L’induzione e il mantenimento dell’anestesia o della sedazione con Diprivan avvengono generalmente in modo uniforme con evidenze minime di eccitazione. Le reazioni avverse da farmaco segnalate più comunemente sono gli effetti collaterali farmacologicamente prevedibili di un anestetico/agente sedativo come l’ipotensione. La natura, la gravità e l’incidenza degli eventi avversi osservati nei pazienti che hanno ricevuto Diprivan possono essere correlate alle condizioni dei soggetti riceventi e alle procedure operative o terapeutiche attuate.
Tabella delle reazioni avverse da farmaco Convenzione MedDRA sulla frequenza: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Disturbi del sistema immunitario: | Molto raro | Anafilassi - può includere angioedema, broncospasmo, eritema e ipotensione |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: | Frequenza non nota (9) | Acidosi metabolica (5), iperpotassiemia (5), iperlipidemia (5) |
Disturbi psichiatrici: | Frequenza non nota (9) | Umore euforico, abuso di farmaci e dipendenza da farmaci (8) |
Patologie del sistema nervoso: | Comune | Cefalea durante la fase di risveglio |
Raro | Movimenti epilettiformi, fra cui convulsioni e opistotono durante l’induzione, il mantenimento e il risveglio |
Molto raro | Stato di incoscienza postoperatoria |
Frequenza non nota (9) | Movimenti involontari |
Patologie cardiache: | Comune | Bradicardia (1) |
Molto raro | Edema polmonare |
Frequenza non nota (9) | Aritmia cardiaca (5), insufficienza cardiaca (5), (7) |
Patologie vascolari: | Comune | Ipotensione (2), (10) |
Non comune | Trombosi e flebite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: | Comune | Apnea transitoria durante l’induzione (10) |
Frequenza non nota (9) | Depressione respiratoria (dose dipendente) |
Patologie gastrointestinali: | Comune | Nausea e vomito durante la fase di risveglio |
Molto raro | Pancreatite |
Patologie epatobiliari | Frequenza non nota (9) | Epatomegalia (5) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: | Frequenza non nota (9) | Rabdomiolisi (3), (5) |
Patologie renali e urinarie: | Molto raro | Decolorazione delle urine in seguito a somministrazione prolungata |
Frequenza non nota (9) | Insufficienza renale (5) |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | Disinibizione sessuale |
Frequenza non nota | Priapismo |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: | Molto comune | Dolore locale all’induzione (4) |
Molto raro | Necrosi tissutale (11) in seguito ad accidentale somministrazione extravascolare |
Frequenza non nota (9) | Dolore locale, edema in seguito ad accidentale somministrazione extravascolare |
Esami diagnostici | Frequenza non nota (9) | ECG tipo Brugada (5), (6) |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: | Molto raro | Febbre postoperatoria |
(1) I casi gravi di bradicardia sono rari. Sono stati segnalati casi isolati di progressione in asistolia.
(2) Occasionalmente, l’ipotensione può richiedere l’impiego di fluidi per via endovenosa e la riduzione della velocità di somministrazione di Diprivan.
(3) Sono stati segnalati casi molto rari di rabdomiolisi quando Diprivan è stato somministrato a dosi superiori a 4 mg/kg/ora per la sedazione nell’UTI.
(4) Può essere ridotto al minimo utilizzando le vene maggiori dell’avambraccio o della fossa antecubitale. Con l’impiego di Diprivan 1%, il dolore locale può essere ridotto al minimo anche mediante la somministrazione concomitante di lidocaina.
(5) Si può osservare concomitanza di questi eventi, descritta come “sindrome da infusione da propofol” nei pazienti gravemente malati che presentano spesso fattori di rischio multipli per l’insorgenza di tali eventi (vedere paragrafo 4.4).
(6) ECG tipo Brugada - sopraslivellamento del tratto ST e onda T con morfologia a cupola rilevati all’ECG.
(7) Insufficienza cardiaca a progressione rapida (in alcuni casi ad esito fatale) nei soggetti adulti. In questi casi, l’insufficienza cardiaca non rispondeva in genere al trattamento di supporto con farmaci inotropi.
(8) Abuso e dipendenza da propofol, prevalentemente da parte degli operatori sanitari.
(9) Frequenza non nota, in quanto non può essere stimata in base ai dati disponibili provenienti da studi clinici.
(10) L’infusione di propofol tramite la modalità concentrazione ottimale al sito d’azione è associata a una più rapida induzione della sedazione o dell’anestesia. Questa modalità può essere potenzialmente associata con l’esacerbazione delle riduzioni nella pressione sanguigna o delle pause respiratorie, ma non oltre i livelli associati con la somministrazione manuale.
(11) È stata segnalata necrosi dove la vitalità del tessuto era stata compromessa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.