La risonanza magnetica alla colonna cervicale è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del nostro corpo senza effettuare operazioni chirurgiche o somministrare pericolose radiazioni ionizzanti.L'esame risulta particolarmente utile nell'ottenere immagini dettagliate del cervello e della colonna vertebrale, ma riesce a fornire ottime informazioni anche in campo:
La risonanza magnetica alla colonna cervicale è funzionale all'indagine relativa alla causa di cervicalgia, termine generico utilizzato per indicare un dolore localizzato nella parte alta della schiena, nella nuca o nel collo, cioè a livello delle vertebre cervicali fino alle spalle.Si utilizza anche il termine torcicollo, soprattutto quando il dolore è di origine muscolare.Le cause dei dolori cervicali o cervicalgie e torcicolli sono numerose.In numerosi casi, si possono attribuire questi dolori ai muscoli e ai legamenti che circondano le vertebre cervicali.In alcuni punti questi sono contratti e il dolore si scatena spesso nei periodi stressanti.Un’altra causa della cervicalgia è la degenerazione di una o più vertebre cervicali o, più precisamente, le loro articolazioni (disco vertebrale o faccette). Le più frequenti sono l’ernia discale e la discopatia degenerativa.
La risonanza magnetica alla colonna cervicale è un'indagine sicura e del tutto innocua per l'organismo umano, l'assenza di radiazioni ionizzanti la rende particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo. A causa del campo magnetico generato dall'apparecchiatura non possono sottoporsi all'esame persone a cui sono stati applicati apparecchi metallici interni, come pace-maker, protesi metalliche (denti, occhi, ossa ecc.) e clips vascolari. Grazie ai progressi della tecnologia ormai da diversi anni gran parte dei metalli utilizzati per uso medico è compatibile con la risonanza magnetica.