1. Indicazioni terapeutiche
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
2. Posologia
1 bustina o 1 compressa masticabile tre-quattro volte al giorno, a giudizio del medico, da assumersi 1 ora prima dei pasti principali e prima di coricarsi. Il contenuto della bustina va versato in un bicchiere e sciolto aggiungendo poca acqua e agitando opportunamente.
3. Controindicazioni
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare la formazione di sali complessi con conseguente inattivazione dell’antibiotico. Potendo inoltre alterare la biodisponibilità di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l’assunzione del prodotto e quella di altro farmaco. Ipersensibilità individuale ai componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Il sucralfato non deve essere somministrato a neonati prematuri.
4. Avvertenze
Il prodotto va somministrato con cautela e sotto il diretto controllo del medico nei pazienti con insufficienza renale evitando trattamenti prolungati. Sono stati riportati casi di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri. Pertanto, deve essere esercitata estrema cautela nel trattamento di pazienti in terapia intensiva specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico. Uno studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico. L’uso del sucralfato nei bambini è sconsigliato, in quanto la sicurezza e l’efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite. Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
5. Interazioni
Il sucralfato non va somministrato durante eventuale trattamento con tetracicline, fenitoina e digoxina. Potendo inoltre alterare la biodisponibilità di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l’assunzione del prodotto e quella di altro farmaco.
6. Effetti indesiderati
L’impiego continuo di questa sostanza può causare talvolta stitichezza nonché altri occasionali disturbi gastrointestinali. Effetti meno comunemente riportati sono: rash, prurito, secchezza delle fauci, vertigini, insonnia. Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoar (vedi sez. 4.4. Avvertenze speciali).
7. Gravidanza e allattamento
Per quanto gli studi sperimentali condotti in animali, alla dose 50 volte superiore a quella somministrata nell’uomo, non abbiano evidenziato effetti teratogenetici ed embriotossici, l’impiego del sucralfato in gravidanza va attuato in caso di assoluta necessità. Non è noto se il sucralfato viene eliminato attraverso il latte, comunque la somministrazione del prodotto, durante l’allattamento, deve essere effettuata con cautela.
9. Principio attivo
Compresse Una compressa masticabile contiene: Principio attivo: sucralfato g 1. Eccipienti: mannitolo, magnesio stearato, aroma menta, silice colloidale, saccarosio. Bustine Una bustina contiene: Principio attivo: sucralfato g 2. Eccipienti: saccarosio; carbossimetilcellulosa; aroma panna; lecitina; silice precipitata; acesulfame K.
10. Eccipienti
Compresse Mannitolo, magnesio stearato, aroma menta, silice colloidale, saccarosio. Bustine Saccarosio, carbossimetilcellulosa, aroma panna, lecitina, silice precipitata, acesulfame K.
11. Sovradosaggio
Non esistono esperienze nell’uomo con sovradosaggio. Il rischio associato ad iperdosaggio appare pertanto trascurabile.