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Diltiazem Rat 60 mg compresse 50 compresse rilascio modificato

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post-infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal) Trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
2. Posologia
Diltiazem ratiopharm 60 mg compresse a rilascio modificato Angina pectoris: 1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari. Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno, in base al parere del medico. Ipertensione: Da mezza ad una compressa tre volte al giorno. Popolazioni speciali Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno. Diltiazem ratiopharm 120 mg capsule rigide a rilascio modificato Angina pectoris e ipertensione: 1 capsula ogni dodici ore. Popolazioni speciali Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di 180 mg al giorno. La somministrazione di diltiazem cloridrato in pazienti con alterata funzionalità epatica e/o renale ed in pazienti anziani, deve avvenire con cautela. L’ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; l’ideale è l’assunzione prima o durante un pasto. Le capsule rigide e le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po’ di liquido. Diltiazem ratiopharm 120 mg capsule rigide a rilascio modificato è indicato per la terapia di mantenimento. Il trattamento con diltiazem cloridrato è di norma a lungo termine. Il trattamento può essere interrotto o la dose modificata solo in seguito a consiglio medico. La terapia non deve essere interrotta bruscamente, ma gradualmente. Popolazione pediatrica Non sono state accertate la sicurezza d’impiego e l’efficacia nei bambini, Diltiazem ratiopharm è controindicato nei bambini (vedere paragrafo 4.3.).
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg); • infarto miocardico acuto con complicazioni (bradicardia, ipotensione spiccata, insufficienza ventricolare sinistra e congestione polmonare); • sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno-atriale di secondo o terzo grado, blocco atrio-venticolare di secondo o terzo grado) in pazienti senza pacemaker funzionante; • bradicardia grave (meno di 40 bpm); • insufficienza cardiaca congestizia; • shock; • fibrillazione atriale/flutter e anche sindrome di Wolff-Parkinson-White (rischio aumentato di tachicardia ventricolare); • insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare; • associazione con amiodarone e dantrolene (infusione) (vedere paragrafo 4.5); • gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in età fertile (vedere paragrafo 4.6); • controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.4); • associazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5). I pazienti in trattamento con diltiazem cloridrato non possono contemporaneamente ricevere beta bloccanti per via endovenosa.
4. Avvertenze
È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-venticolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). È necessaria una stretta supervisione medica in caso di: • blocco seno atriale e disturbi della conduzione intraventricolare (ad es. blocco di branca destro o sinistro) • anziani (emivita di eliminazione prolungata) (vedere paragrafo 4.2). Al contrario, non occorrono speciali precauzioni in caso di blocco di branca isolato. Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale. Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento. Come precauzione, i pazienti sottoposti contemporaneamente a terapia con diltiazem cloridrato e carbamazepina, midazolam, triazolam, alfentanil, teofillina, ciclosporina A, digossina o digitossina devono essere tenuti sotto osservazione per sintomi da sovradosaggio per questi medicinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti in trattamento per l’ipertensione con questi medicinali devono essere sottoposti a regolari controlli medici. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare delle frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento. La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina. Il diltiazem può essere impiegato senza rischio nei pazienti affetti da disturbi respiratori cronici. Sulla base di studi in vitro e in vivo, un danno reversibile alla fertilità maschile non può essere escluso durante la somministrazione a lungo termine di diltiazem cloridrato. Anestesia In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio. Durante l’anestesia generale, il diltiazem causa generalmente una moderata riduzione della pressione arteriosa, delle resistenze vascolari sistemiche e della frequenza cardiaca. Poiché gli anestetici alogenati tendono a determinare gli stessi cambiamenti di questi parametri, il loro effetto può potenziare quello del diltiazem. La loro dose deve quindi essere adattata alla risposta emodinamica, L’effetto ipotensivo del farmaco richiede cautela nel caso di impiego contemporaneo di nitroderivati per via endovenosa durante l’anestesia. Poiché le formulazioni a rilascio modificato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un’altra. I calcio-antagonisti, come diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione. Come altri calcio-antagonisti, diltiazem ha un effetto inibitore sulla motilità intestinale. Pertanto deve essere utilizzato con cautela in pazienti a rischio di sviluppare un blocco intestinale. Nelle feci dei pazienti possono essere presenti residui delle formulazioni a rilascio modificato; tuttavia questo fatto non ha rilevanza clinica. È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con diabete mellito latente o manifesto a causa del rischio di aumento della glicemia. I pazienti affetti da diabete mellito devono essere allertati. Popolazione pediatrica Non sono state accertate la sicurezza d’impiego e l’efficacia nei bambini. Diltiazem ratiopharm è controindicato nei bambini (vedere paragrafo 4.3.). Diltiazem ratiopharm 60 mg compresse a rilascio modificato contiene: • lattosio:i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. • olio di ricino idrogenato: può causare disturbi gastrici e diarrea. Diltiazem ratiopharm 120 mg capsule rigide a rilascio modificato contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Associazioni controindicate a scopo prudenziale DANTROLENE (infusione) Quando verapamil e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell’animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ed esito letale. L’associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3). AMIODARONE Diltiazem è controindicato in pazienti che ricevono amiodarone, (rischio di bradicardia e blocco atrioventricolare) (vedere paragrafo 4.3). IVABRADINA Il trattamento concomitante di diltiazem e ivabradina è controindicato poiché il diltiazem potenzia l’azione dell’ivabradina, causando una eccessiva riduzione della frequenza del battito cardiaco. Associazioni che richiedono cautela ANTIIPERTENSIVI Diltiazem cloridrato può potenziare l’effetto di medicinali che abbassano la pressione sanguigna somministrati contemporaneamente, in particolare degli alfa-antagonisti. L’associazione di diltiazem con un alfa-antagonista richiede una stretta sorveglianza della pressione arteriosa. BETA-BLOCCANTI Possibilità di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare, scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni non devono essere impiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografia, in particolare all’inizio del trattamento.I pazienti in trattamento con diltiazem cloridrato non devono ricevere contemporaneamente beta bloccanti per via endovenosa (vedere paragrafo 4.3). GLICOSIDI CARDIOATTIVI Aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e se vengono impiegate dosi elevate. Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-venticolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale. ANTIARITMICI Poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell’aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo. Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografia. NITRODERIVATI Aumento dell’effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti. CICLOSPORINA Aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera. Si raccomanda di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione. A seguito di trapianto, deve essere tenuto in considerazione che: i livelli plasmatici di ciclosporina A, tacrolimus o sirolimus possono aumentare quando il diltiazem cloridrato è co-somministrato. Pertanto, per mantenere i livelli di ciclosporina A e tacrolimus costanti durante una terapia a lungo termine con ciclosporina A o tacrolimus e diltiazem cloridrato, è necessaria una riduzione della dose di questi medicinali. La riduzione della dose di ciclosporina A deve essere monitorata individualmente controllando i livelli di ciclosporina A con metodi specifici (per esempio anticorpi monoclonali). In pazienti a cui è somministrato sirolimus è necessario uno stretto monitoraggio iniziale dei livelli plasmatici e, se richiesto, un aggiustamento della dose è raccomandato. CARBAMAZEPINA Aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera. Si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, se necessario. FENITOINA Il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l’effetto del diltiazem, ANTIDEPRESSIVI Aumento della concentrazione plasmatica dell’imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici. ANTIPSICOTICI Aumento dell’effetto ipotensivo. È possibile che avvenga una significativa riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem cloridrato quando co-somministrato con diazepam, che è presumibilmente dovuta ad un alterato assorbimento. Pertanto, diltiazem cloridrato non deve essere co-sommistrato insieme alle succitate sostanze se non strettamente prescritto dal medico.TEOFILLINA Aumento dei livelli ematici di teofillina libera. ANTI-H2 (cimetidina, ranitidina) Aumento dei livelli ematici di diltiazem. I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H2. Può essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. RIFAMPICINA Rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l’inizio del trattamento con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina. LITIO Rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio. ANESTETICI: vedere paragrafo 4.4. Associazioni da considerare con attenzione A causa dei potenziali effetti additivi, sono necessari cautela e attenta titolazione in pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri farmaci che modificano la contrattilità o la conduzione cardiaca. Quando diltiazem cloridrato è co-somministrato con altri medicinali che riducono la contrattilità del miocardio, riducono heart rate e/o inibiscono la conduzione del cuore (trasmissione atrio-ventricolare) (per esempio beta-bloccanti, antiaritmici o glicosidi cardiaci), è possibile un potenziamento dell’effetto, per esempio un alto grado del blocco atrio-ventricolare, riduzione del heart rate, aumentata riduzione della pressione sanguigna e possibilmente onset di infarto. Pertanto, quando diltiazem è co-somministrato con questi medicinali, il paziente deve essere attentamente monitorato. Diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4. È stato documentato un aumento moderato (meno di 2 volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4. Diltiazem è anche un inibitore dell’isoforma CYP3A4. La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di uno dei due farmaci co-somministrati. La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem. BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam) Diltiazem aumenta significativamente le concentrazioni plasmatiche di midazolam e triazolam e ne aumenta l’emivita plasmatica. È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d’azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem. CORTICOSTEROIDI (metilprednisolone) Inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) e inibizione della glicoproteina P. I pazienti devono essere monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone. Può essere necessario modificare la dose di metilprednisolone. STATINE (ad esempio simvastatina, lovastatina e atorvastatina) Diltiazem è un inibitore del CYP3A4; è stato osservato che aumenta significativamente l’AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia, rabdomiolisi e epatiti conseguente al metabolismo delle statine da parte del CYP3A4 può essere aumentato dall’uso concomitante di diltiazem. Se possibile, con diltiazem dovrebbe essere utilizzata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto uno stretto monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità della statina. ALTRI MEDICINALI I livelli plasmatici di carbamazepina, midazolam, triazolam, alfentanil, teofillina, ciclosporina A, digossina e digitossina possono aumentare se co-somministrati con diltiazem cloridrato. Pertanto, come precauzione, i pazienti che ricevono una terapia concomitante con questi farmaci, devono essere monitorati per sintomi da sovradosaggio e, se necessario, i livelli plasmatici determinati e la dose dei rispettivi medicinali ridotta (vedere paragrafo 4.4). Quanto diltiazem è co-somministrato con midazolam o alfentanil, può aumentare il tempo di estubazione post-operatorio. In rari casi, la somministrazione concomitante di diltiazem e anestetici per via inalatoria può portare a ipotensione o bradicardia. Diltiazem riduce la clearance di nifedipina. Quando è co-somministrato con nifedipina, i pazienti devono essere strettamente sorvegliati e, se necessario, la dose di nifedipina ridotta.
6. Effetti indesiderati
Per la valutazione degli effetti indesiderati sono state utilizzate le seguenti classi di frequenza: Molto comune: ≥ 1/10; Comune: ≥ 1/100 e < 1/10; Non comune: ≥ 1/1.000 e < 1/100; Raro: ≥ 1/10.000 e < 1/1.000; Molto raro: < 1/10.000; Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: epistassi; Molto raro: leucopenia, reazioni allergiche gravi come eosinofilia e linfoadenopatia; Non nota: trombocitopenia, allungamento del tempo di emorragia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Raro: anoressia, aumento ponderale; Non nota: iperglicemia. Disturbi psichiatrici Non comune: nervosismo, insonnia; Raro: amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza; Non nota: cambiamenti dell’umore (inclusa depressione). Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea, stanchezza, capogiri e spossatezza; Non comune: stati depressivi; Raro: parestesie, tinnito, tremore; Non nota: sindrome extrapiramidale (disturbi dell’andatura), vertigini. Patologie cardiache Comune: blocco atrio-ventricolare (di primo, secondo o terzo grado, blocco di branca), palpitazioni; Non comune: bradicardia; Raro: aritmia, asistolia, sincope, angina; Molto raro: specialmente a dosi elevate e/o con danno cardiaco pregresso: gittata cardiaca diminuita, insufficienza cardiaca; Non nota: blocco seno-atriale, insufficienza cardiaca congestizia, elettrocardiogramma anormale. In caso di somministrazione endovenosa o per infusione: bradicardia o blocco atrioventricolare a livello del nodo. Patologie vascolari Comune: vampate di calore; Non comune: ipotensione ortostatica; Molto raro: ipotensione; Non nota: vasculiti (inclusa vasculite leucocitoclastica). In caso di somministrazione endovenosa