a. Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequenti e comuni associate alla terapia con claritromicina sia nella popolazione adulta sia nella popolazione pediatrica sono dolore addominale, diarrea, nausea, vomito e alterazione del gusto. Queste reazioni avverse sono solitamente di intensità lieve e sono coerenti con il profilo di sicurezza noto per gli antibiotici macrolidi (vedere sezione b del paragrafo 4.8). Durante gli studi clinici non è emersa alcuna differenza significativa nell'incidenza di queste reazioni avverse gastrointestinali tra le popolazioni di pazienti con e senza infezioni micobatteriche preesistenti. Come con gli altri macrolidi, anche con l'uso di claritromicina, sono possibili disfunzioni epatiche con aumento delle transaminasi, sofferenza epatocellulare e/o epatite colestatica con o senza ittero. Dette manifestazioni possono essere anche severe ma reversibili con la sospensione del trattamento. Sono stati segnalati rarissimi casi di insufficienza epatica con esito fatale, quando ciò si è verificato era associato a gravi patologie preesistenti e/o trattamenti concomitanti. Sono state segnalate, con l'uso di claritromicina, reazioni allergiche che vanno dall'orticaria al rash cutaneo, alla sindrome di Steven-Johnson, alla necrolisi epidermica tossica. Sono riportati anche effetti transitori a carico del sistema nervoso, quali vertigini, acufeni, perdita dell'orientamento, depersonalizzazione, ansia, insonnia, confusione, allucinazioni e psicosi, anche se non è stata mai stabilita una correlazione certa causa-effetto. In seguito all'assunzione del prodotto sono stati segnalati alcuni casi di comparsa di granulocitopenia e perdita dell'udito, manifestazioni peraltro scomparse alla sospensione del trattamento. Altri effetti collaterali segnalati, con l'uso della forma in compresse, includono glossiti, stomatiti, candidosi orale ed aumento dei livelli sierici dei seguenti farmaci quando somministrati contemporaneamente quali: astemizolo, alcaloidi della segale, triazolam, midazolam, ciclosporina, warfarin, lovastatina, disopiramide, fenitoina e rifabutina. Come per altri macrolidi, raramente sono stati riportati con claritromicina prolungamento dell'intervallo QT, tachicardia ventricolare e torsione di punta. Come con altri antibiotici durante la terapia con claritromicina possono insorgere, raramente, superinfezioni da batteri resistenti o da miceti che richiedono l'interruzione del trattamento e l'adozione di idonee terapie. Sono state riportate inoltre alterazioni del senso dell'olfatto di solito in concomitanza con l'alterazione del gusto. Sono stati segnalati casi di discolorazione della lingua e discolorazione dei denti in pazienti trattati con claritromicina. Tale fenomeno è di solito reversibile con una pulizia dentale presso un dentista. Sono stati segnalati casi di ipoglicemia, alcuni dei quali verificatesi in pazienti in terapia concomitante con farmaci ipoglicemizzanti o insulina. Sono stati riportati anche isolati casi di trombocitopenia. Sono stati riportati casi isolati di aumento della creatinina sierica. Non è stata comunque stabilita una correlazione con l’assunzione della claritromicina. Sono stati riportati casi di nefrite interstiziale coincidenti con l'uso di claritromicina. Sono stati riportati casi post-marketing di tossicità da colchicina con l'uso concomitante di colchicina e claritromicina, specialmente in pazienti anziani, alcuni dei casi segnalati si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati decessi in alcuni di questi pazienti (vedere par. 4.5 e 4.4).
b. Riassunto tabulare delle reazioni avverse La tabella seguente mostra le reazioni avverse riportate dagli studi clinici e dall'esperienza postmarketing relativamente a compresse di claritromicina a rilascio immediato. Le reazioni considerate, almeno possibilmente, correlate alla claritromicina vengono riportate per classificazione sistemica organica e frequenza usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e non nota (reazione avversa registrata nell'esperienza post-marketing, la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, quando la gravità può essere stimata, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente.
