icon/back Indietro

Bcg Medac polvere e solvente per sospensione endovescicale 1 flaconcino vetro di polvere + 1 sacca pvc da 50 ml solvente senza catetere con adattatore luer-lock

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento del carcinoma vescicale uroteliale non–invasivo: • Trattamento curativo del carcinoma in situ • Trattamento profilattico della recidiva di: • carcinoma uroteliale limitato alla mucosa: • Ta G1–G2 se tumore multifocale e/o recidiva • Ta G3 • carcinoma uroteliale vescicale nella lamina propria ma non nella muscolare (T1) • carcinoma in situ
2. Posologia
Posologia Si raccomanda l’utilizzo del contenuto di un flaconcino per una instillazione vescicale. Durata Carcinoma in situ Un programma standard di trattamento consiste in una instillazione endovescicale di BCG–medac ogni settimana per un periodo di sei settimane consecutive come terapia di induzione. Il trattamento con BCG non deve iniziare fino a 2 – 3 settimane dopo la resezione transuretrale (TUR). Dopo un intervallo di 4 settimane si può riprendere la somministrazione endovescicale seguendo la terapia di mantenimento per almeno un anno. I programmi del trattamento di mantenimento sono descritti di seguito. Terapia di induzione (trattamento profilattico contro la recidiva tumorale) La terapia al BCG dovrebbe iniziare 2 – 3 settimane dopo aver eseguito la TUR o la biopsia vescicale ma senza cateterizzazione traumatica e deve essere ripetuta ogni settimana per un periodo di 6 settimane. Nel caso di tumori a medio e ad alto rischio, dovrebbe far seguito una terapia di mantenimento. Terapia di mantenimento Uno degli schemi terapeutici di mantenimento consiste nell’effettuare un trattamento mensile per un periodo di 12 mesi. Un altro schema di mantenimento consiste invece in tre instillazioni da effettuare ogni settimana, per un minimo di 1 anno e un massimo di 3 anni, al mese 3, 6, 12, 18, 24, 30, e 36. In base a questo schema vengono somministrate fino a 27 instillazioni in un periodo di tre anni. Gli schemi terapeutici con diversi ceppi di BCG sono stati testati in studi clinici effettuati su un gran numero di pazienti. Al momento non è ancora possibile stabilire quali di questi regimi sia più efficace rispetto agli altri. Sebbene la terapia di mantenimento riduca le recidive e possa ridurre la progressione della malattia, in alcuni pazienti gli effetti indesiderati e il disagio associato al trattamento possono superare i benefici. È quindi importante effettuare una valutazione del rapporto rischio–beneficio e delle preferenze del paziente prima di iniziare o proseguire la terapia di mantenimento. Modo di somministrazione BCG–medac deve essere somministrato alle stesse condizioni richieste per un’endoscopia endovescicale. Il paziente deve astenersi dal bere da 4 ore prima dell’instillazione e fino a 2 ore dopo. Prima dell’instillazione di BCG il paziente dovrà svuotare la vescica. BCG–medac viene introdotto nella vescica a bassa pressione e attraverso un catetere. La sospensione di BCG–medac instillato deve rimanere nella vescica per un periodo di 2 ore, ove possibile. Durante tale periodo la sospensione deve trovarsi a contatto con l’intera superficie della mucosa vescicale e pertanto il paziente deve essere indotto a muoversi il maggiormente possibile. Dopo 2 ore il paziente deve svuotare la vescica preferibilmente in posizione seduta. In assenza di specifiche controindicazioni mediche è raccomandabile l’iperidratazione del paziente nelle 48 ore successive ad ogni instillazione. La sicurezza e l’efficacia di BCG–medac nei bambini non sono state stabilite. BCG–medac non deve quindi essere usato in questa popolazione. Non vi sono istruzioni specifiche d’utilizzo nell’anziano. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. BCG–medac non deve essere usato nei pazienti immunosoppressi o in quelli con immunodeficienze congenite o acquisite quando queste sono dovute a malattie concomitanti (ad es. sierologia positiva per HIV, leucemia, linfoma), terapia contro il cancro (ad es. medicinali citostatici, radiazioni) o terapie immunosoppressive (ad es. corticosteroidi). BCG–medac non deve essere somministrato in pazienti con tubercolosi attiva. Il rischio di tubercolosi attiva deve essere escluso mediante un’opportuna anamnesi e, se indicato, da test diagnostici secondo le linee guida locali. Pregressa radioterapia della vescica. Il trattamento con BCG–medac è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.6). BCG–medac non deve essere instillato prima che siano trascorse 2 – 3 settimane da TUR, biopsia della vescica o cateterizzazione traumatica. Perforazione della vescica (vedere paragrafo 4.4). Infezione acuta del tratto urinario (vedere paragrafo 4.4).
