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Acido clorogenico

Nutrizione
Acido clorogenico

Cosa è l'acido clorogenico?

L'acido clorogenico è un composto fitochimico che si trova naturalmente nelle piante come per esempio nel caffè. Appartiene alla famiglia dei polifenoli, potenti sostanze con proprietà antiossidanti che si trovano in molti alimenti vegetali che assumiamo giornalmente con l’alimentazione.

Il CGA è stato pubblicizzato come sostanza in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue con potenziale anti-diabetico. È stato associato anche alla perdita di peso con effetto anti obesità

Cosa significa clorogenico?

Il nome deriva da un composto greco (“verde chiaro” e “dare luogo a” è la traduzione dei due termini) che richiama esplicitamente il colore che questo particolare tipo di acido assume quando si ossida. Il cloro, quindi, non c’entra nulla con questo acido.

Dove è possibile trovare l’acido clorogenico?

In natura sono diversi gli elementi in cui è possibile trovare tracce di acido clorogenico:

  • patate
  • pesche
  • prugne
  • caffè
  • particolari tipi di bambù
  • piante come l’erica
  • mele
  • mirtilli 
  • pere
  • pomodori
  • melanzane
  • arachidi

Inoltre l'acido clorogenico è reperibile anche a livello commerciale, come additivo alimentare usato in diversi prodotti: caffè, gomme da masticare, menta.

Caffè verde

Quali sono gli effetti dovuti all’assunzione di acido clorogenico?

Diversi studi sono stati effettuati negli anni per valutare quali potrebbero essere gli effetti riscontrabili nell’uomo dopo l’assunzione di acido clorogenico.

Questi sono i principali:

  • sensibile abbassamento della pressione sanguigna
  • contrasto alle allergie respiratorie causate da alcuni vegetali
  • effetti lassativi
  • effetto protettivo in condizioni neuro-infiammatorie
  • contrasto nell’insorgenza dei radicali liberi (che potrebbero danneggiare le cellule)
  • possibili lievi effetti psicostimolanti

Quali sono i possibili effetti benefici?

L’assunzione quotidiana di 120-300mg di acido clorogenico sembrerebbe apportare benefici su pressione e circolazione sanguigna, mentre per dosi più elevate non abbiamo ancora certezza su eventuali effetti benefici.

I vantaggi, apportati dall’acido clorogenico, sembrano essere conferiti soprattutto dall’estratto di caffè verde che è una fonte concentrata di acido clorogenico ed è attualmente in uso, come integratore alimentare, per la salute del cuore e per la perdita di grasso, parametri sui quali sembra moderatamente efficace. 

L’acido clorogenico, dunque, oltre alle proprietà antiossidanti, potrebbe espletare altre funzioni quali:

  • abbassare la pressione sanguigna
  • ridurre l’assorbimento di zucchero a livello intestinale
  • aiutare nella riduzione del peso corporeo nell’ambito di una dieta ipocalorica
  • antibatterico
  • antinfiammatorio  
  • effetti benefici sull’umore

L’acido clorogenico e il caffè: quali rischi?

Altri studi sono stati condotti per collegare l’elevato consumo di caffè (in cui è ricca la presenza di acido clorogenico) con la presenza nell’organismo umano di alti livelli di omocisteina nel sangue. L’omocisteina è un amminoacido che può causare malattie cardiovascolari e produrre danni superiori anche al colesterolo.

L'acido clorogenico è in parte responsabile dell’elevata concentrazione di omocisteina riscontrata nell’organismo di chi abitualmente beve grandi quantità di caffè.

Se poi questo sia un collegamento diretto con l’insorgere di malattie cardiovascolari, resta ancora da stabilire con certezza.

Quali sono gli effetti collaterali?

L’acido clorogenico deriva dall’esterificazione dell’acido caffeico con l’acido chinico (gli esteri sono sostanze organiche dall’odore gradevole che donano il profumo a molti fiori e frutti) e si trova, in alte concentrazioni, nei semi di caffè non tostato (caffè verde). Tuttavia durante il processo di torrefazione perde circa la metà della sua biodisponibilità. Un litro di caffè contiene dai 500 agli 800mg di acido clorogenico (250-400mg di acido caffeico).

L'uso di acido Ccorogenico è generalmente sicuro e ben tollerato.

Così come il caffè, l'acido clorogenico sembra incrementare i livelli ematici di omocisteina, quest’ultima è un fattore di rischio cardiovascolare ma questo dato va in contrasto con gli effetti positivi visti su pressione sanguigna e assorbimento del glucosio.

Quindi risulta poco probabile che questo incremento di omocisteina determini un effettivo aumento del rischio cardiovascolare.
Considerando che l'acido clorogenico si trova nel caffè e nelle prugne, e dato che questi due alimenti svolgono spesso un effetto lassativo, si pensa che l’acido clorogenico sia uno degli elementi che donano tali proprietà sia al caffè che alle prugne.

L'acido clorogenico ha anche un leggero effetto psico-stimolatorio, la sua potenza è circa un terzo della caffeina.

Si pensa che l'acido clorogenico e l'acido caffeico siano degli anti-tiaminasi, ovvero composti che bloccano l’assorbimento di tiamina (vitamina B1) inducendone carenza. Tuttavia alcuni studi non hanno avvalorato questa tesi.

L’acido clorogenico fa dimagrire?

Si è effettuato uno studio clinico, nel quale il consumo di caffè arricchito in acido clorogenico ha indotto una riduzione dell'assorbimento di glucosio. Un regolare consumo per un periodo di circa tre mesi ha portato ad una diminuzione del peso corporeo in soggetti in sovrappeso.

Pare che l’acido clorogenico modifichi il metabolismo del glucosio soprattutto a livello intestinale, riducendo i picchi glicemici post-prandiali, contrastando l'aumento di peso dovuto ad un’alimentazione ricca di zuccheri. Tuttavia, mancano sufficienti conferme di ulteriori studi clinici che possano supportare tali risultati in quanto non ci sono altri studi approfonditi sulla riduzione del peso corporeo dovuta all’acido clorogenico. 

Quando è controindicato?

L'assunzione di acido clorogenico è controindicata in caso di ipersensibilità al principio attivo come per esempio reazioni allergiche al caffè verde e ai suoi estratti.

Dr. Francesco Pascucci Medico Chirurgo
Dr. Francesco Pascucci
dietologo

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