La rettoscopia rigida è un esame diagnostico solitamente eseguito in regime ambulatoriale o in collaborazione con un esame rettale digitale per facilitare la diagnosi e la gestione della patologia anale e rettale.
La rettoscopia rigida è indicata quando si presentano le seguenti condizioni:
Le controindicazioni della rettoscopia rigida possono essere distinte in controindicazioni assolute e relative. Le controindicazioni assolute includono:
Le controindicazioni relative possono essere chirurgiche o mediche. Le controindicazioni chirurgiche sono:
Le controindicazioni mediche includono:
La rettoscopia rigida può essere, inoltre, controindicata in pazienti che sono molto poco collaborativi, agitati o particolarmente ansiosi.
La rettoscopia rigida è generalmente eseguita senza anestesia.
Gli strumenti necessari per una rettoscopia rigida sono i seguenti:
Nella posizione più comunemente usata per la rettoscopia rigida il paziente si trova sul suo fianco sinistro con le anche e le ginocchia flesse e parallele. In questa posizione le natiche devono sporgere dal bordo del letto, con il tronco del paziente inclinato obliquamente rispetto al letto per consentire la completa manovrabilità della portata. Sotto la coscia sinistra o al fianco può essere posizionato un piccolo cuscino di sabbia per fornire elevazione. Una posizione alternativa è la posizione prona ginocchio-gomito che consente un notevole grado di manovrabilità della portata.
La rettoscopia rigida è eseguita da medici specializzati per cui è ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti e solo in pochissimi casi si verificano complicanze gravi. Gli effetti negativi per lo più di bassa entità possono essere:
Un sanguinamento significativo che richiede trasfusione o altri interventi si verifica in rarissimi casi, per lo più in concomitanza con una biopsia rettale.