CLINOLEIC 20% contiene 200 mg/ml di lipidi
Via di somministrazione: Infusione endovenosa: se somministrato come parte di una miscela nutrizionale completa (con glucosio e aminoacidi) la via venosa centrale o periferica deve essere scelta in funzione dell'osmolarità della miscela finale. in rari casi, se infuso da solo come supporto complementare alla nutrizione orale od enterale ClinOleic 20% può essere somministrato per via periferica;
Dosaggio Negli adulti: Il dosaggio è da 1 ad un massimo di 2 g di lipidi/kg/giorno. La velocità iniziale di infusione deve essere lenta e non superare la quantità di 0,1 g di lipidi o 0,5 ml di emulsione (10 gocce) per minuto per 10 minuti e poi può essere gradualmente aumentata fino al raggiungimento della velocità richiesta dopo 30 minuti. Non superare mai i 0,15 g di lipidi/kg/ora (0,75 ml/kg/ora).
Adulti per kg di peso corporeo | Adulti di 70 kg |
Fabbisogno lipidico abituale | 1 - 2 g/kg/giorno | 70 - 140 g/giorno |
ClinOleic 20% da infondere (Volume) | 5 - 10 ml/kg/giorno | 350 - 700 ml/giorno |
Nei bambini: ClinOleic 20%deve essere infuso continuativamente nell’arco delle 24 ore. Si raccomanda di non superare la dose giornaliera di 3 g di lipidi/kg di peso corporeo ad una velocità di infusione di 0,15 g di lipidi/kg di peso corporeo/ora. La dose giornaliera deve essere aumentata gradualmente durante la prima settimana di somministrazione.
Nei prematuri e nei neonati con basso peso alla nascita: L’uso di ClinOleic 20%è limitato ai prematuri nati con almeno 28 o più settimane di età gestazionale ClinOleic 20%deve essere infuso continuativamente nell’arco delle 24 ore. Il dosaggio iniziale giornaliero deve essere di 0,5 - 1,0 g di lipidi/kg di peso corporeo. Il dosaggio può essere incrementato di 0,5 - 1,0 g di lipidi/kg di peso corporeo ogni 24 ore fino ad una dose giornaliera di 2,0 g di lipidi /kg di peso corporeo.
Impiego in miscele nutritive (con glucosio e aminoacidi):Controllare la compatibilità dei componenti e la stabilità della miscela prima della somministrazione ai pazienti. La miscelazione deve essere effettuata mediante una leggera agitazione e in condizioni strettamente asettiche. Una emulsione non stabile può essere visivamente identificata dall'accumulo di goccioline giallastre o particelle nella miscela.