Il trattamento con Bortezomib Hikma deve essere iniziato e somministrato sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dei pazienti con tumore,tuttavia Bortezomib Hikma può essere somministratato da un operatore sanitario con esperienza nell’uso di agenti chemioterapici. Bortezomib Hikma deve essere ricostituito da un operatore sanitario (vedere paragrafo 6.6). Posologia per il trattamento del mieloma multiplo in progressione (pazienti che hanno ricevuto almeno una precedente linea di trattamento)
Monoterapia Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11 in un ciclo di trattamento di 21 giorni. Questo periodo di 3 settimane è considerato un ciclo di trattamento. Si raccomanda che i pazienti ricevano la somministrazione di 2 cicli di Bortezomib Hikma dopo la conferma del raggiungimento di una risposta completa. Ai pazienti che rispondono al trattamento, ma che non raggiungono una remissione completa, si raccomanda la somministrazione di un totale di 8 cicli di Bortezomib Hikma. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Aggiustamenti della dose durante il trattamento e la sua ripresa in monoterapia La terapia con Bortezomib Hikma deve essere sospesa all’insorgenza di qualsiasi effetto tossico non ematologico di Grado 3 o di qualsiasi effetto tossico ematologico di Grado 4, esclusa la neuropatia, come di seguito indicato (vedere anche paragrafo 4.4). Una volta risolti i sintomi della tossicità, il trattamento con Bortezomib Hikma può essere ripreso a un dosaggio inferiore del 25% (1,3 mg/m² ridotti a 1,0 mg/m²; 1,0 mg/m² ridotti a 0,7 mg/m²). Nel caso in cui i sintomi della tossicità non si siano risolti, nell’eventualità in cui si ripresentino a dosaggio ridotto, si deve prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con Bortezomib Hikma, a meno che i benefici della terapia non siano chiaramente superiori ai rischi. Dolore neuropatico e/o neuropatia periferica I pazienti che manifestino dolore neuropatico e/o neuropatia periferica correlati alla somministrazione di bortezomib, devono essere gestiti in base a quanto riportato nella Tabella 1 (vedere paragrafo 4.4). I pazienti con neuropatia grave preesistente possono essere trattati con Bortezomib Hikma solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Tabella 1: Modifiche della posologia raccomandata* in caso di neuropatia correlata alla somministrazione di bortezomib
Gravità della neuropatia | Aggiustamento della posologia |
Grado 1 (asintomatica; perdita di riflessi tendinei profondi o parestesia) senza dolore o perdita di funzionalità | Nessuno |
Grado 1 con dolore o Grado 2 (sintomi moderati; limitazione delle attività strumentali della vita quotidiana (ADL)**) | Ridurre Bortezomib Hikma a 1,0 mg/m² o Modificare lo schema posologico di Bortezomib Hikma a 1,3 mg/m² una volta alla settimana |
Grado 2 con dolore o Grado 3 (gravi sintomi; limitazione dell’autonomia individuale nelle ADL***) | Sospendere il trattamento con Bortezomib Hikma fino alla risoluzione della sintomatologia. Una volta risolti i sintomi della tossicità, riprendere la somministrazione di Bortezomib Hikma riducendo la dose a 0.7 mg/m² una volta alla settimana |
Grado 4 (conseguenze pericolose per la vita; è indicato un intervento urgente) e/o grave neuropatia autonomica | Interrompere Bortezomib Hikma |
