Sintesi del profilo di sicurezza.
Indicazione 1: sedazione di pazienti adulti in Unità di Terapia Intensiva: Le reazioni avverse con dexmedetomidina riportate più di frequente nella sedazione in Unità di Terapia Intensiva sono ipotensione, ipertensione e bradicardia, che si verificano, rispettivamente, in circa il 25%, 15% e 13% dei pazienti nelle Unità di Terapia Intensiva. Ipotensione e bradicardia sono state anche le più frequenti reazioni avverse gravi legate a dexmedetomidina che si sono verificate rispettivamente nell’1,7% e 0,9% dei pazienti randomizzati nelle Unità di Terapia Intensiva (ICU) Indicazione 2: sedazione procedurale/sedazione cosciente Le reazioni avverse più frequenti che si sono verificate con dexmedetomidina in sedazione procedurale sono: - Ipotensione (54% nel gruppo dexmedetomidina vs 30% nel gruppo placebo); - Depressione respiratoria (37% nel gruppo dexmedetomidina vs 32% nel gruppo placebo); - Bradicardia (14% nel gruppo dexmedetomidina vs 4% nel gruppo placebo).
Tabella delle reazioni avverse: Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono state raccolte dai dati combinati degli studi clinici condotti in terapia intensiva, che consistevano in 3137 pazienti randomizzati (1879 pazienti trattati con dexmedetomidina, 864 trattati con comparatori attivi e 394 trattati con placebo) e da dati combinati di studi clinici condotti in procedure di sedazione in 431 pazienti randomizzati (381 trattati con dexmedetomidina, 113 trattati con placebo). La frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito è definita secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, <1/100), Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono classificate in ordine decrescente di gravità. Tabella 1. Reazioni avverse (indicazione 1 e 2).
Classificazione per sistemi e organi MedDRA | Molto comune | Comune | Non comune | Non noto |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Iperglicemia, ipoglicemia* | Acidosi metabolica*, ipoalbuminemia* | |
Disturbi psichiatrici | | Agitazione * | Allucinazioni * | |
Patologie cardiache | Bradicardia | Ischemia miocardica o infarto*, tachicardia | Blocco atrioventricolare, diminuita gittata cardiaca *, arresto cardiaco | |
Patologie vascolari | Ipotensione, ipertensione | | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Depressione respiratoria | | Dispnea*, apnea* | |
Patologie gastrointestinali | | Nausea, vomito, bocca secca | Distensione addominale * | |
Patologie renali e urinarie | | | | Poliuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Sindrome da astinenza, ipertermia * | Inefficacia del medicinale, sete * | |
* reazioni avverse segnalate solo per l’indicazione 1
Descrizione delle reazioni avverse selezionate: L’ipotensione o la bradicardia clinicamente significative devono essere trattate come descritto nel paragrafo 4.4. In soggetti relativamente sani, non ricoverati in terapia intensiva e trattati con dexmedetomidina, la bradicardia ha portato occasionalmente ad arresto o pausa sinusale. I sintomi hanno risposto al sollevamento delle gambe e all’uso di anticolinergici come atropina o glicopirrolato. In casi isolati la bradicardia è progredita a periodi di asistolia nei pazienti con preesistente bradicardia. Sono stati segnalati anche casi di arresto cardiaco, spesso preceduti da bradicardia o blocco atrioventricolare. L'ipertensione è stata associata all'uso di una dose di carico nelle unità di terapia intensiva e questa reazione può essere ridotta evitando tale dose di carico o riducendo la velocità di infusione o la quantità della dose di carico.
Popolazione pediatrica: Sono stati valutati per il trattamento fino a 24 ore in ICU bambini di età superiore ad 1 mese, prevalentemente nella fase post-operatoria, ed è stato dimostrato un profilo di sicurezza simile a quello degli adulti. I dati nei neonati (28-44 settimane di gestazione) sono molto limitati e ristretti alle dosi di mantenimento ≤ 0,2 microgrammi/kg/h. In letteratura è stato riportato un singolo caso di bradicardia ipotermica in un neonato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.