4. Avvertenze
BCG–medac non deve essere usato per somministrazione sottocutanea, intradermica, intramuscolare od endovenosa o per vaccinazione. Trattamento dei sintomi, segni o sindrome Vedere paragrafo 4.8. Numero delle instillazioni di BCG Effetti indesiderati da trattamento al BCG sono frequenti ma normalmente moderati e transitori. Normalmente con l’aumentare del numero di instillazioni di BCG aumenta la possibilità di reazioni avverse. Infezione/reazione sistemica al BCG grave Infezioni/reazioni sistemiche al BCG sono state riscontrate raramente e vengono descritte come febbre >39,5 °C per la durata di 12 ore, febbre >38,5 °C per la durata di 48 ore, polmonite miliare, epatite granulomatosa, anomalie dei test di funzione epatica, disfunzioni organiche (diverse da quelle del tratto uro–genitale) con infiammazione granulomatosa evidenziata alla biopsia, sindrome di Reiter. La possibilità di infezioni sistemiche gravi al BCG deve essere valutata prima dell’inizio della terapia. Un’instillazione traumatica può indurre casi di setticemia con possibile shock settico ed eventi potenzialmente fatali. Eventuali infezioni del tratto urinario debbono essere scartate prima di ogni instillazione vescicale di BCG (un’infiammazione della membrana mucosa della vescica può aumentare i rischi di disseminazione ematologica di BCG). Nel caso venga diagnosticata un’infezione del tratto urinario durante la terapia al BCG, questa deve essere interrotta fino a quando l’analisi delle urine non sia normalizzata e il trattamento antibiotico sia concluso. Sono state riportate infezioni di impianti e protesi in pazienti con (ad es.) aneurisma o protesi. Persistenza del BCG Vi sono state segnalazioni di singoli casi di persistenza dei batteri del BCG nel tratto urinario per più di 16 mesi. Febbre o macro–ematuria Il trattamento deve essere procrastinato fino alla risoluzione della febbre o della macro– ematuria concomitanti Capacità vescicale ridotta Il rischio di retrazione vescicale può aumentare nei pazienti con capacità vescicale ridotta. HLA–B27 Nei pazienti con HLA–B27 positiva può maggiormente verificarsi il rischio di artrite reattiva o sindrome di Reiter.Precauzioni d’uso BCG–medac non deve essere manipolato né nello stesso locale né dalle stesse persone predisposte alla preparazione di medicinali citotossici per somministrazione endovenosa. BCG–medac non deve essere manipolato da persone che presentano immunodeficienze note. Il contatto di BCG–medac con la cute e le mucose deve essere evitato. La contaminazione può provocare reazione di ipersensibilità o infezione dell’area interessata. Pazienti con immunodeficienze Pazienti con immunodeficienze note devono evitare il contatto con pazienti in trattamento con BCG, ma finora non sono stati segnalati casi di trasmissione da un essere umano a un altro. Test cutaneo per la tubercolina Il trattamento endovescicale con BCG–medac potrebbe indurre sensibilità alla tubercolina e conseguentemente alterare l’interpretazione del test cutaneo alla tubercolina per la diagnosi di infezione da micobatteri. Pertanto il test di reattività alla tubercolina dovrebbe essere eseguito prima della somministrazione del BCG–medac. Gravidanza BCG–medac non è raccomandato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.6) Trasmissione per via sessuale Non è stata ancora riscontrata trasmissione per via sessuale del BCG ma si raccomanda l’uso di un profilattico durante il rapporto sessuale per una settimana dopo la terapia con BCG. Igiene generale Si raccomanda di lavare le mani e la zona genitale dopo la minzione. Ciò vale in particolare per le prime minzioni dopo l’instillazione del BCG. In caso di contaminazione di lesioni cutanee, si raccomanda l’uso di un disinfettante idoneo. Contaminazione di BCG–medac Un’eventuale fuoriuscita di sospensione di BCG–medac deve essere trattata con un disinfettante con dimostrata attività contro i micobatteri. Il contatto con la pelle deve essere trattato con disinfettante idoneo.
5. Interazioni
I batteri BCG sono sensibili ai medicinali anti–tubercolosi (ad es. etambutolo, streptomicina, p–acido aminosalicilico (PAS), isoniazide (INH) e rifampicina), antibiotici e antisettici. E’ stata riscontrata resistenza contro la pirazinamide e cicloserina. Durante la terapia endovescicale con BCG, la somministrazione simultanea di agenti anti–tubercolinici e di antibiotici come i fluoroquinolonici, doxicilina o gentamicina deve essere evitata a causa della sensibilità del BCG a questi medicinali.
