Giradito all'alluce: un focus su sintomi, cause e trattamenti

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Ottobre, 2024

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Il “giradito” (perionissi) all'alluce è un'infiammazione della pelle attorno all'unghia dell'alluce. 

L'infezione può manifestarsi in due forme principali, acuta e cronica: se non trattato adeguatamente, può estendersi rapidamente, coinvolgendo l'intero dito, e lee cause possono essere diverse.

Vediamo come risolvere la problematica, alleviare i sintomi e prevenire future ricorrenze.

Cos'è il giradito

Il giradito, noto anche come patereccio o perionissi, è un’infiammazione a carico della pelle che circonda l’unghia delle dita della mani o del piede; una delle forme più comuni è il giradito all'alluce. 

L'infezione può manifestarsi in due forme principali, basate sulla velocità di diffusione:

  • forma acuta: si sviluppa rapidamente, con sintomi che compaiono in breve tempo. In genere, la forma acuta è causata da batteri come stafilococchi o streptococchi;
  • forma cronica: progredisce più lentamente nel tempo e può essere causata da infezioni fungine o dall'esposizione prolungata a irritanti.

È importante distinguere le due forme per determinare il trattamento più appropriato: quella acuta potrebbe richiedere un intervento più immediato e aggressivo, mentre la forma cronica potrebbe necessitare di un approccio a lungo termine.

Inoltre, una visita dal dermatologo è sempre consigliata per prevenire la condizione del giradito, oltre che per riconoscerla già ai primi segni di infezione. 

Cause del giradito

Le cause del giradito possono essere diverse, ecco quali sono le principali: 

Traumi e microlesioni 

Una delle cause più comuni del giradito sono i piccoli traumi o le microlesioni della pelle intorno all'unghia che possono essere causati da calzature troppo strette, graffi o tagli accidentali durante la cura delle unghie, strappi delle pellicine.

Infezioni batteriche  

Le infezioni batteriche, spesso causate da stafilococco o streptococco, possono portare allo sviluppo del giradito. Queste infezioni si sviluppano quando i batteri riescono a penetrare attraverso piccole lesioni della pelle.

Umidità e scarsa igiene 

L'ambiente umido e caldo all'interno delle scarpe crea un ambiente fertile per la proliferazione batterica e fungina.

Tra le cause di giradito cronico, infatti, da considerare anche l'infezione da candida: i funghi proliferano negli ambienti umidi; allo stesso modo, una scarsa igiene dei piedi può aumentare il rischio di infezioni.

Tra le soluzioni a queste possibili cause:

  • cambiare frequentemente calze e scarpe;
  • utilizzare polveri assorbenti per i piedi;
  • adottare calzature in materiali traspiranti.

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Unghie incarnite 

Le unghie che crescono in modo anomalo, penetrando nella pelle circostante, possono causare infiammazione e portare allo sviluppo di infezioni.

Per prevenire questa condizione è consigliabile usare dei separatori per le dita dei piedi; in casi avanzati, invece, quando l'unghia è incarnita, potrebbe essere necessaria la rimozione parziale della stessa da parte del podologo o del chirurgo.

Condizioni mediche sottostanti 

Alcune condizioni come il diabete o problemi circolatori possono aumentare la predisposizione alle infezioni, compreso il giradito. 

Calzature inadeguate

Scarpe troppo strette, o che non permettono una corretta traspirazione, possono creare le condizioni ideali per lo sviluppo del giradito; per prevenire questa condizione, è bene anzitutto fare attenzione alla scelta delle scarpe con sufficiente spazio per le dita. 

Sintomi del giradito 

Il giradito si lascia riconoscere per alcuni sintomi che si manifestano sia nella forma acuta che in quella cronica:

  • arrossamento e gonfiore intorno all'unghia;
  • dolore localizzato e sensibilità al tatto della pelle circostante;
  • possibile formazione di pus;
  • sensazione di calore o pulsazione nell'area interessata;
  • difficoltà nel movimento del dito colpito;
  • ispessimento dell'unghia e fuoriuscita dal solco periungueale;
  • cambiamento del colore dell’unghia.

Diagnosi del giradito

La diagnosi del giradito viene effettuata attraverso un processo diagnostico che può comprendere diversi passaggi

Anamnesi

Il medico inizia con l'anamnesi, ovvero la raccolta di informazioni dettagliate su abitudini e sintomi del paziente:

  • durata e progressione dei sintomi;
  • eventuali traumi o lesioni recenti;
  • eventuale onicofagia (mangiarsi le unghie) o esposizione frequente all'acqua;
  • presenza di patologie concomitanti come diabete o malattie del sistema immunitario.

Esame obiettivo

Segue l'esame obiettivo in cui lo specialista esamina l'area interessata, valutando la presenza di alcuni segnali:

  • rossore, gonfiore e dolore;
  • formazione di pus o ascessi;
  • alterazioni dell'unghia o della pelle circostante;
  • estensione dell'infezione.

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Esami di laboratorio

Il medico può ritenere necessaria la valutazione di altre possibili condizioni con sintomi simili, come l'onicomicosi (infezione fungina dell'unghia), l'ematoma subungueale o, in casi estremi, i tumori del letto ungueale.

A questo proposito, può ritenere utile prescrivere: 

  • esame colturale e antibiogramma: si preleva un campione di liquido o tessuto per identificare il patogeno responsabile e determinare la sua sensibilità agli antibiotici;
  • esame microscopico diretto per identificare rapidamente la presenza di funghi o batteri.

Esami diagnostici per immagini

Più raro, ma in casi di infezioni profonde o croniche, possono essere necessari anche esami diagnostici per immagini

  • radiografia per valutare il coinvolgimento osseo;
  • ecografia per visualizzare eventuali raccolte di liquido o ascessi profondi;
  • biopsia, in casi molto rari, quando si sospetta una patologia maligna o in presenza di lesioni atipiche, può essere necessaria una biopsia del tessuto interessato.

Come si cura il giradito 

Il primo fattore da considerare è la prevenzione, dunque mantenere una buona igiene; indossare calzature adeguate che non comprimano le dita; utilizzare protezioni in silicone per l'alluce.

Importante è anche la cura delle unghie che deve essere eseguita con alcuni accorgimenti:

  • evitare di tagliare le unghie troppo corte;
  • tagliare le unghie dritte, non arrotondate;
  • disinfettare regolarmente gli strumenti per la cura delle unghie.

Passiamo, invece, a vedere quali sono i trattamenti per la cura del giradito che possono variare in base alla natura e alla gravità dell'infezione.

Cure farmacologiche

Per le infezioni batteriche, la terapia antibiotica rappresenta il cardine del trattamento che può prevedere l'applicazione di una pomata antibiotica locale per casi lievi o moderati, mentre per infezioni più severe potrebbe essere necessaria la somministrazione di antibiotici orali prescritti dal medico.
 
Altrettanto importante è la gestione dell'infiammazione: in questo caso, si possono fare impacchi caldi per favorire il drenaggio naturale e alleviare il dolore, mentre nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere a un drenaggio chirurgico.
 

Per le infezioni fungine, come l'onicomicosi, il trattamento può richiedere l'uso di farmaci antimicotici che si possono applicare localmente, sotto forma di smalti ungueali o crema, oppure assunti per via orale in casi più resistenti; la terapia antimicotica può durare diversi mesi a seconda del grado dell'infezione.


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In alcuni casi, per favorire la penetrazione dei prodotti antifungini, si esegue una fresatura della lamina ungueale, da ripetere ogni 15 giorni.

Inoltre, durante il trattamento è fondamentale prestare particolare attenzione alla cura delle unghie, eliminando, quando possibile, la parte infetta e limando la superficie con prodotti specifici consigliati dallo specialista.

Rimedi naturali per curare il giradito

Alcuni di questi rimedi naturali mostrano risultati efficaci, ma non si possono sempre  e comunque sostituire ai trattamenti medici convenzionali visti poco sopra, soprattutto in casi di infezioni gravi.

Inoltre, prima di considerare qualsiasi rimedio, per quanto naturale possa essere, è consigliabile consultare un medico.

Ciò detto, ecco qual sono i trattamenti naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi dei giradito.

  • miele di Manuka: il miele di Manuka ha dimostrato proprietà antibatteriche significative in diversi studi. Tra questi, una ricerca ha evidenziato la sua efficacia contro vari ceppi batterici, inclusi quelli resistenti agli antibiotici. È particolarmente efficace contro lo Staphylococcus aureus, un comune agente patogeno nel giradito;
  • olio di tea tree: studi di laboratorio hanno dimostrato che l'olio di tea tree possiede proprietà antifungine e antibatteriche. Una ricerca ha mostrato la sua efficacia contro il Trichophyton rubrum, un fungo che può causare infezioni ungueali. Nonostante ciò, gli studi clinici sull'uomo restano ancora limitati;
  • aceto di mele: sebbene l'aceto di mele sia spesso consigliato come rimedio naturale, le evidenze scientifiche a supporto del suo uso per il giradito sono limitate. Il suo effetto potrebbe essere dovuto all'acidità che crea un ambiente sfavorevole per la crescita batterica;
  • impacchi di sale: gli impacchi di sale possono aiutare a ridurre l'infiammazione e a drenare il pus. Anche se non ci sono studi specifici sul giradito, in medicina si ricorre all'uso di soluzioni saline per la pulizia delle ferite;
  • calendula: ha proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche per il trattamento di infezioni cutanee.

Possibili complicanze del giradito non trattato o mal gestito

Cosa succede se non si tratta il giradito, o se non si tratta in modo adeguato?

Da premettere che complicanze gravi sono relativamente rare in persone sane e con un sistema immunitario normale; tuttavia, l'infezione non trattata o mal gestita può portare a conseguenze anche serie.

Se l'infezione non viene curata, infatti, può diffondersi oltre l'area iniziale, coinvolgendo tessuti più profondi.

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Nei casi più gravi e in persone con sistema immunitario compromesso o diabete, dove il rischio di complicanze è maggiore, l'infezione può raggiungere l'osso (osteomielite) o le articolazioni (artrite settica), causando danni permanenti; può anche estendersi ai tessuti molli circostanti, formando ascessi che richiedono drenaggio chirurgico.

In casi più rari, può verificarsi una sepsi, una condizione potenzialmente letale in cui l'infezione si diffonde nel sangue.

Tra le altre complicanze, la deformazione permanente dell'unghia o la sua perdita, dolore cronico e limitazione funzionale del dito colpito; inoltre, le infezioni ricorrenti possono portare a cicatrici e danni ai tessuti circostanti.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Stefano Messori
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