1. Indicazioni terapeutiche
Dorzolamide Mylan Generics 20 mg/ml collirio, soluzione è indicata: • come terapia di associazione ai beta-bloccanti, • in monoterapia in pazienti che non rispondono ai beta-bloccanti o nei quali i beta-bloccanti siano controindicati, nel trattamento dell' ipertensione intra-oculare in pazienti con: - ipertensione oculare, - glaucoma ad angolo aperto, - glaucoma pseudo-esfoliativo
2. Posologia
Posologia: In monoterapia, il dosaggio è una goccia di dorzolamide nel sacco congiuntivale dell'occhio o degli occhi affetti, tre volte al giorno. In associazione ad un beta-bloccante per uso oftalmico, il dosaggio è una goccia di dorzolamide nel sacco congiuntivale dell'occhio o degli occhio/i affetto/i, due volte al giorno. Quando la dorzolamide viene utilizzata per sostituire un altro farmaco oftalmico anti-glaucoma, sospendere il primo dopo un dosaggio giornaliero appropriato ed iniziare il giorno successivo il trattamento con la dorzolamide. Se viene usato più di un farmaco per uso topico oftalmico, questi farmaci devono essere somministrati a distanza di almeno dieci minuti l’uno dall’altro. Informare il paziente di evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l'occhio o con le zone circostanti. Bisogna inoltre informare il paziente che, le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari. L'uso di soluzioni infette può causare gravi danni all'occhio e conseguente perdita della visione. Popolazione pediatrica: Nei pazienti pediatrici sono disponibili dati clinici limitati con la somministrazione di dorzolamide tre volte al giorno (per informazioni sul dosaggio pediatrico vedere paragrafo 5.1). Modo di somministrazione: Per uso oculare. I pazienti devono essere istruiti a lavare le mani prima dell’uso. I pazienti devono essere informati sul corretto uso dei flaconi oftalmici. Istruzioni per l’uso: 1. Assicurarsi che la fascetta di sicurezza situata sulla parte anteriore del flacone sia intatta e poi romperla prima di usare il medicinale per la prima volta. Uno spazio fra flacone e tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto. 2. Togliere il tappo dal flacone. 3. Inclinare il capo all'indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l'occhio. 4. Capovolgere il flacone e premere leggermente fino a che non sia stata introdotta una singola goccia nell’occhio. NON METTERE A CONTATTO LA PUNTA DEL CONTAGOCCE CON L'OCCHIO O CON LA PALPEBRA. 5. Ripetere i punti 3 e 4 per l'altro occhio, se è necessario. 6. Rimettere il tappo e chiudere il flacone in posizione verticale, dopo averlo usato.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • La dorzolamide non è stata studiata in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min) o con acidosi ipercloremica. Poichè la dorzolamide ed i suoi metaboliti sono eliminati prevalentemente per via renale, il suo uso in tali pazienti è controindicato.
4. Avvertenze
La dorzolamide non è stata studiata in pazienti con compromissione epatica; in tali pazienti, quindi, il farmaco va usato con cautela. Il trattamento di pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso richiede interventi terapeutici in aggiunta ad agenti ipotensivi del tono oculare. La dorzolamide non è stata studiata nei pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso. La dorzolamide contiene un gruppo solfonammidico che è presente anche nelle sulfonamidi, e sebbene sia applicata topicamente, viene assorbita per via sistemica. Di conseguenza, con l'uso topico è possibile che si verifichino gli stessi tipi di reazioni avverse attribuibili alle sulfonamidi, incluse gravi reazioni come la Sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Sospendere l'uso di questo prodotto qualora insorgessero segni di gravi reazioni o ipersensibilità. La terapia con inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale è stata associata con urolitiasi come risultato di disordini dell’equilibrio acido-base, soprattutto in pazienti con una precedente anamnesi positiva per calcoli renali. Sebbene con la dorzolamide non siano stati osservati disordini dell’equilibrio acido-base, l’urolitiasi è stata riferita raramente. Poichè la dorzolamide è un inibitore topico dell’anidrasi carbonica che è assorbito sistemicamente, pazienti con una precedente anamnesi positiva per calcoli renali possono essere maggiormente a rischio di urolitiasi mentre usano la dorzolamide. Se si osservano reazioni allergiche (es.: congiuntivite e reazioni palpebrali), si deve considerare l’interruzione del trattamento con la dorzolamide. Vi è un potenziale effetto additivo della dorzolamide sugli effetti sistemici noti dell’inibizione dell'anidrasi carbonica in pazienti in trattamento con un inibitore dell’anidrasi carbonica per uso orale e dorzolamide. Non è raccomandata la somministrazione concomitante di dorzolamide ed inibitori dell'anidrasi carbonica per via orale. Sono stati riportati edema corneale e scompenso corneale irreversibile, durante il trattamento con Dorzolamide Mylan Generics, in pazienti con difetti corneali cronici preesistenti e/o anamnesi positiva per interventi chirurgici intraoculari. In questi pazienti la dorzolamide per via topica deve essere utilizzata con cautela. Sono stati riportati distacco della coroide concomitante ad ipotonia oculare dopo procedimenti di filtrazione con somministrazione di terapie con soppressori dell’umore acqueo. Popolazione pediatrica: La dorzolamide non è stata studiata in pazienti di età gestazionale inferiore a 36 settimane e di età inferiore ad 1 settimana. I pazienti con immaturità significativa dei tubuli renali devono essere trattati con dorzolamide solo dopo attenta considerazione del rapporto rischi-benefici a causa del possibile rischio di acidosi metabolica. Dorzolamide Mylan Generics 20 mg/ml collirio, soluzione contiene il conservante benzalconio cloruro, che può causare irritazione oculare. Il benzalconio cloruro è noto che altera la colorazione delle lenti a contatto morbide. Il contatto con le lenti a contatto morbide deve essere evitato. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’instillazione del farmaco ed attendere almeno 15 minuti prima di applicarle di nuovo.
