Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di belimumab nei pazienti affetti da LES è stata valutata in 3 studi controllati con placebo con somministrazione endovenosa e 1 studio controllato con placebo con somministrazione sottocutanea. I dati riportati nella tabella di seguito riflettono l’esposizione a Benlysta 10 mg/kg somministrata (10 mg/kg per via endovenosa, per la durata di 1 ora, ai Giorni 0, 14, 28, e poi ogni 28 giorni per 52 settimane) in 674 pazienti affetti da LES, inclusi 472 esposti per almeno 52 settimane e 556 pazienti esposti a 200 mg di Benlysta per via sottocutanea una volta a settimana fino a 52 settimane. I dati di sicurezza presentati includono, per alcuni pazienti, quelli rilevati oltre la Settimana 52. Sono inclusi anche i dati delle segnalazioni post-marketing. La maggioranza dei pazienti aveva ricevuto in concomitanza anche uno o più dei seguenti trattamenti per il LES: corticosteroidi, medicinali immunomodulatori, anti-malarici, medicinali anti-infiammatori non steroidei. Le reazioni avverse sono state riportate nel 87% dei pazienti trattati con Benlysta e nel 90% dei pazienti trattati con placebo. Le reazioni avverse più frequentemente riportate (≥5% dei pazienti affetti da LES trattati con Benlysta più
standard of care e ad una frequenza ≥1% maggiore rispetto a placebo) sono state infezioni virali del tratto respiratorio superiore, bronchite e diarrea. La percentuale dei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa delle reazioni avverse è stata del 7% per i pazienti trattati con Benlysta e del 8% per i pazienti trattati con placebo.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA ed in base alla frequenza. Le categorie di frequenza usate sono:
Molto comune | ≥ 1/10 |
Comune | da ≥1/100 a <1/10 |
Non comune da | ≥1/1.000 a <1/100 |
Raro | da ≥1/10.000 a <1/1.000 |
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. La frequenza assegnata è la più alta osservata con entrambe le formulazioni.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione(i) avversa(e) |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Infezioni batteriche, ad esempio bronchite, infezioni del tratto urinario |
Comune | Gastroenterite virale, faringite, nasofaringite, infezioni virali del tratto respiratorio superiore |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | Leucopenia |
Disturbi del sistema immunitario | Comune | Reazioni di ipersensitività* |
Non comune | Reazione anafilattica |
Raro | Reazioni di ipersensibilità non acuta, di tipo ritardato |
Disturbi psichiatrici | Comune | Depressione |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Emicrania |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Diarrea, nausea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Reazioni in sede di iniezione** |
Non comune | Angioedema, orticaria, eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Dolore alle estremità |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Reazioni sistemiche* correlate all’infusione o all’iniezione, piressia |
*Le ’Reazioni di ipersensibilità’ comprendono un gruppo di reazioni, inclusa l’anafilassi, e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono ipotensione, angioedema, orticaria o altre eruzioni cutanee, prurito, e dispnea. Le ’Reazioni sistemiche correlate all’infusione o all’iniezione’ comprendono un gruppo di reazioni e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono bradicardia, mialgia, cefalea, eruzione cutanea, orticaria, piressia, ipotensione, ipertensione, capogiri e artralgia. A causa della sovrapposizione dei segni e dei sintomi non è possibile distinguere in tutti i casi tra reazioni di ipersensibilità e reazioni da infusione. ** Pertinente solo alla formulazione sottocutanea.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate I dati presentati di seguito sono ottenuti dagli studi clinici per via endovenosa (solo dose endovenosa da 10 mg/kg) e dallo studio clinico per via sottocutanea.
Reazioni sistemiche da infusione o da iniezione e ipersensibilità: reazioni sistemiche da infusione o da iniezione e ipersensibilità sono state generalmente osservate il giorno della somministrazione, ma reazioni acute di ipersensibilità possono verificarsi anche vari giorni dopo la somministrazione stessa. I pazienti con anamnesi positiva per allergie multiple a farmaci o reazioni di ipersensibilità significative possono essere soggetti ad un aumento del rischio. L’incidenza di reazioni da infusione e reazioni di ipersensibilità dopo somministrazione endovenosa con comparsa entro 3 giorni dall’infusione è stata del 12% nel gruppo in trattamento con Benlysta e del 10% nel gruppo in trattamento con placebo, con il 1,2% e lo 0,3%, rispettivamente, che ha richiesto l’interruzione permanente del trattamento. L’incidenza di reazioni sistemiche post-iniezione e reazioni di ipersensibilità con comparsa entro 3 giorni dalla somministrazione sottocutanea è stata del 7% nel gruppo in trattamento con Benlysta e del 9% nel gruppo in trattamento con placebo. Le reazioni di ipersensibilità clinicamente significative associate alla somministrazione sottocutanea di Benlysta e che hanno richiesto interruzione permanente del trattamento sono state segnalate nello 0,2% dei pazienti che ricevevano Benlysta e in nessun paziente che riceveva placebo.
Infezioni: l’incidenza complessiva delle infezioni negli studi per via endovenosa e per via sottocutanea è stata del 63% in entrambi i gruppi che hanno ricevuto Benlysta o placebo. Le infezioni che si sono verificate in almeno il 3% dei pazienti trattati con Benlysta e almeno l’1% più di frequente rispetto ai pazienti che ricevevano placebo sono state infezioni virali del tratto respiratorio superiore, bronchiti e infezioni batteriche delle vie urinarie. Infezioni gravi si sono verificate nel 5% dei pazienti che ricevevano Benlysta o placebo; di queste le infezioni opportunistiche gravi sono state rispettivamente lo 0,4% e lo 0%. Infezioni che hanno portato all’interruzione del trattamento si sono verificate nello 0,7% dei pazienti che ricevevano Benlysta e nell’1,5% dei pazienti che ricevevano placebo. Alcune infezioni sono state severe o fatali.
Leucopenia: l’incidenza della leucopenia segnalata come reazione avversa è stata del 3% nel gruppo che ha ricevuto Benlysta e del 2% nel gruppo che ha ricevuto placebo.
Disturbi psichiatrici: l’incidenza della depressione segnalata come effetto indesiderato è stata del 3% in entrambi i gruppi che hanno ricevuto Benlysta o placebo.
Reazioni in sede di iniezione: nello studio clinico per via sottocutanea, la frequenza di reazioni in sede di iniezione è stata del 6,1% (34/556) e del 2,5% (7/280) per i pazienti che, rispettivamente, hanno ricevuto Benlysta e placebo. Queste reazioni in sede di iniezione (più comunemente dolore, eritema, ematoma, prurito e indurimento) sono state da lievi a moderate. La maggioranza dei casi non ha richiesto interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’
Allegato V.