi oculari. Dorzolamide/timololo non è stato studiato in pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso. Malattie della cornea Nei pazienti con alterazioni corneali croniche preesistenti e/o storia di chirurgia intraoculare, è stato riportato edema corneale e scompenso corneale irreversibile con l’uso di dorzolamide. I beta–bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti affetti da malattie corneali devono essere trattati con cautela. Distaccamento coroidale Distacco della coroide è stato riportato in seguito alla somministrazione di terapie che riducono la componente acquosa (ad esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione. Così come con l’uso di altri farmaci antiglaucoma, è stata riportata in alcuni pazienti una ridotta responsività al timololo maleato oftalmico dopo terapia prolungata. Comunque, in studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo l’iniziale stabilizzazione non sono state osservate differenze significative nella pressione intraoculare media. Anestesia chirurgica Le preparazioni oftalmiche a base di beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta–agonisti: ad esempio dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato quando il paziente è in trattamento con timololo. Utilizzo di lenti a contatto Dorzolamide e Timololo EG contiene il conservante benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare. È noto che il benzalconio cloruro causa una alterazione del colore delle lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione delle gocce oculari ed attendere almeno 15 minuti prima di reinserirle. Popolazione pediatrica Vedere paragrafo 5.1.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi specifici sull’interazione di farmaci con dorzolamide/timololo collirio, soluzione. In studi clinici, dorzolamide/timololo collirio, soluzione è stato usato contemporaneamente alle seguenti terapie sistemiche senza evidenza di interazioni indesiderate: ACE–inibitori, calcio–antagonisti, diuretici, farmaci antiinfiammatori non steroidei incluso acido acetilsalicilico, e ormoni (come estrogeni, insulina, tiroxina). Sussiste la possibilità di effetti additivi con conseguente ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione di beta–bloccanti per uso oftalmico viene somministrata in associazione con calcio antagonisti orali, agenti beta–bloccanti adrenergici, antiaritmici (incluso l’amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina e inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Durante il trattamento concomitante con inibitori del CYP2D6 (per esempio, chinidina, SSRI [es. fluoxetina, paroxetina]) e timololo è stato riportato un potenziamento del beta–blocco sistemico (per esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione). Dorzolamide/timololo contiene dorzolamide, un inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, viene assorbito a livello sistemico. Nell’ambito di studi clinici la soluzione oftalmica a base di dorzolamide cloridrato non è stata associata a disturbi dell’equilibrio acido–base. Tali disturbi sono stati tuttavia riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica ed hanno in alcuni casi determinato interazioni tra farmaci (per esempio tossicità associata a terapia con salicilato ad alte dosi). La possibilità di interazione deve essere pertanto considerata in pazienti in terapia con dorzolamide/timololo. Occasionalmente è stata segnalata midriasi conseguente all’uso concomitante di beta–bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina). I beta–bloccanti possono incrementare l’effetto ipoglicemizzante dei farmaci antidiabetici. I beta–bloccanti per via orale possono esacerbare l’ipertensione di rimbalzo che può far seguito alla sospensione della clonidina.
6. Effetti indesiderati
In studi clinici non sono state osservate reazioni avverse specifiche con dorzolamide/timololo; le reazioni avverse sono state limitate a quelle riportate precedentemente con dorzolamide cloridrato e/o timololo maleato. In genere gli effetti indesiderati sono stati di natura lieve e non hanno richiesto la sospensione della terapia. Durante gli studi clinici, 1035 pazienti furono trattati con dorzolamide/timololo collirio, soluzione. Circa il 2,4% di tutti i pazienti ha sospeso la terapia con dorzolamide/timololo collirio, soluzione a causa di reazioni indesiderate oculari locali, circa l’1,2% di tutti i pazienti l’ha sospesa a causa di reazioni locali indesiderate indicative di allergia o ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e congiuntivite). Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con dorzolamide/timololo collirio, soluzione o con uno dei suoi componenti durante gli studi clinici o durante l’esperienza post–marketing: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Comune: cefalea* Raro: capogiri*, parestesia* Timololo maleato soluzione oftalmica: Comune: cefalea* Non comune: capogiri*, depressione* Raro: insonnia*, incubi*, perdita della memoria, parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido*, accidente cerebrovascolare* Patologie dell’occhio Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Molto comune: bruciore e dolore puntorio Comune: iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Comune: infiammazione delle palpebre*, irritazione delle palpebre* Non comune: iridociclite* Raro: irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione delle palpebre*, miopia transitoria (che si è risolta dopo l’interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)* Non nota: sensazione di corpo estraneo nell’occhio Timololo maleato soluzione oftalmica: Comune: segni e sintomi di irritazione oculare incluse blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilità corneale e secchezza oculare* Non comune: disturbi visivi incluse alterazioni della rifrazione (dovuti in alcuni casi alla sospensione della terapia miotica)* Raro: ptosi, diplopia, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)* Patologie dell’orecchio e del labirinto Timololo maleato soluzione oftalmica: Raro: tinnito* Patologie cardiache e vascolari Timololo maleato soluzione oftalmica: Non comune: bradicardia*, sincope* Raro: ipotensione*, dolore toracico*, palpitazioni*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia*, blocco cardiaco*, arresto cardiaco*, ischemia