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Desflurano Pi liquido per inalazione 6 flaconi in vetro da 250 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Desflurano Piramal è indicato come agente inalatorio per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia generale per interventi chirurgici in pazienti adulti in degenza o ambulatoriali e per il mantenimento dell'anestesia nei neonati e nei bambini.
2. Posologia
Desflurano deve essere somministrato soltanto da personale esperto nella somministrazione dell'anestesia generale usando un vaporizzatore specificamente disegnato e calibrato per l'uso con desflurano. Deve essere immediatamente disponibile la strumentazione per il mantenimento della pervietà delle vie aeree, la ventilazione artificiale, l'arricchimento di ossigeno e la rianimazione circolatoria. Parametri come ECG, pressione sanguigna, saturazione dell’ossigeno e livelli di p-CO2 dopo l’espirazione devono essere monitorati durante l’anestesia (vedere paragrafo 4.4). Posologia: La somministrazione dell'anestesia generale deve essere personalizzata in base alla risposta del paziente. Viene determinata in base all'effetto desiderato, prendendo in considerazione l'età del paziente ed il suo stato clinico. I valori MAC (la concentrazione alveolare minima alla quale il 50% dei pazienti non mostra risposta ad una incisione chirurgica standardizzata) per il desflurano diminuiscono con l'aumentare dell'età del paziente. La dose di desflurano deve essere corretta di conseguenza. La concentrazione percentuale di desflurano corrispondente ad 1 MAC è stata determinata all'interno di un cilindro di gas come elencato nella Tabella 1 sottostante.
Tabella 1
Concentrazione percentuale di desflurano corrispondente ad 1 MAC secondo l'età del paziente e la miscela di inalazione (Media ± DS)
Età N* 100% Ossigeno N* 60% Protossido di azoto/ 40% Ossigeno
2 settimane 6 9,2 ± 0,0 - -
10 settimane 5 9,4 ± 0,4 - -
9 mesi 4 10,0 ± 0,7 5 7,5 ± 0,8
2 anni 3 9,1 ± 0,6 - -
3 anni - - 5 6,4 ± 0,4
4 anni 4 8,6 ± 0,6 - -
7 anni 5 8,1 ± 0,6 - -
25 anni 4 7,3 ± 0,0 4 4,0 ± 0,3
45 anni 4 6,0 ± 0,3 6 2,8 ± 0,6
70 anni 6 5,2 ± 0,6 6 1,7
N* = numero di coppie crossover (usando il metodo up-down per la risposta quantale) Premedicazione: La premedicazione deve essere decisa dopo aver preso in considerazione le necessità individuali di ciascun paziente. L'uso di medicinali anticolinergici è una scelta dell'anestesista. Desflurano può essere associato con altre sostanze comunemente usate in anestesia, preferibilmente oppioidi per via endovenosa, benzodiazepine e ipnotici. Gli oppioidi o le benzodiazepine diminuiscono la quantità di desflurano necessaria a produrre l'anestesia. La quantità necessaria di Desflurano diminuisce anche con l'uso contemporaneo di protossido di azoto (N2O). Desflurano riduce la dose raccomandata di inibitori neuromuscolari (si veda anche il paragrafo 4.5). Induzione dell'anestesia negli adulti: Tenendo in considerazione la scarsa tollerabilità della respirazione del desflurano in un paziente sveglio, il rapporto rischio beneficio di tale procedura deve essere analizzato su base individuale. Negli adulti è raccomandata una concentrazione iniziale del 3%, con incrementi dello 0,5-1,0% ogni 2 o 3 respiri. L'inspirazione di concentrazioni di 4-11% di desflurano producono generalmente l'anestesia chirurgica in 2-4 minuti. Possono essere usate concentrazioni più alte fino al 15%. Tali concentrazioni di desflurano diluiranno in modo proporzionale la concentrazione di ossigeno, e la somministrazione iniziale di ossigeno deve essere del 30% o superiore. Durante l'induzione negli adulti, l’incidenza generale della desaturazione dell’ossiemoglobina (SpO2<90%) era del 6%. Alte concentrazioni di desflurano possono indurre eventi avversi delle vie aeree superiori. Dopo l’induzione negli adulti con un medicinale endovenoso, come il tiopental o il propofol, il desflurano può essere iniziato a circa il 3,0% (0,5 MAC) - 6,0% (1 MAC), indipendentemente dal fatto che il gas trasportatore sia O2 o N2O/O2. Durante l’induzione dell’anestesia con desflurano può insorgere una continua eccitazione di breve durata. Induzione dell’anestesia nei bambini: Il