1. Indicazioni terapeutiche
Anestesia di tipo plessico, tronculare o intralegamentoso, in caso di: a) CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:200.000 soluzione iniettabile - interventi routinari quali estrazione di denti singoli o in serie, preparazione di cavità e monconi per l'applicazione di corone, particolarmente in pazienti debilitati; b) CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:100.000 soluzione iniettabile - interventi chirurgici più profondi come quelli sulle mucose, sull'osso e sulla polpa dentaria, come in caso di estirpazioni o amputazioni, dove si renda necessaria un'ischemia più intensa. Interventi di lunga durata, come l'intervento di Caldwell-Luc e quelli muco-gengivali, osteosintesi percutanee, cistectomie, nonché preparazioni complicate di cavità e di monconi per l'applicazione di corone.
2. Posologia
Per normali estrazioni di denti dell'arcata superiore, con assenza di flogosi, in genere è sufficiente iniettare nel fornice vestibolare 1,7 ml (una cartuccia intera) di CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:200.000 soluzione iniettabile o di CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:100.000 soluzione iniettabile per ogni dente. In via eccezionale, anche per evitare il dolore dell'iniezione palatina, può essere necessaria una seconda iniezione di 1-1,7 ml.. In caso di necessità di incisioni o suture del palato, è sufficiente una iniezione di soli 0,1 ml per volta. Nel caso di estrazioni multiple di denti adiacenti, il numero di iniezioni vestibolari di solito può essere ridotto. Per quanto riguarda le estrazioni non complicate di premolari dell'arcata inferiore, è sufficiente l'anestesia plessica (può quindi essere evitata la tronculare) con 1,7 ml di CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:200.000 soluzione iniettabile o di CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:100.000 soluzione iniettabile, per ogni dente. Se tuttavia l'anestesia non fosse completa, si suggerisce di iniettare ancora 1-1,7 ml in sede vestibolare, giungendo alla consueta iniezione nel forame mandibolare solo nel caso non venga raggiunto un effetto anestetico completo. Per gli interventi preparatori di cavità e monconi per corone - con eccezione di un trattamento ai molari dell'osso mandibolare - sono previsti, a seconda dell'entità e della durata dell'intervento stesso, da 0,5 ml a 1,7 ml di CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:200.000 soluzione iniettabile per ogni dente in sede vestibolare. Nei casi di interventi chirurgici è indicato CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:100.000 soluzione iniettabile, a dosi proporzionate alla gravità e alla durata dell'intervento.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità nota verso i componenti. Gravidanza accertata o presunta. Come per tutti gli anestetici locali contenenti adrenalina, il prodotto non va somministrato per endovena. Le controindicazioni, per la presenza del vasocostrittore, sono: le cardiopatie, le arteriopatie gravi, l'ipertensione, le ischemie di qualsiasi tipo, l'emicrania essenziale, l'ipertiroidismo, le nefropatie, il diabete, il glaucoma dell'angolo della camera anteriore dell'occhio e l'impiego nelle anestesie a livello del distretto circolatorio terminale.
4. Avvertenze
Prima dell'uso il medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare due dosi massime dello stesso senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore. E' necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere l'effetto desiderato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi, dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciare trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo, sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (per esempio modificazioni del sensorio). E' necessario avere la disponibilità immediata dell'equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza, poiché in rari casi sono stati riferiti, a seguito dell'uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale all'anamnesi. Il paziente può mangiare solo dopo che sia tornata la sensibilità. Le cartucce aperte non devono essere più usate (pericolo di epatite). Il prodotto contiene sodio metabisolfito: tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
5. Interazioni
I vasocostrittori di tipo simpaticomimetico, come l'adrenalina, possono essere potenziati, nel loro effetto ipertensivo, dagli antidepressivi triciclici o dagli IMAO, anche se interazioni di questo tipo sono state riferite con concentrazioni massime di adrenalina di 1:80.000. La concentrazione di adrenalina in CARTIDONT è di 1:200.000 e di 1:100.000 rispettivamente e quindi inferiore. Tuttavia, considerando l'eventualità di una interferenza, il prodotto deve essere utilizzato con estrema cautela in corso di trattamento con i farmaci sopra menzionati.
6. Effetti indesiderati
Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche sia all'anestetico che al vasocostrittore. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato si ha la compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico, con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l'apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si verificano per lo più in soggetti ipersensibili, ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilità individuale all'anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Il vasocostrittore, per la sua azione sul circolo, può determinare effetti abnormi di vario tipo, specialmente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia, sudorazione, ambascia respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti già ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparissero sintomi di questo tipo, si deve sospendere subito la somministrazione.
8. Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.Conservare nel contenitore originale per tenerlo al riparo dalla luce.
9. Principio attivo
CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:200.000 soluzione iniettabile
| per cartuccia | per ml |
Articaina cloridrato | 68 mg | 40 mg |
L-adrenalina bitartrato,pari ad L-adrenalina | 8,5 mcg | 5 mcg |
CARTIDONT 40mg/ml con adrenalina 1:100.000 soluzione iniettabile
| per cartuccia | per ml |
Articaina cloridrato | 68 mg | 40 mg |
L-adrenalina bitartrato, pari ad L-adrenalina | 17 mcg | 10 mcg |
10. Eccipienti
Sodio cloruro; Sodio metabisolfito; Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Al primo segno di allarme occorre interrompere la somministrazione, porre il paziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervietà delle vie aeree, somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L'uso di analettici bulbari deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere controllate con l'uso di diazepam in dose di 10 - 20 mg per via endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare la depressione bulbare. Il circolo può essere sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi appropriate per via endovenosa; possono aggiungersi soluzioni diluite di sostanze stimolanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaminolo ed altri) o di solfato di atropina. Come antiacidosico può essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata, per via endovenosa.