6. Effetti indesiderati
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi Frequenza ed effetto indesiderato
Infezioni ed infestazioni Molto comune (≥ 1/10):
Cistiti e reazioni infiammatorie (granulomi) della vescica
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100):
Infezione del tratto urinario, orchite, reazione/infezione sistemica al BCG grave, sepsi da BCG, polmonite miliare, ascesso cutaneo, sindrome di Reiter (congiuntivite, oligoartrite asimmetrica e cistite)
Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000):
Infezione vascolare (ad es. aneurisma infetto), ascesso renale
Molto raro (<1/10.000):
Infezione da BCG di impianti e del tessuto circostante (ad es. infezioni di protesi aortica, defibrillatore cardiaco, artroplastica del bacino o del ginocchio), linfoadenite cervicale, infezione dei linfonodi regionali, osteomielite, infezione del midollo osseo, ascesso dello psoas, infezione del glande, orchite o epididimite resistente a terapia antitubercolare
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune (≥ 1/1.000, <1/100):
Citopenia, anemia
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Sindrome emofagocitica
Disturbi del sistema immunitario Molto comune (≥ 1/10):
Reazione sistemica al BCG transitoria (febbre <38,5 °C, sintomi simil–influenzali, comprendenti malessere, febbre, brividi, sensazione generale di fastidio)
Molto raro (<1/10.000):
Reazione di ipersensibilità (ad es. edema delle palpebre, tosse)
Patologie dell’occhio Molto raro (<1/10.000): Corioretinite, congiuntivite, uveite
Patologie vascolari Molto raro (<1/10.000): Fistola vascolare
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune (≥ 1/1.000, <1/100): Granuloma polmonare
Patologie gastrointestinali Molto comune (≥ 1/10):
Nausea
Molto raro (<1/10.000):
Vomito, fistola intestinale, peritonite
Patologie epatobiliari Non comune (≥ 1/1.000, <1/100): Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune (≥ 1/1.000, <1/100): Rash cutaneo
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune (≥ 1/1.000, <1/100): Artrite, artralgia
Patologie renali e urinarie Molto comune (≥ 1/10):
Frequente bisogno di urinare con sensazione di fastidio e dolore
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100):
Ematuria macroscopica, ritenzione vescicale, ostruzione delle vie urinarie, vescica contratta
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Insufficienza renale, pielonefrite, nefrite (nefrite tubulo– interstiziale, nefrite interstiziale e glomerulonefrite incluse)
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune (≥ 1/10):
Prostatite granulomatosa asintomatica
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100):
Epididimite, prostatite granulomatosa sintomatica
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Disturbi genitali (ad es. dolore vaginale, dispareunia), oligospermia, azoospermia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune (≥ 1/100, <1/10): Febbre >38,5 °C
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100): Ipotensione
Effetti indesiderati al trattamento al BCG sono frequenti ma normalmente lievi e transitori. Le reazioni avverse normalmente aumentano con l’aumentare del numero di instillazioni di BCG. Raramente possono verificarsi casi di artrite/artralgia ed eruzione cutanea da attribuire ad ipersensibilità del paziente al trattamento al BCG. In alcuni casi può essere necessario interrompere la somministrazione di BCG–medac. Reazioni avverse locali In una percentuale fino al 90 % dei pazienti si verificano fastidio e dolore al momento di urinare e minzione frequente. Cistiti e reazioni infiammatorie (granulomi) possono costituire una parte essenziale dell’attività antitumorale. Ulteriori effetti indesiderati locali osservati non comunemente sono: ematuria macroscopica, infezione del tratto urinario, retrazione vescicale, ostruzione urinaria, contrattura vescicale, prostatite granulomatosa sintomatica, orchite ed epididimite. Raramente è stato osservato ascesso renale. Inoltre, disturbi genitali (ad es. dolore vaginale, dispareunia) possono verificarsi con frequenza non nota. Reazione sistemica al BCG transitoria Si possono verificare febbre leggera, sintomi simil–influenzali e fastidio generale. Normalmente questi sintomi si attenuano entro 24 – 48 ore e dovrebbero essere gestiti con il trattamento sintomatico standard. Tali sintomi sono i segni dell’inizio di una reazione immunitaria. Tutti i pazienti che ricevono il medicinale devono essere tenuti sotto attento controllo e devono essere avvisati di riferire ogni episodio di febbre o altri eventi diversi da quelli del tratto urinario. Reazioni avverse/infezioni sistemiche gravi Le reazioni avverse/infezioni sistemiche sono definite come: febbre >39,5 °C per la durata di almeno 12 ore, febbre >38,5 °C per la durata di almeno 48 ore, polmonite miliare dovuta al BCG, epatite granulomatosa, anomalie dei test di funzionalità epatica, disfunzioni organiche (diverse da quelle del tratto uro–genitale) con infiammazione granulomatosa evidenziata alla biopsia, sindrome di Reiter. Le reazioni/infezioni da BCG sistemiche gravi possono portare a sepsi da BCG, un evento potenzialmente letale. Raccomandazioni di trattamento, vedere tabella sottostante.
