La frequenza degli eventi avversi riportati sono basati su dati cumulativi da una banca dati di 1.893 pazienti che ricevevano l’iniezione di carboplatino come unico agente e dall’esperienza post–marketing. La classificazione è effettuata per sistemi ed organi secondo MedDRA e la frequenza è effettuata utilizzando le seguenti categorie di frequenza: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, a <1/10); Non comune (≥1/1.000, a <1/100); Raro (≥1/10.000, a <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi ed organi | Frequenza | Termine MedDRA |
Infezioni e infestazioni | Comune | Infezioni* |
Non comune | Polmonite |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Non comune | Neoplasia secondaria connessa al trattamento |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Trombocitopenia, neutropenia, leucopenia, anemia |
Comune | Emorragia* |
Raro | Neutropenia febbrile, |
Non nota | Sindrome emolitico–uremica, insufficienza midollare, leucemia promielocitica |
Disturbi del Sistema immunitario | Comune | Ipersensibilità, reazione di tipo anafilattoide |
Raro | Anafilassi, shock anafilattico, angio–edema |
Disturbi del metabolismo della nutrizione | Molto comune | Iperuricemia |
Raro | Iponatriemia, anoressia |
Non nota | Disidratazione, Sindrome da lisi tumorale |
Patologie del Sistema nervoso | Commune | Neuropatia periferica, parestesia, diminuzione dei riflessi osteotendinei, disturbi del sistema sensoriale, disgeusia |
Molto raro | Accidente cerebrovascolare * |
Non nota | Sindrome da Leucoencefalopatia posteriore reversibile (RPLS) |
Patologie dell’occhio | Comune | Disturbi della vista Rari casi di perdita della vista |
Raro | Neurite ottica |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Molto comune | Diminuzione subclinica della percezione acustica, che consiste nella Perdita della percezione della alte frequenze (4000–8000 Hz) |
Comune | Tinnito, ototossicità |
Patologie cardiache | Comune | Dsturbi cardiovascolari* |
Molto raro | Insufficienza cardiaca* |
Patologie vascolari | Molto raro | Embolia*, ipertensione, ipotensione |
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche | Comune | Disturbi respiratori, Patologia interstiziale polmonare, broncospasmo |
Patologie Gastrointestinali | Molto comune | Vomito, nausea, dolore addominale |
Comune | Diarrea, stipsi, disturbi delle membrane mucose |
Non nota | Stomatite, pancreatite |
Disturbi epatici | Raro | Disfunzione epatica grave |
Patologie della cute e del tessuto sottocutanei | Comune | Alopecia, patologie della cute, orticaria, eruzione cutanea eritematosa, prurito |
Patologie del Sistema muscoloscheletrico, e del tessuto connettivo | Comune | Patologie del Sistema scheletrico |
Patologie renali ed urinarie | Comune | Patologie urogenitali |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Astenia |
Comune | Sindrome simil–influenzale |
Non comune | Febbre e brividi senza evidenza di infezione, necrosi del sito di iniezione, reazione del sito di iniezione, stravaso nel sito di iniezione, eritema al sito di iniezione, malessere |
Esami diagnostici | Molto comune | Diminuzione della clearance della creatinine renale, aumento dell’urea nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dell’aspartato aminotransferasi, test della funzione epatica anormale, diminuzione del sodio, del potassio, del calcio e del magnesio nel sangue |
Comune | Aumento della bilirubina nel sangue, aumento della creatinine nel sangue ed aumento dell’acido urico nel sangue |
*Fatali in <1%, dei casi, gli eventi cardiovascolari fatali in <1% inclusi casi di insufficienza cardiaca, embolia, e accidente cerebrovascolare combinati.
Patologie Ematologiche: La tossicità dose–limitante del carboplatino per iniezione è rappresentata dalla mielosoppressione. In pazienti con valori basali nella norma si manifesta, nel 25% dei pazienti, trombocitopenia, con conte piastriniche inferiori a 50,000/mm³, una neutropenia con conta dei granulociti inferiore a 1.000/mm³nel 18% dei pazienti, e una leucopenia con conta leucocitaria inferiore a 2,000/mm³ nel 14% dei pazienti. Di solito il nadir si verifica il 21°giorno. La mielosoppressione può essere aggravata dalla combinazione di carboplatino per iniezione con altri composti mielosoppressivi o altre forme di trattamento. La mielotossicità è più grave nei pazienti precedentemente trattati con cisplatino, ed in pazienti con con funzionalità renale compromessa. I pazienti con performance status basso hanno anche evidenziato un aumento di leucopenia e di trombocitopenia. Questi effetti, anche se solitamente reversibili, hanno causato complicanze infettive ed emorragiche rispettivamente nel 4% e 5% dei pazienti trattatti con carboplatino per iniezione. Queste complicanze hanno portato alla morte meno dell’1% dei pazienti. Anemia con valori di emoglobina inferiori a 8 g/dl è stata osservata nel 15% dei pazienti con valori basali normali. L’incidenza dell’anemia aumenta con l’esposizione crescente al carboplatino per iniezione.
Patologie gastrointestinali Il vomito si manifesta nel 65% dei pazienti in un terzo dei quali è grave. La nausea si verifica in un ulteriore 15%. I pazienti trattati in precedenza (in particolare nei pazienti trattati con cisplatino) sembrano essere più inclini al vomito. Questi effetti di solito scompaiono entro 24 ore dopo il trattamento e sono generalmente sensibili o si possono prevenire con trattamento antiemetico. Il vomito è più probabile quando il carboplatino viene somministrato in combinazione con altri composti emetogeni. Gli altri disturbi gastrointestinali riportati sono stati nell’8% dei pazienti dolore, diarrea e costipazione nel 6 %.
Disturbi neurologici: Neuropatia periferica (principalmente parestesie e diminuzione dei riflessi osteotendinei) si è verificata nel 4% dei pazienti trattati con carboplatino per iniezione. I pazienti di età superiore ai 65 anni e pazienti precedentemente trattati con cisplatino, così come quelli in trattamento prolungato con carboplatino, sembrano essere a maggior rischio. Disturbi sensoriali clinicamente significativi (come disturbi visivi e alterazioni del gusto) si sono verificati nell’1% dei pazienti. La frequenza complessiva degli effetti collaterali neurologici sembra essere aumentata in pazienti trattati con carboplatino in combinazione. Questo può anche essere correlato all’esposizione cumulativa prolungata.
Ototossicità: Difetti uditivi nel campo delle frequenze del discorso parlato con disturbi nella gamma delle alte frequenze (4,000–8,000 Hz) sono stati trovati durante le indagini con una frequenza del 15%. Sono stati segnalati rarissimi casi di ipoacusia. Nei pazienti con udito già danneggiato dal cisplatino, si può verificare un ulteriore peggioramento della funzione uditiva durante il trattamento con carboplatino.
Patologie renali: Quando il carboplatino è somministrato in dosi normali lo sviluppo di un’alterazione della funzionalità renale non è comune, anche se il carboplatino non è stato somministrato con un elevato volume di liquido di idratazione e/o con una diuresi forzata. L’aumento della creatinina sierica si verifica nel 6% dei pazienti, l’aumento dell’azoto ureico nel sangue di verifica nel 14%, e l’aumento di acido urico nel 5% dei pazienti. Questi incrementi sono di solito lievi e reversibili in circa la metà dei pazienti. La clearance della creatinina si è dimostrato essere la misura più sensibile della funzionalità renale nei pazienti trattati con carboplatino iniettabile. Ventisette (27%) dei pazienti con un valore basale di 60 ml/min o maggiore, hanno subito una riduzione della clearance della creatinina durante la terapia con carboplatino. L’incidenza e la gravità della nefrotossicità possono aumentare nei pazienti che presentano già compromissione della funzionalità renale prima del trattamento con carboplatino. Non è chiaro se un programma di idratazione appropriato possa contrastare questo effetto, ma in caso di alterazione moderata (clearance della creatinina 41–59 ml/min) o grave della funzionalità renale (clearance della creatinina 21–40 ml/min) è necessario correggere il dosaggio o interrompere la terapia. Il carboplatino è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina pari o inferiore a 20 ml/min.
Elettroliti: Diminuzione del sodio plasmatico, del potassio, del calcio e del magnesio si verificano rispettivamente nel 29%, 20%, 22%, e 29% dei pazienti. In particolare sono stati segnalati casi di iponatremia precoce. Le perdite di elettroliti sono lievi e nella maggior parte dei casi hanno un decorso senza alcun sintomo clinico.
Patologie epatobiliari: E’ stata osservata una modifica della funzionalità epatica in pazienti con valori basali normali, tra cui un aumento della bilirubina totale nel 5%, SGOT nel 15%, e fosfatasi alcalina nel 24% dei pazienti. Queste variazioni erano generalmente lievi e reversibili in circa la metà dei pazienti. In una serie limitata di pazienti che ricevevano dosi molto elevate di carboplatino e trapianto autologo di midollo osseo, si è verificato un grave innalzamento dei valori dei test di funzionalità epatica. Dopo la somministrazione di un alto dosaggio di carboplatino si sono verificati casi di un’acuta necrosi fulminante delle cellule del fegato.
Reazioni allergiche:
Reazioni di tipo anafilattico, talvolta fatali, si possono verificare nei minuti successivi all’iniezione del medicinale: edema facciale, dispnea, tachicardia, ipotensione, orticaria, shock anafilattico, broncospasmo.
Altri effetti indesiderati: Sono state segnalate neoplasie secondarie acute dopo terapie citostatiche in terapie d’associazione contenenti carboplatino. Alopecia, febbre e brividi, mucositi, astenia, malessere così come disgeusia. In casi isolati, si è verificata una sindrome uremico–emolitica. Sono stati segnalati casi isolati di patologie cardiovascolari (insufficienza cardiaca, embolia) e di accidenti cerebrovascolari. Sono stati segnalati casi di ipertensione.
Reazioni locali: Sono state segnalate le seguenti reazioni al sito di iniezione (bruciore, dolore, arrossamento, gonfiore, orticaria, necrosi collegata alllo stravaso).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili