Cosa si intende per ciclo mestruale irregolare
Un ciclo mestruale irregolare avviene in un
arco temporale differente rispetto alla normalità (ossia ogni 24-35 giorni; l'intervallo più comune è di 28 giorni). Il flusso mestruale normale ha una durata che va dai 3 ai 7 giorni, con la maggior perdita di sangue che si verifica entro i primi 3 giorni.
Si parla di
ciclo mestruale irregolare quando le
mestruazioni sono troppo distanti, troppo ravvicinate o quando in generale durano poco o molto tempo.
Quando un ciclo mestruale risulta però particolarmente lungo e caratterizzato da abbondanti perdite, si parla di menorragia. In questi casi, il ciclo mestruale ha una durata che supera i sette giorni e può interferire con le normali attività quotidiane.
Le pazienti con
menorragia perdono più di 80 ml di sangue con ogni ciclo mestruale (il flusso mestruale regolare ammonta invece a 35 ml) e, spesso, possono
sviluppare anemia.
In generale, la maggior parte delle donne con mestruazioni regolari utilizza 5 o 6 assorbenti o tamponi al giorno. Anche se vengono persi a ogni ciclo mestruale circa 16 mg di
ferro, questo raramente si traduce in
anemia nelle donne con un adeguato apporto di
ferro nella dieta.
Oltre il 50% delle donne con
menorragia non ha però in realtà mestruazioni abbondanti. Alcune pazienti cambiano i loro prodotti sanitari più spesso per motivi igienici o per preferenze personali o preoccupazione per la
sindrome da shock tossico, anziché causa del flusso pesante.
Alterazioni del ciclo mestruale
Le
alterazioni del ciclo mestruale possono causare:
- ciclo mestruale più corto, pari a 25 giorni (polimenorrea);
- ciclo mestruale più lungo, pari a 36 giorni (oligomenorrea);
- assenza della mestruazione per almeno 3 mesi (amenorrea);
- flusso mestruale minore di 20 ml (ipomenorrea);
- flusso mestruale maggiore di 80 ml (ipermenorrea);
- mestruazione abbondante (menorragia);
- mestruazione abbondante nel periodo intermestruale (menometrorragia);
- piccole perdite ematiche tra due mestruazioni (spotting).
Le alterazioni del ciclo mestruale possono essere eventi isolati o estesi nel tempo. In entrambi i casi, è bene consultare uno specialista in ginecologia che possa indagare al meglio questo sintomo.
Un sanguinamento anomalo generalmente può essere classificato come:
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Sanguinamento anovulatorio − Il sanguinamento anovulatorio è causato dal fallimento del corpo luteo per sostenere l'endometrio in via di sviluppo. Le pazienti con cicli anovulatori in genere non soffrono di alcun disagio premestruale (sindrome premestruale) come tensione al seno, aumento delle perdite di muco vaginale o crampi premestruali e gonfiore, caratteristici invece di cicli ovulatori. Le cause più comuni dei cicli anovulatori comprendono la sindrome dell'ovaio policistico, amenorrea ipotalamica, insufficienza ovarica prematura e iperprolattinemia. Il sanguinamento è spesso non ciclico, variabile in quantità e volume imprevedibile.
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Sanguinamento disfunzionale ovulatorio − I cicli ovulatori sono invece prevedibili, ma potrebbero coesistere con lesioni endocavitarie, tra cui polipi o fibromi e causare un sanguinamento irregolare.
Incidenza delle mestruazioni irregolari
Una percentuale compresa tra il
9% e il 30% delle donne in età riproduttiva lamenta
mestruazioni irregolari che richiedono una valutazione medica.
Dal 15% al 20% del programma di
visite ambulatoriali ginecologiche è per
valutare un sanguinamento uterino anomalo, superato solo dalle
vaginiti.
Cause del ciclo mestruale irregolare
Anzitutto, si consiglia sempre di consultare il proprio ginecologo per individuare la
causa del ciclo mestruale irregolare e la relativa terapia.
Semplificando, un
normale sanguinamento mestruale è il risultato di fluttuazioni dell'asse
ipotalamo-
ipofisi-surrene-ovarico, che portano alla morte cellulare e allo
sfaldamento dell'endometrio. L'emorragia seguita da rapida
emostasi e riparazione provoca la stabilizzazione e la ricrescita dell'endometrio.
Fisiologicamente, bassi livelli costanti di
estrogeni preparano l'endometrio. Una normale secrezione di
progesterone dal corpo luteo stabilizza l'endometrio, diminuisce la fragilità vascolare e supporta lo stroma endometriale.
Le pazienti con menorragia hanno in genere uno squilibrio di livelli di prostaglandine e una maggiore attività fibrinolitica. Possibili malattie associate all'
alterazione del ciclo mestruale possono essere:
Diagnosticare la menorragia
La
diagnosi di menorragia ha tre componenti principali:
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Anamnesi − In primo luogo, occorre effettuare una dettagliata anamnesi e una valutazione della storia clinica della paziente. L'attenta valutazione della storia clinica può indicare a un medico esperto la presenza di condizioni sistemiche e mediche che causano la disfunzione mestruale. Alcuni disturbi ereditari e acquisiti della coagulazione e alcune malattie del fegato e renali spesso si manifestano con sintomi di sanguinamento uterino anomalo. Il medico deve inoltre prestare attenzione alla presenza di galattorrea, aumento di peso, acanthosis nigricans, la prova di ipotiroidismo o ipertiroidismo, virilizzazione e l'acne.