* Basate sulle modifiche della posologia negli studi clinici di Fase II e III condotti sul mieloma multiplo e sull’esperienza post-marketing. Classificazione basata sui “Criteri comuni di terminologia per gli eventi avversi v4.0” (CTCAE; National Cancer Institute, NCI). ** ADL (attività della vita quotidiana) strumentali: si riferisce alla preparazione dei pasti, spesa per generi alimentari o vestiti, uso del telefono, gestione del denaro, ecc.; *** Autonomia individuale per ADL: si riferisce a lavarsi, vestirsi e svestirsi, auto alimentarsi, usare la toilette, assumere medicinali e non essere costretti a letto
Terapia in associazione con doxorubicina liposomiale pegilata Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11 in un ciclo di trattamento di 21 giorni. Questo periodo di 3 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Doxorubicina liposomiale pegilata è somministrata alla dose di 30 mg/m² nel giorno 4 del ciclo di trattamento di Bortezomib Hikma con una infusione endovenosa della durata di 1 ora dopo l’iniezione di Bortezomib Hikma. Possono essere somministrati fino a 8 cicli di questa terapia di associazione finchè i pazienti non mostrano progressione e tollerano il trattamento. I pazienti che raggiungono una risposta completa possono continuare il trattamento per almeno 2 cicli dopo la prima evidenza di risposta completa, anche se questo richiede un trattamento per più di 8 cicli. I pazienti i cui livelli di paraproteina continuano a diminuire dopo gli 8 cicli possono proseguire la terapia fino a quando il trattamento è tollerato e continuano a mostrare una risposta. Per ulteriori informazioni riguardanti doxorubicina liposomiale pegilata, fare riferimento al rispettivo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
Terapia in associazione con desametasone Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11 in un ciclo di trattamento di 21 giorni. Questo periodo di 3 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Desametasone è somministrato per via orale alla dose di 20 mg nei giorni 1, 2, 4, 5, 8, 9, 11 e 12 del ciclo di trattamento con Bortezomib Hikma. I pazienti che raggiungono una risposta o una stabilizzazione della malattia dopo 4 cicli di questa terapia di associazione possono continuare a ricevere la stessa associazione per un massimo di 4 cicli aggiuntivi. Per ulteriori informazioni riguardanti desametasone, fare riferimento al rispettivo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. Aggiustamento della dose per la terapia di associazione nei pazienti con mieloma multiplo in progressione Per gli aggiustamenti della dose di Bortezomib Hikma nella terapia in associazione seguire le raccomandazioni sulle modifiche della posologia descritte sopra nel paragrafo relativo alla monoterapia. Posologia per il trattamento del mieloma multiplo precedentemente non trattato in pazienti non candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Terapia in associazione con melfalan e prednisone Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea in associazione con melfalan orale e prednisone orale come indicato nella Tabella 2. Questo periodo di 6 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Nei cicli 1-4 Bortezomib Hikma è somministrato 2 volte la settimana nei giorni 1, 4, 8, 11, 22, 25, 29 e 32. Nei cicli 5-9 Bortezomib Hikma è somministrato una volta la settimana nei giorni 1, 8, 22 e 29. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Melfalan e prednisone devono essere entrambi somministrati oralmente nei giorni 1, 2, 3 e 4 della prima settimana di ogni ciclo di trattamento con Bortezomib Hikma. Sono somministrati 9 cicli di trattamento di questa terapia di associazione. Tabella 2: Schema della posologia raccomandata di Bortezomib Hikma in associazione con melfalan e prednisone per pazienti con mieloma multiplo precedentemente non trattato