desflurano non deve essere usato per l'induzione dell'anestesia generale nei bambini a causa dell'alta frequenza di insorgenza di tosse, trattenimento del respiro, apnea, laringospasmo e aumento della salivazione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Mantenimento dell'anestesia negli adulti: Il desflurano al 2,5-8,5% può essere necessario quando la somministrazione viene effettuata con ossigeno o con aria arricchita in ossigeno. Negli adulti livelli chirurgici di anestesia possono essere sostenuti a concentrazioni ridotte di desflurano (2%-6%) quando viene usato insieme a protossido d'azoto. Se vengono utilizzate alte concentrazioni con ossido nitroso, è importante assicurare che il mix gassoso inalato contenga un minimo di 25% di ossigeno. Dosi più basse di desflurano sono necessarie quando si utilizzano oppioidi, benzodiazepine o altri sedativi (vedere paragrafo 4.5). Mantenimento dell'anestesia nei bambini: Il desflurano è indicato per il mantenimento dell'anestesia negli infanti e nei bambini. Possono essere mantenuti livelli adeguati di anestesia chirurgica in bambini con concentrazioni di desflurano di fine respirazione pari a 5,2-10% con o senza l'uso contemporaneo di protossido di azoto. Sebbene concentrazioni di fine respirazione fino al 18% di desflurano siano state somministrate per brevi periodi di tempo, se con il protossido d'azoto vengono usate alte concentrazioni, è importante assicurare che la miscela inspirata contenga un minimo del 25% di ossigeno. Il desflurano non deve essere usato per il mantenimento dell'anestesia in bambini non intubati con meno di 6 anni a causa di un aumento dell'incidenza delle reazioni avverse respiratorie (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Uso in chirurgia odontoiatrica: La somministrazione di Desflurano Piramal per l'uso odontoiatrico deve essere limitato ad interventi chirurgici in ospedale e ambulatorio (vedere paragrafo 4.3). Popolazioni particolari. Pazienti con compromissione renale e epatica: Concentrazioni di 1-4% di desflurano insieme a protossido d'azoto o ossigeno sono state somministrate con successo in pazienti con compromissione cronica renale o epatica e durante il trapianto di rene. A causa del metabolismo ridotto, non è necessario un aggiustamento di dose in pazienti con compromissione renale o epatica. Induzione in pazienti sottoposti a interventi di neurochirurgia: Desflurano deve essere somministrato a 0,8 MAC o un valore inferiore e insieme a induzione con barbiturici e iperventilazione (ipocapnia) fino alla decompressione cerebrale in pazienti con aumenti noti o sospetti della pressione del fluido cerebrospinale (CSFP). Deve essere fatta attenzione a mantenere la pressione di perfusione cerebrale (vedere paragrafo 4.4). Uso di desflurano in pazienti ipovolemici, ipotesi e debilitati: Come per altri potenti anestetici inalatori, in questi pazienti è raccomandata una concentrazione più bassa di desflurano. Modo di somministrazione: Desflurano è somministrato per via inalatoria.
3. Controindicazioni
Desflurano non deve essere usato: - in pazienti in cui sia controindicata l'anestesia generale. - In pazienti con ipersensibilità nota agli anestetici alogenati o ad altri composti idrocarburici alogenati. - In pazienti con propensione nota o sospetta all'ipertermia maligna (MH) o con una tendenza ereditaria all'MH. - Per l'induzione dell'anestesia nei bambini, a causa del rischio significativo di tosse, trattenimento del respiro, apnea, laringospasmo e aumento della salivazione. - Per il mantenimento dell'anestesia in bambini non intubati con meno di 6 anni a causa di un aumento dell'incidenza delle reazioni avverse respiratorie. - Come unico anestetico in pazienti a rischio di malattia arteriosa coronarica o in pazienti nei quali sia indesiderato l'aumento del battito cardiaco o della pressione sanguigna. - In pazienti con storia di epatite confermata o in cui si siano verificate disfunzione epatica da lieve a moderata (come ad esempio ittero, febbre inspiegabile o leucocitosi/eosinofilia) dopo la somministrazione di un precedente anestetico alogenato. - In pazienti che si sottopongono a procedure dentali al di fuori di un ospedale o un ambulatorio.