Trattamento dei sintomi, segni, sindrome
Sintomi, segni o sindrome Trattamento
1) Sintomi di irritazione vescicale di durata inferiore alle 48 ore Trattamento sintomatico
2) Sintomi di irritazione vescicale di durata superiore o uguale a 48 ore Interrompere la terapia con BCG–medac ed iniziare un trattamento con chinolonici. Se dopo 10 giorni non si è ancora osservata una completa risoluzione del problema, procedere alla somministrazione di isoniazide (INH)* per 3 mesi. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG– medac deve essere assolutamente interrotta.
3) Infezione batterica del tratto urinario concomitante Procrastinare la terapia con BCG–medac fino a che le analisi urinarie non si siano normalizzate e non sia terminato il trattamento antibiotico.
4) Altri effetti indesiderati genitourinari: granulomatosi prostatitca sintomatica, epididimiti e orchiti, ostruzione dell’uretra e ascesso renale Interrompere la terapia con BCG–medac. Somministrare isoniazide * e rifampicina*, da 3 a 6 mesi secondo la gravità. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG– medac deve essere assolutamente interrotta.
5) Febbre inferiore a 38,5 °C della durata inferiore a 48 ore Trattamento sintomatico con paracetamolo.
6) Eruzione cutanea, artralgia o artrite o sindrome di Reiter Interrompere la terapia con BCG–medac. Somministrare antistaminici o farmaci anti–infiammatori non steroidei. Se non si ottengono esiti, somministre isoniazide* per 3 mesi. In caso di trattamento antitubercolare, la terapia con BCG– medac deve essere assolutamente interrotta.
Trattamento dei sintomi, segni, sindrome
Sintomi, segni o sindrome Trattamento
7) Reazione/infezione **sistemica al BCG senza segni di shock settico ** vedere definizione di reazione/infezione sistemica al BCG Interrompere assolutamente la terapia con BCG–medac. Considerare la possibilità di consultare un infettivologo. Somministrare una terapia* antitubercolare a base di tre farmaci combinati per la durata di 6 mesi.
8) Reazione/infezione sistemica al BCG con segni di shock settico Interrompere assolutamente il trattamento con BCG– medac. Somministrare immediatamente una terapia* anti– tubercolare a base di tre farmaci combinati, insieme a terapia cortisonica ad elevate dosi ad azione rapida. Consultare un infettivologo.
*Attenzione: I batteri BCG sono sensibili a tutti i medicinali anti–tubercolari comunemente usati ad eccezione del pirazinamide. Nel caso si renda necessaria una terapia anti–tubercolare a base di tre farmaci combinati, normalmente si raccomanda la combinazione di: isoniazide (INH), rifampicina e etambutolo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi all’uso di BCG–medac in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Non sono stati eseguiti studi su animali in riproduzione. BCG–medac non è raccomandato durante la gravidanza. Allattamento Esistono informazioni insufficienti sull’escrezione di BCG/metaboliti nel latte materno. BCG–medac è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilità È stato osservato che la terapia endovescicale con BCG influenza negativamente la spermatogenesi e può causare oligospermia o azoospermia. Gli studi sugli animali suggeriscono che questi effetti potrebbero essere transitori e reversibili. Prima di iniziare la terapia, gli uomini dovrebbero tuttavia informarsi sulla possibilità di conservare lo sperma.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C–8 °C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Dopo la ricostituzione, un flaconcino contiene: BCG (Bacillo Calmette–Guérin), ceppo RIVM derivato da ceppo 1173–P2 ...............................................................2 x 108 fino a 3 x 109unità vitali Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Polvere: poligelina, glucosio anidro e polisorbato 80. Solvente: cloruro di sodio e acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
E’ improbabile che si verifichino casi di sovradosaggio dal momento che un flaconcino di BCG–medac corrisponde esattamente ad una dose. Non esistono dati comprovanti il fatto che un eventuale sovradosaggio possa causare sintomi diversi dagli effetti indesiderati già descritti.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).