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Byetta 10 mcg soluzione iniettabile uso sottocutaneo in penna preriempita 2,4 ml di vetro 1 penna preriempita

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Byetta è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 in associazione a: - metformina - sulfoniluree - tiazolidindioni - metformina e una sulfonilurea - metformina e un tiazolidindione in adulti che non hanno raggiunto un adeguato controllo glicemico con la dose massima tollerata di queste terapie orali. Byetta è indicato anche come terapia aggiuntiva a insulina basale con o senza metformina e/o pioglitazone in adulti che non hanno raggiunto un adeguato controllo glicemico con questi medicinali.
2. Posologia
Posologia La terapia con exenatide a rilascio immediato (Byetta) deve essere iniziata con una dose di 5 mcg di exenatide due volte al giorno (BID) per almeno un mese, al fine di migliorare la tollerabilità. La dose di exenatide può, poi, essere aumentata a 10 mcg BID per migliorare ulteriormente il controllo glicemico. Non sono raccomandate dosi superiori a 10 mcg BID. Exenatide a rilascio immediato è disponibile in penna preriempita da 5 mcg o 10 mcg di exenatide per dose. Exenatide a rilascio immediato può essere somministrata in qualsiasi momento nei 60 minuti precedenti il pasto della mattina e della sera (o i due principali pasti del giorno, distanti l’uno dall’altro circa 6 ore o più). Exenatide a rilascio immediato non deve essere somministrata dopo i pasti. Se viene saltata un’iniezione, il trattamento deve essere continuato con la successiva dose prevista. Exenatide a rilascio immediato è raccomandata per un impiego in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 che stanno già ricevendo metformina, una sulfonilurea, pioglitazone e/o un’insulina basale. L’uso di exenatide a rilascio immediato può essere continuato quando un’insulina basale viene aggiunta alla terapia esistente. Quando exenatide a rilascio immediato viene aggiunta alla terapia in atto con metformina e/o pioglitazone, la dose di metformina e/o pioglitazone può essere mantenuta poiché non è previsto nessun aumento del rischio di ipoglicemia, se confrontato alla metformina da sola o al pioglitazone da solo. Quando exenatide a rilascio immediato è aggiunta alla terapia con una sulfonilurea, una riduzione della dose della sulfonilurea deve essere presa in considerazione per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4). Quando exenatide a rilascio immediato è usata in combinazione con insulina basale, la dose di insulina basale deve essere valutata. Nei pazienti ad aumentato rischio di ipoglicemia si deve prendere in considerazione di ridurre la dose di insulina basale (vedere paragrafo 4.8). La dose di exenatide a rilascio immediato non ha bisogno di essere aggiustata giorno per giorno sulla base dell’automonitoraggio dei livelli di glicemia. L’automonitoraggio della glicemia è necessario per correggere la dose di sulfonilurea o di insulina, in particolare quando si inizia il trattamento con Byetta e l’insulina viene ridotta. Si raccomanda un approccio graduale per la riduzione della dose di insulina. Popolazioni speciali Anziani Nei pazienti sopra i 70 anni exenatide a rilascio immediato deve essere usata con cautela e l’incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con particolare attenzione. L’esperienza clinica nei pazienti sopra i 75 anni è molto limitata. Compromissione renale Nei pazienti con compromissione renale lieve (clearance della creatinina da 50 a 80 mL/min) non è necessario un aggiustamento della dose. Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 mL/min), l’incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafo 5.2). Exenatide non è consigliata per l’uso in pazienti con una malattia renale in stadio terminale o con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min) (vedere paragrafo 4.4). Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica non è necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di exenatide in bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite (vedere paragrafo 5.2). I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione Ogni dose deve essere somministrata mediante iniezione sottocutanea nella coscia, nell’addome o nella parte alta delle braccia. Exenatide a rilascio immediato e l’insulina basale devono essere somministrati in due iniezioni separate. Per le istruzioni sull’uso della penna, vedere il paragrafo 6.6 e il manuale per l’utilizzatore allegato al foglio illustrativo.