1. Indicazioni terapeutiche
Il CALCIFOLIN trova utilità, come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell’acido folico e per controbattere gli effetti collaterali indotti da aminopterina (acido 4-aminopteroil-glutammico) e da metotressato (acido 4-amino-N10-metilpteroil-glutammico). Il Calcifolin trova inoltre indicazione un tutte le forme anemiche da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotta utilizzazione, insufficiente apporto dietetico di folati.
2. Posologia
(Il Calcifolin si somministra per via orale). Impiego del Calcio folinato nell’ambito di protocolli particolari di chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di metotressato: in base alle più recenti acquisizioni, per migliorare l’indice terapeutico del metotressato, viene utilizzato il Calcio folinato in un trattamento sequenziale antidotico (rescue). Adottando schemi terapeutici che prevedono l’utilizzazione di metotressato ad alti dosaggi insieme con il Calcio folinato, è infatti possibile un miglior controllo delle forme tumorali senza registrare, nel contempo, incrementi significativi di tossicità. L’impiego di Calcio folinato per via orale, nel protocollo terapeutico suddetto, è da prevedere nella fase in cui entra in gioco la componente biochimica-metabolica dopo che si è avuto un antidotismo per competizione. Al momento tuttavia non risultano definiti con certezza schemi posologici generali. Poiché il Calcio folinato è un antagonista del metotressato, la loro concomitante somministrazione può essere attuata solo quando, nei singoli casi, si è proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico. A tale scopo è raccomandabile consultare la più recente letteratura in materia. Antidoto in caso di superdosaggio da metotressato: essendo antidoto specifico del metotressato consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall’antimetabolita sul sistema ematopoietico e sulle mucose dell’apparato digerente. Per ottenere un effetto biochimico-metabolico si consiglia il Calcifolin per via orale alle dosi di mg 15 ogni 6 ore per 4 dosi. Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di metotressato, si consiglia il Calcifolin per via orale alle dosi di mg 25 ogni 8 ore per 3 dosi. Nei casi di somministrazione accidentale, il Calcifolin deve essere somministrato, in dosi pari o superiori a quelle del metotressato, entro la prima ora; la somministrazione in tempi successivi risulta meno efficace. Nella terapia delle anemie da carenza di folati: il trattamento si inizierà con la somministrazione di Calcifolin alla dose di mg 25 per 8-10 giorni. In caso di risposta favorevole la dose potrà essere diminuita a 15 o 5 mg continuando fino a normalizzazione del quadro ematologico ed alla scomparsa dei segni clinici.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità verso uno dei componenti. Il Calcifolin non deve essere somministrato per il trattamento dell’anemia perniciosa od altre anemie megaloblastiche quando la Vit. B12 è carente, se non in associazione alla medesima.
4. Avvertenze
Il Calcifolin è una terapia impropria nell’anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche conseguenti alla carenza di Vit. B12; può verificarsi, infatti, remissione ematologica mentre le manifestazioni neurologiche restano progressive. La terapia va pertanto condotta sotto controllo ematologico. Nel trattamento del superdosaggio da antagonisti dell’acido folico la somministrazione del Calcifolin deve essere effettuata possibilmente entro 1 ora, risultando generalmente inefficace una somministrazione dopo un periodo di 4 ore. La somministrazione del farmaco deve essere eseguita con attenzione in modo da evitare pericolo di reazioni allergiche od effetti collaterali. Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.
5. Interazioni
L’acido folinico antagonizza gli effetti degli antifolici.Agisce come “rescue” (salvataggio) nella terapia con alte dosi di metotressato e come antidoto in caso di superdosaggio.
6. Effetti indesiderati
La somministrazione del prodotto può essere seguita, anche se raramente, da reazioni generali di ipersensibilità (febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo). Qualora si verificassero effetti indesiderati non descritti, comunicarlo al proprio medico curante.
7. Gravidanza e allattamento
Le anemie in gravidanza conseguenti all’aumentato fabbisogno di folati possono essere migliorate o normalizzate con somministrazioni di acido folinico.
8. Conservazione
Il prodotto in capsule non necessita di alcuna precauzione per la conservazione.
9. Principio attivo
Una capsula contiene: Principio attivo: Calcio folinato pentaidrato mg 19,10 (eq. Ad acido folinico mg 15) per gli eccipienti v. Par. 6.1.
10. Eccipienti
Lattosio, Silice precipitata, Magnesio stearato, Cellulosa microcristallina, Gelatina, Biossido di titanio, Acqua.