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Ginkgo Biloba

Nutrizione
Ginkgo Biloba

Cos'è il Ginkgo biloba?

Il Ginkgo biloba è una pianta arborea gimnosperma, originaria della Cina. Comunemente chiamata ginko o albero di capelvenere, è molto diffusa come pianta ornamentale. In diverse parti del mondo è coltivata su scala industriale per l'utilizzo officinale delle sue foglie. In Giappone e in Cina, la parte commestibile dei suoi semi (quella interna legnosa) viene utilizzata nella cucina tradizionale come condimento o contorno.

Quali sono le proprietà del Ginkgo biloba?

Le sue proprietà benefiche sono note sin dall’antichità, e in Oriente era utilizzato per mantenere il benessere di cuore, polmoni, stomaco, e vescica. Tali proprietà sono dovute alla moltitudine di principi attivi presenti nelle foglie: terpenipolifenoli, e flavonoidi (fra cui ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkgolide, e bilobalide).

Studi scientifici hanno evidenziato che il Ginkgo biloba:

  • migliora la microcircolazione cerebrale e periferica
  • contribuisce a ridurre l’aggregazione piastrinica, quindi i fenomeni trombotici
  • riduce lo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi
  • riduce l’infiammazione, in particolar modo a livello bronchiale

A cosa serve il Ginkgo biloba?

L’integratore di Ginko biloba è disponibile in fiale, tavolette e capsule, in farmacia, erboristeria o su internet, e può essere un utile adiuvante per:

  • ridurre i danni ischemici e l’infiammazione, per effetto del bilobalide
  • il trattamento dell’emicrania e della sepsi, per effetto del ginkgolide B e del bilobalide
  • contrastare il danneggiamento e l’invecchiamento dei tessuti, grazie all’attività antiossidante dei flavonoidi
  • il trattamento dell’ansia, per effetto del ginkgolide A

Inoltre, l’insieme dei diversi principi attivi sembra essere d’aiuto per:

  • migliorare la memoria, in particolare a breve termine, anche nella demenza (nelle fasi iniziali, mentre è ancora discusso il beneficio nell’Alzheimer)
  • trattare l’acufene e il glaucoma
  • rafforzare le pareti dei vasi sanguigni (soprattutto dei capillari), per prevenire le vene varicose
  • trattare la disfunzione erettile, ma i dati a riguardo sono contrastanti

Che collegamento c'è tra il ginkgo biloba e l'erezione?

La disfunzione erettile è definita come “l'incapacità del soggetto di sesso maschile a raggiungere o mantenere un'erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente”, e può avere diverse cause, anche concomitanti, fra le quali si riscontrano cause:

  • psicologiche (fra cui ansia, stress, depressione, conflitti interiori e/o relazionali)
  • vascolari (fra cui ipertensione arteriosa, dislipidemia, cardiopatia ischemica)
  • neurologiche (fra cui traumi spinali, neuropatie periferiche, Alzheimer)
  • farmacologiche (fra cui antidepressivi, antipertensivi, cortisone)
  • chirurgiche

Poiché gli integratori alimentari di Ginkgo biloba si sono dimostrati utili nel preservare l’integrità neuronale, nel migliorare la circolazione sanguigna e nel diminuire i livelli di ansia, ne è stato ipotizzato un beneficio nel trattamento della disfunzione erettile. Tuttavia, le evidenze scientifiche finora raccolte non consentono di definire certa la loro utilità per questa condizione. Infatti:

  • i primi studi sono stati condotti su pazienti affetti da disfunzione erettile a seguito di prostatectomia o di assunzione di antidepressivi SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), e anche se il trattamento sembrava aver migliorato la funzionalità sessuale, mancavano i controlli che assumevano il placebo.
  • in altri studi, su pazienti affetti da depressione e in terapia con antidepressivi SSRI, non è stato osservato un miglioramento significativo della disfunzione erettile in chi assumeva l’integratore Ginkgo biloba rispetto a chi assumeva placebo.

Ad oggi, il dibattito è ancora aperto, poiché gli studi sopracitati hanno preso in considerazione pazienti o sottoposti ad una procedura chirurgica o in terapia continuativa con antidepressivi, e affetti da condizioni severe di disfunzione erettile, ma nessuna ricerca ha arruolato pazienti con forme meno severe, o nei quali la causa fosse di natura psicologica, vascolare o neurologica.

Quali sono le controindicazioni del Ginkgo biloba?

L’integratore di Ginkgo biloba è generalmente ben tollerato, ma sconsigliato in gravidanza, allattamento e malattia epilettica. Inoltre, può avere degli effetti collaterali, anche gravi, per coloro che assumono:

  • anticoagulanti (pentossifillina)
  • antiaggreganti piastrinici (ticlopidina e acido acetilsalicilico)
  • diuretici tiazidici
  • trombolitici
  • antiemicranici con ergotamina e caffeina

In questi casi, prima di assumerli è bene parlarne con il medico. A causa dell’aumentato rischio di gastrolesività, è da evitarne l’associazione con cibi contenenti aglio o derivati dal salice.

Valentina Fratoni Nutrizionista
Valentina Fratoni
nutrizionista

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