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Exenatide non deve essere usata nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Exenatide non è un sostituto dell’insulina. È stata segnalata l’insorgenza di chetoacidosi diabetica in pazienti insulino-dipendenti a seguito di rapida interruzione o di riduzione della dose di insulina (vedere paragrafo 4.2). Exenatide a rilascio immediato non deve essere somministrata mediante iniezione endovenosa o intramuscolare. Compromissione renale Nei pazienti con una malattia renale in fase terminale sottoposti a dialisi, dosi singole di 5 mcg di exenatide a rilascio immediato hanno causato un aumento della frequenza e della severità delle reazioni avverse gastrointestinali. Exenatide a rilascio immediato non è consigliata per un uso nei pazienti con una malattia renale in fase terminale o con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min). L’esperienza clinica in pazienti con compromissione renale moderata è molto limitata (vedere paragrafo 4.2). Sono stati riportati spontaneamente casi non comuni di alterazione della funzione renale, incluso aumento della creatininemia, compromissione renale, peggioramento dell’insufficienza renale cronica e insufficienza renale acuta, che talvolta hanno richiesto la dialisi. Alcuni di questi eventi si sono verificati in pazienti che presentavano condizioni in grado di alterare lo stato di idratazione, inclusi nausea, vomito e/o diarrea e/o che erano in trattamento con medicinali noti per alterare lo stato di idratazione/la funzione renale. I medicinali assunti contemporaneamente includevano gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, gli antagonisti dell’angiotensina-II, prodotti medicinali antinfiammatori non steroidei e diuretici. La reversibilità dell’alterazione della funzione renale è stata osservata con un trattamento di supporto e con l’interruzione dell’assunzione dei medicinali potenzialmente responsabili di questi eventi, inclusa exenatide. Pancreatite acuta L'uso di agonisti del recettore GLP-1 è stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. Sono stati riportati casi spontanei di pancreatite acuta con exenatide. La risoluzione della pancreatite è stata osservata con un trattamento di supporto, ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o morte. I pazienti devono essere informati del sintomo che caratterizza la pancreatite acuta: forte e persistente dolore addominale. Se esiste il sospetto di pancreatite, exenatide deve essere interrotta; se la pancreatite acuta è confermata, il trattamento con exenatide non deve essere ripreso. Si deve esercitare cautela nei pazienti con storia di pancreatite. Patologia gastrointestinale severa Exenatide non è stata studiata in pazienti con patologie gastrointestinali severe, inclusa la gastroparesi. Il suo uso è comunemente associato a reazioni avverse a livello gastrointestinale, comprendenti nausea, vomito e diarrea. Pertanto, l’uso di exenatide non è consigliato nei pazienti con patologie gastrointestinali severe. Ipoglicemia Quando exenatide a rilascio immediato è stata usata in associazione ad una sulfonilurea, l’incidenza di ipoglicemia è stata superiore a quella osservata con placebo in associazione ad una sulfonilurea. Negli studi clinici, i pazienti con lieve compromissione renale, sottoposti al trattamento in associazione ad una sulfonilurea, hanno avuto un aumento dell’incidenza dell’ipoglicemia rispetto ai pazienti con funzione renale normale. Per ridurre il rischio di ipoglicemia associato all’uso di una sulfonilurea, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose della sulfonilurea. Rapida perdita di peso In circa il 5% dei pazienti trattati con exenatide negli studi clinici è stata osservata una perdita di peso maggiore di 1,5 kg a settimana. Una perdita di peso di questa entità può avere conseguenze dannose. I pazienti con rapida perdita di peso devono essere monitorati per segni e simtomi di colelitiasi. Medicinali usati in maniera concomitante L’effetto di exenatide a rilascio immediato nel rallentare lo svuotamento gastrico può ridurre il grado e la velocità di assorbimento di prodotti medicinali somministrati per via orale. Exenatide a rilascio immediato deve essere usata con cautela nei pazienti in trattamento con medicinali per via orale che richiedono un rapido assorbimento gastrointestinale o che presentano un intervallo terapeutico molto stretto. Nel paragrafo 4.5 sono fornite specifiche raccomandazioni per l’assunzione di questi prodotti medicinali rispetto a exenatide a rilascio immediato. L’uso di exenatide a rilascio immediato in associazione a derivati della D-fenilalanina (meglitinidi), inibitori dell’alfa-glucosidasi, inibitori della dipeptidil peptidasi-4 o altri agonisti del recettore del GLP-1 non è stato studiato e non può essere raccomandato. Eccipienti Questo medicinale contiene metacresolo, che può causare reazioni allergiche. Questo medicinale contiene meno di una 1 mmole di sodio per dose, cioè è praticamente senza sodio.
