Si ricorre allo stiratura alla cheratina al fine di combattere l’effetto crespo e per rendere i capelli lisci, con risultati anche molto efficaci in termini di lucentezza; il trattamento, però, non è sempre così innocuo e col tempo può risultare nocivo e troppo aggressivo, soprattutto per i capelli più fragili.
Dobbiamo, però, distinguere tra i trattamenti di lisciatura alla cheratina che contengono prodotti chimici, e i trattamenti di ricostruzione a base di cheratina idrolizzata, ovvero la proteina scomposta chimicamente in unità elementari compatibili con la struttura cheratinica del capello, che si usa per rinforzare i capelli, renderli più resistenti ed elastici, e anche per combattere l'effetto crespo.
I trattamenti alla cheratina per capelli possono essere di quattro tipologie differenti: il trattamento ricostruttivo, quello lisciante, il Brazilian Blowout, e la stiratura giapponese.
Scopriamone di più.
Cos'è la Cheratina
La cheratina non ha nulla di male in sé, anzi: si tratta di una proteina presente naturalmente nel nostro corpo, protettiva fibrosa e che si trova allo stato naturale nelle unghie, nei capelli, nello strato esterno della pelle, nelle cellule del rivestimento di organi, ghiandole e altre strutture dell’organismo. Una particolare cheratina, chiamata neurocheratina, è presente nel sistema nervoso centrale e periferico.
Le proteine della cheratina costituiscono il 65-95% dei capelli, formando sia la protezione esterna della cuticola sia la struttura interna della corteccia.
Le proteine di natura fibrosa, categoria in cui rientrano pure il collagene e l’elastina, sono importanti perché svolgono una funzione di tipo protettivo delle cellule dell'organismo.
Qual è l'effetto della cheratina sui capelli?
La cheratina rende la cute, i capelli e le unghie più resistenti agli attacchi degli agenti esterni chimici, fisici e ambientali, nutre il cuoio capelluto, ringiovanisce la fibra capillare e restituisce lucentezza ai capelli secchi e danneggiati.
Il suo effetto sui capelli è quello di trattenere l’acqua e mantenere il giusto grado di idratazione. Oltre a donare robustezza ed elasticità alla struttura dei capelli rendendola resistente agli stress fisiologici e ambientali.
Al contrario quando manca la cheratina, il capello ne risente e perde il suo aspetto sano.
Quando la cuticola esterna del fusto del capello viene danneggiata, viene meno la capacità del capello di trattenere l'umidità. Ripristinando l'integrità della cuticola, i capelli tendono a trattenere l'umidità e, di conseguenza, la secchezza diminuisce a favore di una maggiore vitalità e lucentezza.
La carenza di cheratina
Con il passare del tempo, quindi con l'aumentare dell'età, la produzione naturale di cheratina da parte del corpo diminuisce gradualmente, compromettendo la salute dei capelli. Ma non è solo questo processo naturale la la causa della carenza di cheratina.
Condizioni esterne possono interferire e provocare danni ai capelli:
- inquinamento atmosferico
- esposizione prolungata al sole
- sostanze chimiche contenute in alcuni shampoo / tinture per capelli (che alterano la struttura cheratinica della fibra capillare)
- uso frequente di phon e piastra
- stress, alimentazione, stile di vita, malattie, alcuni farmaci.
Quando la protezione del rivestimento cheratinico è insufficiente, i capelli più vulnerabili e soggetti alle aggressioni esterne, diventano crespi, sfibrati, spenti e meno elastici.
Per riportarli in forma, si ricorre ai trattamenti per la ricostruzione dello strato di cheratina.
I trattamenti alla cheratina idrolizzata
La cheratina idrolizzata viene usata come ingrediente ristrutturante per la ricostruzione della fibra capillare per i capelli sfibrati, fragili, danneggiati.
E anche per ottenere un effetto anticrespo, che però è diverso dall'effetto lisciante che vediamo a breve.
In generale, i prodotti domestici come oli, shampoo, maschere, balsamo, creme, sono efficaci ma non tanto quanto i trattamenti professionali. Tuttavia, il mix tra un uso regolare dei prodotti più indicati e uno stile di vita più corretto (stress, alimentazione, fumo, ecc.) può rinforzare i capelli, renderli più luminosi, morbidi e resistenti.
Questi trattamenti rappresentano una soluzione alternativa per chi ha i capelli leggermente secchi e sfibrati, la cheratina aggiuntiva compensa le carenze della cuticola o della corteccia che possono essersi formate nel corso degli anni.
Come sempre, anche in questo caso ci viene in aiuto l'alimentazione. Oltre ai trattamenti di ricostruzione, infatti, possiamo aiutare il nostro corpo a produrre cheratina grazie ad alcuni cibi, tra questi:
- broccoli;
- cavolo;
- carote;
- patate dolci;
- aglio;
- salmone;
- uova.
I risultati dei trattamenti con la cheratina
Come detto, il trattamento con cheratina ne compensa l'eventuale carenza andando a risolvere il problema dei capelli crespi difficili da gestire.
Una breve sintesi dei suoi effetti:
- elimina il crespo dei capelli, rendendoli più morbidi e consistenti
- restituisce lucentezza a tutto il cuoio capelluto, dalle radici fino alle punte, rivitalizzando i capelli e rendendoli più brillanti
- nutre i capelli e ne migliora il colore
- rinforza la fibra capillare, rendendola più resistente
- svolge un effetto lisciante grazie alla proprietà ammorbidente della fibra capillare.
- ripara i capelli danneggiati dall'esposizione al sole o dall'uso costante del calore.
- lascia i capelli lisci per diversi mesi
- grazie alle sue proprietà nutritive, combinando la cheratina con l'acido ialuronico, i capelli diventano più sani, idratati e lucenti.
Diverso è il caso del trattamento di stiraggio con cheratina, un procedimento cosmetico che agisce sulle cuticole del capello. L'effetto lucentezza resta, ma l'effetto lisciante non lascia il capello del tutto illeso.
La stiratura capelli con cheratina
Con alcuni prodotti che contengono anche cheratina si ottiene un effetto lisciante per i capelli ricci. Ma nel caso della stiratura capelli alla cheratina, parliamo di trattamenti chimici che modificano la struttura del fusto e che potrebbero danneggiare e indebolire i capelli a lungo andare.
L'effetto liscio post trattamento di stiratura per capelli alla cheratina ha una durata variabile, a seconda del tipo e della condizione originaria della chioma. In genere, i capelli restano lisci e voluminosi fino a 6 mesi, se il trattamento viene eseguito da un professionista.
Ci sono comunque degli accorgimenti da osservare quando si esegue la stiratura con cheratina:
- utilizzare prodotti senza solfati;
- dopo il trattamento, i capelli non devono essere lavati per diversi giorni e non devono essere tirati indietro con fermagli, elastici, cappelli o occhiali da sole;
- non bagnare i capelli con acqua salata o con acqua di piscina che contiene il cloro;
- non tingere i capelli dopo il trattamento di stiratura chimica alla cheratina;
- prendere il sole solo dopo i primi dieci giorni successivi all'applicazione della cheratina.
Quali sono i "contro" della lisciatura con cheratina
Sebbene l'effetto della stiratura alla cheratina sia efficace, un uso prolungato dei trattamenti liscianti può causare danni, allergie, irritazione o sfaldamento del cuoio capelluto.
Infatti, alcuni prodotti a base di cheratina possono contenere un’alta percentuale di formaldeide, una sostanza chimica utilizzata come germicida, fungicida e disinfettante, che potrebbe risultare dannosa per la salute, tossica e aggressiva per il cuoio capelluto e la fibra capillare.
Per questa ragione, in alcuni paesi sono state vietate la vendita e l'acquisto di prodotti contenenti un'alta dose di formaldeide tra i suoi componenti.
In realtà, quindi, il problema con i trattamenti alla cheratina non sta tanto nella tecnica o nell'uso della cheratina sui capelli, quanto piuttosto nei componenti aggiuntivi che spesso si trovano nei prodotti per i trattamenti liscianti, come appunto la formaldeide, l'aldeide, la glutaraldeide, la formalina o il metilen glicole.
Oltre a nuocere alla salute, queste sostanze possono provocare danni di lunga durata al capello, rendendolo più fragile e opaco. Ecco perché comunque, al di là di ogni eccesso da psicosi, è sempre bene verificare che il prodotto non contenga sostanze potenzialmente dannose, prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento.