Le reazioni avverse più comuni sono neutropenia, eosinofilia, innalzamento transitorio degli enzimi epatici o della bilirubina in particolare nei pazienti con malattia epatica pre-esistente, ma non vi è alcuna evidenza di danno al fegato e di reazioni nel sito di iniezione. Le categorie di frequenza assegnate alle reazioni avverse di seguito sono delle stime, dal momento che per la maggior parte delle reazioni i dati idonei per calcolare l'incidenza non sono disponibili. Inoltre l'incidenza delle reazioni avverse associate a cefuroxima sodica può variare a seconda dell’indicazione. Dati provenienti dagli studi clinici sono stati utilizzati per determinare la frequenza delle reazioni avverse da molto comune a rara. Le frequenze assegnate a tutte le altre reazioni avverse (ad esempio quelle che si verificano a < 1/10.000) sono state determinate soprattutto utilizzando i dati post-marketing e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale. Le reazioni avverse correlate al trattamento, di tutti i gradi, sono elencate di seguito secondo la classificazione MedRA per sistemi e organi, per frequenza e livello di gravità. La seguente convenzione è stata usata per la classificazione della frequenza: molto comune ≥ 1/10; comune da ≥ 1/100 a < 1/10; non comune da ≥1/1000 a < 1/100; raro da ≥ 1/10.000 a < 1/1000; molto raro < 1/10.000 e non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Comune | Non comune | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | | | sovracrescita di Candida, sovracrescita di Clostridium difficile |
Patologie del sistema emolinfopoietico | neutropenia, eosinofilia, diminuzione della concentrazione di emoglobina | leucopenia, positività al test di Coombs | trombocitopenia, anemia emolitica |
Disturbi del sistema immunitario | | | febbre da farmaco, nefrite interstiziale, anafilassi, vasculite cutanea |
Patologie gastrointestinali | | disturbi gastrointestinali | colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie epatobiliari | innalzamenti transitori degli enzimi epatici | innalzamenti transitori della bilirubina | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | eruzione cutanea, orticaria e prurito | eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson, edema angioneurotico |
Patologie renali e urinarie | | | incrementi della creatinina sierica, incrementi dell’azotemia e diminuzione della clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | reazioni nel sito di iniezione che possono includere dolore e tromboflebite | | |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Le cefalosporine come classe tendono ad essere assorbite sulla superficie delle membrane degli eritrociti e reagiscono contro gli anticorpi diretti contro il farmaco tanto da produrre positività al test di Coombs (che può interferire con i testi di compatibilità del sangue) e molto raramente anemia emolitica. Sono stati osservati innalzamenti transitori nel siero degli enzimi epatici o della bilirubina che sono generalmente reversibili. Dolore al sito di iniezione intramuscolare è più probabile a dosi più elevate. Tuttavia è improbabile che sia una causa per l'interruzione del trattamento.
Popolazione pediatrica Il profilo di sicurezza di cefuroxima sodica nei bambini è come quello negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.