5. Interazioni
L’effetto di exenatide a rilascio immediato nel rallentare lo svuotamento gastrico può ridurre il grado e la velocità di assorbimento di prodotti medicinali somministrati per via orale. Pazienti che assumono medicinali con un intervallo terapeutico molto stretto o medicinali che richiedono un attento monitoraggio clinico devono essere seguiti attentamente. Questi medicinali devono essere assunti secondo una modalità standard rispetto all’iniezione di exenatide a rilascio immediato. Se questi prodotti medicinali devono essere somministrati con il cibo, i pazienti devono essere avvertiti di assumerli, se possibile, con il pasto quando exenatide a rilascio immediato non è somministrata. Per prodotti medicinali orali che per l’efficacia sono particolarmente dipendenti dai livelli di concentrazione, come gli antibiotici, i pazienti devono essere avvisati di assumere questi medicinali almeno 1 ora prima dell’iniezione di exenatide a rilascio immediato. Formulazioni gastroresistenti contenenti sostanze sensibili alla degradazione gastrica, come gli inibitori della pompa protonica, devono essere assunti almeno 1 ora prima o più di 4 ore dopo l’iniezione di exenatide a rilascio immediato. Digossina, lisinopril e warfarin Quando digossina, lisinopril e warfarin sono stati somministrati 30 minuti dopo exenatide, è stato osservato un ritardo del tmax di circa 2 ore. Non sono stati osservati effetti clinicamente significativi sulla Cmax o l’AUC. Tuttavia, dopo la commercializzazione, è stato riportato spontaneamente un aumentato valore dell’INR (Rapporto Internazionale Normalizzato) durante l’uso concomitante di warfarin e exenatide. L’INR deve essere tenuto sotto stretto controllo all’inizio della terapia e durante l’aumento della dose di exenatide a rilascio immediato nei pazienti in trattamento con warfarin e/o derivati cumarinici (vedere paragrafo 4.8). Metformina o sulfoniluree Non sono attesi effetti clinici rilevanti di exenatide a rilascio immediato sulla farmacocinetica di metformina o sulfoniluree. Pertanto, non sono necessarie limitazioni nei tempi di assunzione di questi prodotti medicinali rispetto all’iniezione di exenatide a rilascio immediato. Paracetamolo Il paracetamolo è stato usato come esempio di farmaco per valutare l’effetto di exenatide sullo svuotamento gastrico. Quando 1000 mg di paracetamolo sono stati somministrati insieme a 10 mcg di exenatide a rilascio immediato, al tempo 0 (zero) e 1 ora, 2 ore e 4 ore dopo l’iniezione di exenatide a rilascio immediato, l’AUC di paracetamolo si è ridotta rispettivamente del 21%, 23%, 24% e 14%; la Cmax si è ridotta rispettivamente del 37%, 56%, 54% e 41%; il Tmax è aumentato da 0.6 ore nel periodo di controllo a, rispettivamente, 0.9 ore, 4.2 ore, 3.3 ore e 1.6 ore. L’AUC, la Cmax e il Tmax del paracetamolo non sono variati in maniera significativa quando il paracetamolo è stato somministrato 1 ora prima dell’iniezione di exenatide a rilascio immediato. In base ai risultati di questo studio non è richiesto un aggiustamento della dose di paracetamolo. Inibitori della I drossi Metil Glutaril Coenzima A (HMG CoA) reduttasi L’AUC e la Cmax di lovastatina sono diminuite rispettivamente di circa il 40% e 28%, e il tmax è stato ritardato di circa 4 ore quando exenatide a rilascio immediato (10 mcg due volte al giorno) è stata somministrata in associazione con una singola dose di lovastatina (40 mg) rispetto a lovastatina somministrata da sola. Negli studi clinici a 30 settimane, controllati con placebo, l’uso concomitante di exenatide a rilascio immediato con inibitori della HMG CoA reduttasi non è stato associato ad una corrispondente variazione del profilo lipidico (vedere paragrafo 5.1). Variazioni del LDL-C o colesterolo totale sono possibili, tuttavia, non è richiesto un aggiustamento predeterminato della dose. I profili lipidici devono essere regolarmente monitorati. Etinilestradiolo e levonorgestrel La somministrazione di un contraccettivo orale combinato (30 mcg di etinilestradiolo più 150 mcg di levonorgestrel) un'ora prima di exenatide a rilascio immediato (10 mcg due volte al giorno) non ha modificato l'AUC, la Cmax o la Cmin di etinilestradiolo o levonorgestrel. La somministrazione del contraccettivo orale combinato 30 minuti dopo exenatide a rilascio immediato non ha modificato l'AUC, ma ha determinato una riduzione del 45% della Cmax di etinilestradiolo, una riduzione del 27-41% della Cmax di levonorgestrel ed un ritardo di 2-4 ore del Tmax dovuto ad uno svuotamento gastrico più lento. La riduzione della Cmax è di limitata rilevanza clinica e non è necessario nessun aggiustamento della dose dei contraccettivi orali. Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequenti si sono verificate principalmente a livello gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea). La reazione avversa riportata più frequentemente da sola è stata la nausea che è stata associata all’inizio del trattamento ed è diminuita con il proseguimento della terapia. I pazienti possono manifestare ipoglicemia quando exenatide a rilascio immediato è usata con una sulfonilurea. La maggior parte delle reazioni avverse associate con l’uso di exenatide a rilascio immediato sono state di intensità da lieve a moderata. Da quando exenatide a rilascio immediato è stata commercializzata, la pancreatite acuta è stata riportata con una frequenza non nota e l’insufficienza renale acuta è stata riportata non comunemente (vedere paragrafo 4.4). Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La tabella 1 elenca le reazioni avverse riportate con exenatide a rilascio immediato nel corso degli studi clinici e dalle segnalazioni spontanee (non osservate durante gli studi clinici, frequenza non nota). Negli studi clinici, le terapie di base comprendevano metformina, una sulfonilurea, un tiazolidindione o una combinazione di medicinali ipoglicemizzanti orali. Le reazioni sono di seguito elencate secondo i termini preferiti MedDRA sulla base della classificazione per sistemi ed organi e alla frequenza assoluta. La frequenza è così definita: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1: Reazioni avverse di exenatide a rilascio immediato identificate dagli studi clinici e dalle segnalazioni spontanee
Classificazione per sistemi e organi/reazione avversa Frequenza
  Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico
Trombocitopenia indotta da farmaci          
Disturbi del sistema immunitario
Reazione anafilattica          
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia (con metformina e una sulfonilurea) ²          
Ipoglicemia (con una sulfonilurea)          
Riduzione dell’appetito          
Disidratazione, generalmente associata a nausea, vomito e/o diarrea          
Patologie del sistema nervoso
Cefalea ²          
Vertigini          
Disgeusia          
Sonnolenza          
Patologie gastrointestinali
Ostruzione Intestinale          
Nausea          
Vomito          
Diarrea          
Dispepsia          
Dolore addominale          
Malattia da reflusso gastroesofageo          
Distensione addominale          
Pancreatite acuta (vedere paragrafo 4.4)          
Eruttazione          
Costipazione          
Flatulenza          
Svuotamento gastrico rallentato          
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Iperidrosi ²          
Alopecia          
Rash maculare e papulare          
Prurito e/o orticaria          
Edema angioneurotico          
Patologie renali e urinarie
Alterata funzione renale comprendente insufficienza renale acuta, peggioramento dell’insufficienza renale cronica, compromissione della funzione renale, aumento della creatininemia          
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Nervosismo          
Astenia ²          
Reazioni a livello del sito d’iniezione          
Esami diagnostici
Diminuzione del peso corporeo          
Aumento dell’INR (International Normalised Ratio: Rapporto Normalizzato Internazionale) in associazione all’uso concomitante di warfarin, in alcuni casi accompagnato da sanguinamento          
