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Antistin Privina 0,5 mg/ml + 0,25 mg/ml collirio, soluzione flacone 10 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Antistin - Privina è indicato negli stati allergici e infiammatori della congiuntiva, accompagnati da fotofobia, lacrimazione, sensazione di corpi estranei.
2. Posologia
Adulti e adolescenti: instillare 1-2 gocce di collirio fino a 3-4 volte al giorno nel sacco congiuntivale. Bambini di età superiore a 6 anni: nei bambini al di sopra dei 6 anni di età non instillare più di 1-2 gocce al giorno. Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo può dar luogo ad effetti sistemici gravi. Dopo l’instillazione, occludendo il dotto naso lacrimale o chiudendo l’occhio per 3 minuti, si riduce l’assorbimento sistemico. In questo modo diminuiscono gli effetti sistemici e aumenta l’attività locale. Se si stanno usando altri colliri, aspettare almeno 5 minuti tra un’instillazione e l’altra. Antistin - Privina non deve essere usato per più di 4 giorni di seguito o a dosi superiori di quelle consigliate, in quanto ciò può causare un’iperemia per un fenomeno di “rimbalzo” (vedi anche sezione 4.4) e congiuntivite follicolare tossica.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità a uno dei principi attivi o degli eccipienti; • Terapia concomitante con antidepressivi inibitori della monoammino ossidasi (anti-MAO) (vedi anche sezione 4.5). • Il prodotto è controindicato nei bambini sotto i sei anni di età.
4. Avvertenze
Antistin - Privina deve essere usato con cautela nei pazienti anziani con patologie cardiovascolari gravi inclusa l’aritmia, ipertensione non controllata o diabete. I farmaci simpatico mimetici devono essere usati con cautela in pazienti con diabete, ipertensione, ipertiroidismo e elevata concentrazione dell’ormone tiroideo, aritmia o tachicardia e feocromocitoma. Antistin - Privina deve essere usato con cautela in pazienti a rischio o con glaucoma ad angolo chiuso, a meno che non siano stati sottoposti ad iridectomia (o iridotomia). I pazienti devono essere avvertiti che un uso eccessivo di vasocostrittori potrebbe causare iperemia per un effetto “rimbalzo”. Antistin - Privina non è consigliato per pazienti affetti da secchezza oculare senza prima aver consultato uno specialista. I pazienti che avvertono il sintomo della secchezza oculare devono interrompere il trattamento e consultare il medico. L’uso di Antistin- Privina potrebbe nascondere infezioni oculari. I pazienti con rinite secca dovrebbero adottare la precauzione di chiudere il condotto vaso lacrimale, come indicato nella sezione 4.2, per evitare che l’Antistin- Privina raggiunga la mucosa nasale. Il paziente deve essere informato di consultare il medico se i sintomi persistono o si aggravano o si avverte dolore o visione offuscata dopo 3 o 4 giorni di trattamento. Se si usano lenti a contatto, queste devono essere rimosse prima dell’instillazione del collirio e si devono aspettare almeno 15 minuti prima di rimetterle. Antistin - Privina contiene benzalconio cloruro che potrebbe causare irritazione oculare e danneggiare le lenti a contatto. Poiché il dispenser rimane sterile fino alla prima apertura, al fine di prevenire una contaminazione durante l’uso, il paziente deve essere istruito ad evitare che la punta del dispenser venga a contatto con l’occhio o le strutture circostanti.
5. Interazioni
Gli agenti simpaticomimetici potrebbero causare crisi ipertensive se usati durante il trattamento con antidepressivi (anti-MAO) vedi anche sezione 4.3. Gli anti-istaminici possono aumentare l’effetto sedante dei sedativi del sistema nervoso centrale comprendenti alcol, ipnotici, analgesici oppioidi, ansiolitici e antipsicotici. Hanno anche un effetto additivo se usati con sostanze ad azione anti-muscarinica come atropina e alcuni antidepressivi (sia triciclici sia anti-MAO). Considerando la possibilità di un assorbimento sistemico, l’Antistin - Privina deve essere usato con cautela in concomitanza con questi farmaci.
6. Effetti indesiderati
L’effetto indesiderato più comune è un leggero bruciore durante l’instillazione. Disturbi oculari: Sono stati riportati sensazione di bruciore durante l’instillazione e segni e sintomi tipici di una reazione allergica locale. Potrebbero insorgere anche: dispersione del pigmento dell’iride, midriasi, visione offuscata, congiuntivite acuta e cronica, congiuntivite follicolare tossica, secchezza oculare, congestione e iperermia dovute ad un effetto “rimbalzo”, glaucoma ad angolo chiuso. Alterazioni del sistema nervoso: Mal di testa, sonnolenza, vertigine, tremore e eccitazione centrale. Disturbi cardiaci: Angina pectoris, ipertensione e tachicardia. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Sensazione di bruciore nell’occhio e sudore. Alterazioni del sistema immunitario: Molto raramente reazioni di ipersensibilità.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non sono disponibili dati clinici sull’uso del prodotto in gravidanza. Antistin - Privina dovrebbe essere usato solo se i potenziali benefici superino i rischi per il feto o bambino. Allattamento: Non si sa se il farmaco passa nel latte materno, il prodotto dovrebbe essere usato con cautela durante l’allattamento al seno.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C Il prodotto confezionato è sterile. Chiudere subito dopo l'uso. Evitare contaminazioni del beccuccio contagocce del collirio (vedi anche sezione 6.6).
9. Principio attivo
1 ml di soluzione contiene: Principi attivi: antazolina solfato 5,0 mg; nafazolina nitrato 0,25 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedi sezione 6.1
10. Eccipienti
Benzalconio cloruro; acido borico; borace; acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
L’ingestione accidentale del flacone da 10 ml di Antistin-Privina, corrispondente a 50 mg di antazolina e a 2,5 mg di nafazolina non provoca nessuna conseguenza grave nell’adulto. Nel bambino, specialmente al di sotto dei 2 anni di età, può provocare: nausea, sonnolenza, aritmia/tachicardia e possibile shock. Un’overdose di nafazolina potrebbe provocare sedazione del sistema nervoso centrale, shock ipotensivo e coma. In caso di sovradosaggio conseguente all’ingestione accidentale indurre vomito se il paziente è ancora cosciente oppure considerare una lavanda gastrica e/o carbone attivo. Se necessario procedere con la respirazione artificiale. Nei casi più gravi potrebbero essere richieste misure di terapia intensiva.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).