4. Avvertenze
Desflurano deve essere usato con cautela in pazienti non intubati. Ipertermia maligna (MH). In individui sensibili (anamnesi di ipertermia maligna, miopatie come distrofia muscolare, sindrome di King, distrofia miotinica, miopatia central core), potenti anestetici per via inalatoria possono innescare uno stato ipermetabolico del muscolo scheletrico che porta ad alta richiesta di ossigeno e alla sindrome clinica nota come ipertermia maligna. Desflurano è noto per essere un fattore scatenante potenziale dell'ipertermia maligna. La sindrome clinica è segnalata dalla ipercapnia e può comprendere rigidità muscolare, tachicardia, tachipnea, cianosi, aritmie e/o pressione sanguigna instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anche comparire durante l'anestesia leggera: ipossia acuta, ipercapnia ed ipovolemia. Il trattamento dell'ipertermia maligna comprende l'interruzione dei medicinali che provocano il sintomo, la somministrazione di dantrolene sodico per via endovenosa, e l'applicazione della terapia di supporto. L'insufficienza renale può comparire più tardi e il flusso urinario deve essere monitorato e sostenuto se possibile. Il desflurano non deve essere usato in soggetti noti per essere suscettibili alla MH. Casi di MH con esito fatale sono stati riportati con desflurano. Iperkaliemia peri-operatoria. L'uso di anestetici inalatori è stato associato con aumenti molto rari dei livelli di potassio sierico che hanno portato ad aritmie cardiache in pazienti durante la fase post operatoria, a volte con esito fatale. La condizione è stata descritta in pazienti con malattia neuromuscolare sia latente sia evidente, in particolare la distrofia di Duchenne. L'uso del sussametonio (succinilcolina) è stato associato con la maggior parte dei casi ma non con tutti. Questi pazienti hanno mostrato evidenza di danno muscolare con aumento delle concentrazioni di creatininchinasi sierica e mioglobinuria. Nonostante la presentazione simile rispetto all'ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha mostrato segni o sintomi di rigidità muscolare o stato ipermetabolico. Si raccomanda un trattamento immediato e vigoroso per l'iperkaliemia e le aritmie. È indicata la successiva valutazione per la presenza di malattia neuromuscolare latente. Parimenti, la possibile presenza di malattia neuromuscolare latente è successivamente chiarificata. Ostetricia. A causa del limitato numero di pazienti studiati, la sicurezza del desflurano non è stata stabilita per l'uso nelle procedure ostetriche. Desflurano è un rilassante uterino e riduce il flusso sanguigno utero-placentare (vedere paragrafo 4.6).Aumento del glucosio. Desflurano è stato associato con un aumento del glucosio intra-operatorio. Effetti sul fegato. Con l'uso di anestetici alogenati, sono stati segnalati disturbo della funzione epatica, ittero e necrosi epatica fatale: tali reazioni sembrano indicare ipersensibilità. Desflurano può provocare sensibilità all’epatite in pazienti che sono stati precedentemente sensibilizzati da una precedente esposizione ad anestetici alogenati. Cirrosi, epatite virale o altre malattie epatiche pre-esistenti possono essere un motivo per selezionare un anestetico diverso da un anestetico alogenato. Aumento della pressione del fluido cerebrospinale (CSFP).Desflurano può provocare un aumento dose-dipendente della pressione del liquido cerebrospinale (CSFP) quando somministrato a pazienti con lesioni che occupano uno spazio. In tali pazienti, desflurano deve essere somministrato a 0,8 MAC o un valore inferiore e insieme a induzione con barbiturici e iperventilazione (ipocapnia) fino alla decompressione cerebrale. Deve essere fatta attenzione a mantenere la pressione di perfusione cerebrale.In caso di ipertensione intracranica pericolosa, l’uso di desflurano non è raccomandato. Malattia cardiovascolare. In pazienti con malattia coronarica, è importante mantenere la stabilità emodinamica per prevenire ischemia cardiaca. Dopo un rapido aumento della concentrazione di desflurano, è stato notato un marcato aumento delle pulsazioni, della pressione arteriosa media e dei livelli di adrenalina e noradrenalina. Il desflurano non deve essere utilizzato come unico mezzo di anestesia in pazienti a rischio di malattia coronarica o in pazienti dove un aumento del battito cardiaco o un aumento della pressione non sia desiderabile. Può essere utilizzato con altri farmaci, preferibilmente oppiodi per via endovenosa e ipnotici. Durante il mantenimento dell'anestesia, gli aumenti del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna che si verificano dopo aumenti incrementali nella concentrazione di fine respirazione di desflurano, possono non rappresentare anestesia inadeguata. I cambiamenti dovuti all'attivazione simpatetica si risolvono in circa 4 minuti. Gli aumenti del battito cardiaco e della pressione sanguigna che si verificano prima o in assenza di rapidi aumenti della concentrazione di desflurano, possono essere interpretati come anestesia leggera. Ipotensione e depressione respiratoria aumentano quando l'anestesia è più profonda. È stata osservata aritmia in associazione all’uso di desflurano. Tutti i pazienti anestetizzati con desflurano devono essere costantemente monitorati. I parametri come ECG, pressione del sangue, saturazione dell’ossigeno e p-CO2 dopo l’espirazione devono essere monitorati in un ambiente dove sia disponibile un completo equipaggiamento di rianimazione e lo staff sia stato adeguatamente preparato. Assorbenti di CO2 secca. Il desflurano può reagire con assorbenti di anidride carbonica secca (CO2) producendo monossido di carbonio che può portare ad alti livelli di carbossiemoglobina in alcuni pazienti. Casi studio suggeriscono che la calce di idrossido di bario e la calce sodica diventano secche quando vengono passati gas freschi attraverso cilindri di CO2 a flussi ad alta velocità per molte ore o giorni. La formazione di CO non è clinicamente significativa quando l'assorbente è idratato normalmente. Attenersi strettamente alle istruzioni per l'uso degli assorbenti di CO2 dati dal produttore. Quando un medico sospetta che l'assorbente di CO2 possa essere secco, deve sostituirlo prima della somministrazione del desflurano. Dolore post-anestetico. Deve essere preso in considerazione il rapido risveglio con desflurano nei casi in cui sia anticipato il dolore post-anestesia. Deve essere fatta attenzione di somministrare al paziente l'analgesico adeguato alla fine della procedura o precocemente durante la degenza nell'unità post-anestesia. Precauzioni generali. Anestesie ripetute in un breve periodo di tempo devono essere somministrate con cautela. Gli effetti di desflurano in pazienti con ipovolemia, ipotensione o scarse condizioni generali non sono stati indagati in modo approfondito. In questi pazienti, è consigliabile ridurre le concentrazioni. Desflurano non deve essere somministrato a pazienti soggetti alla broncocostrizione, a causa del rischio di broncospasmo. Durante l'induzione dell'anestesia si può verificare una eccitazione continua di breve durata. Chirurgia dell'orecchio medio. Desflurano come altri anestetici volatili aumenta la pressione dell'orecchio medio soprattutto nei bambini, pertanto si raccomanda di monitorare la pressione dell'orecchio medio durante l'anestesia con desflurano. Popolazione pediatrica. Desflurano non è indicato per l’induzione dell’anestesia inalatoria in bambini e neonati, a causa della frequente insorgenza di tosse, trattenimento del respiro, apnea, laringospasmo e aumento delle secrezioni. Desflurano non è indicato per il mantenimento dell’anestesia in bambini non intubati. Desflurano deve essere usato con cautela in bambini con una storia di asma o una infezione recente alle vie respiratorie superiori poiché ci può essere il rischio di broncocostrizione e di un'aumentata resistenza delle vie respiratorie. Quando i bambini recuperano dopo l’anestesia, può verificarsi un breve periodo di agitazione che impedisce la cooperazione.
