La risonanza magnetica al collo è molto diffusa nella valutazione delle patologie neoplasiche o infettive, ma rimane comunque un esame di secondo livello a causa della variabilità delle immagini acquisite che possono non essere di elevata qualità per mancata collaborazione del paziente o problemi tecnici. La TC rappresenta sicuramente un indagine con risultati più stabili e dettaglio nei tre piani più elevati, ma purtroppo non fornisce lo stesso contrasto che si riesce ad ottenere in RM.
La risonanza magnetica al collo viene quindi solitamente considerata un esame di difficoltà elevata, perchè sempre necessarie immagini di dettaglio ed eseguite nei piani adeguati in relazione alla morfologia della patologia.Purtroppo i movimenti del paziente sono molto frequenti, perchè la deglutizione è uno stimolo difficile da trattenere per lungo tempo, ma anche perchè chi è affetto da patologie in questa zona ha solitamente dolore o problemi importanti di salivazione.L'anatomia della regione anteriore del collo è molto complessa, e le patologie possono essere di piccolissime dimensioni, è quindi necessaria una centratura perfetta se si vuole lavorare a strato sottile limitando il numero di strati.A complicare la procedura i frequenti artefatti da soppressione del grasso e i gli episodi claustrofobici.
La risonanza magnetica al collo non è un esame che può essere effettuato in modo panoramico senza riferimenti precisi. Deve sempre essere indicato un sospetto specifico o una struttura anatomica in particolare su cui deve essere focalizzata l'attenzione. Normalmente è eseguito nei casi di lesioni conosciute o sospette all’esame orl. Eseguire l’esame senza riferimenti specifici è poco utile.La preparazione del paziente deve avvenire secondo le regole generali di sicurezza, ma deve essere controllata con attenzione la parte in esame e le strutture limitrofe: in particolare devono essere rimossi orecchini, collane, protesi dentarie, pinzette, collari e ovviamente il reggiseno. Si deve anche verificare che nelle etichetta della maglietta non siano presenti clip metalliche.
La risonanza magnetica al collo prevede che la posizione del paziente sia sempre la stessa, supino e head first, con il collo in posizione neutra, non troppo iperestesa altrimenti si potrebbe rivelare scomoda e aumenterebbe la diversità di inclinazione tra il tratto faringeo e quello della laringe. Le ginocchia piegate e posizionate su un cuscino assicurano una posizione generale più confortevole.