Bortezomib Hikma bisettimanale (Cicli 1-4) |
Settimana | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
B (1.3 mg/m²) | Giorno 1 | - | - | Giorno 4 | Giorno 8 | Giorno 11 | Periodo di riposo | Giorno 22 | Giorno 25 | Giorno 29 | Giorno 32 | Periodo di riposo |
M (9 mg/m²) P (60 mg/m²) | Giorno 1 | Giorno 2 | Giorno 3 | Giorno 4 | -- | -- | Periodo di riposo | -- | -- | -- | -- | Periodo di riposo |
Bortezomib Hikma monosettimanale (Cicli 5-9) |
Settimana | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
B (1.3 mg/m²) | Giorno 1 | -- | -- | -- | Giorno 8 | Periodo di riposo | Giorno 22 | Giorno 29 | Periodo di riposo |
M (9 mg/m²) P (60 mg/m²) | Giorno 1 | Giorno 2 | Periodo di riposo | Giorno 4 | - | Periodo di riposo | -- | | Periodo di riposo |
B - [Bortezomib Hikma]; M - melfalan, P - prednisone
Aggiustamenti della dose durante il trattamento e la sua ripresa in associazione con melfalan e prednisone Prima di iniziare un nuovo ciclo di terapia: • la conta piastrinica deve essere ≥70 x 10
9/l e la conta assoluta dei neutrofili ≥1,0 x 10
9/l • le tossicità non ematologiche devono essersi ridotte al Grado 1 o al basale Tabella 3: Variazioni della posologia durante i cicli successivi della terapia con Bortezomib Hikma in associazione con melfalan e prednisone
Tossicità | Aggiustamento o posticipo della posologia |
Tossicità ematologica durante un ciclo In caso di prolungata neutropenia o trombocitopenia di Grado 4 o di trombocitopenia con sanguinamento osservata nel ciclo precedente | Valutare la riduzione del 25% della dose di melfalan al ciclo successivo |
In caso di conta piastrinica ≤30 x 109/l o di ANC ≤0,75 x 109/l nel giorno di somministrazione di Bortezomib Hikma (diverso dal giorno 1) | Sospendere la somministrazione di Bortezomid Hikma |
Nel caso in cui siano state saltate diverse dosi di Bortezomib Hikma in un ciclo (≥3 dosi durante il trattamento bisettimanale o ≥2 dosi durante il trattamento monosettimanale) | Ridurre di un livello la dose di Bortezomib Hikma (da 1.3 mg/m² a 1 mg/m², o da 1 mg/m² a 0.7 mg/m²) |
Tossicità non ematologiche di Grado ≥3 | Sospendere la somministrazione di Bortezomib Hikma fino alla riduzione dei sintomi di tossicità al Grado 1 o al basale. Quindi è possibile riprendere il trattamento con Bortezomib Hikma alla dose ridotta di un livello (da 1,3 mg/m² a 1 mg/m², o da 1 mg/m² a 0,7 mg/m²). In caso di dolore neuropatico e/o neuropatia periferica correlati a bortezomib, sospendere e/o modificare la dose di Bortezomib Hikma come indicato nella Tabella 1. |
Per ulteriori informazioni riguardanti melfalan e prednisone, fare riferimento ai rispettivi Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Posologia per il trattamento del mieloma multiplo precedentemente non trattato in pazienti candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche (terapia di induzione).
Terapia in associazione a desametasone Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11 in un ciclo di trattamento di 21 giorni. Questo periodo di 3 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Desametasone è somministrato per via orale alla dose di 40 mg nei giorni 1, 2, 3, 4, 8, 9, 10 e 11 del ciclo di trattamento con Bortezomib Hikma. Sono somministrati 4 cicli di trattamento di questa terapia di associazione.
