Sintesi del profilo di sicurezza La valutazione delle reazioni avverse si basa sui dati di sicurezza ottenuti da tutti gli studi di fase 2 e 3 con Biktarvy e sull’esperienza post-marketing. Negli studi clinici condotti su pazienti naïve al trattamento trattati con Biktarvy per 144 settimane, le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state cefalea (5%), diarrea (5%) e nausea (4%).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse Le reazioni avverse riportate nella Tabella 2 sono elencate in base alla classificazione organosistemica e alla frequenza. Le frequenze sono definite come segue: comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e rara (≥1/10.000, <1/1.000).
Tabella 2: Tabella delle reazioni avverse1 Frequenza | Reazione avversa |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Non comune: | anemia² |
Disturbi psichiatrici |
Comune: | depressione, sogni anormali |
Non comune: | idea suicida, tentato suicidio (specialmente in pazienti con una storia preesistente di depressione o malattia psichiatrica), ansia, disturbi del sonno |
Patologie del sistema nervoso |
Comune: | cefalea, capogiro |
Patologie gastrointestinali |
Comune: | diarrea, nausea |
Non comune: | vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza |
Patologie epatobiliari |
Non comune: | iperbilirubinemia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Non comune: | angioedema3,4, eruzione cutanea, prurito, orticaria4 |
Rara: | sindrome di Stevens-Johnson5 |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Non comune: | artralgia |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Comune: | stanchezza |
1 Ad eccezione dell’angioedema, dell’anemia, dell’orticaria e della sindrome di Stevens-Johnson (vedi note 2-5), tutte le reazioni avverse sono state identificate dagli studi clinici su Biktarvy. Le frequenze sono state derivate da studi clinici di fase 3 con Biktarvy in pazienti naïve al trattamento per 144 settimane (GS-US-380-1489 e GS-US-380-1490) ² Questa reazione avversa non è stata osservata negli studi clinici su prodotti contenenti emtricitabina + tenofovir alafenamide bensì identificata negli studi clinici o nell’esperienza successiva all’immissione in commercio per emtricitabina se utilizzata con altri antiretrovirali. ³ Questa reazione avversa è stata identificata tramite sorveglianza successiva all’immissione in commercioper i medicinali contenenti emtricitabina.
4 Questa reazione avversa è stata identificata tramite sorveglianza successiva all’immissione in commercio per i medicinali contenenti tenofovir alafenamide.
5 Questa reazione avversa è stata identificata tramite sorveglianza successiva all’immissione in commercio per Biktarvy. La frequenza è stata calcolata con la formula 3/X, dove X rappresenta il numero totale di soggetti esposti a Biktarvy negli studi clinici (N=3963).
Descrizione di alcune reazioni avverse Parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale il peso e i livelli ematici dei lipidi e del glucosio possono aumentare (vedere paragrafo 4.4).
Sindrome da riattivazione immunitaria In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell’inizio della CART, può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono state segnalate anche malattie autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia, il tempo alla comparsa di tali patologie è risultato più variabile e questi eventi possono manifestarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Osteonecrosi Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. La frequenza di tali casi è sconosciuta (vedere paragrafo 4.4).
Variazioni della creatinina sierica È stato dimostrato che bictegravir aumenta la creatinina sierica a causa dell’inibizione della secrezione tubulare della creatinina; tuttavia, queste variazioni non sono considerate clinicamente rilevanti dal momento che non riflettono una variazione del tasso di filtrazione glomerulare. L’aumento della creatinina sierica si è verificato entro la settimana 4 del trattamento ed è rimasto stabile fino alla settimana 144. Negli studi GS-US-380-1489 e GS-US-380 1490, la creatinina mediana nel siero (Q1, Q3) è aumentata di 0,11 (0,03, 0,19) mg/dL, (9,7 [2,7, 16,8] mcmol/L), 0,11 (0,04, 0,19) mg/dL (9,7 [3,5, 16,8] mcmol/L) e 0,12 (0,06, 0,21) mg/dL (10,6 [5,3, 18,6] mcmol/L) dal basale alla settimana 144 nei gruppi riceventi rispettivamente Biktarvy, abacavir/dolutegravir/lamivudina e dolutegravir + emtricitabina/tenofovir alafenamide. Non ci sono state interruzioni a causa di eventi avversi renali fino alla settimana 144 in pazienti a cui sia stato somministrato Biktarvy in studi clinici.
Variazioni della bilirubina Negli studi GS-US-380-1489 e GS-US-380-1490, sono stati osservati incrementi della bilirubina totale nel 17% dei pazienti naïve al trattamento trattati con Biktarvy fino alla settimana 144. Gli aumenti erano principalmente di grado 1 (12%) e di grado 2 (4%) (da ≥1,0 a 2,5 volte il limite superiore della norma [ULN]) e non sono stati associati a reazioni avverse epatiche o altre anomalie di laboratorio correlate al fegato. Cinque pazienti trattati con Biktarvy (1%) hanno avuto incrementi di bilirubina di grado 3 che non sono stati considerati correlati al medicinale in studio. Non ci sono state interruzioni dovute ad eventi avversi fino alla settimana 144 negli studi clinici con Biktarvy.
Altre popolazioni speciali Pazienti con co-infezione da HBV In 16 adulti coinfetti HIV/HBV trattati con Biktarvy (8 adulti naïve al trattamento con HIV/HBV nello studio GS-US-380-1490; 8 adulti soppressi con HIV/HBV nello studio GS-US-380-1878), il profilo di sicurezza di Biktarvy era simile a quello osservato nei pazienti con monoinfezione da HIV-1 (vedere paragrafo 5.1).
Anziani Gli studi GS-US-380-1844, GS-US-380-1878 e lo studio dedicato GS-US-380-4449 in pazienti con età ≥65 anni (valutazione di 86 soggetti con età ≥65 anni con infezione da HIV-1 soppressi virologicamente) includevano 111 pazienti con età ≥65 anni che hanno ricevuto Biktarvy. In questi pazienti non sono state osservate differenze nel profilo di sicurezza di Biktarvy.
Pazienti con compromissione renale La sicurezza di emtricitabina + tenofovir alafenamide è stata valutata in uno studio clinico, in aperto, a braccio singolo (GS-US-292-1825), nel quale 55 pazienti infetti da HIV-1 con soppressione virologica, con nefropatia allo stadio terminale (eGFR
CG < 15 mL/min) sottoposti a emodialisi cronica, hanno ricevuto emtricitabina + tenofovir alafenamide in combinazione con elvitegravir + cobicistat come compressa di combinazione a dose fissa per 96 settimane. In una fase di estensione dello studio GS-US-292-1825, 10 pazienti sono passati a Biktarvy per 48 settimane. In questo studio, nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale, sottoposti a emodialisi cronica, non sono state identificate reazioni avverse aggiuntive (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione:
Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse