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Claricyclic 0,5 mmol/ml soluzione iniettabile, 1 flaconcino in pp da 50 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Medicinale solo per uso diagnostico. Claricyclic deve essere usato soltanto quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non ottenibili con la risonanza magnetica (RM) senza mezzo di contrasto. Claricyclic è un mezzo di contrasto indicato per intensificare il contrasto nelle tecniche di Imaging per Risonanza Magnetica al fine di ottenere una migliore visualizzazione/delineazione Adulti e popolazione pediatrica (0-18 anni d’età): - lesioni del cervello, della colonna vertebrale e dei tessuti circostanti. - MRI di tutto il corpo (vedere paragrafo 4.2) L’uso nella MRI per tutto il corpo non è consigliato nei bambini al di sotto dei 6 mesi di età. Solo adulti: - lesioni o stenosi delle arterie non coronarie (angiografia RM)
2. Posologia
Questo medicinale deve essere usato solo da medici qualificati, in possesso della competenza tecnica necessaria ad effettuare ed interpretare la MRI intensificata con gadolinio. Posologia Usare la dose più bassa che consente di ottenere un miglioramento sufficiente ai fini diagnostici. La dose va calcolata in base al peso corporeo del paziente e non deve superare la dose raccomandata per chilogrammo di peso corporeo riportata in questo paragrafo. Adulti RM del cervello e della colonna vertebrale. La dose raccomandata è di 0,1 mmol/kg di peso corporeo, ovvero 0,2 mL/kg di peso corporeo. Nei pazienti con tumori al cervello una ulteriore dose di 0,2 mmol/kg di peso corporeo, ovvero 0,4 mL/kg di peso corporeo può migliorare la caratterizzazione del tumore e facilitare il processo decisionale terapeutico. MR di tutto il corpo (comprese le lesioni del fegato, dei reni, del pancreas, della pelvi, dei polmoni, del cuore, della mammella e del sistema muscolo-scheletrico) La dose raccomandata è di 0,1 mmol/kg di peso corporeo, ovvero 0,2 mL/kg di peso corporeo per garantire un contrasto adeguato dal punto di vista diagnostico. Per l’angiografia: La dose raccomandata per l’iniezione endovenosa è di 0,1 mmol/kg di peso corporeo, ossia 0,2 mL/kg di peso corporeo, per garantire un contrasto adeguato dal punto di vista diagnostico.In circostanze eccezionali (ad esempio, impossibilità di ottenere immagini soddisfacenti di una vasta area vascolare), la somministrazione di una seconda iniezione consecutiva di 0,1 mmol/kg, ovvero 0,2 mL/kg, può essere giustificata. Tuttavia, se si prevede l’uso di 2 dosi consecutive di Claricyclic prima di iniziare l’angiografia, l’impiego di 0,05 mmol/kg (ovvero 0,1 mL/kg) per ogni dose può essere di beneficio, a seconda della apparecchiatura per imaging diagnostico disponibile. Popolazioni speciali Compromissione della funzionalità renale Claricyclic deve essere utilizzato nei pazienti con insufficienza renale grave (GFR <30 mL/min/1,73m²) e nel periodo perioperatorio di un trapianto di fegato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se le informazioni diagnostiche sono essenziali e non disponibili con MRI senza mezzo di contrasto (vedere paragrafo 4.4). Se è necessario utilizzare Claricyclic, la dose non deve superare 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere usata più di una dose durante una scansione. A causa della mancanza di informazioni sulla somministrazione ripetuta, le iniezioni di Claricyclic non devono essere ripetute, a meno che l’intervallo tra un’iniezione e l’altra non sia di almeno 7 giorni. Anziani (con 65 o più anni d’età) Non si ritiene necessario alcun adeguamento della dose. Occorre cautela nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Compromissione della funzionalità epatica La dose per gli adulti si applica a questi pazienti. Si raccomanda cautela, soprattutto nel periodo peri operatorio di un trapianto di fegato (vedere sopra, compromissione della funzionalità renale). Popolazione pediatrica (0-18 anni d’età) MRI dell’encefalo e del midollo spinale, MRI di tutto il corpo: La dose massima raccomandata di Claricyclic è di 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere usata più di una dose durante una scansione. Data l’immaturità della funzione renale nei neonati fino a 4 settimane di età e nei bambini fino a 1 anno di età, Claricyclic deve essere utilizzato in questi pazienti solo dopo un’attenta valutazione, ad una dose non superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere usata più di una dose durante una scansione. A causa della mancanza di informazioni sulla somministrazione ripetuta, le iniezioni di Claricyclic non devono essere ripetute, a meno che l’intervallo tra un’iniezione e l’altra non sia di almeno 7 giorni. L’uso nella MRI per tutto il corpo non è consigliato nei bambini al di sotto dei 6 mesi di età. Angiografia: Claricyclic non è consigliato per l’angiografia nei bambini al di sotto dei 18 anni di età in quanto non si dispone di dati