Terapia in associazione a talidomide e desametasone Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11 in un ciclo di trattamento di 28 giorni. Questo periodo di 4 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. Desametasone è somministrato per via orale alla dose di 40 mg nei giorni 1, 2, 3, 4, 8, 9, 10 e 11 del ciclo di trattamento con Bortezomib Hikma. Talidomide è somministrata per via orale alla dose giornaliera di 50 mg nei giorni 1-14; se tollerata, la dose è aumentata a 100 mg nei giorni 15-28 e successivamente può essere ulteriormente aumentata fino a 200 mg al giorno dal ciclo 2 (vedere Tabella 4). Sono somministrati 4 cicli di trattamento di questa terapia di associazione. Ai pazienti che raggiungono almeno una risposta parziale, si raccomanda la somministrazione di 2 cicli aggiuntivi di trattamento. Tabella 4: Posologia della terapia in associazione con Bortezomib Hikma per il trattamento del mieloma multiplo precedentemente non trattato in pazienti candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
B + Dx | Cicli da 1 a 4 |
Settimana | 1 | 2 | 3 |
B (1.3 mg/m²) | Giorno 1, 4 | Giorno 8, 11 | Periodo di riposo |
Dx 40 mg | Giorno 1, 2, 3, 4 | Giorno 8, 9, 10, 11 | - |
B + Dx + T | | Ciclo 1 |
Settimana | 1 | 2 | 3 | 4 |
B (1.3 mg/m²) | Giorno 1, 4 | Giorno 8, 11 | Periodo di riposo | Periodo di riposo |
T 50 mg | Giornaliero | Giornaliero | - | - |
T 100 mga | - | - | Giornaliero | Giornaliero |
Dx 40 mg | Giorno 1, 2, 3, 4 | Giorno 8, 9, 10, 11 | - | - |
| Cici da 2 a 4b |
B (1.3 mg/m²) | Giorno 1, 4 | Giorno 8, 11 | Periodo di riposo | Periodo di riposo |
T 200 mga | Giornaliero | Giornaliero | Giornaliero | Giornaliero |
Dx 40 mg | Giorno 1, 2, 3, 4 | Giorno 8, 9, 10, 11 | - | - |
B= [Bortezomib Hikma]; Dx=desametasone; T=talidomide
a - La dose di talidomide è aumentata a 100 mg a partire dalla settimana 3 del Ciclo 1 solo se sono tollerati i 50 mg, e a 200 mg dal Ciclo 2 in poi se sono tollerati 100 mg
b - Possono essere somministrati fino a 6 cicli nei pazienti che hanno raggiunto almeno una risposta parziale dopo 4 cicli
Aggiustamento della dose per i pazienti candidabili al trapianto Per l’aggiustamente della dose di Bortezomid Hikma per la neuropatia, riferirsi alla tabella 1. In aggiunta, quando Bortezomid Hikma è somministrato in associazione ad altri chemioterapici, in caso di tossicità deve essere considerata un’appropriata riduzione della dose di questi medicinali in accordo alle raccomandazioni riportate nei relativi Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Posologia per i pazienti con linfoma mantellare (MCL) precedentemente non trattato
Terapia in associazione con rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone (VcR-CAP) Bortezomib Hikma è somministrato per via endovenosa o sottocutanea alla dose raccomandata di 1,3 mg/m² dell’area della superficie corporea due volte la settimana per due settimane nei giorni 1, 4, 8 e 11, seguito da un periodo di riposo di 10 giorni nei giorni 12-21. Questo periodo di 3 settimane viene considerato un ciclo di trattamento. Sono raccomandati 6 cicli di trattamento con Bortezomib Hikma. Ai pazienti con una prima risposta documentata al ciclo 6, possono essere somministrati 2 cicli aggiuntivi di Bortezomib Hikma. Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore. I seguenti medicinali sono somministrati come infusione endovenosa nel giorno 1 di ogni ciclo di trattamento di 3 settimane con Bortezomib Hikma: rituximab alla dose di 375 mg/m², ciclofosfamide alla dose di 750 mg/m² e doxorubicina alla dose di 50 mg/m². Prednisone è somministrato per via orale alla dose di 100 mg/m² nei giorni 1, 2, 3, 4 e 5 di ogni ciclo di trattamento con Bortezomib Hikma.
