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Topinambur

Nutrizione Omeopatia
Topinambur: cos'è, proprietà, ricette

Cos’è il topinambur e qual è la sua origine?

Specie erbacea, della famiglia delle Asteracee, originaria dell’America Centromeridionale, il topinambur, noto anche come carciofo di Gerusalemme, fu introdotto in Europa nel secolo XVI, come curiosità botanica.

La pianta topinambur è molto rustica e si adatta a ogni tipo di terreno, ricorda il girasole, il suo apparato radicale è costituito da radici striscianti con tuberi di colore rosso-violaceo o bianco e dalla polpa bianco-verdastra che rappresentano la parte edibile.

Pianta del topinambur

La pianta di topinambur può arrivare a 2-3 metri di altezza, con larghe foglie verdi e fiori gialli e vistosi.

Il tubero, la porzione sotterranea del fusto modificata per accumulare sostanze di riserva, ha aspetto irregolare, che ricorda un poco quello di zenzero e curcuma, con una scorza sottile.

La polpa del tubero è carnosa, di sapore delicato simile al carciofo ma per forma e consistenza assomiglia a una patata pur non contenendo amidi, contrariamente alla patata stessa.

I tuberi sono ricchi di carboidrati (in particolare di inulina), vengono coltivati per l’alimentazione e prevedono una raccolta scalare a partire da ottobre. Il topinambur viene coltivato fuori rotazione per la sua tendenza ad essere infestante. Come foraggera questa pianta viene sfalciata 3-4 volte.

Il topinambur può essere destinato alla produzione di etanolo ottenibile dalla fermentazione e distillazione dei glucidi contenuti nei tuberi.

Quante calorie ha?

Il topinambur è un alimento ipocalorico; esso contiene circa 73 kcal per 100g di alimento fresco.

Inoltre, svolge un’azione probiotica e favorisce lo sviluppo di batteri utili a rafforzare l’attività immunostimolante.

Quali sono le sue proprietà?

Questo tubero contiene per l’80% acqua, oltre ad avere frutto-oligosaccaridi che gli conferiscono un potere calorico inferiore rispetto a quello delle patate.

In particolare, il topinambur è ricco di un particolare oligosaccaride detto inulina, fibra solubile formata da lunghe catene di fruttosio dall’azione digestiva e prebiotica, poiché capace di aumentare la proliferazione della flora batterica “buona” a livello del colon, ovvero di batteri utili, quali bifidobatteri e lattobacilli, a scapito dei batteri potenzialmente patogeni (azione prebiotica).

Il topinambur contiene, per ogni 100 grammi di prodotto fresco e crudo:

  • il 15% di carboidrati, inulina, asparagina, betaina, colina, fruttosio;
  • il 2-3% di proteine;
  • circa 400mg di sali minerali 
Inoltre, è ricco di potassio ma anche di: calcio, magnesio e fosforo( in quantità notevolmente più basse). Questa pianta è ricca di vitamina A, B e H.

Il topinambur, inoltre:

Questo tubero aiuta anche ad arricchire la dieta con l'apporto di ferro e di folati, molto importanti durante la gravidanza per prevenire malformazioni nel nascituro.

I fiori del topinambur possono essere utilizzati come insetticida naturale: il loro profumo, infatti, è molto sgradito soprattutto alle mosche, la parte verde è usata come foraggio nell’alimentazione del bestiame.

Come cucinare i topinambur?

Il topinambur è considerato una pianta pregiata, ottima per l’alimentazione, durante la guerra è stato un’importante risorsa alimentare, considerato un alimento povero.

Oggi questo tubero è utilizzato per preparare deliziose ricette, può essere cotto o mangiato crudo, da solo o con altre pietanze.

Un altro utilizzo particolare è quello della farina di topinambur, che si trova nei negozi di alimenti naturali e nelle erboristerie. Può essere aggiunta ad altre farine nella percentuale del 10%, rende i preparati adatti a diabetici e stitici.

Ricette con topinambur

Il topinambur fa parte dei "tuberi della salute" insieme alla batata o patata dolce, alla manioca e al taro.

I tuberi di topinambur sono disponibili da ottobre ad aprile. All’acquisto è bene scegliere tuberi lisci, più facili da pulire, piccoli, sodi e compatti.

Sono da evitare esemplari con la scorza danneggiata, che presentino aree molli o germogli. Si tratta di tuberi fragili, che si danneggiano con facilità e che vanno conservati in frigorifero, dove si mantengono fino a due settimane.

È bene non congelare o conservare a lungo il topinambur: la polpa infatti annerisce. L’annerimento può essere arrestato bagnando la polpa con acqua a cui sia stato aggiunto succo di limone. Questo tubero può essere coltivato nell'orto o in vaso, sul balcone, a partire da uno dei tuberi, come si fa con le patate.

La ricetta più semplice per gustare il topinambur è sicuramente a crudo in un'insalata, con un filo d’olio e qualche goccia di limone. Consumarlo crudo mantiene intatti i principi nutrizionali, e l'aggiunta di limone rende maggiormente biodisponibile il contenuto di inulina.

Il topinambur è ottimo anche al forno, sbucciato, tagliato a rondelle sottili e cucinato a 180° per circa 30 minuti; verso fine cottura, aggiungete un filo d’olio, un po’ di sale, ed erbe aromatiche.

Molto saporite sono le ricette di crema di topinambur e il risotto di topinambur. Il tubero è squisito anche con i crostacei, ma risulta ideale anche per preparare ricette vegane e vegetariane.
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
farmacista

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