cerebrale, claudicatio, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi* Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Comune: sinusite Raro: respiro corto, insufficienza respiratoria, rinite Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Raro: epistassi* Non nota: dispnea Timololo maleato soluzione oftalmica: Non comune: dispnea* Raro: broncospasmo (in modo predominante nei pazienti con malattie broncospastiche pre–esistenti)*, tosse* Patologie gastrointestinali Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Molto comune: alterazione del senso del gusto Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Comune: nausea* Raro: irritazione della gola, secchezza della bocca* Timololo maleato soluzione oftalmica: Non comune: nausea*, dispepsia* Raro: diarrea, secchezza della bocca* Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Raro: dermatite da contatto Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Raro: eruzione cutanea* Timololo maleato soluzione oftalmica: Raro: alopecia*, rash psoriasiforme o riacutizzazione della psoriasi* Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Timololo maleato soluzione oftalmica: Raro: lupus sistemico eritematoso Patologie renali e urinarie Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Non comune: urolitiasi Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Timololo maleato soluzione oftalmica: Raro: malattia di Peyronie* Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dorzolamide/timololo soluzione oftalmica: Raro: segni e sintomi di reazione allergica sistemica, inclusi angioedema, orticaria, prurito, rash, anafilassi, raramente broncospasmo Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica: Comune: astenia/faticabilità* Timololo maleato soluzione oftalmica: Non comune: astenia/faticabilità* * Queste reazioni avverse sono state anche osservate con dorzolamide/timololo soluzione oftalmica durante l’esperienza post–marketing. Dati di laboratorio In studi clinici dorzolamide/timololo collirio, soluzione non è stato associato a squilibri elettrolitici clinicamente rilevanti. Come altri medicinali oftalmici per uso topico, timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Ciò può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con farmaci beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica nell’occhio è inferiore a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate includono reazioni osservate nell’ambito della classe dei beta–bloccanti oftalmici. Sono state osservate ulteriori reazioni avverse con l’uso di beta–bloccanti oftalmici che possono quindi manifestarsi anche con dorzolamide/timololo (con frequenza non nota): Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota: ipoglicemia Patologie cardiache : Non nota: insufficienza cardiaca. Patologie gastrointestinali : Non nota: dolore addominale, vomito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo : Non nota: mialgia Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella : Non nota: disfunzione sessuale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Dorzolamide/timololo non deve essere usato durante la gravidanza. Dorzolamide Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’esposizione al trattamento durante la gravidanza. Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogeni a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Timololo Non sono disponibili dati adeguati relativamente all’uso di timololo durante la gravidanza. Il timololo non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell’assorbimento sistemico. Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di rallentamento della crescita intrauterina, quando i beta–bloccanti vengono somministrati per via orale. Nel neonato sono stati inoltre osservati segni e sintomi di beta–blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto. Se dorzolamide/timololo viene somministrato fino al parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita. Allattamento Non è noto se la dorzolamide venga escreta nel latte materno. In ratte che allattano durante la terapia con dorzolamide, è stata osservata una riduzione dell’aumento di peso corporeo della prole. I beta–bloccanti vengono escreti nel latte materno. Non si ritiene tuttavia probabile che la somministrazione di dosi terapeutiche di timololo in forma di collirio possa determinare la presenza di quantità sufficienti di prodotto nel latte materno, tali da causare sintomi clinici di beta–blocco nel neonato. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell’assorbimento sistemico. Dorzolamide/timololo non deve essere usato durante l’allattamento.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione relativamente alla temperatura.
9. Principio attivo
Ogni ml contiene 20 mg di dorzolamide (come dorzolamide cloridrato) e 5 mg di timololo (come timololo maleato). Eccipiente(i) con effetto noto Ogni ml di collirio contiene 0,075 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Mannitolo (E421) Idrossietilcellulosa Sodio citrato (E331) Sodio idrossido (E524) (per aggiustare il pH) Benzalconio cloruro Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Nell’uomo non sono disponibili dati sul sovradosaggio per l’ingestione accidentale o intenzionale di dorzolamide/timololo collirio, soluzione. Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con la soluzione oftalmica di timololo maleato, che hanno comportato effetti sistemici simili a quelli osservati con agenti di blocco beta–adrenergico somministrati per via sistemica quali capogiro, cefalea, respiro corto, bradicardia, broncospasmo ed arresto cardiaco. I segni e sintomi più comuni che devono essere attesi con il sovradosaggio di dorzolamide sono alterazione del bilancio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi, e possibili effetti sul sistema nervoso centrale. Sono disponibili solo informazioni limitate sul sovradosaggio da ingestione accidentale o volontaria di dorzolamide cloridrato nell’uomo. È stata riportata sonnolenza con l’ingestione orale. Con l’applicazione topica sono stati riportati: nausea, capogiro, cefalea, faticabilità, anormalità dell’attività onirica e disfagia. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. I livelli degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e i livelli di pH ematico devono essere monitorizzati. Gli studi hanno dimostrato che il timololo non viene dializzato prontamente.