Aggiustamento della dose durante il trattamento di pazienti con linfoma mantellare precedentemente non trattato Prima di iniziare un nuovo ciclo di terapia: • La conta delle piastrine deve essere ≥100.000 cell/mcl e la conta assoluta dei neutrofili (ANC) deve essere ≥1.500 cell/mcl • La conta delle piastrine deve essere ≥75.000 cell/mcl nei pazienti con infiltrazione del midollo osseo o sequestro splenico • L’emoglobina deve essere ≥8 g/dl • Le tossicità non ematologiche devono essersi ridotte al Grado 1 o al basale. Il trattamento con bortezomib deve essere sospeso all’insorgenza di qualsiasi tossicità non ematologica correlata a Bortezomib Hikma di Grado ≥3 (escludendo la neuropatia) o tossicità ematologiche di Grado ≥3 (vedere anche paragrafo 4.4). Per l’aggiustamento della dose, vedere la Tabella 5 seguente. In caso di tossicità ematologica possono essere somministrati fattori di crescita granulocitari in accordo alla pratica standard locale. In caso di ripetuti ritardi nella somministrazione dei cicli di terapia deve essere preso in considerazione l’uso preventivo dei fattori di crescita granulocitari. Quando clinicamente appropriato, deve essere presa in considerazione la trasfusione di piastrine per il trattamento della trombocitopenia. Tabella 5: Aggiustamento della dose durante il trattamento di pazienti con linfoma mantellare precedentemente non trattato
Tossicità | Aggiustamento o posticipo della posologia |
Tossicità ematologica | |
• Neutropenia di Grado ≥3 con febbre, neutropenia di Grado 4 di durata superiore ai 7 giorni, una conta piastrinica <10.000 cell/mcl | La terapia con Bortezomib Hikma deve essere sospesa per un massimo di 2 settimane fino a quando il paziente abbia una ANC ≥750 cell/mcl e una conta piastrinica ≥25.000 cell/mcl. - Se dopo la sospensione di Bortezomib Hikma, la tossicità non si è risolta, come definito sopra, Bortezomib Hikma deve essere interrotto. - Se la tossicità si risolve e ad es. il paziente ha una ANC ≥750 cell/mcl e una conta piastrinica ≥25.000 cell/mcl, Bortezomib Hikma può essere ripreso alla dose ridotta di un livello (da 1,3 mg/m² a 1 mg/m² o da 1 mg/m² a 0,7 mg/m²). |
• In caso di conta piastrinica <25.000 cell/mcl o ANC <750 cell/mcl nel giorno di somministrazione di Bortezomib Hikma (diverso dal giorno 1 di ogni ciclo) | Sospendere la somministrazione di Bortezomib Hikma |
Tossicità non ematologiche di Grado ≥3 | Sospendere la terapia con Bortezomib Hikma fino alla |
considerate correlate a Bortezomib Hikma | riduzione dei sintomi di tossicità al Grado 2 o inferiore. Quindi è possibile riprendere il trattamento con Bortezomib Hikma alla dose ridotta di un livello (da 1,3 mg/m² a 1 mg/m², o da 1 mg/m² a 0,7 mg/m²). In caso di dolore neuropatico e/o neuropatia periferica correlati a bortezomib, sospendere e/o modificare la dose di Bortezomib Hikma come indicato nella Tabella 1. |
Inoltre, quando Bortezomib Hikma è somministrato in associazione ad altri chemioterapici, in caso di tossicità deve essere considerata un’appropriata riduzione della dose di questi medicinali in accordo alle raccomandazioni riportate nei relativi Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Popolazioni speciali
Anziani Non esistono evidenze che suggeriscano la necessità di un aggiustamento della dose in pazienti al di sopra dei 65 anni di età con mieloma multiplo o con linfoma mantellare. Non ci sono studi sull’uso di bortezomib nei pazienti anziani con mieloma multiplo precedentemente non trattato che sono candidabili a chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Pertanto, in questa popolazione non può essere fatta nessuna raccomandazione sulla dose. In uno studio nei pazienti con linfoma mantellare precedentemente non trattato, il 42,9% e 10,4% dei pazienti esposti a bortezomib erano in un intervallo di 65-74 anni e ≥75 anni di età, rispettivamente. Nei pazienti con età ≥75 anni, entrambi i regimi, VcR-CAP e R-CHOP, sono risultati meno tollerati (vedere paragrafo 4.8).
