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Brimoton 2mg/ml collirio soluzione 1flacone ldpe da 5ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
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Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
BRIMOTON è indicato per la riduzione della pressione intraoculare (IOP) elevata nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare. - Come monoterapia nei pazienti per i quali la terapia topica con betabloccanti è controindicata. - Come terapia aggiuntiva ad altri farmaci che abbassano la pressione intraoculare quando la PIO desiderata non viene raggiunta con un singolo agente (vedere paragrafo 5.1).
2. Posologia
Posologia La dose raccomandata è una goccia di BRIMOTON nell’occhio(i) colpito(i) due volte al giorno, a circa 12 ore di distanza. Nei pazienti anziani non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Pazienti con compromissione renale e/o epatica La brimonidina non è stata studiata in pazienti con compromissione renale e/o epatica (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica Non sono stati effettuati studi clinici negli adolescenti (da 12 a 17 anni di età). BRIMOTON non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni ed è controindicato nei neonati e nei bambini (al di sotto dei due anni di età) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.9). È noto che nei neonati possono verificarsi gravi reazioni avverse. La sicurezza e l’efficacia di brimonidina non sono state stabilite nei bambini. Modo di somministrazione Uso oculare. Al fine di ridurre un possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canthus mediale (occlusione puntale) per un minuto. Questo dovrebbe essere eseguito immediatamente dopo l’istillazione di ogni goccia. In caso di utilizzo di più di un medicinale oftalmico topico, i diversi medicinali devono essere instillati a distanza di 15 minuti.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Neonati e bambini (vedi paragrafo 4.8). - Pazienti sottoposti a terapia con inibitori della monoammina ossidasi (MAO) e pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (ad es. antidepressivi triciclici e mianserina).
4. Avvertenze
Si raccomanda prudenza nel trattamento dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari gravi o instabili e non controllate. Durante gli studi clinici, alcuni pazienti (12,7%) hanno manifestato una reazione oculare di tipo allergico con brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione (vedere paragrafo 4.8 per i dettagli). Qualora si verificassero reazioni allergiche, il trattamento con BRIMOTON deve essere interrotto. Con brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione sono state segnalate reazioni oculari di ipersensibilità ritardata, alcune associate a un aumento dell'IOP. BRIMOTON deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da depressione, insufficienza cerebrale o coronarica, fenomeno di Raynaud, ipotensione ortostatica o tromboangioite obliterante. Non sono stati condotti studi con brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione in pazienti con compromissione epatica o renale; si raccomanda cautela nel trattamento di questi pazienti. Popolazione pediatrica I bambini con età pari o superiore a 2 anni, specialmente quelli di età compresa tra 2 e 7 anni e/o con un peso ≤20 kg, devono essere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell’alta incidenza e della gravità della sonnolenza (vedi paragrafo 4.8). Il conservante presente in BRIMOTON, il benzalconio cloruro, può causare irritazione oculare. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’instillazione ed attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle. È noto che le lenti a contatto morbide possono cambiare colore. È stato segnalato che benzalconio cloruro provoca cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica. Poiché BRIMOTON contiene benzalconio cloruro, è necessario un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato.
5. Interazioni
BRIMOTON è controindicato nei pazienti che assumono inibitori delle monoammino ossidasi (MAO) e nei pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (ad es. antidepressivi triciclici e miaserina), (vedere paragrafo 4.3). Nonostante non siano stati condotti studi sulle interazioni con brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione, deve essere considerata la possibilità di un effetto additivo o di un potenziamento dell'effetto con gli antidepressivi del SNC (alcool, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici). Non è disponibile alcun dato sul livello di catecolamine circolanti dopo la somministrazione di brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione. Si consiglia prudenza, tuttavia, nei pazienti che assumono farmaci che possono influire sul metabolismo e sulla captazione di ammine circolanti, ad es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina. Dopo l'instillazione di brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione, in alcuni pazienti sono stati notati abbassamenti clinicamente significativi della pressione sanguigna. Si consiglia attenzione quando si usano medicinali come antiipertensivi e/o glicosidi cardiaci in concomitanza con BRIMOTON. Si consiglia di fare attenzione quando si inizia (o si cambia la dose di) un agente sistemico concomitante (indipendentemente dalla forma farmaceutica) che possa interagire con agonisti α-adrenergici o interferire con la loro attività, ovvero agonisti o antagonisti del recettore adrenergico, (ad.es. isoprenalina, prazosina).
