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FANS

Medicina generale
FANS

Cosa sono

I FANS sono una classe di farmaci antinfiammatori, che riducono la biosintesi degli eicosanoidi, mediatori dell’infiammazione, tra cui le prostaglandine, queste ultime sono le mediatrici dell'infiammazione per eccellenza e determinano ipertermia e dolore.

Esistono numerosi tipi di FANS suddivisibili in 7 categorie:
  1. Salicilati
  2. Pirazolonici
  3. Paramminofenoli
  4. Acidi arilalcanoici
  5. Oxicamici
  6. Solfonammidi
  7. COX-2 inibitori selettivi

Che cos’è l’infiammazione

L’infiammazione, o flogosi, è la risposta fisiologica nei confronti di uno stimolo dannoso.

Si tratta di un meccanismo di difesa non specifico e innato, utile a proteggere l’organismo da agenti patogeni, agenti tossici, corpi estranei e, nel caso delle malattie autoimmuni, da auto-antigeni (componenti del corpo riconosciuti come estranei).

Lo scopo dell’infiammazione è l'eliminazione della causa iniziale del danno cellulare o tissutale.

La risposta flogistica comprende fenomeni di vasodilatazione e aumento di permeabilità, che provocano fuoriuscita di liquidi dal letto vascolare al tessuto leso (edema) e l’infiltrazione leucocitaria nell'area di lesione.

I tessuti coinvolti nell’infiammazione subiscono delle modificazioni specifiche e tipiche del processo infiammatorio, che sono:
  • rubor, arrossamento dovuto all'aumento di sangue nell’area interessata;
  • tumor, rigonfiamento dovuto all'edema;
  • calor, aumento della temperatura;
  • dolor, dolore a causa delle alterazioni biochimiche locali.

Come si forma il processo infiammatorio

Una classe di enzimi, detti ciclossigenasi, è responsabile della formazione delle prostaglandine mediatrici dell'infiammazione e dei loro derivati (trombossano e prostacicline).

Per comprendere il meccanismo che scatena l’infiammazione, bisogna conoscere quali solo le molecole coinvolte nel processo flogistico.

I mediatori della risposta infiammatoria sono gli eicosanoidi (prostaglandine, trombossani, leucotrieni e lipossine) il cui precursore è l’acido arachidonico.

L’acido arachidonico non si trova libero nelle cellule, ma è normalmente esterificato nei fosfolipidi di membrana.

Quando si verifica un danno in un tessuto, l’acido arachidonico viene rilasciato, dai fosfolipidi di membrana, grazie agli enzimi fosfolipasi A2. Una volta liberato l’acido arachidonico dalla membrana, grazie a due classi di enzimi (ciclossigenasi e lipossigenasi) si ottengono i diversi eicosanoidi:
  • dalla via delle ciclossigenasi si ottengono prostaglandine e trombossani (responsabili di febbre e dolore);
  • dalla via delle lipossigenasi si ottengono leucotrieni e lipossine (permettono l’adesione e l’aggregazione dei leucociti, la formazione di radicali liberi dell’ossigeno, il rilascio di enzimi lisosomiali, vasocostrizione e broncospasmo).

In che modo i FANS bloccano l’infiammazione

La via ciclossigenasica è mediata da due enzimi diversi: COX-1 e COX-2. Entrambe le vie portano alla produzione di varie prostaglandine (PG) coinvolte anche nel meccanismo del dolore, della febbre durante il processo d’infezione, della vasodilatazione e della formazione dell’edema.

Per svolgere l’azione antinfiammatoria, i corticosteroidi inibiscono l'enzima fosfolipasi A2, invece i FANS (come l'Aspirina o l'Ibuprofene), inibiscono l'azione degli enzimi COX1 e/o COX2 in modo tale che non si formino gli eicosanoidi mediatori della risposta infiammatoria.

I FANS agiscono, quindi, inibendo soprattutto la produzione delle prostaglandine, attraverso l’azione dell'enzima ciclossigenasi (COX).

Esistono tre forme di questo enzima:
  • Ciclossigenasi-1 (COX-1), si trova soprattutto nelle cellule della mucosa gastrica e la sua inibizione blocca la produzione del muco che protegge lo stomaco;
  • Ciclossigenasi-2 (COX-2), è presente soltanto nei tessuti colpiti da infiammazione per tutta la durata del processo infiammatorio;
  • Ciclossigenasi-3 (COX-3), si trova nelle cellule del sistema nervoso centrale ed è coinvolta nella formazione del dolore e della febbre.

Quando assumerli

I FANS possiedono proprietà antipiretiche, analgesiche e antinfiammatorie, tranne il paracetamolo che non è antinfiammatorio, ma possiede solo attività antipiretica e analgesica. Per il trattamento della febbre, sia negli adulti sia nei bambini è preferibile il paracetamolo, perché l'assunzione di aspirina può causare gravi disturbi a livello epatico e, nei bambini, aumento del rischio di sviluppo della sindrome di Reye.