sull’efficacia e la sicurezza in questa indicazione (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione Il prodotto è indicato solo per la somministrazione endovenosa. Velocità di infusione: 3-5 ml/min (velocità di infusione più elevate fino a 120 ml/min, ovvero 2 ml/sec, possono essere impiegate per le procedure angiografiche). Per le istruzioni sulla preparazione e lo smaltimento, vedere paragrafo 6.6. La somministrazione intravascolare del mezzo di contrasto deve, se possibile, essere eseguita con il paziente sdraiato. Dopo la somministrazione il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per almeno mezz’ora, in quanto l’esperienza insegna che la maggior parte degli effetti indesiderati avvengono entro questo intervallo di tempo. Questo medicinale è esclusivamente monouso, la soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Popolazione pediatrica (0-18 anni). A seconda della quantità di Claricyclic da somministrare al bambino, è preferibile usare i flaconcini di Claricyclic con una siringa monouso di volume adeguato a questa quantità per una migliore precisione del volume iniettato. Nei neonati e nei bambini, la dose richiesta deve essere somministrata a mano. Acquisizione delle immagini La RM con intensificazione del contrasto può iniziare immediatamente dopo la somministrazione dell’agente. Imaging ottimale: entro 45 minuti dall’iniezione. Sequenza di immagini ottimale: T1-pesata.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità all’acido gadoterico, alla meglumina o a qualunque medicinale contenente gadolinio.
4. Avvertenze
Claricyclic viene somministrato obbligatoriamente solo per via endovenosa. In caso di stravaso, si possono osservare reazioni locali di intolleranza che richiedono un trattamento locale a breve termine. Claricyclic non deve essere somministrato per iniezione subaracnoidea (o epidurale). È necessario avere a disposizione mezzi adeguati a favorire un pronto intervento in caso di complicazioni legate alla procedura o al manifestarsi di una reazione grave al mezzo di contrasto stesso (ad esempio ipersensibilità, convulsioni), Devono essere assunte le consuete precauzioni per la RM, come l’esclusione di pazienti con pacemaker, clip vascolari, pompe di infusione, stimolatori nervosi, impianti cocleari o sospetti corpi estranei metallici intracorporei, in particolare nell’occhio. Ipersensibilità • Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità, incluso reazioni che mettono in pericolo la vita (vedere "4.8 Effetti indesiderati"). Le reazioni di ipersensibilità possono essere allergiche (descritte come reazioni anafilattiche quando sono gravi) o non allergiche. Possono essere immediate (compaiono entro 60 minuti) o ritardate (fino a 7 giorni). Le reazioni anafilattiche possono comparire immediatamente e possono essere fatali. Le reazioni di ipersensibilità possono essere indipendenti dalla dose, possono manifestarsi anche dopo la prima dose del farmaco e sono spesso imprevedibili. • Esiste sempre un rischio di ipersensibilità indipendentemente dalla dose iniettata. • I pazienti che hanno avuto una reazione precedente a mezzi di contrasto per RM contenenti gadolinio, sono maggiormente a rischio di sviluppare un’altra reazione a seguito della somministrazione dello stesso prodotto, o eventualmente di altri prodotti, e sono quindi da ritenersi a rischio elevato. • L’iniezione di acido gadoterico può aggravare i sintomi di un’asma esistente. In pazienti con asma non bilanciata dal trattamento, la decisione di usare acido gadoterico deve essere attentamente valutata in base al rapporto rischio/beneficio. • Com’è noto a seguito dell’uso di mezzi di contrasto iodati, le reazioni di ipersensibilità possono essere aggravate nei pazienti trattati con beta-bloccanti e, in particolare, in presenza di asma bronchiale. Questi pazienti possono essere refrattari al trattamento standard delle reazioni di ipersensibilità con beta-agonisti. • I pazienti devono essere interrogati per un’eventuale storia di allergie (ad esempio, allergia al pesce e ai frutti di mare, febbre da fieno, orticaria, asma, etc.), di sensibilità ai mezzi di contrasto o di asma bronchiale, prima dell’iniezione di qualsiasi mezzo di contrasto; in questi pazienti sono state infatti riportate con una incidenza maggiore, reazioni avverse ai mezzi di contrasto. • Durante l’esame, è necessaria la supervisione di un medico. Se si verificano reazioni di ipersensibilità, la somministrazione del mezzo di contrasto deve essere sospesa immediatamente e, se necessario, occorre istituire una terapia specifica. Un accesso venoso deve pertanto essere mantenuto durante l’intero esame. Per permettere contromisure di emergenza immediate, devono quindi essere prontamente disponibili farmaci appropriati (ad esempio, epinefrina e antistaminici), un tubo endotracheale e un respiratore. Compromissione della funzionalità renale Prima della somministrazione di Claricyclic, è consigliabile