Classificazione sistemica organica | Molto comune (≥1/10 | Comune ≥ 1/100 to < 1/10 | Non comune ≥1/1,000 to < 1/100 | Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni e infestazioni | | | Celluliti1, candidosi, gastroenterite², infestazioni³, infezioni vaginali | colite pseudomembranosa, erisipela, |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | Leucopenia, neutropenia4, trombocitopenia³, eosinofilia4 | agranulocitosi, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario 5 | | | Reazione anafilattoide¹, ipersensibilità | reazione anafilattica angioedema |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | | Anoressia, diminuzione dell'appetito | |
Disturbi psichiatrici | | Insonnia | Ansia, nervosismo³, strillare³ | disturbo psicotico, stato confusionale, depersonalizzazione, depressione, disorientamento, allucinazioni, sogni anomali |
Patologie del sistema nervoso | | Disgeusia, cefalea, alterazione del gusto | Perdita di coscienza¹, discinesia¹, vertigini, sonnolenza7, tremore | Convulsioni, ageusia, parosmia, anosmia, paraestesia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | | Vertigini, alterazioni dell’udito, tinnito | Sordità |
Patologie cardiache | | | arresto cardiaco¹, fibrillazione atriale¹, intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolongato 8, extrasistole¹, palpitazioni | Torsioni di punta 8, tachicardia ventricolare8 |
Patologie vascolari | | Vasodilatazione¹ | | Emorragia9 |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Asma¹, epistassi², embolismo polmonare¹ | |
Patologie Gastrointestinali | | Diarrea10, vomito, dispepsia, nausea, dolore addominale | Esofagite¹, malattia da reflusso gastroesofageo², gastrite, proctalgia², stomatite, glossite, distensione addominale4, costipazione, bocca secca, eruttazione, flatulenza | Pancreatite acuta, alterazione del colore della lingua, alterazione del colore dei denti |
Patologie epatobiliari | | Test di funzione epatica anormale | Colestasi4, epatite4, alanine aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, gamma-glutamiltransferasi aumentata4 | Insufficienza epatica11, ittero epatocellulare |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Eruzione cutanea, iperidrosi | Dermatite bullosa¹, prurito, orticaria, esantema maculo-papulare³ | Sindrome di Stevens-Johnson5, necrolisi epidermica tossica5, eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), acne, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | | spasmi muscolari³, rigidità musculoscheletrica¹, mialgia² | Rabdomiolisi2,12, miopatia |
Patologie renali e urinarie | | | creatinina ematica aumentata¹, urea ematica aumentata¹ | Insufficienza renale, nefrite interstiziale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Flebite in sede di iniezione¹ | Dolore in sede di iniezione¹, infiammazione in sede di iniezione¹ | Malessere4, piressia³, astenia, dolore toracico4, brividi4, affaticamento4 | |
Esami diagnostici | | | Rapporto albumina globulina anormale¹, fosfatasi alcalina ematica aumentata, lattato deidrogenasi ematica aumentata4 | Aumento del rapporto Internazionale normalizzato9, prolungamento del tempo di protrombina9, alterazione del colore delle urine |
1 ADRs riportate solo per la polvere per soluzione per iniezione
2 ADRs riportate solo per la formulazione compresse a rilascio prolungato
3 ADRs segnalate solo per i granuli per sospensione orale
4 ADRs segnalate solo per la formulazione compresse a rilascio immediato
5,8,10,11 vedere sezione a)
6, 7, 9, 12vedere sezione c)
c. Descrizione di reazioni avverse selezionate Flebite al sito di iniezione, dolore al sito di iniezione, dolore al sito di puntura nel vaso, e infiammazione al sito di iniezione sono specifici per la formulazione endovenosa di claritromicina. In alcune delle segnalazioni di rabdomiolisi, claritromicina è stata somministrata in concomitanza con statine, fibrati, colchicina o allopurinolo (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Ci sono state segnalazioni post-marketing di interazioni farmacologiche e di effetti del sistema nervoso centrale (SNC) (ad esempio sonnolenza e confusione) con l'uso concomitante di claritromicina e triazolam. Si consiglia il monitoraggio del paziente per il possibile potenziamento degli effetti farmacologici sul SNC (vedere paragrafo 4.5). Popolazioni speciali: reazioni avverse in pazienti immunocompromessi (vedere paragrafo d).
d. Altre popolazioni speciali Pazienti immunocompromessi In pazienti affetti da AIDS e in altri pazienti immunocompromessi in terapia con alte dosi di claritromicina per lungo tempo a causa di infezioni micobatteriche, è spesso difficile distinguere gli eventi avversi possibilmente associati alla somministrazione di claritromicina dai segni della malattia dovuti all' infezione con il virus dell' HIV o a patologie intercorrenti. Nei pazienti adulti, le reazioni avverse più frequentemente segnalate in pazienti in terapia con dosi complessive giornaliere di 1000 mg e 2000 mg di claritromicina sono: nausea, vomito, alterazione del gusto, dolore addominale, diarrea, eruzione cutanea, flatulenza, cefalea, costipazione, disturbi dell'udito, aumento della transaminasi glutammico-ossalacetica sierica (SGOT) e della transaminasi glutammico-piruvica sierica (SGPT). Meno frequentemente si possono manifestare dispnea, insonnia e bocca secca. Nei pazienti in terapia con 1000 mg e 2000 mg le incidenze sono analoghe, mentre nei pazienti che ricevono una dose totale giornaliera di 4000 mg di claritromicina, generalmente, le frequenze aumentano di circa 3 o 4 volte. In questi pazienti immunocompromessi, la valutazione dei valori di laboratorio è stata eseguita analizzando quei valori gravemente anormali (es. posti al di fuori del limite estremo superiore o inferiore) per lo specifico test. Sulla base di questi criteri circa il 2% - 3% dei pazienti in terapia con 1000 mg o 2000 mg di claritromicina al giorno ha presentato un aumento gravemente anormale di SGOT e SGPT, e una conta dei globuli bianchi e delle piastrine ridotta in modo anomalo. Una percentuale inferiore di questi pazienti, in questi due gruppi di dosaggio, ha presentato anche un aumento dei livelli dell'azoto ureico ematico. Nei pazienti in terapia con 4000 mg al giorno è stata riscontrata un'incidenza leggermente maggiore di valori anormali per tutti i parametri eccetto quello riferito alla conta dei globuli bianchi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta- reazione-avversa.