Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al farmaco più comunemente segnalate (> 10%) nei pazienti pediatrici trattati per un periodo fino a 64 settimane durante gli studi clinici sono state: reazioni in sede di iniezione (56%), tosse (56%), cefalea (50%), piressia (43%), dolore alle estremità (40%), vomito (39%), ascesso del dente (35%), vitamina D diminuita (32%), diarrea (25%), eruzione cutanea (24%), nausea (15%), stipsi (11%), carie dentaria (11%) e mialgia (11%). Le reazioni avverse al farmaco più comunemente segnalate nei pazienti adulti durante gli studi clinici sono state: dolore dorsale (23%), cefalea (21%), infezione dentaria (19%), sindrome delle gambe senza riposo (13%), spasmi muscolari (12%), vitamina D diminuita (15%) e capogiro (11%). (Vedere paragrafo 4.4 e “Descrizione di reazioni avverse selezionate” di seguito).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e per categorie di frequenza, definite con la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità. Per i pazienti pediatrici, una panoramica delle reazioni avverse osservate negli studi clinici e nell’esperienza successiva all’immissione in commercio, è riportata nella Tabella 1. Tabella 1: Reazioni avverse segnalate nei pazienti pediatrici > 1 anno di età affetti da XLH
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Categoria di frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Ascesso del dente¹ |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto comune | Tosse² |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea |
Comune | Capogiro³ |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Vomito, Nausea, Diarrea, Stipsi, Carie dentaria |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Eruzione cutanea4 |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune | Mialgia |
Molto comune | Dolore alle estremità |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Reazione in sede di iniezione5, Piressia |
Esami diagnostici | Molto comune | Vitamina D diminuita6 |
Non nota | Fosforo ematico aumentato7 |
¹Ascesso del dente comprende:
ascesso del dente, infezione dentaria e mal di denti ²Tosse comprende:
tosse e tosse produttiva ³Capogiro comprende:
capogiro e capogiro da sforzo 4Eruzione cutanea comprende:
eruzione cutanea, esantema eritematoso, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea pruriginosa, eruzione maculo-papulare ed esantema pustoloso 5Reazione in sede di iniezione comprende:
reazione in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, eruzione cutanea in sede di iniezione, lividura in sede di iniezione, alterazione del colore in sede di iniezione, fastidio in sede di iniezione, ematoma in sede di iniezione, emorragia in sede di iniezione, indurimento in sede di iniezione, macula in sede di iniezione e orticaria in sede di iniezione 6Vitamina D diminuita comprende:
carenza di vitamina D, 25-idrossicolecalciferolo ematico diminuito e vitamina D diminuita 7Fosforo ematico aumentato comprende:
fosforo ematico aumentato e iperfosfatemia La Tabella 2 mostra una panoramica delle reazioni avverse osservate durante gli studi clinici negli adulti
Tabella 2: Reazioni avverse segnalate negli adulti affetti da XLH (N = 176) Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Categoria di frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Infezione dentaria¹ |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea² |
Molto comune | Capogiro |
Molto comune | Sindrome delle gambe senza riposo |
Patologie gastrointestinali | Comune | Stipsi |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune | Dolore dorsale |
Molto comune | Spasmi muscolari |
Esami diagnostici | Molto comune | Vitamina D diminuita³ |
Comune | Fosforo ematico aumentato4 |
¹Infezione dentaria comprende:
ascesso del dente e infezione dentaria ² Cefalea comprende
: cefalea e fastidio al capo ³Vitamina D diminuita comprende:
carenza di vitamina D, 25-idrossicolecalciferolo ematico diminuito e vitamina D diminuita 4Fosforo ematico aumentato comprende:
fosforo ematico aumentato e iperfosfatemia Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni in sede di iniezione Pazienti pediatrici: Reazioni locali (ad es. orticaria in sede di iniezione, eritema, eruzione cutanea, tumefazione, ecchimosi, dolore, prurito ed ematoma) si sono verificate nella sede di iniezione. Negli studi pediatrici, circa il 56% dei pazienti ha avuto una reazione nella sede di iniezione. Le reazioni in sede di iniezione sono state in genere di severità lieve, si sono verificate entro 1 giorno dalla somministrazione del medicinale, hanno avuto una durata compresa tra 1 e 3 giorni circa, non hanno richiesto trattamento e si sono risolte in quasi tutti i casi.
Pazienti adulti: La frequenza delle reazioni in sede di iniezione è stata del 12% nel gruppo trattato con burosumab e anche in quello trattato con placebo (reazione in sede di iniezione, eritema, reazione cutanea, ecchimosi, dolore, prurito ed ematoma). Le reazioni in sede di iniezione sono state in genere di severità lieve, si sono verificate entro 1 giorno dall’iniezione del medicinale, hanno avuto una durata compresa tra 1 e 3 giorni, non hanno richiesto trattamento e si sono risolte in quasi tutti i casi.
Ipersensibilità Pazienti piediatrici: Reazioni di ipersensibilità (incluse eruzione cutanea in sede di iniezione, eruzione cutanea, orticaria, tumefazione del viso, dermatite) sono state segnalate nel 18% dei pazienti pediatrici. Tutte le reazioni segnalate sono state di lieve o moderata severità.
Pazienti adulti: L’incidenza delle reazioni di ipersensibilità potenziali è stata simile (6%) negli adulti trattati con burosumab e in quelli trattati con placebo. Gli eventi sono stati di lieve o moderata severità.
Vitamina D diminuita Pazienti pediatrici: Una riduzione dei livelli sierici di 25-idrossivitamina D è stata osservata dopo l’inizio del trattamento con burosumab in circa l’8% dei pazienti pediatrici, probabilmente a causa di un aumento della conversione in 1,25 diidrossivitamina D. L’integrazione con vitamina D inattiva è riuscita a riportare i livelli plasmatici nella norma.
Iperfosfatemia Pazienti adulti: Nel periodo in doppio cieco dello Studio UX023-CL303,, 9 soggetti (13,2%) nel gruppo trattato con burosumab nel periodo di trattamento controllato verso placebo, hanno avuto elevati livelli di fosfato sierico almeno una volta: 5 di questi hanno richiesto una o più riduzioni della dose sulla base dei criteri specificati nel protocollo. Dopo aver iniziato ad assumere burosumab nel periodo di continuazione del trattamento in aperto, 8 soggetti (12,1%) nel gruppo placebo→burosumab hanno avuto elevati livelli di fosfato sierico. Quattro di questi 8 soggetti hanno richiesto una o più riduzioni della dose sulla base dei criteri specificati nel protocollo. La dose per tutti i pazienti che soddisfacevano i criteri specificati nel protocollo è stata ridotta del 50%. Un singolo paziente (1%) ha richiesto una seconda riduzione della dose per iperfosfatemia continua.
Sindrome delle gambe senza riposo Pazienti adulti: Negli adulti, circa il 12% del gruppo trattato con burosumab e l’8% del gruppo trattato con placebo hanno avuto un peggioramento della sindrome delle gambe senza riposo al basale o l’esordio di tale sindrome con severità da lieve a moderata.
Immunogenicità Pazienti pediatrici e adulti: Nel complesso, l’incidenza degli anticorpi anti-farmaco (ADA) su burosumab è stata <10% nei soggetti adulti e pediatrici trattati con burosumab. L’incidenza degli ADA neutralizzanti è stata del 3,2% e gli ADA neutralizzanti sono stati riscontrati solo nei soggetti pediatrici. A questi risultati non sono stati associati eventi avversi, perdita di efficacia o variazioni del profilo farmacocinetico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteAgenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.