che tutti i pazienti siano sottoposti a screening per disfunzioni renali tramite test di laboratorio. Vi sono state segnalazioni di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) associate all’uso di alcuni mezzi di contrasto contenenti gadolinio in pazienti con insufficienza renale grave acuta o cronica (GFR <30 mL/min/1,73m²). I pazienti sottoposti a trapianto di fegato sono particolarmente a rischio in quanto l’incidenza dell’insufficienza renale acuta è elevata in questo gruppo. Poiché esiste la possibilità che insorga una NSF con Claricyclic, questo medicinale deve essere utilizzato nei pazienti con insufficienza renale grave e nel periodo perioperatorio di un trapianto di fegato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non è disponibile una MRI senza mezzo di contrasto. L’emodialisi poco dopo la somministrazione di Claricyclic può essere utile per rimuovere Claricyclic dall’organismo. Non vi sono dati a sostegno dell’uso dell’emodialisi per la prevenzione o il trattamento della NSF nei pazienti non ancora sottoposti ad emodialisi. Anziani Dato che la clearance renale dell’acido gadoterico può essere compromessa negli anziani, è particolarmente importante sottoporre i pazienti con 65 anni o più anni d’età a screening per le disfunzioni renali. Popolazione pediatrica Neonati e bambini Data l’immaturità della funzione renale nei neonati fino a 4 settimane di età e nei bambini fino a 1 anno di età, Claricyclic deve essere utilizzato in questi pazienti solo dopo un’attenta valutazione. Nei neonati e nei bambini la dose richiesta deve essere somministrata a mano. Alterazioni del SNC Come con gli altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio, è necessaria una particolare cautela nei pazienti con bassa soglia epilettogena. Si devono adottare misure precauzionali, come ad esempio un attento monitoraggio. Tutte le apparecchiature e i medicinali necessari per combattere eventuali convulsioni devono essere preliminarmente disponibili per l’uso. Malattie cardiovascolari Nei pazienti con malattie cardiovascolari gravi, Claricyclic deve essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio perché ad oggi si dispone soltanto di dati limitati. Preparazione del paziente La nausea e il vomito sono possibili effetti indesiderati noti, derivati dall’uso di mezzi di contrasto MRI. Il paziente deve quindi astenersi dall’assumere cibo nelle 2 ore che precedono l’esame.
5. Interazioni
Non sono state osservate interazioni con altri medicinali. Non sono stati condotti studi formali sulle interazioni con altri medicinali. Beta-bloccanti, sostanze vasoattive, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, antagonisti recettoriali dell’angiotensina: questi medicinali riducono l’efficacia dei meccanismi di compensazione cardiovascolare delle alterazioni della pressione sanguigna. L’impiego di mezzi di contrasto può aumentare l’incidenza di reazioni di ipersensibilità in pazienti in trattamento con beta-bloccanti (si veda paragrafo 4.4).
6. Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati associati all’uso di acido gadoterico sono generalmente di intensità da lieve a moderata e di natura transitoria. Una sensazione di calore, freddo e/o dolore nel sito di iniezione è la reazione osservata più di frequente. Durante gli studi clinici, si sono osservate molto comunemente cefalea e parestesia (> 1/10), mentre nausea, vomito e reazioni cutanee quali rash eritematoso e prurito venivano rilevate comunemente (> 1/100 to <1/10). Dal post-marketing, le reazioni avverse più comunemente riferite a seguito della somministrazione di acido gadoterico sono nausea, vomito, prurito e reazioni di ipersensibilità. Tra le reazioni di ipersensibilità, quelle osservate con maggior frequenza sono le reazioni cutanee, che possono essere localizzate, estese o generalizzate. Queste reazioni si verificano quasi sempre immediatamente (durante l’iniezione o entro un’ora dal suo inizio) o talvolta sono reazione ritardate (da un’ora a diversi giorni dopo l’iniezione), presentandosi in questo caso come reazioni cutanee. Le reazioni immediate includono uno o più effetti, che compaiono nello stesso tempo o in sequenza, quasi sempre sotto forma di reazioni di tipo cutaneo, respiratorio e/o cardiovascolare. Ogni segno può essere un avvertimento di un inizio di shock e, in casi molto rari, può sopravvenire il decesso. Casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) sono stati riferiti con l’acido gadoterico, la maggior parte dei quali in pazienti sottoposti a co-somministrazione di altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse sono elencate nella tabella sottostante secondo la SOC (Classificazione per Sistemi e Organi) e in base alla frequenza con le seguenti indicazioni: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). I dati presentati provengono da studi clinici, se disponibili, oppure da uno studio osservazionale comprendente 82.103 pazienti.
Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza: reazioni avverse
Disturbi del sistema immunitario Non comune: ipersensibilità, reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi
Disturbi psichiatrici Molto raro: agitazione, ansia
Patologie del sistema nervoso Molto comune: parestesia, cefalea
Raro: disgeusia
Molto raro: coma, convulsioni, sincope, presincope, capogiri, parosmia, tremore
Patologie dell’occhio Molto raro: congiuntivite, iperemia oculare, visione offuscata, aumento della lacrimazione, edema palpebrale
Patologie cardiache Molto raro: arresto cardiaco, bradicardia, tachicardia, aritmia, palpitazioni
Patologie vascolari Molto raro: ipotensione, ipertensione, vasodilatazione, pallore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastianiche Molto raro: arresto respiratorio, edema polmonare, broncospasmo, laringospasmo, edema faringeo, dispnea, congestione nasale, starnuti, tosse, gola secca
Patologie gastrointestinali Comune: nausea, vomito
Molto raro: diarrea, dolore addominale, ipersecrezione salivare
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: prurito, eritema, eruzioni cutanee
Raro: orticaria, iperidrosi
Molto raro: eczema, angioedema
Non nota: fibrosi sistemica nefrogenica
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Molto raro: contratture muscolari, debolezza muscolare, mal di schiena
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: sensazione di caldo, sensazione di freddo, dolore nel sito di iniezione
Molto raro: malessere, dolore toracico, fastidio al torace, febbre, brividi, edema facciale, astenia, fastidio nel sito di iniezione, reazioni nel sito di iniezione, edema nel sito di iniezione, stravaso nel sito di iniezione, infiammazione nel sito di iniezione (in caso di stravaso), necrosi nel sito di iniezione (in caso di stravaso), flebite superficiale
Esami diagnostici Molto raro: diminuzione della saturazione di ossigeno
Le seguenti reazioni avverse sono state riferite con altri mezzi di contrasto endovenosi per MRI. È quindi possibile che possano verificarsi anche durante l’esame con Claricyclic.
Classificazione per Sistemi e Organi Reazione avversa
Patologie del sistema emolinfopoietico Emolisi
Disturbi psichiatrici Confusione
oculari Patologie dell’ occhio Cecità transitoria, dolore oculare
Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito, dolore alle orecchie
Patologie respiratorie, del toraciche e mediastiniche Asma
Patologie gastrointestinali Secchezza delle fauci
Patologie della cute del tessuto sottocutaneo Dermatite bollosa
Patologie renali e urinarie Incontinenza urinaria, necrosi tubulare renale, insufficienza renale acuta
Esami diagnostici Intervallo PR prolungato nell’elettrocardiogramma, aumento del ferro ematico, aumento della bilirubina nel sangue, aumento della ferritina serica, test di funzionalità epatica anomalo
Reazioni avverse nei bambini Gli eventi avversi correlati all’acido gadoterico non sono comuni nei bambini. La prevedibilità di questi eventi è identica a quella degli eventi riferiti negli adulti. Segnalazione di sospette reazioni avverse: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio costante del rapporto beneficio/rischio del medicinale stesso. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di segnalazione nazionale riportato all’appendice V*.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non vi sono dati riguardanti l’uso di acido gadoterico nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto concerne la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Claricyclic non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della paziente non richiedano l’uso di acido gadoterico. Allattamento I mezzi di contrasto contenenti gadolinio vengono escreti nel latte materno in quantità molto limitate (vedere paragrafo 5.3). Alle dosi cliniche, non sono previsti effetti sul bambino a causa della modesta quantità escreta nel latte materno e dello scarso assorbimento da parte dell’intestino. La prosecuzione o l’interruzione dell’allattamento al seno per un periodo di 24 ore dopo la somministrazione di Claricyclic deve essere a discrezione del medico e della madre. Fertilità Non sono disponibili dati clinici sulla fertilità
8. Conservazione
Flaconcini/Flaconi: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Siringhe preriempite: Non congelare.
9. Principio attivo
1 mL di soluzione iniettabile contiene 279,3 mg di acido gadoterico* (sotto forma di gadoterato meglumina) equivalente a 0.5 mmol. Tetraxetano (DOTA) 202,46 mg Ossido di gadolinio 90,62 mg * Acido gadoterico: complesso di gadolinio con 1,4,7,10 tetraazaciclododecano N,N’,N",N’’’ acido tetraacetico (tetraxetano (DOTA)). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Meglumina Tetraxetano (DOTA) Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Claricyclic può essere eliminato per emodialisi. Tuttavia, non vi è alcuna prova che l’emodialisi sia idonea per la prevenzione della fibrosi sistemica nefrogenica (NSF).
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).