Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono state secchezza delle fauci, iperemia oculare e bruciore/punture agli occhi, tutti questi effetti si sono verificati nel 22–25% dei pazienti. In genere sono di natura transitoria e di solito non sono gravi al punto da richiedere l’interruzione del trattamento. Durante gli studi clinici, nel 12,7% dei pazienti si sono verificati sintomi di reazioni allergiche oculari (che nell’11,5% dei casi hanno determinato la sospensione della terapia): nella maggior parte dei pazienti l’insorgenza si è verificata tra il 3° e il 9° mese. All’interno di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità. Al fine di classificare l’insorgenza degli effetti indesiderati sono state utilizzate le seguenti terminologie: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni e infestazioni | Non comune | – Faringite |
Disturbi del sistema immunitario | Comune | – Ipersensibilità |
Raro | – Allergie stagionali |
Disturbi psichiatrici | Non comune | – Depressione |
Molto raro | – Insonnia |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | – Cefalea |
– Sonnolenza |
Comune | – Capogiri |
Molto raro | – Sincope |
Patologie dell’occhio | Molto comune | – Irritazione oculare incluse reazioni allergiche (iperemia, bruciore e pungente prurito, sensazione di corpi estranei, follicoli congiuntivali) |
– Offuscamento della vista |
– Blefarite allergica, blefarocongiuntivite allergica, congiuntivite allergica, reazione oculare allergica e congiuntivite follicolare |
Comune | – Irritazione locale (iperemia ed edema della palpebra, blefarite, edema e secrezione congiuntivale, dolore oculare e lacrimazione) |
| – Fotofobia |
| – Erosione e colorazione corneale |
| – Secchezza oculare |
| – Sbiancamento congiuntivale |
| – Visione alterata |
| – Congiuntivite |
Molto raro | – Irite (uveite anteriore) |
– Miosi |
Patologie cardiache | Non comune | – Palpitazioni/aritmie (comprese bradicardia e tachicardia) |
Patologie vascolari | Raro | – Ipertensione |
– Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | – Sintomi delle vie respiratorie superiori |
Non comune | – Secchezza nasale |
Raro | – Dispnea |
– Disfonia |
– Tosse |
– Congestione nasale |
– Gola secca |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | – Secchezza orale |
Comune | – Sintomi gastrointestinali |
Non comune | – Nausea |
– Disguesia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | – Dermatiti allergiche |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | – Affaticamento |
Comune | – Astenia |
Non comune | – Sete |
Le seguenti reazioni avverse sono state identificate nella pratica clinica durante il periodo post–marketing del prodotto di riferimento contenente brimonidina 0.2%. Poiché sono state segnalate volontariamente da una popolazione di dimensioni sconosciute, la frequenza non può essere valutata. Non nota: Patologie dell’occhio iridociclite (uveite anteriore) prurito alla palpebra Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo reazioni cutanee compresi eritema, edema facciale, prurito, rash e vasodilatazione Popolazione pediatrica Nei casi in cui la brimonidina è stata utilizzata come parte del trattamento medico del glaucoma congenito, nei neonati e nei bambini che avevano ricevuto la brimonidina sono stati segnalati sintomi di sovradosaggio da brimonidina, come perdita di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria e apnea (vedere paragrafo 4.3). In uno studio di fase 3, della durata di 3 mesi condotto su bambini di età compresa tra 2 e 7 anni con glaucoma non adeguatamente controllato dai beta–bloccanti, dove veniva impiegata la brimonidina come terapia aggiuntiva, è stata segnalata un’elevata prevalenza di sonnolenza (55%). Nell’8% dei bambini quest’ultima si è manifestata in forma grave e nel 13% dei casi ha determinato la sospensione del trattamento. L’incidenza della sonnolenza è diminuita con l’aumentare dell’età, raggiungendo il minimo nel gruppo di età di 7 anni (25%), ma è stata maggiormente influenzata dal peso, verificandosi più frequentemente nei bambini che pesavano ≤20 kg (63%) rispetto a quelli che pesavano oltre 20 kg (25%).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.