Insufficienza epatica I pazienti con insufficienza epatica di grado lieve non richiedono alcun aggiustamento della dose e devono essere trattati con il dosaggio raccomandato. I pazienti con insufficienza epatica di grado moderato o grave devono iniziare il trattamento con Bortezomib Hikma alla dose ridotta di 0,7 mg/m² per iniezione durante il primo ciclo di trattamento, e un successivo incremento della dose a 1,0 mg/m² oppure una ulteriore riduzione della dose a 0,5 mg/m² possono essere presi in considerazione sulla base della tolleranza del paziente (vedere Tabella 6 e paragrafi 4.4 e 5.2). Tabella 6: Modifiche raccomandate della posologia iniziale di Bortezomib Hikma per i pazienti concompromissione epatica
Gravità dell’insufficienza epatica* | Livelli di bilirubina | Livelli di SGOT (AST) | Aggiustamento della posologia iniziale |
Lieve | ≤ 1.0 x ULN | > ULN | Nessuno |
> 1.0 x-1.5 x ULN | Qualsiasi | Nessuno |
Moderata | > 1.5 x-3x ULN | Qualsiasi | Ridurre Bortezomib Hikma a 0,7 mg/m² nel primo ciclo di trattamento. Nei cicli successivi considerare un incremento della dose a 1,0 mg/m² o un’ulteriore riduzione della dose a 0,5 mg/m² sulla base della tolleranza del paziente |
Grave | > 3 x ULN | Qualsiasi |
Abbreviazioni: SGOT - transaminasi glutammico-ossalacetica sierica; AST - aspartato aminotransferasi; ULN - limite superiore del valore normale. *Basata sulla classificazione NCI Organ Dysfunction Working Group per categorizzare l’insufficienza epatica (lieve, moderata, grave).
Compromissione renale La farmacocinetica di bortezomib non subisce alterazioni in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (Clearance della creatinina [CrCL] >20 ml/min/1,73 m²); perciò non sono necessari aggiustamenti della dose in questi pazienti. Non è noto se la farmacocinetica di bortezomib subisca alterazioni in pazienti con insufficienza renale di grado grave non in dialisi (CrCL <20 ml/min/1,73 m²). Poiché la dialisi potrebbe ridurre le concentrazioni di bortezomib, Bortezomib Hikma deve essere somministrato dopo la seduta dialitica (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di bortezomib in pazienti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1 ma non può essere definita nessuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione Bortezomib Hikma è utilizzabile per la somministrazione endovenosa o sottocutanea. Bortezomib Hikma non deve essere somministrato per altre vie. La somministrazione intratecale ha provocato decessi.
Iniezione endovenosa La soluzione ricostituita di Bortezomib Hikma 3.5 mg è somministrata per via endovenosa in bolo della durata di 3-5 secondi, mediante un catetere endovenoso periferico o centrale, seguita da un lavaggio con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). Fra la somministrazione di due dosi consecutive di Bortezomib Hikma devono trascorrere almeno 72 ore.
Iniezione sottocutanea La soluzione ricostituita di Bortezomib Hikma 3.5 mg viene somministrata sottocute nelle cosce (destra o sinistra) o nell’addome (destro o sinistro). La soluzione deve essere iniettata sottocute con un angolo di 45-90°. Nelle successive somministrazioni è necessario cambiare a rotazione il sito di iniezione. Se si manifestano delle reazioni nel sito di iniezione dopo la somministrazione sottocutanea di Bortezomib Hikma, può essere somministrata per via sottocutanea una soluzione meno concentrata di Bortezomib Hikma (bortezomib 3,5 mg ricostituito a 1 mg/ml invece di 2,5 mg/ml) o è raccomandato il passaggio alla somministrazione per via endovenosa. Per istruzioni sulla ricostituzione del prodotto medicinale prima della sommonistrazione vedere paragrafo 6.6. Quando Bortezomib Hikma è somministrato in associazione ad altri medicinali, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di questi medicinali per le istruzioni relative alla somministrazione.