La Visita Consulenza sterilità viene effettuata dal ginecologo che può rivolgersi ad entrambi i partner, i quali devono recarsi dallo specialista portando tutti gli esami precedentemente effettuati.
Occorre distinguere innanzitutto sterilità da infertilità: per sterilità (primaria o secondaria, a seconda che ci siano state precedenti gravidanze) si intende l'incapacità di una coppia di iniziare una gravidanza.
Per infertilità si intende l'incapacità di una coppia a portare una gravidanza sino all’epoca di sopravvivenza del feto (è evidente che si sta prendendo in considerazione una coppia e non un uomo od una donna).
Infatti, mentre una volta si parlava sempre di “responsabilità" al femminile per una sterilità/infertilità, poi si è visto che questi fattori negativi possono dipendere indifferentemente da uno dei due partner.
In alcuni casi, uno o entrambi i componenti una coppia, se cessa il loro rapporto, potrebbero poi avere figli con altri partner.
La sterilità, primaria o secondaria può essere legata ad un deficit genitale (oligo/asteno/aspermia o anovulazione) o ad una patologia ormonale (ipogonadotropismo, iperpolattinemie) o genetica.
Per l'infertilità, invece, si è più portati a prendere in considerazione, a parte alcune malformazioni (come uterobicorne nella donna o alterazioni spermatozoiche gravi nell’uomo), una componente infettiva che può essere responsabile di patologie uterine, annessiali, fetali, placentari, amniotiche).
La Visita Consulenza sterilità riguarda la situazione clinica completa del paziente con riferimento a:
E’ consigliabile che lo studio della sterilità sia frutto di un lavoro d’equipe, di cui deve far parte il ginecologo, l’urologo-andrologo, il genetista, l’infettivologo. Si deve parlare comunque di sterilità dopo un anno di ricerca di gravidanza senza risultato.
Il ginecologo, che solitamente è il primo specialista cui si rivolge la coppia sterile, dopo aver raccolto un'accurata anamnesi su stato di salute presente e pregressa, sulle abitudini di vita, sulle eventuali dipendenze, su eventuali farmaci che usa uno dei componenti la coppia, farà eseguire alcune indagini, che peraltro, sono accessibili anche con le esenzioni da parte del SSN: mappa cromosomica di entrambe, esame seminale, rilevo base della situazione ormonale femminile, come il rilevamento della temperatura basale, facendo costruire alla coppia un “calendario sessuale” sulla frequenza dei rapporti nei vari periodi del mese.
Qualora risultassero anormalità nella situazione ormonale, sia nella donna che nel maschio, occorrerà approfondire la situazione con ulteriori esami sul sangue. Inoltre la donna potrà sottoporsi ad un'isterosalipingografia (che prevede radiografie del bacino) od un'isterosalpingosonoscopia (che si fa con ecografo).
Una fase più avanzata di esami, qualora vi fossero ancora dubbi, consisterà in un'isteroscopia per la donna e una biopsia testicolare nell’uomo.
La Visita Consulenza sterilità approfondisce anche aspetti relativi a:
Di particolare interesse sono quegli elementi o patologie che possono avere rilevanza sui problemi riproduttivi, infatti, in seguito a questa visita, lo specialista può richiedere altri esami come lo spermiogramma, l'isteroscopia, esami ormonali per entrambi i partner. Al termine della visita, può essere effettuata un'ecografia transvaginale.