La opoterapia è terapia medica che consiste nella somministrazione al malato, per via orale o per via ipodermica, di pozioni preparate con estratti di succhi di organi.
Le preparazioni opoterapiche vengono realizzate con tessuti (polmonare, cardiaco, midollare, osseo, cerebrale), ma soprattutto con ghiandole endocrine o esocrine (fegato, pancreas, mucosa gastrica), il cui elaborato, ancora contenuto nell'interno delle cellule, rappresenta un concentrato di principi attivi, particolarmente utili per una terapia di sostituzione o di supplemento.
Gli organi destinati alla opoterapia vengono in genere raccolti dagli animali da macello, tuttavia si attua una selezione soprattutto in ragione della maggior concentrazione relativa di principi attivi (tiroide di montone, ovaio di pecora, surreni di vitello), scegliendo animali in cui l'organo richiesto è in condizioni di massima attività e preferendo esemplari sani e robusti.
Con questo metodo terapeutico si intendono curare, in particolare, insufficienze funzionali di ghiandole e altri organi, come reni e fegato.
Oggi la opoterapia è stata soppiantata dalla pratica della ormonoterapia, diffusasi con la scoperta delle secrezioni endocrine, la quale utilizza ormoni purificati o sintetici. Il termine stesso opoterapia è diventato sinonimo di ormonoterapia.