5. Interazioni
Non sono stati eseguiti studi di interazione. Negli studi clinici, la dorzolamide è stata impiegata in concomitanza con i seguenti farmaci, senza evidenziare interazioni negative: timololo in soluzione oftalmica, betaxololo in soluzione oftalmica e farmaci per uso sistemico, inclusi ACE-inibitori, calcio-antagonisti, diuretici, antiinfiammatori non steroidei, compresa aspirina, ed ormoni (per es. estrogeni, insulina, tiroxina). Le associazioni della dorzolamide con farmaci miotici e con agonisti adrenergici non sono state valutate adeguatamente durante il trattamento del glaucoma. Dorzolamide è un’inibitore dell’anidrasi carbonica e, nonostante sia somministrata localmente, è anche assorbita per via sistemica. Studi clinici non evidenziano disturbi dell’equilibrio acido-base con l’uso di dorzolamide. Tuttavia sono stati associati disturbi di questo tipo alla terapia orale con inibitori dell’anidrasi carbonica e, in alcuni casi, dimostrate per l’uso orale, interazioni tra farmaci (ad es. tossicità per concomitante terapia ad alto dosaggio con salicilati). Pertanto bisogna prendere in considerazione il potenziale rischio per i pazienti in politerapia che includa anche Dorzolamide Mylan Generics 20 mg/ml collirio, soluzione.
6. Effetti indesiderati
La dorzolamide è stato valutato su più di 1.400 persone in studi clinici controllati e non controllati. In studi clinici di lungo termine su 1108 pazienti trattati con dorzolamide come monoterapia o come terapia aggiuntiva con un beta-bloccante oftalmico, la causa più frequente di interruzione del trattamento con dorzolamide (circa il 3%) è stata la comparsa di reazioni avverse a livello oculare legate al farmaco, principalmente congiuntivite e reazioni palpebrali. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate sia nel corso di studi clinici sia durante l’esperienza post-marketing, poiché è riportato di seguito in elenco più di un caso isolato, e classificato in base ai sistemi d’organo coinvolti e alla frequenza:
Le frequenze sono definite come: Molto comuni: (≥1/10), Comuni: (≥1/100 a <1/10), Non comuni: (≥1/1.000 a <1/100), Rari: (≥1/10.000 a <1/.1.000), molto rari <1/.10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classe sistemica organica | Molto comuni | Comuni | Non comuni | Rari | Non nota |
Patologie del sistema nervoso | | cefalea | | capogiro, parestesie. | |
Patologie dell'occhio | bruciore e dolore puntorio | cheratite puntata superficiale, lacrimazione, congiuntivite, infiammazione della palpebra, prurito oculare, irritazione della palpebra, visione offuscata | iridociclite | irritazione incluso arrossamento, dolore, incrostazione della palpebra, miopia transitoria (che si è risolta con l’interruzione del trattamento), edema corneale, ipotonia oculare, distacco della coroide dopo chirurgia filtrante | Sensazione di corpo estraneo nell’occhio |
Patologie cardiache | | | | | Palpitazioni |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | | Epistassi | Dispnea |
Patologie gastrointestinali | | nausea, sensazione di gusto amaro | | irritazione della gola, secchezza delle fauci | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | | dermatite da contatto Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica | |
Patologie renali ed urinarie | | | | urolitiasi | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | astenia/faticabilità | | ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni locali (reazioni palpebrali) e reazioni allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria e prurito, rash, respiro corto, raramente broncospasmo. | |
Esami di Laboratorio: l'uso della dorzolamide non è stato associato a squilibri elettrolitici di rilevanza clinica. Popolazione pediatrica: vedere paragrafo 5.1.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non sono stati effettuati studi su donne in gravidanza I rischi potenziali per gli umani non sono noti. Durante la gravidanza la dorzolamide non deve essere somministrata se non in casi strettamente necessari. Allattamento: Non è noto se nell'uomo la sostanza attiva venga escreta nel latte materno. Durante l’allattamento la dorzolamide non deve essere somministrata. In ratti in allattamento è stato osservato un decremento del peso corporeo della prole.
8. Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggerlo dalla luce. Conservare a temperatura inferiore ai 30°C.
9. Principio attivo
Ogni ml contiene 20 mg di dorzolamide (come dorzolamide cloridrato). Eccipiente con effetto noto: Ogni ml di soluzione contiene 0,075 mg di benzalconio cloruro Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Mannitolo, Idrossietilcellulosa, Sodio citrato, Sodio idrossido per aggiustare il pH, Benzalconio cloruro soluzione al 50%, Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Sono disponibili solo informazioni limitate per quanto riguarda il sovradosaggio nell’uomo in seguito a ingestione accidentale o intenzionale della dorzolamide cloridrato. Quanto segue è stato riportato con l’ingestione: sonnolenza; applicazione topica: nausea, capogiro, cefalea, affaticabilità, anomalie dell’attività onirica e disfagia. Il trattamento deve essere sintomatico e di sostegno. È possibile che si verifichino uno squilibrio elettrolitico, acidosi ed eventuali effetti sul sistema nervoso centrale. Devono essere monitorati i valori degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e del pH.