o per infusione: ipotensione scarsamente tollerata. Patologie gastrointestinali Comune: costipazione, dispepsia, dolore addominale superiore, nausea; Non comune: vomito, diarrea, sensazione di bruciore di stomaco; Raro: bocca secca, disgeusia, dolori addominali; Non nota: iperplasia gengivale, che può svilupparsi durante trattamento a lungo termine (si consiglia un’attenta igiene orale) che recede completamente dopo interruzione della terapia con diltiazem. Patologie epatobiliari Non comune: aumento degli enzimi epatici (AST, ALT, LDH, ALP, γ-GT); Raro: aumento dell’enzima creatinfosfochinasi; Non nota: epatiti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: dermatiti allergiche come eritema, prurito e eruzione cutanea; Raro: orticaria, eritema generalizzato (caratterizzato da vasculite leucocito clastica), petecchie; Molto raro: modificazioni della cute di tipo lupus-eritematoso; Non nota: fotosensibilità (inclusa cheratosi lichenoide nelle aree cutanee esposte al sole), angioedema, eruzione cutanea, eritema multiforme (inclusa sindrome di Steven-Johnson’s e necrolisi tossica epidermica), iperidrosi, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematica acuta generalizzata, occasionalmente esfoliazione della cute con o senza febbre. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro: disfunzione erettile; Non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: edema periferico; Comune: malessere; Non nota: astenia. Patologie renali e urinarie Raro: nicturia, poliuria; Molto raro: nefrite tubulointerstiziale. Patologie dell’occhio Raro: ambliopia, irritazione oculare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro: dispnea. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Raro: artralgia. Segnalazione degli effetti indesiderati La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi all’uso di diltiazem in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Sono stati riportati due casi di difetti cardiovascolari in neonati a seguito di somministrazione di diltiazem nel primo trimestre. Diltiazem-ratiopharmè controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). In donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento. Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento. Allattamento Diltiazem viene escreto nel latte materno in bassa concentrazione. Mentre si assume questo farmaco deve essere evitato l’allattamento. Nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l’allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
8. Conservazione
Compresse a rilascio modificato da 60 mg: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Capsule rigide a rilascio modificato da 120 mg: Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
9. Principio attivo
Diltiazem-ratiopharm 60 mg compresse a rilascio modificato Ogni compressa contiene 60 mg di diltiazem cloridrato. Eccipienti con effetti noti: lattosio e olio di ricino idrogenato. Diltiazem ratiopharm 120 mg capsule rigide a rilascio modificato Ogni capsula contiene 120 mg di diltiazem cloridrato. Eccipienti con effetti noti: saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Diltiazem ratiopharm 60 mg compresse a rilascio modificato Eccipienti: lattosio monoidrato, macrogoli 6000, olio di ricino idrogenato, magnesio stearato. Diltiazem ratiopharm 120 mg capsule rigide a rilascio modificato Eccipienti: Nucleo della capsula: zucchero sfere, povidone, gomma lacca, etilcellulosa, talco. Involucro della capsula: gelatina, eritrosina (E 127), indigotina (E 132).
11. Sovradosaggio
Gli effetti clinici del sovradosaggio acuto possono includere grave ipotensione, fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrio-ventricolare fino all’arresto cardiocircolatorio. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consisterà in lavanda gastrica e diuresi osmotica. I disturbi dell’automaticità e della conduzione possono essere risolti con una induzione elettrosistolica temporanea. I trattamenti farmacologici consigliati sono: atropina, agenti vasopressori quali l’adrenalina, agenti inotropi, glucagone e calcio gluconato per infusione. Le contro misure da adottare saranno sintomatiche. Si consiglia uno stretto monitoraggio dei parametri vitali in terapia intensiva e una loro correzione in caso di: • una caduta pressoria: sdraiare il paziente supino e somministrare sostituti volemici. Se necessario somministrare simpatico mimetici (ad es. dopamina, dobutamina, noradrenalina); • bradicardia, blocco atrioventricolare di secondo/terzo grado: somministrare parasimpaticolitici (ad es. atropina) o simpatico mimetici (ad es. orciprenalina) per via endovenosa. Se necessario, istituire terapia pacemaker temporanea; • segni di insufficienza cardiaca: ricompensare con somministrazione e.v. di glicosidi cardiaci, diuretici, catecolamine(ad esempio dopamina, dobutamina), se necessario; • arresto cardiocircolatorio: massaggio cardiaco esterno, respirazione artificiale, monitoraggio ECG, se necessario instaurare terapia pacemaker o defibrillazione
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).