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Esame ginecologico − In secondo luogo, l'esame fisico deve essere dettagliato e completo, anche in presenza di forte sanguinamento. L'esame ginecologico, per escludere patologie, deve essere eseguito con particolare attenzione a vagina, cervice e utero.
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Test di laboratorio − Selezionati in modo da essere adeguati alla storia clinica del soggetto.
Il
test di gravidanza deve essere sempre eseguito in donne sessualmente attive. Le donne con menorragia abbondante e un utero di dimensioni normali dovrebbero essere sottoposte a screening per la
malattia di Von Willebrand, poiché il 13% e il 20% delle donne che sono in lista per un intervento chirurgico è affetto dalla forma più lieve (tipo 1) della malattia. Tra i trattamenti medici di successo per la cura delle donne con malattia di Von Willebrand è inclusa la
terapia contraccettiva orale (88% di successo).
La
biopsia endometriale viene incoraggiata nelle donne di età superiore ai 35 anni che presentano maggiori fattori di rischio per l'iperplasia endometriale e il cancro dell'endometrio. I fattori di rischio includono il
diabete, l'uso di steroidi prolungato, l'
obesità, lunga storia di cicli irregolari, la terapia estrogenica incontrastata e sospetta sindrome dell'ovaio policistico.
Quando sono presenti mestruazioni irregolari
Nel mestruazioni irregolari possono essere presenti in tre grandi momenti della vita di una paziente, ossia:
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Adolescenza − La paziente adolescente con mestruazioni irregolari e pesanti dovrebbe essere valutata in modo più approfondito per coagulopatie, poiché dal 20% al 30% delle pazienti potrebbe avere un'importante diatesi emorragica. In particolare, le adolescenti devono essere tenute sotto osservazione per la malattia di Von Willebrand. Analisi di laboratorio nelle adolescenti dovrebbe includere livelli sierici di gonadotropina corionica umana (hCG), il tempo di sanguinamento, tempo di protrombina e tempo di tromboplastina parziale, esame emocromocitometrico completo (CBC) con le piastrine.
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Perimenopausa − Le donne che entrano nella perimenopausa potrebbero avere attacchi ricorrenti di DUB e disturbi fisici associati, a causa dei cambiamenti nell'asse ipotalamo-ipofisi. Il quadro ormonale è caratterizzato da una diminuzione dei livelli di inibina e livelli di estradiolo variabile, un normale livello di ormoni follicolo-stimolanti (FSH) e cicli mestruali che possono essere episodicamente ovulatori. Diversi tipi di irregolarità mestruale si possono verificare durante la perimenopausa, tra cui menometrorragia, amenorrea e cicli oligomenorroici. Inoltre, risultano ridotte la lucidità mentale e la concentrazione e si possono presentare secchezza vaginale, riduzione della libido, vampate di calore, sudorazioni notturne. La terapia contraccettiva orale è molto utile durante la perimenopausa e dovrebbe essere la prima scelta, piuttosto che la terapia ormonale sostitutiva convenzionale. Nelle donne non fumatrici sane di età superiore ai 35 anni, i contraccettivi orali regolano i cicli mestruali, possono ridurre i sintomi vasomotori, migliorare la densità minerale ossea e limitare la necessità di un intervento chirurgico per DUB.
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Menopausa − Le perdite di sangue che si possono verificare più di 1 anno dopo la cessazione delle mestruazioni o durante la terapia ormonale sostitutiva o l'uso di Tamoxifene richiedono una valutazione approfondita. Anche se la causa più comune di sanguinamento post-menopausa è l'atrofia, devono essere escluse altre problematiche, come la patologia intracavitaria e il cancro. Circa il 10% delle donne con sanguinamento post-menopausa ha il cancro dell'endometrio. Il rischio di cancro endometriale aumenta con ogni decade e deve essere escluso con estrema attenzione.
Trattamento del ciclo mestruale irregolare
Una volta individuate le
cause dell'irregolarità mestruale, è possibile mettere in atto una adeguata
terapia per la menorrea. La terapia medica solitamente prevede i
contraccettivi orali o il
progesterone.
Tra i più efficaci trattamenti delle disfunzioni mestruali ricordiamo:
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Isteroscopia operativa − Può essere effettuata anche in ambulatorio in caso di piccolo fibromi o polipi endometriali.
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Ablazione endometriale − Può essere un'alternativa all'isterectomia. In genere, è consigliata dopo una terapia medica effettuata senza successo alle donne con una normale cavità uterina.
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Trattamento medico − Le pazienti che hanno cicli anovulatori in genere rispondono bene alla terapia medica. La chirurgia deve infatti essere riservata alle pazienti che non rispondono alla terapia medica o per le quali la stessa è controindicata. La terapia medica generalmente deve essere seguita per 3 mesi. Quando a essa non segue alcuna risposta, è necessaria una valutazione supplementare della paziente.
Le cause delle disfunzioni mestruali sono in genere ben classificate dopo la storia iniziale, l'esame fisico e gli esami di laboratorio. La gestione medica è il pilastro del trattamento, salvo in presenza di patologia uterina patologica. Le pazienti con polipi e fibromi della sottomucosa intrauterina hanno un eccellente sollievo dei sintomi dopo l'
isteroscopia operativa.
La
terapia chirurgica con
ablazione endometriale offre il 90% di successo nel
trattamento della menorragia e delle emorragie disfunzionali, in donne con una normale cavità uterina che non vogliono figli. Fortunatamente, l'
isterectomia è l'ultima risorsa dal momento che sono disponibili molti trattamenti medici e chirurgici alternativi.