L'intradermoterapia distrettuale è una metodica che permette al medico di iniettare in siti determinati (nel derma medio e profondo) principi attivi riconosciuti dalla Farmacopea Ufficiale. Il vantaggio terapeutico consiste nella possibilità di veicolare mediante aghi sottilissimi e corti (4 mm) principi attivi che rimangano localmente molto più a lungo rispetto alla somministrazione per via sistemica.
L’effetto terapeutico di tale metodica è basato su una triplice risposta:
Il principio attivo iniettato si estende per diffusione e per contiguità, con effetti locoregionali maggiori e più duraturi nel tempo rispetto alla via di somministrazione generale.
Il trattamento di intradermoterapia distrettuale è basato su sessioni multiple a cadenza settimanale/quindicinale. Al termine di ogni seduta, previa medicazione, il paziente ritorna immediatamente alle sue attività quotidiane. L'esposizione al sole è assolutamente sconsigliata per il primo periodo (alcuni giorni) specialmente se a seguito delle iniezioni possa essersi formato un minimo versamento o ecchimosi. In alcuni casi, su indicazione medica, deve essere eseguita una copertura antimicrobica o antivirale a base di creme o compresse.
Tale terapia è indicata per pazienti ai quali è controindicata una terapia sistemica.
Le principali indicazioni dell'intradermoterapia distrettuale sono: patologie osteo-articolare e muscolo-tendinea; riabilitazione motoria; patologia vascolare; alopecia areata; invecchiamento cutaneo; adiposità localizzate; cellulite.