Riassunto del profilo di sicurezza: Negli studi clinici, daptomicina è stata somministrata a 2.011 soggetti. Nell’ambito di questi studi,1.221 soggetti ricevevano una dose giornaliera di 4 mg/kg, di questi 1.108 erano pazienti e 113 volontari sani; 460 soggetti ricevevano una dose giornaliera di 6 mg/kg, di questi 304 erano pazienti e 156 volontari sani. Sono state segnalate reazioni avverse (ossia quelle che, secondo lo sperimentatore, sono possibilmente, probabilmente o definitivamente correlate al medicinale) con frequenze simili per daptomicina e per gli schemi posologici di confronto. Le reazioni avverse riportate più frequentemente (con frequenza comune (≥ 1/100, < 1/10)) sono: infezioni micotiche, infezioni delle vie urinarie, infezione da candida, anemia, ansia, insonnia, capogiro, cefalea, ipertensione, ipotensione, dolore gastrointestinale e addominale, nausea, vomito, stipsi, diarrea, flatulenza, gonfiore e tensione addominali, test di funzionalità epatica anormali (aumento di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) o fosfatasi alcalina (ALP)), eruzione cutanea, prurito, dolore alle estremità, aumento della creatinfosfochinasi (CPK) sierica, reazioni al sito di somministrazione, piressia, astenia. Reazioni avverse riportate meno frequentemente ma più gravi comprendono reazioni di ipersensibilità, polmonite eosinofila, eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), angioedema e rabdomiolisi.
Tabella delle reazioni avverse. Sono state segnalate le seguenti reazioni avverse durante la terapia e il follow-up, con frequenza corrispondente a molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Reazioni avverse da studi clinici e da segnalazioni post-marketing.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni | Comune: | Infezioni micotiche, infezioni delle vie urinarie, infezione da candida |
Non comune: | Fungemia |
Non nota*: | Diarrea associata a Clostridium difficile** |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune: | Anemia |
Non comune: | Trombocitemia, eosinofilia, aumento del rapporto internazionale normalizzato (INR) |
Raro: | Prolungamento del tempo di protrombina (TP) |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota*: | Ipersensibilità**, riportata con segnalazioni isolate spontanee comprendenti, ma non limitate a angioedema, eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), eosinofilia polmonare, eruzione vescicolobollosa con coinvolgimento delle membrane mucose e sensazione di gonfiore orofaringeo |
Non nota*: | Anafilassi** |
Non nota*: | Reazioni all’infusione, che comprendevano i seguenti sintomi: tachicardia, sibilo respiratorio, piressia, brividi febbrili, vampate sistemiche, vertigini, sincope e gusto metallico |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non comune: | Riduzione dell’appetito, iperglicemia, squilibrio elettrolitico |
Disturbi psichiatrici | Comune: | Ansia, insonnia |
Patologie del sistema nervoso | Comune: | Capogiro, cefalea |
Non comune: | Parestesia, alterazione del gusto, tremore |
Non nota*: | Neuropatia periferica** |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune: | Vertigini |
Patologie cardiache | Non comune: | Tachicardia sopraventricolare, extrasistole |
Patologie vascolari | Comune: | Ipertensione, ipotensione |
Non comune: | Vampate |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non nota*: | Polmonite eosinofila¹**, tosse |
Patologie gastrointestinali | Comune: | Dolore gastrointestinale e addominale, nausea, vomito, stipsi, diarrea, flatulenza, gonfiore e tensione addominali |
Non comune: | Dispepsia, glossite |
Patologie epatobiliari | Comune: | Test di funzionalità epatica anormale² (aumento di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) o fosfatasi alcalina (ALP)) |
Raro: | Ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: | Eruzione cutanea, prurito |
Non comune: | Orticaria |
Non nota*: | Pustolosi esantematica acuta generalizzata |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune: | Dolore alle estremità, aumento della creatinfosfochinasi (CPK)² sierica |
Non comune: | Miosite, aumento della mioglobina, debolezza muscolare, dolore muscolare, artralgia, aumento della lattato deidrogenasi (LDH) sierica |
Non nota*: | Rabdomiolisi³ ** |
Patologie renali e urinarie | Non comune: | Danno renale, compresa l’insufficienza renale, aumento della creatinina sierica |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune: | Vaginite |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune: | Reazioni a livello del sito di somministrazione, piressia, astenia |
Non comune: | Affaticamento, dolore |
* Sulla base delle segnalazioni post-marketing. Poiché queste reazioni sono segnalate spontaneamente da una popolazione di dimensione incerta, non è possibile definire in modo affidabile la loro frequenza, che è quindi classificata come non nota. ** Vedere paragrafo 4,4.
1 Sebbene non sia nota l’incidenza esatta della polmonite eosinofila associata a daptomicina, attualmente il numero di segnalazioni spontanee è molto basso (< 1/10.000). ² In alcuni casi di miopatia accompagnata da innalzamento della CPK e sintomi muscolari, i pazienti presentavano anche un aumento delle transaminasi, probabilmente correlato agli effetti muscolo-scheletrici. La maggioranza degli aumenti delle transaminasi era di Grado 1-3 e si risolveva dopo la sospensione del trattamento. ³ Laddove erano disponibili per la valutazione i dati clinici dei pazienti si è visto che circa il 50% dei casi si è manifestato in presenza di danno renale preesistente o in presenza di terapia concomitante con medicinali noti per indurre la rabdomiolisi. I dati sulla sicurezza della somministrazione di daptomicina mediante iniezione endovenosa della durata di 2 minuti derivano da due studi di farmacocinetica in volontari sani. Sulla base dei risultati di questi studi, entrambi i metodi di somministrazione della daptomicina, l’iniezione endovenosa della durata di 2 minuti e l’infusione endovenosa della durata di 30 minuti, hanno avuto profili simili di sicurezza e tollerabilità. Non ci sono state differenze di rilievo nella tollerabilità locale o nella natura e frequenza delle reazioni avverse.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse