Cosa sono i test genetici?
Per
test genetico si intende l'analisi a scopo clinico di
DNA,
RNA, cromosomi, proteine, metaboliti o altri prodotti genici, effettuata per
evidenziare alterazioni genetiche (i.e. mutazioni puntiformi, aberrazioni cromosomiche, cariotipi complessi ecc.) correlate a patologie umane.
Come vengono interpretati i risultati dei test genetici?
L'
interpretazione dei risultati dei test genetici è complicata anche per i medici e biologi specialisti. In primo luogo, bisogna considerare la possibilità di avere risultati
falsi positivi o falsi negativi.
In effetti, uno dei limiti più preoccupanti di queste analisi è la difficoltà di interpretare un risultato positivo, poiché ci sono persone che, pur essendo portatrici di una mutazione legata ad una determinata malattia, non svilupperanno mai tale malattia. Vanno quindi considerati i fenomeni della penetranza, ovvero la percentuale di individui che, in presenza di una determinata mutazione, svilupperà il fenotipo patologico, e di espressività variabile, ossia i diversi gradi di gravità che può presentare una determinata condizione.
In secondo luogo, alcune analisi non forniscono un risultato probabilistico esaustivo in quanto la presenza di una determinata alterazione solo se sommata a fattori ambientali favorevoli, può favorire l’insorgenza di una determinata patologia. É questo il caso delle malattie multigeniche e multifattoriali al cui sviluppo collaborano diversi fattori genetici, ognuno con un basso effetto singolo, e fattori ambientali favorenti. Ne sono esempi il morbo di Alzheimer, il tumore al seno, alle ovaie o del colon e i disturbi cardiaci.
Quali possono essere gli effetti fisici e psicologici legati al risultato di un test genetico?
Siccome la maggior parte delle
analisi genetiche viene effettuata unicamente partendo da un campione di sangue, non esiste nessun rischio fisico significativo. I rischi maggiori sono legati alle ripercussioni che i risultati del test possono avere sulla vita del paziente e della sua famiglia.
Sapere di essere portatore di un gene-malattia può comportare l'insorgere di depressione o rabbia. D'altra parte, sapere di non essere portatori di una determinata anomalia genetica può dar sollievo e sicurezza.