6. Effetti indesiderati
Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono secchezza orale, iperemia oculare e bruciore/dolore acuto, tutte verificatesi nel 22-25% dei pazienti. Questi effetti sono di solito transitori e non comunemente di una gravità tale da richiedere l’interruzione del trattamento. Nelle sperimentazioni cliniche, sintomi di reazioni allergiche oculari si sono verificate nel 12,7% dei soggetti (causando la sospensione del farmaco nell’11,5% dei casi), nella maggior parte dei quali l’inizio di tali manifestazioni si verificava tra il terzo e il nono mese del trattamento. In ogni gruppo di frequenze, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità. Le seguenti terminologie sono state impiegate al fine di classificare la comparsa degli effetti indesiderati: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario Non comune: reazioni allergiche sistemiche Disturbi psichiatrici Non comune: depressione Molto raro: insonnia Patologie del sistema nervoso Molto comune: cefalea, sonnolenza Comune: capogiro, alterazione del gusto Molto raro: sincope Patologie dell’occhio Molto comune: irritazione oculare (iperemia, bruciore e dolore acuto, prurito, sensazione di corpo estraneo, follicoli congiuntivali), visione offuscata, blefarite allergica, blefarocongiuntivite allergica, congiuntivite allergica, reazione allergica oculare e congiuntivite follicolare Comune: irritazione locale (iperemia ed edema palpebrale, blefarite, edema e secrezione congiuntivale, dolore oculare e lacrimazione), fotofobia, erosione e colorazione corneale, secchezza oculare, sbiancamento congiuntivale, visione anormale, congiuntivite Molto raro: irite, miosi. Patologie cardiache Non comune: palpitazioni/aritmia (incluse bradicardia e tachicardia) Patologie vascolari Molto raro: ipertensione, ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: sintomi delle vie respiratorie superiori Non comune: secchezza nasale Raro: dispnea Patologie gastrointestinali Molto comune: secchezza orale Comune: sintomi gastrointestinali Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: affaticamento Comune: astenia Le seguenti reazioni avverse sono state identificate durante l’uso post-marketing di brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione nella pratica clinica. Poiché sono state segnalate volontariamente da una popolazione di dimensioni sconosciute, non può essere effettuata una stima della loro frequenza: Non nota: Patologie dell’occhio - iridociclite (uveite anteriore) - prurito palpebrale Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo - reazione cutanea che include eritema, edema della faccia, prurito, eruzione cutanea e vasodilatazione Nei casi in cui la brimonidina sia stata usata come parte del trattamento medico del glaucoma congenito, sintomi di sovradosaggio di brimonidina, come perdita di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria e apnea, sono stati segnalati in neonati e bambini ai quali veniva somministrata brimonidina (vedere paragrafo 4.3). In uno studio di fase 3, della durata di 3 mesi, condotto su bambini di età compresa tra 2 e 7 anni, affetti da glaucoma inadeguatamente controllato con beta-bloccanti, è stata segnalata un’alta prevalenza di sonnolenza (55%) nei pazienti trattati con brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione come terapia aggiuntiva. Nell’8% dei bambini, questa è stata grave e ha determinato una interruzione del trattamento nel 13% dei casi. L’incidenza della sonnolenza diminuiva con l’aumentare dell’età, essendo minima nel gruppo di 7 anni di età (25%), ma risultava maggiormente influenzata dal peso, verificandosi più frequentemente nei bambini con peso fino a 20 kg (63%) rispetto a quelli con peso >20 kg (25%) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalaere qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza dell’uso del prodotto nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Negli studi condotti sugli animali, la brimonidina tartrato non ha causato effetti teratogeni. Nei conigli, la brimonidina tartrato, a livelli plasmatici superiori a quelli raggiunti durante la terapia nell’uomo, ha causato aumento di perdita nel preimpianto e riduzione della crescita postnatale. BRIMOTON deve essere utilizzato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre supera il potenziale rischio per il feto. Allattamento Non è noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano. La sostanza viene escreta nel latte dei ratti in allattamento. BRIMOTON non deve essere utilizzato dalle donne che allattano.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
1 ml di soluzione contiene 2 mg di brimonidina tartrato, equivalente a 1,3 mg di brimonidina. 1 goccia di soluzione contiene 65,2 microgrammi di brimonidina tartrato, equivalente a 43 microgrammi di brimonidina. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni ml di soluzione contiene 0,05 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Benzalconio cloruro Alcool polivinilico Sodio citrato Acido citrico monoidrato Sodio cloruro Acqua purificata Acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH) Idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH)
11. Sovradosaggio
Sovradosaggio oftalmico (Adulti): Nei casi ricevuti, gli eventi segnalati sono stati generalmente quelli già elencati come reazioni avverse. Sovradosaggio sistemico causato da ingestione accidentale (Adulti): Sono disponibili informazioni estremamente limitate riguardanti l'ingestione accidentale di brimonidina negli adulti. Il solo evento avverso segnalato ad oggi è stata l'ipotensione. È stato segnalato che l'episodio ipotensivo è stato seguito da rebound ipertensivo. Il trattamento del sovradosaggio orale comprende la terapia di supporto e sintomatica; le vie respiratorie del paziente devono essere mantenute libere. È stato segnalato che il sovradosaggio orale con altri alfa-2-agonisti ha provocato sintomi quali ipotensione, astenia, vomito, letargia, sedazione, bradicardia, aritmia, miosi, apnea, ipotonia, ipotermia, depressione respiratoria e convulsioni. Popolazione pediatrica Sono state pubblicate o riportate segnalazioni di gravi effetti avversi dovuti all'involontaria ingestione di brimonidina 2 mg/ml collirio, soluzione da parte di soggetti pediatrici. I soggetti hanno manifestato sintomi di depressione del SNC, tipicamente com a temporaneo o basso livello di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotonia, bradicardia, ipotermia, pallore, depressione respiratoria e apnea che hanno richiesto, quando indicato, un ricovero in terapia intensiva con intubazione. Per tutti i soggetti è stato riportato un recupero completo entro 6-24 ore.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).