5. Interazioni
Il protossido d'azoto usato simultaneamente diminuisce la MAC del desflurano (vedere Tabella 1). Miorilassanti depolarizzanti e non depolarizzanti. I rilassanti muscolari comunemente usati sono potenziati dal desflurano. La Tabella 2 mostra le dosi di pancuronio, antracurio, sussametonio e vecuronio richieste per ottenere una depressione del 95% (ED95) della trasmissione neuromuscolare secondo diverse concentrazioni di desflurano (queste dosi sono identiche a quelle richieste per isoflurano). La ED95 del vecuronio è inferiore al 14%, con desflurano rispetto a isoflurano. Inoltre, il recupero dal blocco neuromuscolare è più lungo con desflurano rispetto a isoflurano. Tabella 2 - Determinazione (mg / kg) del miorilassante che induce depressione del 95% della trasmissione neuromuscolare.
MAC Desflurano Pancuronio Atracurio Sussametonio Vecuronio
0,65. MAC/ 60% N2O/O2 0,026 0,133 * ND * ND
1,25. MAC / 60% N2O/O2 0,018 0,119 * ND * ND
1,25. MAC / 100% O2 0,022 0,120 0,360 0,019
* ND = non determinata Si raccomanda il relaxometro per un dosaggio esatto. Medicinali pre-anestetici. Durante gli studi clinici non sono state segnalate interazioni avverse clinicamente significative in relazione all'ampio uso di medicinali pre-anestetici o prodotti medicinali usati durante l'anestesia (anestetici per via endovenosa e anestetici locali). Gli effetti del desflurano sulla disponibilità di altri medicinali non è stata determinata. Oppiacei e benzodiazepine. I pazienti anestetizzati con concentrazioni diverse di desflurano e che ricevono dosi crescenti di fentanil o midazolam hanno mostrato una riduzione significativa delle richieste di anestetico o della MAC (vedere Tabella 3). Si prevede che ci sia un'influenza simile sulla MAC con altri medicinali oppiacei e sedativi. Tabella 3 - Effetto di Fentanil o Midazolam sulla MAC di Desflurano.
  Concentrazione* (%) di desflurano in O2 % Riduzione della Concentrazione
No Fentanil 6,33- 6,35 -
Fentanil (3 mcg/kg) 3,12-3,46 46-51
Fentanil (6 mcg/kg) 2,25 -2,97 53-64
No midazolam 5,85- 6,86 -
Midazolam (25 mcg/kg) 4,93 15,7
Midazolam (50 mcg/kg) 4,88 16,6
* Pazienti con età compresa tra 18 e 65 anni
6. Effetti indesiderati
Desflurano può provocare una depressione cardiaca e respiratoria dose-dipendente e un leggero aumento dei livelli di glucosio ematico intra-operatori. La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi o moderati. Sono stati osservati nausea e vomito nel periodo post-operatorio, come conseguenza comune dell'intervento chirurgico e dell'anestesia generale, che possono essere dovuti all'anestetico per via inalatoria, ad altri medicinali somministrati durante e dopo l'operazione e alla risposta del paziente alla procedura chirurgica. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate usando la seguente convenzione di frequenza: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥ 1/1.000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). La Tabella 4 elenca le reazioni avverse al farmaco per sistemi e organi secondo la terminologia e le frequenze MedDRA.