I FANS vengono impiegati come analgesici contro il dolore di bassa o moderata intensità come:
Mentra sono usati come antinfiammatori per:

Effetti collaterali

I FANS possono avere diversi effetti collaterali, che si manifestano in diversi apparati dell'organismo.

Apparato digerente
I sintomi più comuni sono nausea, anoressia, dispepsia, bruciore di stomaco, gastrite e ulcera duodenale. Per evitare queste complicanze, bisognerebbe assumere sempre gli antinfiammatori a stomaco pieno e/o in associazione a farmaci gastroprotettori come Lansoprazolo, Omeprazolo, Pantoprazolo.

Apparato cardiovascolare
Essendo collegati, nei soggetti con predisposizione alla trombosi, ad un aumento del rischio di infarto del miocardio, gli inibitori della COX-2 andrebbero assunti solo nel caso di patologie gravi per le quali il trattamento con altri antinfiammatori non consente il controllo della sintomatologia dolorosa.

Apparato renale
Nei pazienti con scompenso cardiaco, cirrosi epatica, insufficienza renale cronica i FANS sono associati ad aumentato riassorbimento del cloro e ad azione marcata dell'ormone antidiuretico, portando alla ritenzione di sale ed acqua.

Ipersensibilità
Alcuni pazienti sono ipersensibili all'aspirina e ai FANS, manifestando rinite, orticaria, ma anche sintomi più gravi come edema della laringe e costrizione bronchiale con possibile ipotensione e shock. Per questo motivo, in caso di allergia all'Aspirina, è controindicato il trattamento con altri antinfiammatori, per evitare pericolose reazioni che potrebbero mettere a rischio la vita.

Perché i FANS determinano effetti collaterali gastrici

Considerando la localizzazione delle diverse COX, è facile comprendere che se questi farmaci bloccano la sintesi della COX-1 causeranno disturbi gastrici.

I primi FANS sintetizzati, utilizzati ancora oggi non erano in grado di distinguere tra le due forme enzimatiche della COX e le inibivano entrambe.

Negli anni '90, venne scoperta una nuova classe di antinfiammatori (coxib), gli inibitori selettivi della COX-2 o COXIB, che non si legano ad entrambe le forme enzimatiche, ma solo alla COX-2. Questo spiega l'effetto antinfiammatorio privo di effetti collaterali a livello gastrico. 

Tuttavia, la selettività d'azione di questi farmaci nei confronti della COX-2 non è completa, ma solo parziale e una piccola quota si va a legare alla COX-1.

I farmaci coxib attualmente in commercio sono indicati solo per patologie croniche (come spondilite anchilosante, artrite reumatoide) e solo nei pazienti che non presentano fattori di rischio cardiovascolare, in particolare in soggetti obesi, nei fumatori cronici e in chi ha problemi alle arterie e alle vene delle gambe.

Antinfiammatori naturali

Esistono sostanze naturali con un’azione antinfiammatoria. 

Mentre l'effetto dell’antinfiammatorio-medicinale è più immediato, ma la sua azione dura solo alcune ore, l’effetto antinfiammatorio delle sostanze estrapolate dalla piante è più duraturo nel tempo (anche perché, avendo meno controindicazioni, si può assumere per periodi più lunghi), ma è più lento.

Tra gli antinfiammatori naturali troviamo:
  • Curcuma – Possiede proprietà antiossidanti, antitumorali, disintossicanti e, grazie alla sua elevata proprietà antinfiammatoria, la curcuma è un noto rimedio contro le artriti, le artrosi e le infiammazioni muscolari.
  • Zenzero – Recenti studi hanno dimostrato che lo zenzero, grazie alle sue spiccate proprietà antinfiammatorie, allevia il mal di testa, riduce efficacemente i dolori articolari e muscolari e allevia le infiammazioni di stomaco ed esofago.
  • Artiglio del diavolo – Le sue radici contengono gli harpagosidi ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antinfiammatori sul sistema osteo-articolare. L'artiglio del diavolo è particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione, come tendiniti, osteoartrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa, cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi. 
  • Ananas – La sua polpa e il suo gambo contengono bromelina, esplica un’azione decongestionante sul sistema circolatorio e linfatico, stimolando il drenaggio del focolaio infiammatorio e il riassorbimento del versamento emorragico. Per questa proprietà, trova impiego nel trattamento dei processi infiammatori, specialmente in caso di edema, cellulite, ridotto trofismo cutaneo, ematoma, tumefazioni post-operatorie e post-traumatiche acute, traumi muscolari, articolari e insufficienza venosa.
  • Spirea – Svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, perché inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. 
  • Malva – Ha proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo, grazie alle mucillagini di cui sono ricchi i fiori e in particolare le foglie. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso proteggendole da agenti irritanti. Per questo motivo, è utilizzata contro la tosse nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare e sfiammare l'intestino.
  • Aloe vera – Costituisce un valido aiuto per i problemi osteoarticolari, come l'artrite, reumatismi e dolori articolari; l'aloe vera aiuta anche nei disturbi intestinali come gastrite, colite, intestino irritabile, ulcera, e per le infiammazioni delle mucose.
Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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