1 Incidenza basata sugli studi di efficacia e sicurezza a lungo termine completati con exenatide a rilascio immediato n=5763 totale (pazienti in trattamento con sulfanilurea n=2971). ² In studi controllati con insulina come comparatore, in cui metformina e una sulfonilurea sono stati somministrati in associazione, l’incidenza per queste reazioni avverse è stata simile nei pazienti trattati con insulina e con exenatide a rilascio immediato. ³ Dati di segnalazioni spontanee (denominatore non noto). Quando exenatide a rilascio immediato viene usata in associazione ad una terapia con insulina basale, l’incidenza e il tipo degli altri eventi avversi osservati sono stati simili a quelli rilevati negli studi clinici controllati con exenatide in monoterapia, in associazione a metformina e/o sulfonilurea o a un tiazolidindione, con o senza metformina. Descrizione di reazioni avverse selezionate Trombocitopenia indotta da farmaci La trombocitopenia indotta da farmaci (DITP) con anticorpi anti-piastrine dipendenti da exenatide è stata riscontrata nel post marketing. La DITP è una reazione immuno-mediata causata da anticorpi anti-piastrine farmaco dipendenti. Questi anticorpi causano la distruzione delle piastrine in presenza di un farmaco sensibilizzante. Ipoglicemia Nel corso degli studi clinici su pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato e una sulfonilurea (con o senza metformina), l’incidenza dell’ipoglicemia è stata maggiore rispetto al placebo (23,5% e 25,2% versus 12,6% e 3,3%) ed è apparsa essere dipendente dalle dosi sia di exenatide a rilascio immediato che della sulfonilurea. Non ci sono state differenze clinicamente rilevanti nell’incidenza o nella gravità dell’ipoglicemia con exenatide rispetto al placebo, in associazione a un tiazolidindione, con o senza metformina. L’ipoglicemia è stata riportata nell’11% e nel 7% dei pazienti trattati rispettivamente con exenatide e placebo. La maggior parte degli episodi di ipoglicemia sono stati di intensità da lieve a moderata e si sono risolti con la somministrazione di carboidrati per via orale. In uno studio a 30-settimane quando exenatide a rilascio immediato o il placebo sono stati aggiunti alla terapia esistente con insulina basale (insulina glargine), la dose di insulina basale è stata diminuita del 20% nei pazienti con HbA1c ≤ 8,0% nel disegno del protocollo per minimizzare il rischio di ipoglicemia. Entrambi i bracci di trattamento sono stati titolati per ottenere i livelli target di glicemia a digiuno (vedere paragrafo 5.1). Non ci sono state differenze clinicamente significative nell’incidenza degli episodi di ipoglicemia nel gruppo in trattamento con exenatide a rilascio immediato rispetto al gruppo in trattamento con placebo (rispettivamente 25% e 29%). Non ci sono stati episodi di ipoglicemia maggiore nel braccio trattato con exenatide a rilascio immediato. In uno studio a 24-settimane in cui una sospensione di insulina lispro protamina o insulina glargine sono state aggiunte alla terapia esistente di exenatide a rilascio immediato e metformina o metformina più tiazolidindione, l’incidenza di pazienti con almeno un episodio di ipoglicemia minore è stata rispettivamente del 18% e 9% e un solo paziente ha riportato un episodio di ipoglicemia maggiore. Nei pazienti la cui terapia esistente includeva anche una sulfonilurea, l’incidenza di pazienti con almeno un episodio di ipoglicemia minore è stata rispettivamente del 48% e 54% e un solo paziente ha riportato un episodio di ipoglicemia maggiore. Nausea La reazione avversa riportata più frequentemente è stata la nausea. Nei pazienti trattati con 5 mcg o 10 mcg di exenatide a rilascio immediato, il 36% ha riportato almeno un episodio di nausea. La maggior parte degli episodi di nausea sono stati da lievi a moderati e si sono verificati con modalità dose-dipendente. Con il prosieguo della terapia, la frequenza e la gravità si sono ridotte nella maggior parte dei pazienti che inizialmente avevano avuto la nausea. L’incidenza della sospensione della terapia a causa degli eventi avversi è stata dell’8% nei pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato, del 3% nei pazienti trattati con placebo e dell’1% nei pazienti trattati con insulina negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Gli eventi avversi più comuni che hanno portato alla sospensione del trattamento per i pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato sono stati la nausea (4% dei pazienti) e il vomito (1% dei pazienti). La sospensione a causa della nausea o del vomito è stata <1% nei pazienti trattati con placebo o con insulina. I pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato in studi clinici di estensione in aperto a 82 settimane hanno mostrato eventi avversi simili a quelli osservati negli studi controllati. Reazioni a livello del sito di iniezione Sono state riportate reazioni a livello del sito di iniezione in circa il 5,1% dei soggetti che hanno ricevuto exenatide a rilascio immediato negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Queste reazioni sono state di solito lievi e non hanno causato un’interruzione del trattamento con exenatide a rilascio immediato. Immunogenicità In linea con la potenziale immunogenicità dei farmaci proteici e peptidici, i pazienti possono sviluppare anticorpi anti-exenatide a seguito del trattamento con exenatide a rilascio immediato. Nella maggior parte dei pazienti che sviluppano anticorpi, il titolo anticorpale diminuisce nel tempo e rimane basso per tutte le 82 settimane di osservazione. La percentuale complessiva dei pazienti con positività anticorpale è stata consistente in tutti gli studi clinici. I pazienti che sviluppano anticorpi anti-exenatide tendono ad avere più reazioni a livello del sito di iniezione (per esempio: arrossamento della cute e prurito) ma, d’altro canto, manifestano eventi avversi di incidenza e tipo simili ai pazienti che non hanno sviluppato anticorpi. Nei tre studi studi clinici controllati con placebo (n=963), il 38% dei pazienti ha avuto un titolo basso di anticorpi anti-exenatide a 30 settimane. Per questo gruppo, il livello di controllo glicemico (HbA1c) è stato generalmente paragonabile a quello osservato nei pazienti senza risposta anticorpale. Un ulteriore 6% dei pazienti ha avuto un titolo anticorpale più alto a 30 settimane. In circa la metà di questo 6% (3% del totale dei pazienti a cui è stato somministrato exenatide a rilascio immediato nel corso degli studi clinici), la risposta glicemica a exenatide a rilascio immediato è risultata assente. In tre studi clinici controllati con insulina come comparatore (n=790), nei pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato sono stati osservati efficacia ed eventi avversi confrontabili indipendentemente dal titolo anticorpale. L’esame di campioni anticorpo-positivi da uno studio non controllato a lungo termine non ha evidenziato alcuna significativa reattività crociata con peptidi endogeni simili (glucagone o GLP-1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Donne potenzialmente fertili Se una paziente desidera iniziare una gravidanza o se si verifica una gravidanza, il trattamento con exenatide deve essere interrotto. Gravidanza Non vi sono dati adeguati provenienti dall’uso di exenatide in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Exenatide non deve essere usata durante la gravidanza ed è raccomandato l’uso di insulina. Allattamento Non è noto se exenatide passi nel latte umano. Exenatide non deve essere usata durante l’allattamento. Fertilità Non sono stati effettuati studi di fertilità sull’essere umano.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C). Non congelare. Durante l’uso Conservare a temperatura inferiore a 25 °C. La penna non deve essere conservata con l’ago inserito. Riposizionare il cappuccio sulla penna per proteggerla dalla luce.
9. Principio attivo
Ogni dose contiene 5 microgrammi (mcg) di exenatide in 20 microlitri (mcl), (0,25 mg di exenatide per mL). Ogni dose contiene 10 microgrammi (mcg) di exenatide in 40 microlitri (mcl), (0,25 mg di exenatide per mL). Eccipiente con effetto noto Byetta 5 mcg: Ogni dose contiene 44 mcg di metacresolo. Byetta 10 mcg: Ogni dose contiene 88 mcg di metacresolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
metacresolo mannitolo acido acetico glaciale sodio acetato triidrato acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Segni e sintomi di sovradosaggio possono includere nausea grave, vomito grave e rapida riduzione della glicemia. In caso di sovradosaggio, deve essere iniziato un appropriato trattamento di supporto (possibilmente somministrato per via parenterale) a seconda dei segni clinici e dei sintomi manifestati dal paziente.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).