Tabella 4
Reazioni avverse al farmaco
Classificazione per sistemi e organi Effetto indesiderato Frequenza
Infezioni ed infestazioni Faringite Comune
Patologie del sistema emolinfopoietico Coagulopatia Non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperkaliemia Non nota
Ipokaliemia Non nota
Acidosi metabolica Non nota
Disturbi psichiatrici Sospensione del respiro Comune
Agitazione Non comune
Patologie del sistema nervoso Cefalea Comune
Sonnolenza Non comune
Convulsioni Non nota
Capogiri³ Non nota
Emicrania³ Non nota
Encefalopatia ³ Non nota
Patologie dell'occhio Congiuntivite Comune
Cheratite ulcerosa³ Non nota
Iperemia oculare³ Non nota
Acuità visiva ridotta³ Non nota
Irritazione oculare³ Non nota
Dolore oculare ³ Non nota
Cecità transitoria ³ Non nota
Patologie cardiache Aritmia nodale Comune
Bradicardia Comune
Tachicardia Comune
Infarto del miocardio Non comune
Ischemia miocardica Non comune
Aritmia Non comune
Arresto cardiaco Non nota
Torsioni di punta Non nota
Insufficienza ventricolare Non nota
Ipocinesia ventricolare Non nota
Fibrillazione atriale Non nota
Tachiaritmia³ Non nota
Palpitazioni³ Non nota
Patologie vascolari Ipertensione Comune
Vasodilatazione Non comune
Ipertensione maligna Non nota
Emorragia Non nota
Ipotensione Non nota
Shock Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Apnea¹ Comune
Tosse¹ Comune
Laringospasmo² Comune
Ipossia¹ Non comune
Insufficienza respiratoria Non nota
Dispnea Non nota
Broncospasmo Non nota
Emottisi Non nota
Patologie gastrointestinali Vomito¹ Molto comune
Nausea¹ Molto comune
Salivazione eccessiva¹ Comune
Pancreatite acuta Non nota
Dolori addominali Non nota
Patologie epatobiliari Insufficienza epatica Non nota
Necrosi epatica Non nota
Epatite Non nota
Colestasi Non nota
Ittero Non nota
Funzione epatica compromessa, Non nota
Malattia epatica Non nota
Ittero Oculare³ Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria Non nota
Eritema Non nota
Sensazione di pelle che brucia³ Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia Non comune
Rabdomiolisi Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Ipertermia maligna Non nota
Astenia Non nota
Malessere Non nota
Fatica³ Non nota
Esami diagnostici Aumento della creatinina fosfochinasi Comune
ECG anomalo Comune
Prolungamento dell'intervallo QTc Comune
Cambiamenti della traccia ST-T Non nota
Inversione dell'onda T nell'ECG Non nota
Aumento dell'alanina aminotrasferasi Non nota
Aumento dell'aspartato aminotrasferasi Non nota
Valori anormali della coagulazione Non nota
Livelli di ammoniaca elevati Non nota
Aumento della bilirubina Non nota
Aumento del glucosio nel sangue Non nota
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Agitazione postoperatoria Non nota
Disturbi dell’orecchio e del labirinto Vertigine Non nota
¹ Segnalata durante l'induzione e il mantenimento dell'anestesia ² Segnalata durante l'induzione dell'anestesia ³ Segnalata da non-pazienti in seguito ad esposizione accidentale Popolazione pediatrica: La frequenza, la tipologia e l’intensità di queste reazioni avverse sono considerate identiche per i bambini e gli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: A causa del limitato numero di pazienti studiati, la sicurezza del desflurano non è stata stabilita per l'uso nelle procedure ostetriche. Desflurano è un rilassante uterino e riduce il flusso sanguigno utero-placentare. Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il desflurano dovrebbe essere utilizzato nelle donne in gravidanza solo quando assolutamente necessario. Allattamento: Non ci sono informazioni sufficienti sull’escrezione del desflurano/metaboliti nel latte umano. Non può essere escluso il rischio per neonati/infanti. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Desflurano Piramal considerando il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. L’allattamento deve essere evitato dopo l’anestesia fino a che il desflurano non sia stato eliminato (circa 24 ore). Fertilità: Non sono disponibili dati sugli effetti potenziali del desflurano sulla fertilità umana. Nei ratti, sono stati osservati effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Conservare il flacone in posizione verticale con il tappo ben chiuso.
9. Principio attivo
Desflurano 100% (v/v)
10. Eccipienti
Non presenti
11. Sovradosaggio
Sintomi e trattamento del sovradosaggio Si può ritenere che i sintomi di sovradosaggio da desflurano siano simili a quelli osservati con altri agenti volatili e comprendano approfondimento dell'anestesia, depressione cardiaca e/o respiratoria in pazienti che respirano autonomamente, ipotensione in pazienti ventilati nei quali l'ipercapnia e l'ipossia si possono verificare solo ad uno stadio avanzato. In caso di sovradosaggio, occorre adottare le seguenti misure: interrompere immediatamente la somministrazione di desflurano, assicurare la pervietà delle vie aeree ed iniziare una ventilazione assistita o controllata con ossigeno puro. Le funzioni emodinamiche devono essere adeguatamente supportate e mantenute.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).